Fantapazz News
Gestisci la tua lega su Fantapazz

Tutti i convocati e le conferenze del 26º turno 2023/24

Potrete trovare tutti i convocati e le conferenze del 26º turno di campionato per fare al meglio le vostre valutazioni sull’undici da schierare al fanta.

Di seguito tutti i convocati e le conferenze del 26º turno di campionato 2023/24.

ATALANTA

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

BOLOGNA

CAGLIARI

Ranieri prepara i suoi alla sfida al Napoli:

Un punto sugli infortunati?
“Shomorudov piano piano si sta riprendendo, Sulemana non ha avuto niente di importante e sta facendo lavoro differenziato, mentre Oristanio anche lui si sta riprendendo”.

Cosa è successo prima di Udine?
“Mi ero dimesso. I ragazzi hanno capito, hanno reagito e sono contento di Udine, il secondo tempo è la traccia che dobbiamo seguire”.

La squadra a volte si è data battuta?
“Dobbiamo giocare queste partite come sappiamo, senza pensare all’avversario, sono tutti punti importanti. Il Napoli non è in crisi, l’ho visto con il Barcellona e non è per niente in crisi. Anno scorso era una macchina da guerra, forse non riescono loro tutte le cose, ma sono pronti a risollevare un campionato partito male. Hanno grandi giocatori, ma alla fine della gara i nostri tifosi dovranno essere fieri di quanto visto”.

La gara di andata fu positiva.
“Abbiamo fatto bene, senza remore o timori, poi è andata come è andata. Vorrei che la squadra si esprimesse nello stesso modo”.

Viola è in calo?
“Non ha problemi, lui e Prati dovevano rifiatare. Sono giocatori che mi sono utilissimi, non utili”.

Con Calzona cambia la vostra strategia?
“Calzona è stato il secondo di Sarri, Di Francesco e Spalletti. Sa vita, morte e miracoli del Napoli, sa toccare le corde giuste. La nostra strategia non cambia”.

Serviva la scossa delle dimissioni per cambiarvi?
“Dovevamo rimettere a posto la nostra mentalità, prima dobbiamo lottare e poi accetteremo tutto. Serve uscire dal campo con la consapevolezza di aver dato tutto”.

Lo ha fatto anche per testare il polso dei vostri ragazzi?
“Non l’ho fatto per testare il polso, ero convinto. Poi i ragazzi mi hanno convinto, sembrava mi volessi tirare indietro, ma non era quello. Era per farli reagire, non volevo provocarli”.

Cosa può fare Ranieri ora?
“Non posso fare niente come non ho fatto niente anno scorso. Ci sono giocatori che devono lottare, dobbiamo avere quell’ideale di lottare fino in fondo e poi staremo a vedere”.

Nandez è recuperato, mentre Petagna sembra un po’ più in disparte.
“Sono tutti fondamentali, tengo tutti d’occhio, chi mi convince gioca. Nandez ha fatto la settimana al 100%, cosa che non aveva fatto prima di Udine”.

Mina era il giocatore che mancava?
“Si cercava da tempo un giocatore di esperienza, è stato preso per le molteplici qualità tecniche e caratteriali, di guida per il reparto arretrato. Non ce n’era troppo bisogno, ma serviva un giocatore di personalità”.

Siete pronti per una grande prova?
“Le mie parole non contano niente, solo il campo ci dirà se siamo all’altezza della situazione o no”.

Cosa è mancato all’andata?
“Un pizzico di convinzione sulla gol di Kvaratskhelia, quando Osimhen è andato via in mezzo a tre”.

EMPOLI

Nicola parla della sfida al Sassuolo:

Che insidie nasconde la prossima gara?
“Il Sassuolo è una squadra di qualità, ha interpreti forti e hanno un’impronta decisa. Sono abili a costruire e a conquistare gli spazi, è una squadra che cambia molto gioco e ti porta costantemente nel due contro uno. Hanno tre-quattro strategie che applicano molto bene. Abbiamo cercato di conoscerli per capire cosa fare. Per chi è in un percorso come il nostro ogni partita è una opportunità per crescere. Noi dovremo essere molto bravi a ragionare da squadre in entrambe le fasi e capire se durante la gara c’è da cambiare sistema di gioco”.

Lei quanto è soddisfatto della resa dei suoi ragazzi finora?
“Io non sono mai soddisfatto al 100% e lo trasferisco ai ragazzi. Ogni partita ha degli eventi, tu ti puoi preparare ma non puoi prevedere tutto. Possiamo fare le cose sempre meglio, con maggiore dedizione e attenzione. Noi lo sappiamo che questo fa parte di un processo di crescita e di lavoro. Per noi è basilare rimanere dentro la partita, gli episodi possono cambiare ma tu devi avere la capacità di distaccarti da questo. C’è sempre la possibilità di trovare, attraverso le trame di gioco, un episodio favorevole”.

Questo è un momento di maturità da sfruttare in vista delle gare successive più difficili?
“Noi non basiamo il nostro lavoro su questo, sottrarremmo delle energie a ciò che ci aspetta. Chiaramente più avanti vai, più le partite assumono un valore diverso. A me interessa solo domani”.

Cosa vi ha dato il derby?
“Il derby è stata una opportunità di crescita che ci siamo portati dietro anche questa settimana. Io mi fido completamente dei ragazzi perché vedo che vogliono migliorare se stessi”.

Cos’ha di più l’Empoli rispetto alle altre concorrenti in questo momento?
“Il mio Empoli deve avere caratteristiche precise, di organizzazione e mentalità. Ci siamo trovati in linea con una mentalità che già aveva. Io scopro i ragazzi giorno per giorno e non perdo tempo a guardare quello che hanno gli altri, perché sono assorbito in questa avventura”.

L’Empoli deve temere il troppo entusiasmo?
“Per me l’entusiasmo è piacevole, lo desidero, perché l’aiuto della genta è un valore aggiunto. Nel derby il clima è stato piacevolmente intenso. Io ho lo stesso entusiasmo, al massimo, perché non riesco a far differenze. L’Empoli deve credere in quello che fa, perché è l’unica arma che abbiamo”.

Dovete migliorare nello sfruttamento dei calci piazzati?
“Indubbiamente questo è un aspetto da migliorare. Con la convinzione più che con i movimenti, abbiamo bisogno di trovare il piacere di andare a rompere le scatole. Continuiamo a lavorare ogni giorno, conta solo la perseveranza. La partita contro la Fiorentina non era molto improntata verso le fasce, quindi ci stava di non tirare angoli. Sono fiducioso, niente arriva senza mettere una maniacalità”.

Continuerete con la difesa a tre?
“Il sistema di gioco è figlio di varie situazioni. Se manca un giocatore mancano delle caratteristiche e tutto può essere interpretato in modo diverso. Come la difesa a quattro. Lavoriamo su tutto, perché ci permette di adattarci alle varie situazioni, i principi rimangono gli stessi. Di fondamentale c’è solo l’atteggiamento che stiamo dimostrando in campo come squadra. Per me conta molto questo atteggiamento che dobbiamo mettere fino alla fine”.

Quanto è cambiato l’ambiente spogliatoio da quando è arrivato?
“Sarò banale ma non mi sono accorto di un cambio particolare. Io non mi deprimo, è facile essere entusiasti quando raccogli quello che vuoi. La difficoltà è assumere l’atteggiamento opposto. Questo fa la differenza e in me i ragazzi non vedono un atteggiamento diverso. Non sono mai contento, abbiamo fatto punti sì, ma c’è tanto da fare. La lotta salvezza oggi coinvolge tante squadre, a me interessa l’obiettivo finale, la singola partita è solo parte del processo di crescita”.

FIORENTINA

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

FROSINONE

Di Francesco in conferenza:

Al Frosinone potrebbe bastare la prestazione con la Roma per tornare da Torino con un risultato positivo?
“Questo non saprei dirlo, sicuramente con la Roma abbiamo fatto un grande primo tempo. Quando si gioca con grande squadra, ma anche con le medie non si può pensare di poter dominare per 70-80 minuti, capita anche alle grandi. La differenza sta nel concretizzare le occasioni quando capitano. Dobbiamo comunque sempre imparare a difendere meglio, anche se con la Roma abbiamo dato poche possibilità di essere pericolosa. Non so se a Torino basterà la bella prestazione, sicuramente dovrà girare dalla parte giusta e noi dovremo essere cinici”.

Lavora dal punto di vista psicologico o tecnico per migliorare la fase realizzativa?
“Rispetto alle squadre che lottano per retrocedere, abbiamo fatto tanti gol. Nelle ultime due giornate ci siamo un po’ fermati realizzando solo un gol ma abbiamo creato tanto pericoli. Ora prevale anche l’aspetto psicologico più che tecnico. Detto questo dobbiamo partire sempre da una grande difensiva per poter pensare di offendere bene”.

Bisogna ritrovare cattiveria e grinta?
“Se abbiamo fatto un primo tempo del genere credo che ci sia stata cattiveria e grinta. Questo deve essere alla base per un calciatore altrimenti non si può giocare. Normale che dal punto di vista psicologico dopo un primo tempo del genere trovarsi sotto un po’ ha pesato. Il Calcio non dà tempo di preparare le gare nell’intervallo. Ho provato con i cambi a dare brio in avanti ma abbiamo beccato il secondo gol che ci ha tagliato le gambe. Quando si gioca una gara del genere la rabbia è quella di aver fatto una grande prestazione e non essere ripagati. In prospettiva futura bisogna ripulirsi da questo e reagire. La Roma sicuramente quando è in vantaggio sa gestire meglio di altre, però secondo me l’aspetto mentale soprattutto a livello di positività bisogna ricrearlo intorno a questa squadra. Tutti sapevamo di dover affrontare momenti difficili ma penso che chiunque avrebbe firmato per essere ora a 23 punti. Qualcosa prima o poi ci dovrà tornare perchè meritiamo di più di quanto abbiamo raccolto”.

Cambia qualcosa se la Juve non giocherà 3-5-2?
“Cambia tanto, ma ogni giorno leggo modulo diversi. E’ pretattica, sono sincero anche noi ci stiamo preparando in diversi modi in base a quello che sarà il loro schieramento. Più che cambiare sistema di gioco, cambiano le caratteristiche dei calciatori in campo”.

Turati come sta?
“Ho sempre creato competitività tra i calciatori, lui è un leader ma ogni valutazione sui singoli viene fatta in base a quello che vedo durante la settimana”.

Mister possibile rivedere il 3-4-2-1 che ha sorpreso l’Atalanta ad agosto?
“Densità nella nostra squadra non manca. Contro l’Atalanta avevamo cambiato assetto nelle due fasi. Se riguardate i gol presi con la Roma c’era densità, anzi sul primo gol stavamo tutti sotto la palla. Mancata aggressività, questa va ritrovata. Bisogna avere magari maggior determinazione e aggressività”.

Che gara si aspetta, che Juve si aspetta? Un commento su Calzona?
“Tra ex collaboratori e calciatori ora ce ne sono tanti. Mi hanno fatto piacere le sue parole, lui è un ottimo professionista e lo ha dimostrato con la Slovacchia. Abbiamo delle difficoltà ma anche loro. Hanno fatot un grand epercorso finora, ora stanno avendo delle difficoltà mi auguro che le avranno per un’altra giornata”.

Come prosegue l’ambientamento di Valeri? Come sta Zortea?
“Valeri sta crescendo tanto perchè mette sempre più minuti nelle gambe. Ha grandi potenzialità, è un giocatore predisposto ad offendere, deve migliorare in fase difensiva. Zortea sta bene, è pronto anche per giocare dal primo minuto”.

Il pubblico lo sente vicino? Deve migliorarsi questo Frosinone?
“Bisogna sempre migliorarsi, fa parte del lavoro. L’ho visti allenarsi bene, poi chiaro che le gare non sempre vanno bene. Fa tutto parte della crescita. Siamo arrivati tutti con la voglia di voler rispondere alle difficoltà e negli allenamenti ho visto grande voglia. Mi sono stufato dei complimenti, preferisco che mi iniziano a dire di aver giocato male ma di aver vinto. I tifosi sono stati splenditi e i ragazzi li hanno ringraziati a fine gara. Credo che i tifosi riconoscano a questi ragazzi l’impegno. Forse a volte c’è stato qualche atteggiamento non giusto ma fa parte del percorso. I nostri tifosi li ringrazierò sempre, sono orgoglioso di averli e spero di regalargli la soddisfazione della salvezza”.

GENOA

Gilardino presenta il match contro l’Udinese:

Come è stata la settimana dopo l’ottima partita di Napoli?
“Ottime indicazioni nell’ultima gara contro il Napoli dove abbiamo avuto un ottimo atteggiamento mentale, tattico e tecnico. Da lì dobbiamo dare continuità e proseguire il lavoro, come fatto questa settimana, preparandoci ad un’altra sfida complicata che andiamo ad affrontare. L’Udinese è una squadra molto fisica che ha battuto Milan, Juventus e Bologna. E’ una squadra che esprime grandissima compattezza. L’abbiamo preparata nel modo giusto come la squadra sa fare e come abbiamo fatto nelle gare precedenti. Dovremo affrontare l’Udinese con grande consapevolezza sapendo che ci saranno momenti in cui dobbiamo saper soffrire e momenti in cui avremo palla noi e dovremo determinare senza snaturarci. Determinare con le individualità e con il talento ricercando i presupposti per poterli mettere in difficoltà”.

A centrocampo ci sarà una squadra simile a quella del “Maradona?
“In questi giorni, vedendo allenare i ragazzi, c’è voglia di mettermi in difficoltà. Per me diventa complicato fare le scelte iniziali ma è stimolante. C’è una concorrenza sana che fa alzare il livello degli allenamenti e da questo punto di vista ho realmente una squadra predisposta a questo tipo di situazione. Sto facendo delle valutazioni per quanto riguarda l’undici iniziale ma mi ha dato risposte buone chi ha iniziato a Napoli e chi entrerà domani dovrà fare la differenza”.

Come sta Retegui?
“Alla ripresa ha fatto giornata di valutazione poi si è allenato”.

Quanto non deve far ingannare la classifica dell’Udinese?
“I loro valori non rispecchiano la classifica attuale. Si sono imbattuti in una stagione un po’ particolare però nelle ultime partite stanno rialzando la testa. Ma perché è nella composizione della squadra”.

Sabato scorso ha segnato Frendrup. Quanto sono importanti anche i gol dei centrocampisti?
“Sono felice del gol di Frendrup. Sappiamo che possiamo e dobbiamo migliorare nell’andare a ricercare più tiri da fuori area con gli interpreti che abbiamo. Malinovskyi per esempio ha portato punti importanti, altri giocatori hanno altre caratteristiche ma possono migliorare. Sono felice per Frendrup perchè con la mole di lavoro e corsa ha avuto la soddisfazione di fare gol”.

Gudmundsson può avere un calo. Che valutazione dai?
“Con lui ho parlato prima di Napoli. E’ un grande professionista. Domani sera credo che si possa riaccendere nel suo stadio e davanti al nostro popolo”.

Da 0 a 100 che motivazioni può avere questa squadra?
“Per me dobbiamo fare 12 punti. E’ quello che ho detto ai ragazzi. L’obiettivo è fare 12 punti per essere tranquilli e pensare al dopo. Io vivo di motivazioni, lavoro di motivazioni. Passo le mie giornate avendo questo tipo di sentimento. Se capita, a volte, di non averle me le vado a cercare. Il campionato è ancora lungo, abbiamo la necessità e l’obbligo di perseverare nel lavoro. Abbiamo la necessità di fare punti.

Avete fatto un miracolo portando 600mila persone in casa complessivamente.
“Siamo felici di quanto costruito la passata stagione. Merito dei ragazzi e della squadra per aver riacceso questo grande entusiasmo che c’è sempre stato. Se si è riusciti a fare qualcosa di importante il merito è di chi sta dietro le quinte ma quello principale è della squadra e dei ragazzi. Dobbiamo continuare su questi standard”.

L’Udinese ha fisicità ma ha vinto facendo due tiri in porta.
“Era una considerazione sulla squadra per quanto creato in questi mesi e in queste settimane: una grandissima compattezza difensiva riuscendo a portare a casa risultati importanti. E’ una squadra che specie fuori casa difende molto bene. Da parte nostra c’è la volontà di impostare una partita decisa e improntarla nel modo migliore sempre senza snaturarci mantenendo un alto tasso di attenzione, mentalità positiva, personalità e coraggio”.

Avete studiato qualche cosa per far giocare insieme Messias, Malinovskyi, Retegui e Gudmundsson?
“Devo trovare soprattutto l’equilibrio e ci sono certi tipi di giocatori in squadra che hanno queste caratteristiche: ovvero che riescono a mantenere questo equilibrio. La volontà è in un futuro breve di cercare nuove soluzioni per poterli utilizzare tutti insieme. Al momento, come detto prima, la volontà è di riuscire a portare a casa più punti possibile. Ci sarà poi tempo e spazio di vederli tutti insieme”.

I network nazionali vedono un Genoa che sa solo difendere.
“A me sembra che il Genoa, a partire dall’inizio del campionato, abbia dato dimostrazione di saper giocare. Ha dato personalità e coraggio negli interpreti. Dipende poi dai momenti del campionato, da chi si affronta ed essere bravi di conseguenza a giocare in ripartenza. Ma abbiamo raccolto anche tanti punti con palla bassa”.

Ieri c’è stato il rinnovo di Vasquez. Un tuo commento.
“Sono contento per il suo percorso. Era un giocatore che non avevo mai allenato. Quest’anno è voluto tornare dalla nazionale senza fare neanche un giorno di riposo per mettersi a disposizione della squadra e per farsi conoscere. Per me vuol dire tanto. E’ un giocatore con una precisa identità, un giocatore da Genoa”.

Un commento sulla crescita di Martin.
“A sinistra abbiamo Martin e Haps. Giocatori completamente diversi. Uno ha qualità tecniche e grande cross, Martin poi è rientrato da un infortunio e ora sta vivendo un buon momento. Haps anche è rientrato dall’infortunio e si sta riprendendo alla grande. Hanno caratteristiche diverse ma sono giocatori importanti”.

L’incontro per il rinnovo è già fissato o se ne riparlerà una volta raggiunto l’obiettivo di classifica?
“Non è fissato a nessun tipo di punteggio di classifica perchè quello è l’obiettivo mio e della squadra, ovvero quello di fare meglio. Sono anche stufo e stanco di rispondere a questa domanda. Come detto nelle precedenti conferenze, le energie mie e dello staff le stiamo spendendo sulla quotidianità. Nel momento in cui la società vorrà incontrare me e il mio agente io sono a disposizione”.

INTER

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

JUVENTUS

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

LAZIO

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

LECCE

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

MILAN

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

MONZA

Le parole di Palladino:

Palladino, come è stata la settimana del Monza dopo la bella vittoria contro il Milan?
“In questi giorni è stata analizzata la partita, ma è un qualcosa che facciamo sempre o che si vinca o che si perda. Contro il Milan abbiamo interpretato benissimo il match ma per dare ulteriore valore alla vittoria ho detto ai calciatori che bisognerà dare importanza anche alla sfida con la Salernitana”.

A livello personale quella contro la Salernitana, visto anche il suo passato da calciatore, è una sfida diversa dalle altre?
“Salerno è un posto dove sono stato benissimo, una città meravigliosa dove sono stato amato e ho sempre cercato di dare il massimo per quella maglia. Allo stadio ci sarà tutta la mia famiglia presente e voglio regalare una soddisfazione ai miei cari. Conosco bene tutto l’ambiente, lì i tifosi vivono per il calcio e provano un amore sconfinato per la maglia. Troveremo un ambiente molto complicato e la Salernitana è una squadra ancora viva. Dovremmo essere molto concentrati perchè le insidie sono dietro l’angolo. Liverani lo conosco, è un allenatore a cui piace giocare a calcio. Sa difendersi e sa attaccare. Visto il loro ultimo risultato troveremo una squadra ferita e dovremo essere bravi a limitare le loro trame di gioco”.

Come giudica il suo percorso professionale?
“Devo migliorare ancora tanto, personalmente sono affamato e ho ancora tante ambizioni. Amo il mio lavoro alla follia. Sono molto grato a questa società, al Monza e a questi tifosi e per questo darò sempre il 100%”.

Il Monza è una rosa con diversi giocatori di talento? E’ soddisfatto della crescita dei singoli?
“Al Monza ci sono tanti giocatori di talento: da Maldini a Vignato per non parlare di Valentin Carboni. Siamo molto ricchi in quella zona di campo e più giocatori di qualità abbiamo e più sono contento. Per la crescita dei singoli sono felice perché vedo una grande crescita da parte di tutti: dai più giovani passando per i calciatori più esperti”.

Facendo un passo indietro e tornando alla partita vinta sul Milan, ritiene giusta l’espulsione di Jovic?
“Dal campo avevo avuto la sensazione che Jovic avesse colpito Izzo, è la reazione che va condannata e proprio per questo per me l’espulsione è giustissima”.

NAPOLI

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

ROMA

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

SALERNITANA

Liverani presenta la sfida al Monza di Palladino:

Dopo San Siro disse che sarebbe stata la settimana a fare la formazione. Che indicazioni ha tratto?
“Abbiamo fatto una settimana piena e la squadra ha lavorato bene. Abbiamo cercato di conoscerci meglio, cosa fondamentale in questo periodo. Il tempo è poco e bisogna accelerare il percorso di crescita. Ci sono ancora delle incognite legate ai ruoli in certe situazioni. Non abbiamo recuperato nessuno, anche se sono sulla buona strada, e non potrò cambiare tantissimo. Da parte di altri ho avuto segnali positivi. Dal primo giorno che sono arrivato ho detto che si ripartiva da zero. Disponibilità e volontà di prendersi la maglietta non deve mai mancare, sta a me individuare l’undici migliore senza sottovalutare il potenziale apporto dei cinque cambi. Oggi la Salernitana non può giocarsela con 6-7 giocatori. C’è bisogno di tutti, a prescindere dal minutaggio”.

Chi non è convocabile?
“Fazio non ha recuperato in pieno. Stesso discorso per Pirola e Pierozzi. Chi è uscito malconcio ha avuto una settimana in più di lavoro”.

Le difficoltà fisiche dei vari difensori orientano la scelta del modulo?
“Voi avete conosciuto questa rosa più di me e sapete anche quali siano state le difficoltà legate alle assenze. Noi siamo andati a San Siro con tre giocatori di ruolo a disposizione in difesa, gente che non aveva mai giocato assieme e con Boateng che ringrazio per la disponibilità ma che ha giocato senza allenarsi. Alla terza partita ha avuto un problema. Oggi siamo nella stessa situazione: ho gente che non ha mai giocato assieme, e questo pesa quando trasmetti idee diverse. Se ci concentriamo su moduli e numeri, sbagliamo strategia e non si porta nulla alla Salernitana. Io parlerei di aggressività, fame, sacrificio, correre per il compagno. E’ questo che fa la differenza. Vogliamo vincere i duelli individuali, sotto questo profilo dobbiamo avere qualcosa in più degli avversari. La tattica sarà affinata progressivamente. A me interessa la voglia di sacrificarsi per i compagni”.

Settimana complicata, con la società che ha alzato la voce. La squadra ha la forza mentale per rialzare la testa evitando una lenta agonia?
“I ragazzi hanno fatto una discreta settimana. Li ho visti vogliosi e attenti. Per me domani ci sarà un verdetto importante, il campo mi trasmetterà sensazioni definitive. Per quello che è il nostro momento, è evidente che affrontare un avversario ingiocabile come l’Inter potesse crearci tutti questi problemi. Dobbiamo ragionare come se quella di domani fosse l’ultima gara, la Salernitana non può permettersi di fare tabelle. Dobbiamo vincere, punto. Non possiamo fare altro. Ci sono 13 gare, possono sembrare poche ma per me è una buona fetta di campionato. Non voglio sentire che qualcuno abdichi trascinandosi verso un’agonia quando poi ci sono i punti in palio per riuscire a raggiungere l’obiettivo”.

Siete consapevoli che domani sia l’ultima spiaggia?
“Non ha aiutato in passato parlare di gara decisiva. Io credo che sia una partita fondamentale per riaccendere qualcosa che è spento. Dobbiamo provare a far punti ovunque, la vittoria è l’unica medicina. A prescindere dalla salvezza, abbiamo necessità di dare entusiasmo ai ragazzi. Non vincere mai mentalmente ti rende negativo. Un episodio positivo, al di là del distacco dalla quartultima, ci può far svoltare”.

Dia e Coulibaly convocati?
“Sono a disposizione”.

Domani ci saranno 20000 spettatori, Arechi fondamentale. E’ d’accordo? E sente la fiducia della società?
“Il 90% degli allenatori non avrebbe accettato di subentrare a quattro giorni dalla partita con l’Inter. Sento la fiducia del club, è ovvio. Non c’è nemmeno bisogno di ribadirlo. Il ritiro ci aiuta a conoscerci di più. Io voglio far capire allo spogliatoio che persona sono, non l’allenatore. Io ho delle idee, vado diretto e non faccio giri di parole. Voglio entrare nella testa e nel cuore. I ragazzi hanno recepito, c’è unione e ci confrontiamo. Quanto ai tifosi, la risposta è semplice. Dal primo giorno percepisco la passione verso questi colori. Loro sono sempre stati al fianco della squadra, dentro e fuori. Le presenze all’Arechi sono fondamentali: se domani sono 20000, chissà cosa può accadere se dovessimo accendere la scintilla. Ora tocca a noi trascinare la squadra”.

La società ha detto che oggi avreste comunicato decisioni condivise con lei. A cosa si riferiva?
“Credo al ritiro. Non ci sono altre decisioni in cantiere. Io non posso pensare a quanto fossero squadra nel periodo Sousa o nel periodo Inzaghi. Io sono qui da dieci giorni e sto provando a confrontarmi con tutti. Secondo me la squadra aveva delle difficoltà, si percepiva vedendo le partite. Vedevo scollamento interno, non c’era voglia di sacrificarsi per il compagno. Non voglio alibi nè lamentele, la ricerca del colpevole non mi piace. Se stiamo a questo livello la colpa è di tutti, se si retrocede è una sconfitta anche per chi gioca poco. Questo messaggio deve essere chiaro. Si può retrocedere nella vita, ma in modo dignitoso. Ad oggi tocca mandare questo messaggio. Il calcio è crudele e stupendo, 13 partite sono tante e ci sono molti scontri diretti. Vediamo che succede domani, oggi dipende da noi. L’aiuto deve essere interno, non esterno. La società non ci fa mancare niente, stesso discorso per il pubblico. Noi siamo in debito, il destino ci offre la possibilità di riscattarci. Le somme le tiriamo al 90′. Se saremo più bravi dell’avversario ripartiremo”.

SASSUOLO

Dionisi in conferenza pre Empoli:

Ora inizia una serie di partite dove bisogna essere più ‘sporchi’ per portare a casa qualcosa al di là della bellezza…
“Un rush finale importante che inizia domani contro l’Empoli. È uno scontro diretto, ne siamo consapevoli, della classifica e del momento, e siamo consapevoli che la squadra c’è e il primo tempo con l’Atalanta lo dimostra. Non dobbiamo dimenticarci poi che abbiamo ancora una partita da recuperare, difficile, ma ancora da giocare e quella di domani è importante perché è la prima e perché è uno scontro diretto”.

Cosa si porta dietro il Sassuolo da tutto questo?
“Dobbiamo stare nella partita perché il momento delle volte non ti fa rendere per quello che sei ma se stai nella partita e diventa sporca lo devi accettare, noi dobbiamo avere un atteggiamento positivo e propositivo dall’inizio della gara fino alla fine e non subire gli eventi, come è stato ahimé a Bergamo dopo il rigore, che ci ha portato con rammarico negli spogliatoi e tu invece devi stare nella partita, devi accettare tutto. Se avremo questo atteggiamento e saremo squadra come abbiamo dimostrato di esserlo da qui alla fine”.

Com’è la situazione in infermeria?
“Non recuperiamo nessuno rispetto alla gara precedente, si stanno avvicinando, qualcuno lo vedo dentro o vicino alla squadra, non faccio nomi ma a breve li riavremo e come sempre dobbiamo focalizzarci sull’allenamento di oggi che è l’ultimo in vista della gara di domani”.

Com’è cambiato l’Empoli con Nicola?
“Ha cambiato atteggiamento, non dico mentalità perché conosco abbastanza bene la realtà, è sempre con i piedi per terra ma hanno fatto 5 risultati utili e lo fa con un’identità chiara, con una fase attendista ma hanno anche trame di gioco, gamba in diversi giocatori, dentro al campo e nella parte esterna. Dobbiamo essere bravi perché se ti presti alla loro ripartenza diventa difficile, basta vedere gli ultimi risultati. Questa squadra ti mette in difficoltà quando attacchi e quindi devi essere bravo”.

Erlic ci sarà?
“Chi non c’era con l’Atalanta non ci sarà nemmeno domani”.

Come affronterete l’Empoli?
“L’Empoli sta sfruttando le sue qualità e ha ottenuto ottimi risultati, noi dovremo essere bravi a non concederci alle loro qualità, cosa non semplice perché loro preparano l’attacco mentre stai attaccando tu, ho allenato l’Empoli e questa cosa l’hanno sempre avuta. Hanno giocatori di gamba e hanno un bell’atteggiamento tutti, noi dovremo essere prudenti ma consapevoli che questa partita deve essere nostra”.

Con l’Atalanta è stato decisivo l’episodio del rigore, siete usciti poi dalla gara nella ripresa…
“Non siamo usciti totalmente dalla partita ma davanti avevamo una squadra forte. Ci abbiamo lavorato in settimana ma chi fa sbaglia, come ha detto Andrea, l’importante è rifarlo e avere la testa e il coraggio di rifarlo. Non siamo qui per guardarci indietro ma vogliamo essere coraggiosi e positivi per fare domani”.

Questa squadra cala spesso nella ripresa: questione fisica o mentale?
“Fisico no, mentale in parte, con l’Atalanta può esserlo stato per alcune situazioni, gli avversari sono gli avversari, sono tra i più in forma, ne affrontiamo un’altra in forma. Le partite non finiscono mai, negli ultimi 10 minuti c’è un’altra partita da giocare che vale il risultato finale. Dovremo essere bravi a stare dentro la partita fino alla fine”.

Come hai visto Pinamonti?
“Bene, come tutta la squadra. Quello che conta è fare, è giusto metterci la faccia, ma non ne farei la colpa a nessuno, bisogna dimostrare sul campo quello che vogliamo fare”.

Se c’è un rigore lo tira di nuovo Pinamonti?
“Vediamo”.

Come prosegue l’inserimento di Lipani? La squadra come lo sta ‘assorbendo’?
“Bene. Luca nelle prestazioni è cresciuto, ha qualità, farà il calciatore a questo livello, poi non carichiamolo di troppe responsabilità. È entrato nella squadra per meriti e ha messo le sue qualità a disposizione della squadra”.

Secondo lei è un bene o un male per il Sassuolo che nella lotta salvezza siano coinvolte 8 squadre?
“È un bene, noi dobbiamo giocare contro tutte queste e ancora di più saremo artefici del nostro destino. Poi parliamo della prossima che è la più importante ma ce ne sono 14 e il nostro campionato è con 8 squadre”.

Cos’ha in più il Sassuolo rispetto alle altre squadre in lotta per la salvezza?
“Abbiamo dei più e abbiamo dei meno, siamo diventati consapevoli e coscienti per tramutare i meno in più e mantenere i più in più, lavorando sui meno e li stiamo facendo diventare dei più, lo dobbiamo dimostrare”.

Come sta vivendo lo spogliatoio questo momento?
“Dobbiamo essere consapevoli del momento ma convinti perché stiamo parlando di una partita di calcio importante, non è decisiva, ma è molto molto molto importante. È uno scontro diretto e lo è anche per loro. La squadra risponde bene in settimana e nelle prestazioni, dobbiamo perseverare noi. Io vedo una squadra che vuole fare e dobbiamo rimanere nella gara, potremmo avere tensione ma non ci deve essere, dobbiamo fare la miglior partita per le nostre qualità”.

Come sta Kumbulla?
“È arrivato a regime. La settimana scorsa ha fatto tutto bene, questa settimana lo considero. Ovvio che non gioca da 10 mesi, quindi l’inserimento di un giocatore che è fuori da tanto va dosato, andrebbe dosato il minutaggio ma a necessità dimostrerà le sue qualità. Ha già dato disponibilità appena arrivato, pur non avendo minutaggio e conto su di lui”.

TORINO

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

UDINESE

Cioffi in sala stampa prima della partita con il Genoa:

Domani trasferta difficile contro il Genoa, ci si aspetta però miglioramenti nell’atteggiamento della squadra. Però devono migliorare anche alcuni singoli? Samardzic e Lucca non mi sono piaciuti, poi c’è stata la storia di Success con il Monza dove non ha voluto entrare:
“Sono d’accordo, pretendiamo di più nonostante l’andamento dei risultati sia positivo, pretendiamo di più perché sappiamo di avere un potenziale più grande. Per quanto riguarda Lucca quando sai dell’importanza della gara e hai 200 gare in A reagisci in un modo, ha provato un po’ di frustrazione perchè non riusciva a incidere, ma mi aspetto una bella partita contro il Genoa. Ho chiesto a Success se se la sentiva di entrare, non se la sentiva perchè ha avuto un problema al flessore. Però è sbagliato prendere a capro espiatorio un singolo, siamo consapevoli di poter crescere tutti”.

Come sta Pereyra, quanta autonomia ha?

“Lo recuperiamo per la Salernitana, lo vedo quinto, mezzala, seconda punta, punta, play e anche portiere. Vedo un giocatore che voglio in campo”.

La scelta di fa subentrare Ebosele sulla catena mancina:

“Secondo me Festy è un giocatore dal grande potenziale, che però tante volte quando gioca a destra va a infognarsi da solo se non trova lo spazio. L’ho messo quindi sul lato sinistro perchè ha un bel cross di mancino e se non trova sbocchi può dare palla con il destro. Volevo poi portare fuori Augello con il palleggio. Kamara intanto è recuperato”.

Un po’ limitante essere definiti sempre come squadra fisica?

“Può essere un po’ limitante, ma va preso quanto di buono c’è nelle parole altrui. Essere fisici non vuol dire non giocare a calcio. Se andiamo a vedere la gara con il Sassuolo o con il Monza abbiamo giocato,

Un commento alle parole di Deulofeu?
“Sono molto vicino a Gerard e continuerò ad esserlo perchè è una persona speciale, nella mia prima avventura da tecnico è stato un elemento trascinante. Lo chiamo, gli devo ancora la famosa pizza che avevamo scommesso (ride ndr). Campione si era, campioni si resta, l’infortunio avrà dura ad avere la meglio, è ragazzo intelligente e motivato, ne parleremo tra tre quattro anni per un suo ritiro”.

Gudmundsson tra le linee all’andata creò qualche problema:

“E’ giocatore che ti porta a spasso e poi ti punta, per caratteristiche più vicino a Deulofeu che a un Pereyra, sappiamo che è una delle loro punte di diamante come Retegui, sono convinto che faremo una grande partita. Ci sono due modi per approcciare l’avversario in più che è Marassi, una è farsela nei pantaloni, l’altra è affrontare la gara a testa alta. Penso che il Genoa ci rispetterà tanto perchè abbiamo margini di crescita, ultimamente nonostante i tanti finali da amaro in bocca abbiamo reagito e trovato tanti punti di forza in cui possiamo crescere e ci spinge a scendere in allenamento con rabbia e voglia come ho visto”.

Nei punti persi in passato qualcuno ha dato più fastidio di altri?

“Mi daranno fastidio i punti che non faremo da qui in avanti, ma credo siamo sulla strada giusta per fare punti”.

VERONA

Vuoi scrivere per noi?

Leghe Fantacalcio