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Tutti i convocati e le conferenze del 28º turno 2023/24

Potrete trovare tutti i convocati e le conferenze del 28º turno di campionato per fare al meglio le vostre valutazioni sull’undici da schierare al fanta.

Di seguito tutti i convocati e le conferenze del 28º turno di campionato 2023/24.

ATALANTA

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

BOLOGNA

Thiago Motta in vista della sfida all’Inter:

Questa è una partita che vale di più.. non è solo la prossima!
“È la prossima partita è una bella partita da giocare”

Arriva l’Inter, nessuno ha fatto come loro ma è giusto pensare di battere anche l’Inter
“Sono favoriti in campionato, finalisti in Champions.. grande rispetto per l’avversario”.

Il Bologna non era costruito per arrivare in Champions ma ci siete
“Siamo dove dobbiamo essere per tutto quello fatto fino ad oggi, per gli allenamenti per quello che facciamo sul campo di gioco, i ragazzi sanno la strada da continuare per andare avanti così fino alla fine. Il nostro pubblico e la nostra gente sostiene la squadra e pensiamo di fare una grande prestazione, in questo momento contro la miglior squadra del campionato”.

Mille persone che arrivano qui dopo Bergamo a festeggiare.. che emozioni ha vissuto?
“Sono emozioni belle, devo ringraziare, sono molto grato dell’affetto dei nostri tifosi, orgoglioso poi perché i tifosi si riconoscono nel nostro gioco e nella nostra squadra. Fiducia del loro sostegno quando le cose vanno bene e anche quando andranno meno bene”.

È l’allenatore del mese di febbraio.. cosa ne pensa?
“Sono contento, è il frutto del lavoro di un grande gruppo di allenatori, senza dimenticare i giocatori che ci permettono a me e al mio staff di arrivare a questo riconoscimento, senza di loro questo non sarebbe possibile”.

Inter imbattuta in Europa..
“Questo il valore della squadra che andremo ad affrontare, con il massimo rispetto, sperando che potremo ripetere per il più lungo periodo momenti positivi nella durata della partita. Inzaghi lo ammiro tantissimo, ha le sue idee, convinto di quello che vuole, non da oggi, noi affronteremo la partita al massimo per cercare di avere il miglior risultato positivo come sempre”.

L’Inter ha punti deboli?
“Si, tutte li hanno. Nessuna squadra ha punti deboli, difficile trovare squadra senza punti deboli, chiaro che a questo livello ci sono meno punti deboli sicuramente”.

Incide la gioventù dei suoi nel rendimento dei secondi tempi?
“Tutto incide, come a Bergamo abbiamo recuperato nel secondo tempo, mentre invece a Udine non siamo riusciti. Ogni partita ha la sua storia ma noi siamo pronti ad affrontare anche le situazioni più difficili”.

Che partita sarà sabato?
“Più aperta, la gara di Coppa contro loro è stata come una finale, da dentro o fuori, allora sicuramente ci fu più attenzione sui rischi da prendere, sulle situazioni da gestire in un altro modo, in campionato si va per i tre punti e si apre un po’ di più. Vedendo il momento dell’Inter hanno grande facilità a fare gol e se anche non sarà una partita aperta, saremo in grado di affrontare ogni tipo di partita contro di loro”.

I primi tempi dell’Inter sono importanti, anche rispetto alla vostra “Banda da secondi tempi”..
“Impressionante, all’andata eravamo sotto 2-0 dopo i primi 15′ e sembrava impossibile rientrare in partita però il calcio è fatto così. Il rigore, poi abbiamo continuato a giocare e siamo arrivati al pareggio, dobbiamo giocare contro l’Inter al massimo per 90′, vengono avanti con tanti uomini e tanto ritmo, affrontiamo una squadra in forma, favorita per lo scudetto”.

Loro avranno poi la Champions mercoledì ma lei conosce questa situazione
“Chi gioca in una grande squadra come l’Inter ha la mentalità per affrontare queste partite, giocheranno al massimo come sempre”.

Rispetto a Bergamo si è divertito a giocare a scacchi con il Gasp, con i due cambi insoliti all’intervallo: grande fiducia nel suo gruppo direi, penso anche a Buekema terzino nella ripresa
“Beukema contro la Fiorentina aveva finito la partita da terzino in campionato, non è il suo ruolo ma con la qualità che ha può farlo, anche altri giocatori dalla panchina possono dare il loro massimo e contribuire. Con l’Atalanta è normale soffrire, chi ha giocato dall’inizio ha fatto bene, durante i 90′ abbiamo fatto la partita per avere il risultato per cui abbiamo combattuto e giocato, ma resta nel passato, dal giorno dopo pensavamo già all’Inter. Valore del gruppo importante, tutti si allenano bene, per aiutare la squadra e questo fa sì che si fanno partite come a Bergamo”.

Arnautovic via ad agosto: chi ci ha guadagnato di più?
“Penso che tutti ci abbiamo guadagnato, lì è la cosa bella. Lui voleva andare all’Inter, ha fatto una scelta che la rispetto tantissimo, non era facile ma era la scelta giusta, ora partecipa ad una squadra favorita per lo scudetto giocando in Champions, era quello che voleva Arnautovic. Noi siamo contenti del nostro percorso, stiamo bene anche noi, è stata la scelta giusta, lui è contento per poter vincere lo scudetto e perché no la Champions e noi lavoriamo bene per la nostra strada”.

E lei sul futuro?
“Contento dell’impegno dei ragazzi e focalizzato al mille per cento sull’Inter”.

Anche Saputo pensa al presente?
“Non abbiamo parlato di altro se non la prossima partita, anche il presidente è molto contento, godendo del presente e anche io senza pensare troppo al futuro. I tifosi, i ragazzi, i dirigenti il club tutti pensano al presente e penso anch’io di approfittare del presente”.

Quell’episodio del rosso a Barcelona con la maglia dell’Inter… lei saltò una finale
“Non voglio rientrare nell’argomento, ma sono situazioni da rispettare, fare le cose giuste e calcisticamente parlando essere migliori dell’avversario, penso sia la cosa migliore per tutti, per questo spettacolo, per i tifosi. Oggi abbiamo l’esempio che è la Premier, sono convinti che lì è giusto lasciar giocare, meno discussioni, meno parlare. Anche per gli arbitri è difficile se tutte le volte l’arbitro viene accerchiato dai giocatori”.

Cosa scatta nella testa dei giocatori nel lottare per la metà classifica o per la Champions?
“Quel momento nella mia Inter di Mourinho sapevamo della forza della nostra squadra, avevamo tutti grande carattere e soprattutto l’allenatore che sapeva gestire, tra chi giocava e chi non giocava, noi quando andammo ad affrontare il Chelsea, con due grandi partite, ci siamo resi conto che eravamo nella strada giusta per competere con le altre squadre e poter vincere. Quando sei convinti le cose vengono più facili. Pensa che oggi qui stiamo bene, in un buon momento, la nostra grande ambizione oggi è di dare il massimo, ogni volta che scendiamo in campo dimostrare il nostro massimo livello, confrontandoci la prossima partita al massimo livello. La Champions comunque è diversa dal campionato, nel campionato c’è una continuità maggiore. Per affrontare l’Inter dovremo fare tutto quello fatto fino ad oggi ma anche qualcosa in più perché affrontiamo la favorita del campionato”.

La pausa per le nazionali potrebbe togliere qualcosa?
“Capisco la domanda, sapevamo da tanto tempo di questa pausa, è il momento giusto? si e no, no e si, dipenderà dai ragazzi come ci alleneremo e come faremo giorno dopo giorno, se arriva o non arriva non vedo nessuna differenza”.

Come sta Posch?
“Bene, sta molto bene, come sempre”.

Come vorresti esultare in ginocchia verso Ndoye?
“Eh… bellissimo momento, se capiterà sarà bellissimo, contro una grande squadra, noi concentrati contro la miglior squadra del campionato”.

Siete ammirati e apprezzati… arriverà il rumore dei nemici?
“Penso sia normale, la cosa più interessante è che se arriva o no non cambia niente, dovremo essere pronti ad affrontare qualsiasi situazione già pensando alla prossima partita”.

CAGLIARI

Ranieri parla della sfida alla Salernitana:

Quanto sarà importante vincere per dare un senso al successo di Empoli?
“Sarebbe importantissimo, ma so che sarà una partita insidiosa. Dovremo essere carichi a mille ed il risultato sarà frutto di mille episodi”.

Cos’ha dato la vittoria di Empoli?
“La consapevolezza di aver dato tutto ed aver svolto il proprio lavoro. Ovviamente ci sono stati anche episodi”.

Potrebbe essere un vantaggio il fatto che la Salernitana sarà costretto a vincere?
“Non credo. Contro l’Udinese hanno giocato un’ottima partita. Non si sono mai arresi. Ho avvisato i ragazzi delle insidie che nasconderà questa gara”.

Dopo Empoli è cambiato l’atteggiamento?
“Quando le cose non riescono, o molli, o ti ribelli e reagisci. I ragazzi stanno reagendo, ma, ripeto, le insidie sono dietro l’angolo. Devono essere consci che devono sempre dare tutto. Voglio questo da loro”.

Quanto peserà l’assenza di Luvumbo? Oristanio è pronto?
“Speriamo di riavere Luvumbo al più presto. Oristanio si sta allenando bene, vedremo”.

Scuffet migliora sempre più.
“Assolutamente. Si è preso il posto da titolare e lo sta difendendo egregiamente”.

Prati lo rivedremo?
“Potrebbe partire titolare sabato, vedremo. Lo vedo bene, idem Viola”.

Qualche giocatore ha un senso di rivalsa nei confronti di Liverani?
“Assolutamente no. Non abbiamo parlato di quanto accaduto lo scorso anno. Intanto ha preso la Salernitana e a Udine ha fatto vedere cose buone”.

Shomurodov e Kingstone sono entrati bene a Udine.
“L’uzbeko è rientrato dall’infortunio e l’ho visto bene ad Empoli. Kingstone mi piace molto: è giovane e non si arrende mai”.

L’arrivo di Mina ha dato benefici a Dossena?
“Dico che ne hanno beneficiato tutti: ha portato esperienza, serenità all’intero gruppo”.

Quanto è bello vedere lo stadio sempre pieno, o quasi?
“Quest’anno è stata una costante e per noi è stato vitale. Il pubblico ci ha spinti lo scorso anno nel realizzare un sogno e solo grazie a loro potremo avere la speranza di salvarci. Ad Empoli addirittura avevamo un’intera curva. Sono grato a tutti coloro che ci hanno accompagnati anche a Udine, e poi , per determinati motivi non sono entrati allo stadio”.

Quanto manca il goal a Lapadula?
“Tantissimo, ma lui è convinto che è importante il goal, a prescindere da chiunque lo realizzi. Ci sta andando vicino, e arriverà”.

EMPOLI

Nicola in conferenza pre Milan:

Come avete gestito i postumi della sconfitta contro il Cagliari?
“Il nostro modo di lavorare non cambia a prescindere dal risultato. I ragazzi hanno già fatto qualcosa di importante, ma non dobbiamo fermarci. Il calcio purtroppo è questo, hai vinto al 95′ e abbiamo perso col Cagliari immeritatamente”.

Coraggio e sfrontatezza domani contro il Milan?
“Quando si parla di squadra come il Milan non è semplice individuare i difetti, ma questo è il nostro lavoro e lo facciamo. Ci vorrà un Empoli vulcanico dal punto di vista dell’energia e dell’organizzazione. Ci siamo allenati, l’importante è fare tutto con concentrazione massima ma anche entusiasmo”.

Cosa cambia nel preparare partite importanti?
“La nostra attenzione al lavoro non cambia mai, cambiano semmai le strategie. Abbiamo un modo di lavorare ben preciso, cambiano gli atteggiamenti di preparazione perché tutti gli avversari sono differenti”.

Che tipo di fiducia deve raccogliere un allenatore che subentra come lei?
“Io do fiducia al lavoro che facciamo e poi alle persone. Di conseguenza la fiducia è reciproca, determinati comportamenti hanno dimostrato che i ragazzi hanno capito dove migliorare e dove cercare un’idea un po’ diversa. Ogni settimana dico le stesse cose perché credo in quello, un piccolo passo può servire per cementare e per avere più fiducia. Ma bisogna andare avanti, la fiducia si deve guadagnare ogni singolo giorno”.

Milan squadra frizzante, potrebbe essere l’opportunità di misurarsi con una squadra di questo genere?
“Dal punto di vista della qualità noi la prestazione precedente l’abbiamo già accantonata. Per me è stata una delle nostre migliori, ma dobbiamo migliorare in alcune fasi della partita. Bisogna essere pratici e particolarmente determinati, capire quando un’azione sta diventando potenzialmente pericolosa. La voglia di misurarsi con una squadra di grande qualità, abituata a giocare ogni tre giorni, per noi è una opportunità di crescita assoluta”.

Come stanno Zurkowski e Caputo? Come sta vedendo Shpendi?
“Steven lo vedo sempre bene perché ha l’atteggiamento giusto. Sa che non c’è spazio ma lui può diventare determinante in qualsiasi momento. Caputo, Zurkowski ed Ebuehi hanno fatto la settimana intera con noi, tant’è vero che sarebbe bene dargli da subito l’aspetto nervoso della partita. Un conto è guardare gli altri, un conto partecipare con l’aspetto nervoso”.

Il Milan sarà senza Leao, cosa significa non averlo?
“Non credo che il Milan sia Leao-dipendente, lui è un giocatore straordinario. Hanno tanti giocatori, una rosa competitiva e a noi a prescindere da chi ci sia dobbiamo avere il gusto e la mentalità di esprimere noi stessi, sapendo che è una partita che necessita di una lettura più veloce e qualitativa. Questa partita ci servirà anche per capire dove crescere”.

FIORENTINA

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

FROSINONE

Di Francesco in conferenza pre-Sassuolo:

Che gara sarà col Sassuolo?
“C’è un insieme di fattori in questa gara ma alla base c’è che il girone di ritorno è diverso. Hanno cambiato allenatore e non so con quale modulo giocheranno. Mi dispiace per Berardi, l’ho anche sentito. Siamo due squadre che vogliono fare risultato, attraverso una grande prestazione ma sarà importante il risultato. Gara delicata come le altre a seguire”.

Chi ha più da perdere tra Frosinone e Sassuolo?
“Se dovessimo guardare per come sono state costruite le squadre e per le ambizioni il Sassuolo dovrebbe avere maggiore forza. Noi abbiamo il vantaggio dei punti ma si deciderà in quei 100 minuti e per ora è 50 e 50. Andremo sicuramente a giocarcela”.

Cerofolini come sta? Ibrahimovic è un po’ sparito dai radar, perchè?
“Deciderò domani chi giocherà tra i due portieri. Sono in ballottaggio e valuto di settimana in settimana anche in base alla partita e allo stato di forma. Farò una scekta domani. Si stanno allenando tutti alla grande, compreso Ibrahimovic che per me aveva perso un po’ quella voglia e quell’attenzione che aveva qualche tempo fa. Ora l’ho rivisto bene. Valuterò. Al momento non posso dire a nessuno che si sta allenando al di sotto delle aspettative”.

Avendo provato tante soluzioni, ha ancora una carta a sorpresa da provare?
“Indicativamente sono tornati un po’ tutti al loro posto ora che abbiamo i terzini. A volte ho messo un centrocampista più tattico o offensivo ma per mie scelte. Ho provato sia Seck che Ghedjemis a sinistra perchè Soulé si trova meglio a destra. Qualche scelta a sorpresa ci sarà ma credo che ora ci stiamo allenando meglio perchè non abbiamo emergenza di uomini”.

Mister il fatto che il Frosinone delle ultime 8 in classifica sia la squadra che ha conquistato maggior punti negli scontri diretti può essere un fattore nella sfida col Sassuolo?
“Sicuramente ci deve far riflettere, prendiamolo come uno spunto positivo e facciamone tesoro. Sicuramente non ci snatureremo, andremo a fare la nostr partita ovviamente con le accortezze giuste che ci vogliono in questo momento della stagione”.

Teme qualcosa del Sassuolo? Vural che giocatore è?
“Vural si è fatto male alla caviglia lunedi, è un giocatore che si deve ancora formare sia fisicamente che calcisticamente. Ha buone qualità, centrocampista tecnico ma va ancora formato. Credo che a livello di prospettiva la società a visto bene. Del Sassuolo temo la loro voglia di rivalsa, il nuovo allenatore ha avuto una settimana per prepararla e temo di non sapere come affronteranno la gara. Stiamo lavorando in più soluzioni per non farci trovare sorpresi”.

Cheddira in un momento di forma. Un beneficio per tutti?
“Sicuramente noi abbiamo bisogno dei gol di tutti e lo dimostra il finale col Lecce. Sono felice per lui, gli posso solo rimproverare qualche gol sbagliato perchè per impegno e abnegazione non posso rimproverargli nulla. C’è voluto un po’ di tempo ma sta raccogliendo quanto seminato. Anche quando non ha giocato si è allenato al massimo. Chi è entrato domenica in campo per me è entrato con la giusta mentalità e questo per me è lo spirito giusto”.

GENOA

Gilardino presenta il match:

Oggi è l’8 marzo: un augurio alle tifose.
“Cogliamo l’occasione visto che è la festa della donna per fare un augurio a tutte le tifose genoane. Io in famiglia ho tantissime donne e ho fatto loro gli auguri stamattina. Noi abbiamo la fortuna di avere tante donne tifose del Genoa che ci permettono di riempire il nostro stadio e domani ci attendiamo una mano dal nostro pubblico. Come è sempre stato in casa e trasferta, ma abbiamo bisogno da parte loro di un ulteriore sforzo da qui alla fine del campionato”.

Come affronterà il Monza domani?
“Il Monza è una squadra organizzata. Una squadra propositiva. Ha possibilità di cambiare modello tattico sia dall’inizio che a gara in corsa. E’ una squadra con tante opzioni offensive e tanto talento, con giocatori di gamba e fisicità. Le caratteristiche della squadra si abbinano molto bene. Stanno facendo un percorso di crescita iniziato dalla scorsa stagione. Sarà una partita molto aperta. Noi abbiamo archiviato la partita dell’altra sera dove abbiamo speso tantissimo. Abbiamo recuperato le energie e da parte nostra dobbiamo avere una forte ambizione e una grandissima consapevolezza di fare una partita da Genoa”.

Gudmundsson sta attraversando un periodo di un po’ di calo.
“Credo sia fisiologico in una stagione per un giocatore avere dei momenti al top e momenti ‘normali’, diciamo. Ma i momenti normali di Gudmundsson possono essere decisivi. Mi aspetto tanto da Albert, deve focalizzarsi sulle giocate. Deve mettersi nella condizione di farsi trovare e noi di cercarlo per farlo esprimere al massimo”.

Quanto è complicato la gestione in determinati settori specialmente a centrocampo?
“Abbiamo 
Malinovskyi, che ha recuperato da uno stato influenzale, e poi ci sono tanti giocatori da valutare a causa della grande spesa di energia di lunedì sera. Le scelte sono importanti e alzano il livello di qualità degli allenamenti. Poi è normale che ho io la necessità di scegliere per la strategia”.

Come vedi Vitinha?
“Sta facendo un percorso di crescita, si allena forte e anche con lui si stanno facendo delle valutazioni. Può essere decisivo partendo dalla panchina e ha fatto molto bene a Milano”.

Su Messias dove lo vedi meglio in campo?
“Bisogna chiedere dove gli piace di più (sorride ndr). Centralmente, quando conduce palla, può diventare devastante ma anche quando parte lateralmente. Anche nella fase difensiva è un giocatore duttile”.

Come stanno gli infortunati, Haps può rientrare già ora?
“No, Ciano ci auguriamo possa rientrare la settimana prossima. Non abbiamo Vasquez per squalifica, ovviamente non ci sarà Matturro, forse Ankeye rientrerà la settimana prossima e ci sarà da valutare Martin per un affaticamento”.

Gudmundsson alle spalle Vitinha e Retegui può essere riproposta?
“Sono situazioni che mi piacciono molto. Più un allenatore ha un livello qualitativo alto e più deve trovare un modo per farli giocare insieme. C’è bisogno però di avere un equilibrio tattico all’interno di una gara. La volontà però è di riproporla”.

Con l’assenza di Vasquez può traslare a sinistra De Winter?
“Koni può giocare in quella posizione così come Cittadini o Vogliacco. I difensori, nell’interpretazione della partita, possono ruotare la loro posizione. Sono tutti pronti, c’è voglia di far bene. Loro probabilmente avranno di fronte un giocatore di riferimento rispetto all’andata come è Djuric ma al fianco ci sono giocatori con gamba. C’è da valutare la disposizione tattica del Monza”.

Cosa hai detto ai ragazzi dopo la gara di San Siro?
“Sono sicuro che i ragazzi siano d’accordo perché ho avuto un sentimento di incazzatura in settimana, sentimento che dobbiamo portarci fino a domani sera. Giocare così bene nel secondo tempo e non portare a casa punti ci ha fatto rosicare. Ho rosicato per la partita e questo sentimento dobbiamo trasformarlo in energia positiva”.

Dalla Spagna hanno detto che il Genoa è una piccola squadra che sta crescendo.
“Sono contento perché stiamo facendo un percorso di crescita importante. Dobbiamo mantenere questi standard e non possiamo precludere da questo DNA”.

Quando si cambia un allenatore in corsa si dice che “si deve dare una scossa”. Tu, Palladino e De Rossi state dimostrando che non avete solo fatto questo
“Sono felice che ci siano tanti allenatori giovani che stanno facendo bene. Le mie energie le sto spendendo giorno dopo giorno per i ragazzi e per il Genoa. Come ho detto loro stamattina, dobbiamo ancora fare uno step e questo step passa attraverso le prestazioni. Questa consapevolezza dobbiamo averla dentro di noi. Dobbiamo andare a prenderci dei punti che ci permettano di fare un passo avanti”.

La tifoseria, dopo la sfida di San Siro, ha detto che quella è stata una giornata storica. Che sensazioni ti ha dato aver fatto quel tipo di partita?
“Ci tenevamo tanto per la splendida accoglienza che ci hanno riservato i nostri tifosi a San Siro. E’ l’ennesima prova, se mai ce ne fosse bisogno, dell’amore che hanno per la squadra. Dobbiamo andare oltre i limiti e insieme al nostro popolo può essere un po’ più semplice il percorso”.

INTER

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

JUVENTUS

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

LAZIO

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

LECCE

La conferenza di D’Aversa:

Come sta Pongracic?
“Oggi si è allenato regolarmente con la squadra, sta bene”.

Come ci si sblocca?
“Per vincere bisogna andare in campo senza ansia, con l’atteggiamento che ci ha contraddistinti quando abbiamo fatto risultato. In casa abbiamo fatto spesso bene. L’importanza della partita ci deve portare a non commettere errori”.

Come giudica l’ultima prestazione di Rafia?
“Come quella della squadra. Gran parte della gara abbiamo fatto bene, negli ultimi minuti abbiamo sofferto come hanno fatto tante squadre a Frosinone. Se giocherà domani? Oudin e Rafia hanno caratteristiche simili, è un dubbio”.

Come si sostituisce Kaba? Può diventare una chance per Berisha?
“Sicuramente perché se lo merita. Grande dispiacere per Kaba, tutti i ragazzi ne hanno risentito. In quel ruolo ci sono Gonzalez, Berisha… aumenteranno le possibilità per questo ragazzo”.

Banda e Almqvist in calo?
“Un calo fisiologico è normale, ci può stare. I ragazzi lavorano con massima intensità e torneranno ai loro livelli”.

I duelli faranno la differenza?
“Sicuramente. Quello che conta è la voglia di vincere, ancor più dell’aspetto tattico. Diamo il massimo, poi traiamo le conclusioni”.

Il Verona ha cambiato molto.
“Secondo me è anche migliorato. Impegni semplici non esistono. All’andata sfruttavano Djuric, ora hanno cambiato modo di giocare. Servirà l’atteggiamento avuto negli ultimi minuti contro la Fiorentina, quando la squadra voleva a tutti i costi vincere”.

MILAN

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

MONZA

Di seguito la lista completa dei convocati di Palladino:

2 Donati, 4 Izzo, 5 Caldirola, 7 Machin, 8 Akpa Akpro, 9 Colombo, 11 Djuric, 13 Pedro Pereira, 16 Di Gregorio, 19 Birindelli, 20 Zerbin, 21 V. Carboni, 22 Pablo Marí, 23 Sorrentino, 27 Maldini, 28 Colpani, 32 Pessina, 38 Bondo, 44 A.Carboni, 47 Mota Carvalho, 66 Gori, 77 Kyriakopoulos, 84 Ciurria.

NAPOLI

ROMA

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

SALERNITANA

Liverani parla della sida al Cagliari:

Ranieri ha elogiato la Salernitana…
“Ranieri è un guru del calcio internazionale e lo ringrazio, l’ho conosciuto ai tempi della Sampdoria e lo stimo molto. Siamo consapevoli che domani sarà una partita fondamentale: se vincono loro ci allontanano in modo definitivo, se vinciamo noi accorgiamo sulle dirette concorrenti. Vedo in allenamento un aumento di intensità, tutti vogliono esserci e ci sono calciatori che stanno rientrando e che stanno dando ottimi segnali. Ripartiamo da quello che di buono si è visto a Udine e con la consapevolezza che dobbiamo fare risultato e, allo stesso tempo, mettere in campo un atteggiamento equilibrato”.

Cambia qualcosa dal punto di vista tattico?
“Avere abbondanza e possibilità di scegliere ti permette di cambiare qualcosa, che sia dall’inizio o in corso d’opera. Fare scelte obbligate non è stato semplice. Contano concetti e principi, non i moduli. Il Cagliari, però, vorrà fare altrettanto un certo tipo di partita, a maggior ragione giocando in casa. Vedo una Salernitana ricettiva. E’ talmente lampante agli occhi dei giocatori che bisogna vincere sempre che rimarcarlo può essere pesante. Siamo consapevoli di cosa dobbiamo fare per avvicinarci a chi ci precede”.

Da ex contro Cagliari e Lecce, due ricordi diametralmente opposti. C’è qualche sassolino da togliersi domani?
“No. Ho un bel ricordo delle persone con cui ho lavorato. Ho un ottimo rapporto con il presidente, con chi era con me al centro sportivo. Voglio vincere perchè la Salernitana ne ha bisogno, non perchè affronto il Cagliari. Nell’arco della mia carriera ho tante situazioni da ex, per me è importante tornare a casa con tre punti fondamentali perchè ci precedono in classifica e dobbiamo avvicinarli”.

Ci possiamo aspettare una Salernitana più offensiva?
“Sotto il profilo dell’allenamento, della concentrazione e della voglia credo che siamo cresciuti e che sono tutti più coinvolti. Questa squadra, ad occhio, credo che manchi di 2-3 giocatori che non hanno avuto la possibilità e la avranno presto. Augurandoci che la sappiano sfruttare. Gomis è entrato molto bene a Udine e avrà il suo spazio. Kastanos aveva fatto bene la settimana precedente in casa, però a Udine ho fatto altre scelte. Da lunedì ho visto voglia e fame. Quando ci si arrabbia per non aver giocato, per me vuol dire dare una risposta positiva a patto che in allenamento vai a mille. Poi vedrete domani se partiranno dall’inizio o in corso d’opera”.

Novità su Dia?
“Non so se la squadra abbia preso bene o male l’accaduto. Sanno però che Fabio Liverani è uguale per tutti sotto certi profili. Quando operi con linearità, a mio avviso ti guadagni il rispetto. Il presidente ha parlato e tutti eravamo d’accordo su quella decisione”.

Squadra quasi al completo, finalmente…
“Partite però dal presupposto che Fazio è fermo da due mesi e Pirola è reduce da una recidiva. Hanno lavorato bene ma devo tenere conto di tante cose. Una ricaduta significherebbe perderli per tutto il campionato. Il minutaggio va gestito”.

Lei ha parlato con Dia?
“So che ha parlato col presidente. La mia porta è stata aperta e ci siamo chiariti. Per me l’episodio è chiuso, tutti possono sbagliare. Oggi la proprietà ha voluto dare un esempio. Vedremo nelle prossime settimane cosa potrà succedere. Se darà disponibilità potremo pensare a un reintegro, ma è una scelta che spetta al presidente”.

Situazione infortunati?
“Restano fuori Gyomber, Boateng e Pierozzi”.

Candreva è da considerarsi a tutti gli effetti l’attaccante della Salernitana?
“Non è un attaccante ma un giocatore offensivo. A volte si può essere pericolosi anche con meno attaccanti in campo ma con più elementi di qualità”.

SASSUOLO

La conferenza stampa di Ballardini:

Quali le sue sensazioni per preparare il match di domani?
“Abbiamo avuto qualche giorno in più ma venivamo da 3 partite giocate in pochi giorni e per noi questi giorni sono stati importanti perché conosciamo sempre meglio i giocatori, le persone, e le loro qualità”.

Come ha reagito la squadra al ko con il Verona e all’infortunio di Berardi?
“Il Sassuolo a Verona non meritava di perdere, per me la squadra ha fatto vedere che c’era e copriva bene il campo, non siamo stati così pericolosi come credo non lo è stato il Verona. L’infortunio di Berardi deve essere una grossa spinta per tutti noi a fare di più”.

Come avete improntato la gara?
“Il Frosinone è abituato a giocare, da anni giocano così. Sanno dall’inizio che devono fare un campionato per la salvezza, la loro vittoria è rimanere in Serie A. È una squadra che si è consolidata nel tempo, conoscono il loro obiettivo e noi bisogna che siamo, in questo senso, nel gioco e nelle motivazioni siamo bravi quanto loro, poi vediamo chi riuscirà ad avere la meglio”.

Cambierete modulo? Ha lavorato sulla fase difensiva?
“Cambieremo qualcosa era riferito al discorso di Berardi e dunque si può cambiare qualcosa. Bisogna rispettare le caratteristiche di chi è a Sassuolo, bisogna esaltarle. Gol subiti? A certi livelli bisogna fare sempre meno errori perché se li fai in B o in C certi errori riesci a rimediarli, in Serie A fai più fatica. Noi ricerchiamo compattezza e solidità, il gol del Verona è venuto su un disimpegno nostro sbagliato. Noi ricerchiamo la solidità, l’equilibrio, la profondità, la qualità e l’imprevedibilità perché bisogna mettere in difficoltà i difensori avversari e li metti in difficoltà non dando punti di riferimento e attaccando la profondità alle spalle dei difensori centrali”.

In questo senso provare a giocare con due uomini e una punta può essere un’idea?
“Può essere che quegli spazi che tu lasci liberi sono spazi dove devi attaccarli con la corsa. Per me è importante non dare punti di riferimento, essere meno prevedibili rispetto a quanto visto a Verona, e più verticalizzazioni e accompagnare di più con i giocatori dietro”.

A Verona il Sassuolo ha battuto 11 corner contro i 2 del Verona, tanti sono stati battuti male da Laurienté. Avete lavorato su questo?
“Noi il giorno prima facciamo sempre i calci piazzati a favore e contro e nel giorno prima Laurienté ne aveva battuti alcuni e avevamo fatto 4-5 gol. Poi le cose in partita cambiano. È vero che ne abbiamo battuti tanti e dobbiamo essere più attenti e cattivi perché non ci regala niente nessuno e se non sei determinato e concentrato non crei difficoltà”.

Matheus Henrique è reduce da due errori marchiani: come lo ha visto in settimana?
“Matheus Henrique è un ragazzo intelligente, serio, è molto dispiaciuto però bisogna andare avanti. Gliel’abbiamo detto, i compagni, noi, si può sbagliare, l’importante è avere l’atteggiamento giusto e lo spirito giusto per fare meglio”.

In settimana è arrivato Colonnello nello staff: che ruolo avrà?
“E un collaboratore tecnico perché in campo abbiamo tanti ragazzi con compiti specifici e avevamo bisogno di un collaboratore tecnico”.

Come sta la squadra?
“A parer mio la squadra sta bene. Le cose ora pesano un po’ di più, non sei rilassato perché hai delle difficoltà da superare, ma è bello per un ragazzo, fai questa professione, giochi a calcio, è bello avere tante difficoltà e riuscire a superarle, è molto stimolante e noi abbiamo questo di fronte ma sappiamo anche che abbiamo le qualità individuali come squadra, una società importante, e tutto questo ci porta a dire che ci siamo noi, le difficoltà ci sono ma conosciamo anche il modo per superarle perché nella vita non è sempre tutto facile, le persone vere vengono fuori per le persone che sono e per le qualità che hanno soprattutto nei momenti delicati e questo è un momento delicato”.

La classifica lascia aperte molte strade…
“Sì è vero, sono coinvolte molte squadre ma bisogna pensare a una partita alla volta ma la nostra attenzione va alla partita che abbiamo domani e il fatto che ci siano tante squadre coinvolte ti dà una spinta per giocartela fino alla fine”.

Ritorna Toljan? Può lavorare nei 3? La responsabilità di essere il vice Berardi su quali spalle va?
“Toljan non c’è, Viti lo sapete, Pedersen ha la febbre ed è rimasto in hotel, Berardi lo sapete, Kumbulla si è allenato oggi e vediamo un po’ come sta. Questi sono gli infortunati e i dubbi. Il vice Berardi? Il discorso riguarda tutti noi. Io gliel’ho detto ‘non t’ho mai allené, mi sembravi Miccoli’ gli ho detto, ti ho visto due allenamenti, ma niente, dopo due allenamenti e un tempo e mezzo non lo posso utilizzare. Siamo tutti vice Berardi in questo momento, dobbiamo prenderci delle responsabilità”.

TORINO

Juric parla della sfida al Napoli nonostante sia squalificato:

Sono 13 clean sheet: in questo momento, la aiuta fare affidamento sul reparto difensivo?
“E’ tutta la squadra che lavora bene, abbiamo una voglia incredibile e lo spirito di non prendere gol. Contro la Fiorentina si è visto tre giocatori insieme uscire sul tiro. Questa è la base per vincere le partite”.

Che Napoli ha visto?
“Li ho visti meglio, lavorano su concetti che conoscevano. Sarà dura, gli episodi saranno determinanti”.

Come stanno Tameze e Vojvoda?
“Per Tameze ci vuole ancora tempo, Vojvoda rientra ed è completamente recuperato”.

Dovesse fare cambi in mezzo al campo, chi potrebbe mettere?
“Abbiamo Vlasic che eventualmente può farlo, poi Vojvoda ha fatto una partita in Nazionale in mezzo al campo. E poi stiamo provando molto Savva: non è pronto, ma ci può dare una mano perché è competitivo”.

E’ il momento migliore della sua carriera? E’ la sua migliore squadra?
“Ci mancano solo i risultati per dare un giudizio positivo. A Verona questo tipo di partite a volte lo vincevamo, si trovavano risorse e particolari che ti portavano a vincere anche contro le grandi. La squadra, dopo un inizio così così, è arrivata ad un’espressione di gioco molto alto. Per essere soddisfatti, avremmo dovuto fare il risultato: i dettagli non ci hanno permesso di chiudere il cerchio”.

Come ha visto Gineitis?
“E’ un ragazzo sul quale si può costruire, ha caratteristiche giuste: non eccelle in certe situazioni, ma ha capacità di apprendimento e di migliorare. Non volevo darlo in prestito per lavorare con lui, ha i presupposti per diventare un ottimo giocatore. Queste sono le sue prime partite, ma avrà più continuità e vogliamo costruire un giocatore per il futuro del Toro. Come Buongiorno, ha voglia di apprendere e ascolta molto. Sul suo futuro sono fiducioso”.

Per riaccendere la corsa Europa, quanto è importante domani?
“Serve un colpo ad effetto…Le prestazioni sono di livello, non abbiamo ottenuto risultati per alcuni risultati. Dobbiamo fare qualcosa di speciale, quando giochi così hai l’obbligo di non mollare e di credere in ciò che fai. Cerchiamo di eliminare gli errori: prima o poi ci girerà, in questo momento siamo superiori come espressione di gioco ma non riusciamo a fare punti”.

Avete il record di 0-0: cosa ne pensa?
“Mi fa pensare ad una grande organizzazione e a qualcosa che manca in attacco. Le grandi squadre vincono 1-0, non fanno 0-0. Manca ancora quella cosa per diventare più forti: da una parte sono contento per i 13 clean-sheet, dall’altra il fatto di non segnare ci sta massacrando. Dobbiamo alzare il livello dell’attacco”.

Cosa ne pensa della sua squalifica?
“La partita si prepara uguale, anche se non sono in panchina. E’ da tanto che lavoro con tutto il mio staff, la pensiamo uguale e non penso ci saranno. Ringrazio Italiano e il loro direttore, hanno capito che le mie reazioni sono pura foga e non cattiveria. Sono stati gentili con me, sanno quello che sono: c’è da imparare a gestire questi momenti. La squalifica mi sembra generosa per il fatto. Ringrazio Italiano e Pradé, sanno come sono fuori dal campo”.

Domani arbitrerà Orsato
“Non so nemmeno chi arbitra, raramente mi informo. Io sono pro Var, ma si sta analizzando ogni cosa: a volte perdono un po’ il gusto di arbitrare, hanno paura di certe situazioni. Ho visto una sessantina di situazioni come Ricci, con un giocatore che alza le braccia ma senza offendere, e passano inosservate. Questa volta è andata così, sbagliamo noi e sbagliano loro. A volte non è facile preparare i dettagli e una situazione così ti cambia la vita, per noi è la vita”.

Pensa a Okereke o Pellegri con Zapata?
“Vediamo oggi l’allenamento. Sanabria ha avuto 9 o 10 palle gol, non è brillantissimo e vede la porta piccola. L’anno scorso ha fatto il record di gol e vedeva la porta grande”.

Zapata ha fatto sentire Sanabria un po’ fuori dal gioco?
“Fisicamente sta bene. Sarei preoccupato se non entrasse nelle occasioni, ma lui è sempre dentro alle occasioni: è il momento di un attaccante che sbaglia. Non ho mai avuto giocatori come Zapata, ha avuto infortuni ma giocatori di questo peso non li ho mai avuti. Non credo che influisca negativamente, sono amici e giocano bene e stanno sempre insieme”.

Sanabria sarà ricordato come un attaccante che vede la porta grande o piccola?
“Ha fatto il record di gol, è un po’ di tutto: lega e fa gol, in questo periodo ha anche sfortuna. In questo momento è meno cattivo, ci sono ancora tante partite e spero che faccia gol anche difficili come ha fatto l’anno scorso”.

Chi c’è tra gli indisponibili?
“Lovato torna la prossima, Tameze più avanti. Ilic? Sarà lunga, vedremo quanto: dipende come reagisce su certe cose, sarà comunque più di un mese di stop”.

Come si fermano gli attaccanti del Napoli?
“Sono fuoriclasse, bisogna lavorare bene sulle posizioni e limitare i loro pregi. Speriamo di fare bene. Non è facile perché sono campioni: tipo Dybala, a volte fanno cose fuori dalla normalità. Dovremo essere concentrati e stare vicini l’uno con l’altro”.

UDINESE

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

VERONA

Baroni parla della gara contro il Lecce:

Cosa ti ha lasciato il Lecce?
“Solo bei ricordi, c’è stato modo di scrivere belle pagine da giocatore prima e da allenatore poi, ho dato tutto quello che avevo”.

Si affronta la gara con un pelo di pressione in meno dopo il Sassuolo? Folorunsho rientra?
“Folorunsho è rientrato in settimana, si è allenato e sta bene, valuteremo se dall’inizio o no. La partita sarà complicata, l’avversario ha sicuramente delle certezze in più di noi ma dovremo essere bravi a stare dentro la partita, non possiamo non centrare la prestazione”.

Serve cambiare passo in trasferta?
“Serve fare punti, noi siamo cambiati tanto, abbiamo messo dentro otto ragazzi nuovi di quelli arrivati a gennaio, hanno culture diverse e modi di giocatore diversi ma non abbiamo tempo, serve vincere partite, segnare e pensare a quello”.

Lotta salvezza intricata, molte squadre coinvolte…
“Questa è la difficoltà di questo campionato, quando fai questo tipo di campionato bisogna saper gestire i tanti momenti difficili che arrivano. Non mi piace fare pronostici, mi piace vivere l’oggi come se non ci fosse un domani, e questo dobbiamo applicarlo anche in partita”.

Solidità difensiva c’è, manca qualcosa davanti?
“Sono tante le cose da migliorare e da mettere dentro, non possiamo mancare nell’aspetto prestativo, individuale e di squadra, è difficile trovare il goal e dobbiamo lavorare su questo, la grande partecipazione che ho avuto da questi ragazzi ci permette però di guardare al proseguo della stagione in maniera positiva”.

Davanti tante scelte, Noslin, Swiderski, Mitrovic, chi partirà?
“Ci sono diversi momenti nella partita, gli ultimi due quarti sono quelli più importanti sempre, chi va dentro deve dare il suo contributo ed è fondamentale per la squadra e per i risultati, penso a Dani Silva che con la Juventus ha fatto bene oltre ovviamente a Mitrovic e agli altri”.

Partita da vincere o da non perdere?
“Non possiamo fare partite calcolate, abbiamo degli scontri diretti e ogni partita dobbiamo giocare con la mentalità aperta, non certo per prendere il pari, dobbiamo lavorare compatti e di squadra, sinceramente non ricordo nemmeno gli altri scontri, voglio vedere solo cosa succede a me”.

Chi al posto di Dawidowicz, conferma per Coppola o Cabal al centro?
“Cabal sta facendo bene, a sinistra sta facendo bene ma può fare anche il centrale, Magnani sta giocando con continuità, forse il campionato in cui sta giocando di più nella sua carriera, da un giocatore della sua caratura io mi aspetto molto, discuto spesso personalmente anche direttamente con lui su questo aspetto”.

Duda sottotono nelle ultime settimane, possibilità per Dani Silva?
“Sono cose che voglio valutare, nell’arco di un campionato ci sono i momenti, Duda per noi è importante, ha speso tanto anche dal punto di vista dell’attenzione, le energie devono essere canalizzate, tutti devono essere pronti”.

Il gruppo è compatto nonostante l’ingresso di tanti ragazzi provenienti anche da culture e tipi di calcio differenti?
“Noi lavoriamo tanto perchè abbiamo trovato tanta disponibilità, avere giocatori con la testa aperta che pensano che per loro Verona è una grossa opportunità è fondamentale, piuttosto che avere gente che pensa di essere a Verona solo di passaggio oppure vedono la piazza come un ripiego”.

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