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Tutti i convocati e le conferenze del 25º turno 2023/24

Potrete trovare tutti i convocati e le conferenze del 25º turno di campionato per fare al meglio le vostre valutazioni sull’undici da schierare al fanta.

Di seguito tutti i convocati e le conferenze del 25º turno di campionato 2023/24.

ATALANTA

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

BOLOGNA

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

CAGLIARI

Ranieri in conferenza stampa:

Premessa di Ranieri
“ho parlato alla squadra, serviva un elettroschok. Ho detto che mi sarei dimesso, ma la squadra si è opposta. Tutti avremo dovuto lottare, ed ho detto ‘va bene, lottiamo tutti per portare a termine questa missione’. Dopo tutto i ragazzi hanno chiesto di andare in ritiro ed oggi, infatti, si tratterranno qui”.

Che partita sarà quella di domenica?
“Molto difficile. Loro hanno battuto una grande. Cercheremo di fare il massimo per portare a a casa un risultato positivo”.

Si può cercare di essere più propositivi?
“Meno difensivi? Difficile esserlo se siamo tra le squadre che tirano di più in porta. Semmai non centriamo la porta. A volte per la smania di voler fare bene, non riusciamo a condurre le partite. Temo che stiamo perdendo la bussola. I ragazzi sbagliano nell’avere troppo amore per la squadra, ma dimenticano l’equilibrio. Va bene essere equilibrati, ma non dobbiamo scoprirci. Quest’anno non possiamo permetterci di esagerare con la generosità. Quel di più che potevamo permetterci in Serie B, nella massima serie no”.

Come valuta Gaetano e Luvumbo?
“Gaetano ha ottima velocità di idee ed esecuzione, ci può essere utile. L’angolano ci da imprevidibilità”.

Situazione infermeria?
“A breve Oristanio tornerà a disposizione”.

Come vede l’Udinese?
“Squadra fisica, che gioca molto in verticale. E’ in salute e vedremo quanto saremo in salute noi”.

Ma Ranieri come sta?
“Bene. Credo che in pochi, dopo la partita di domenica, avrebbero avuto il sostegno dei propri giocatori. Ero veramente giù, ma loro mi hanno caricato, mi hanno detto che avremo dovuto lottare insieme”.

La piazza sostiene che ci si possa salvare solo con Lei.
“Non può che farmi piacere. I tifosi sono eccezionali e ci sono sempre stati vicini”.

Come sta Prati?
“Sta bene. E’ un esordiente e può vivere momenti di calo”.

Ha avuto modo di confrontarsi con il presidente?
“No, non ce n’è bisogno”.

Come sta Sulemana?
“Bene, ma non ha i 90 minuti. All’inizio della stagione ci ha fatto vedere grandi cose. Poi è arrivato l’infortunio nel suo momento migliore. Sta migliorando e lo aspetto a braccia aperte”.

EMPOLI

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

FIORENTINA

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

FROSINONE

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

GENOA

INTER

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

JUVENTUS

Allegri in conferenza:

Su quale aspetto vi siete focalizzati in settimana?
“Aver fatto un punto in 3 partite rappresenta un momento non bello. A Verona sarà una partita difficile, Baroni sta facendo un ottimo lavoro. Bisogna fare una bella partita, avere un atteggiamento migliore come attenzione dei dettagli”.

Dobbiamo aspettarci un ribaltone tattico come sette anni fa?
“Continueremo così perché non sono 3 risultati negativi che possono cambiare l’andamento della stagione, quell’anno lì avevamo quattro punti di vantaggio e c’era bisogno di cambiare. Con Udinese e Inter non sono state brutte prestazioni, vanno in linea con quelle delle altre partite. Abbiamo pagato nei dettagli che hanno fatto la differenza, bisogna avere maggiore attenzione nella cura dei particolari”.

Domani torna la coppia Chiesa-Vlahovic?
Devo valutare, Federico sta venendo da un periodo nell’ultimo mese e mezzo con allenamenti e non allenamenti. Sarà molto importante per il finale di stagione, domani avrò 4 attaccanti, aspettiamo Kean che sta lavorando”.

Sono 1000 giorni che la Juve non vince un trofeo: cosa ne pensa e quanto manca secondo lei al prossimo trofeo?
“Non è frustrante. Sono stato fortunato ad avere squadre importanti che mi hanno regalato questi trofei. Quando chiudi dei cicli e ne apri altri. Le cose cambiano a seconda del punto di vista, dai un valore o un altro. E’ vero che sono 3 anni che non vinciamo. C’è la Coppa Italia, non ci hanno fatto giocare la Champions non per demeriti della squadra ma per altre problematiche. La società, da quando sono tornato, ha chiesto determinate cose e le stiamo portando avanti con i nuovi dirigenti. Al netto di ciò, la Juventus dal 2011 non è mai rimasta fuori dalla Champions, parlando di risultati sportivi. Sembra roba da poco quando ristrutturi. Ci sono state anche squadre con 6-7 anni senza Champions. Non è scontato. La Juve era abituata a vincere trofei, quando non vinci non è frustrante, ma devi fare qualcosa in più per tornare a vincere e ci sono pure gli avversari. Ma si è sempre garantita la Champions, che è un buon obiettivo. Al momento non ci siamo ancora, mancano tanti punti, bisogna tornare a farne”.

Che Juventus potrà essere in futuro con questi giocatori giovani?
“Va fatto un passo alla volta, finiamo al meglio quest’annata. Le prestazioni non sono state tanto diverso, abbiamo vinto delle partite all’ultimo minuto e ci sono momenti in cui le cose possono andare al contrario. La Juventus ha una squadra con giocatori molto giovani e ha dei dirigenti che rinforzeranno sicuramente la squadra anche perché probabilmente ci saranno più partite da giocare”.

La squadra ha meno attenzione alla fase difensiva? Non vede l’ora di chiudere il discorso Champions per poter parlare del suo futuro?
“Per quanto riguarda il mio futuro ho ancora un anno di contratto, stiamo lavorando bene quest’anno. Sulla difesa quando le cose vanno bene c’è un abbassamento dell’attenzione, il primo responsabile sono io che non ho fatto tenere alta l’attenzione”.

A questa squadra manca qualcosa in fase di costruzione?
“Strigliate non ne servono in questi momenti, con l’Udinese abbiamo avuto occasioni per fare gol ma non ne abbiamo fatti. Noi che siamo dentro analizziamo la prestazione senza farci travolgere dagli eventi, nel dettaglio della palla inattiva abbiamo sbagliato e siamo stati puniti. Magari in un altro momento la palla sarebbe andata fuori”.

Chiesa e Yildiz possono giocare insieme?
“Stiamo lavorando tutti i giorni, più giocatori di qualità riuscirò a mettere in campo e meglio è. Però poi c’è un equilibrio da mantenere, il calcio non è un’equazione matematica. Va valutato il momento, la condizione dei giocatori”.

Che tasti ha toccato in settimana e che reazione si aspetta?
“In questo momento più parliamo e meno facciamo. Ora c’è da fare, fare risultato domani è impegnativo. Abbiamo analizzato le ultime partite e ho detto loro che bisogna avere più attenzione nei dettagli. Dobbiamo metterci al pari degli altri, correre più degli altri e poi abbiamo le qualità per venire fuori”.

Alcaraz che giocatore è? Djaló come sta?
“Alcaraz è un giocatore bravo che sta crescendo, lunedì non l’ho fatto entrare perché avevamo bisogno di altro. Tiago viene da infortunio, ha ripreso a lavorare bene con la squadra e magari avrà possibilità di mettersi a disposizione”.

Le piacerebbe sfidare Conte l’anno prossimo?
“Non so dove andrà ad allenare, è un grande allenatore che ha fatto ottime cose dove ha lavorato. Per noi la cosa più importante è arrivare in fondo alla stagione, centrare la Champions, poi abbiamo una bella semifinale con la Lazio. Abbiamo tre mesi davanti da vivere con grande passione ed entusiasmo”.

LAZIO

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

LECCE

Le parole di D’Aversa:

Che partita sarà?
“Si parte col pensiero di andare a fare risultato. Dobbiamo accantonare la partita di Bologna, ma allo stesso tempo tenerla in mente: dobbiamo dare il 100% sotto l’aspetto fisico e della determinazione. Il Torino è la terza miglior difesa, sarà una battaglia”.

Sarà un Lecce più fisico?
“Il Torino è una squadra molto fisica, è un fattore che potrebbe incidere”.

In cosa deve migliorare il Lecce?
“I cali nel corso dei 90 minuti non sono dovuti ad un aspetto fisico, dato che spesso vinciamo negli ultimi minuti. A Genova è accaduto che subendo il primo tiro abbiamo preso gol e perso certezze. Dobbiamo migliorare su questo: è normale subire gol, poi bisogna reagire. È un aspetto psicologico. L’età media della squadra è bassa, si può migliorare sull’aspetto delle letture del momento della gara”.

I dubbi di formazione?
“Quando si giocano gare ravvicinate si pensa a tutto. Krstovic-Piccoli è un ballottaggio che ci può essere. Quando si prepara una gara si ragiona sull’inizio ma anche sulle scelte in corsa. Due mediani? I numeri iniziali contano poco, tanto dipende dal tipo di partita che andiamo a fare”.

L’assenza di Banda?
“Non è precauzionale, se non parte è perché non è in grado di giocare in questa partita”.

MILAN

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

MONZA

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

NAPOLI

Le parole di Mazzarri:

Ha sentito Osimhen? E’ un’opzione? Avete in mente una quota Champions o una tabella?
“Tabelle non ne ho mai fatte, pensiamo solo a vincerne più possibili, sono 17 partite importanti da qui alla fine, 15 e due per ora dalla Champions. Ora vediamo chi sta bene, chi rientra dagli infortuni, ma più o meno abbiamo tutti a disposizione e siamo più fiduciosi di fare delle vittorie. Tenteremo di arrivare più in alto possibile, 7 punti sono tanti, relativamente tanti in base a ciò che faremo. Le altre che ci precedono devono venire da noi, domani ci sono 50mila spettatori, abbiamo un pubblico eccezionale e faremo quello di cui finora non siamo stati capaci. Con Osimhen mi sono sentito al telefono, come stava,  c’è un contatto continuo, ora ci parlerò e vedremo se sarà disponibile per venire in panchina. Vediamo come sta dopo quei viaggi. Arriverà per l’allenamento del pomeriggio”.

Nell’emergenza è passato alla difesa a 3, ora che Napoli vedremo?
“Se lei parla con Ulivieri, ha avuto anche problemi… ma diciamo le ultime teorie di Coverciano degli innovatori, se guardate anche i giovani, per non dare vantaggi agli avversari che ti prendono le misure, riescono a cambiare modulo di settimana in settimana. Nell’ultima conferenza ho detto, visto che ho avuto 2-3 settimane tipo, ho fatto assimiliare ai ragazzi 3 moduli, 3-4-3, 4-3-3 già lo conoscevano e 3-5-2, poi voi, tutto il mondo calcistico intorno al Napoli mi avete chiesto Kvara, ultimamente ma già nelle ultime dell’anno scorso aveva difficoltà a smarcarsi perché ci andavano in 3 alla volta. Allora voi chiedevate un cambio posizione, io l’ho fatto con risultati ottimi in casa, è andato bene anche a Milano, è mancato solo il gol, s’è preso un palo e s’è fatto questo e quello. E’ un vantaggio fare 3 moduli e cambiare anche durante la partita. Non vi dico di domani, se avremo bisogno giocheremo in un modo, altrimenti in un altro. Col Milan, a parte il grande errore sul gol, avevamo fatto un’ottima partita. Pensando a tante cose, non avevamo giocato peggio del Milan, s’è preso un palo con Simeone e un altro”.

Come si recuperano 7 punti?
“Vincendo le partita, sperando che non le vincano anche loro. Mi sembra che il Bologna debbba venire qui, l’Atalanta dovrà venire qui, al completo con Elmas e Olivera lì s’è vinto, è possibile vincere di nuovo. E’ possibile fare un risultato eclatante fuori casa quando saremo al completo, quando saremo più bravi in fase offensiva. Con 15 gare da 3 punti in palio ci sono 45 punti in palio, è possibile recuperarli, poi altrimenti dirò non ci siamo riusciti, ma faremo di tutto per provarci con serenità senza fare promesse. Provare non significa riuscirci”.

Perché uno che ha giocato 7 partite di Coppa d’Africa è in dubbio per la partita? Solo per un viaggio? Devono assumersi responsabilità?
“Pure i ragazzi, per come li conosco, soffrono la situazione. Anche loro devono capire che tutte le partite sono finali. Se poi pensate anche i giocatori che avevo a Bergamo, poi non avevo più Elmas e Olivera… eravamo partiti bene come gioco, poi s’è sofferto. L’unica davvero sbagliata, colpa mia perché ero squalificato, è stata a Torino. Le altre le abbiamo giocate, ma ci sono stati episodi. Osimhen? Se non sta bene… poi ci sono anche i compagni che si sono allenati. Ci sono i viaggi, anche io tipo dopo Madrid o altro… dopo i viaggi non è che siamo in forma. Poi lo vedrò dopo e ci parlerò. Osimhen è un fuoriclasse, ma devo rispettare chi si allena tutti i giorni, dorme bene ecc.”.

E’ il momento decisivo per la rimonta?
“Io sono concentrato sulla partita, guardo la rosa del Genoa, hanno Malinovskyi, Messias, ha giocatori importanti, due attaccanti uno più in forma dell’altro, le partite sono tutte difficili e delicate. Pensiamo una alla volta. Al di là del Monza, dove abbiamo creato più di sempre, con le altre inferiori le abbiamo fatte nostre. Sono venuto per fare un appello al pubblico, con me sempre eccezionali, che domani ci diano una mano perchè sarà un’altra gara complicata e difficile. Abbiamo un calendario sulla carta che sembra alla portata, questa è la verità”.

Comandano i risultati, dopo Milano che lei ha definito ha una buona partita, la città è stata critica. Ci sono state anche voci sull’esonero.
“Alleno da 23 anni, le ho passate di tutti i colori, cosa volete che mi facciano? Capisco che ci sono persone un po’ represse nel calcio, che non riescono a rientrare, qualcosa mi arriva, non leggo manco più i giornali perché ho imparato che ti fanno solo innervosire mentre ci sono critiche che prendo in considerazione. Ma capisco quando una critica è tranquilla, quando ci sono altre cose mi faccio una risata. Io sono concentrato per capire se i ragazzi possono rendere meglio”.

Come ha visto Traoré? C’è possibilità di vederlo prima del Barcellona?
“E’ cresciuto, non era in condizione di giocare, ora ha un minutaggio decente, devo valutare se parte dall’inizio o a partita in corsa, ma è arrivato il momento di provarlo. Ha 45 minuti, 60 al massimo, devo recuperarlo perché ci servirà da qui alla fine”.

Ci sono tanti giocatori di valore dalla metà campo in avanti, ma la squadra è sterile offensivamente. Come si può migliorare?
“Vorrei riguardare con voi le gare come faccio io. Mi preoccupa un po’ che a Milano nonostante l’assedio finale abbiamo fatto solo quel palo finale, l’area non è piena come prima, ma quando sono arrivato il processo era sui gol subiti, la squadra era lunga, che non stesse bene fisicamente, a Bergamo abbiamo provato intanto a non prendere ripartenze e ci siamo riusciti, con le squadre di media classifica abbiamo creato ancora tanto. Col Monza, la partita che mi brucia aver pareggiato, da 3 metri abbiamo fatto 3 occasioni clamorose, in alcune partite bisogna migliorare, ma in altre le occasioni sono fioccate e siamo mancati. Dipende dalla lucidità. Bisogna essere anche più concreti, non so che dire”.

Meret è pronto a tornare titolare? E Natan?
“Natan è rientrato da due settimane, poi in allenamento non è la stessa cosa capire quanto può durare. Poi non so se dall’inizio o meno. Su Meret devo parlare col preparatore dei portieri, posso dire che si è regolarmente allenato dall’inizio della settimana e oggi prenderemo la decisione”.

Non crede sia arrivato il momento di dare più spazio a Lindstrom che ha fatto bene nelle ultime?
“Qui parlano che ci sono pochi attaccanti, ma qui abbiamo vinto 2-3 partite nei finali con 4-5 attaccanti in campo, non so perchè si dice che siamo difensivi. Mi dite voi chi levate? Il ruolo di Lindstrom per me è esattamente quello che fa Kvara, a sinistra ci fece fare l’1-1 in casa, dall’altra parte ho visto poche cose. E’ uno che deve trovare ancora una dimensione precisa, il suo ruolo perfetto è al posto di Kvara. Sto cercando di metterlo dove può far bene, vediamo domani quando lo utilizzerò”.

16 partite con lei, come descriverebbe il suo Napoli come filosofia di gioco? E’ una squadra che ama pressare, fraseggiare o cosa?
“Mi dicono che prima di prendere gol col Milan, si parlava benissimo, poi s’è preso quel gol maldestro, soprattutto per uno come me che ha vissuto sulla tattica, ma sono cambiati i giudizi. A parte Torino non ho mai visto male la squadra, 20 minuti benissimo, poi gli altri prendono il sopravvento. Poi so perché succedono certe cose, ma a voi non lo dico, ma non è andata malissimo, manca anche fortuna su 3-4-5 punti in più, ma li meritavamo. I principi nel calcio moderno, visto che si parla di essere antichi o di aver studiato il 4-3-3 di Spalletti per averlo detto in un’intervista, ma il 4-3-3 lo studiavo a Coverciano, mi fanno parlare perché credo di saperli interpretare tutti. Non all’antica come dicono, ma recuperare anche nella metà campo offensiva, come con l’Inter all’inizio. Più vicine possibili al Napoli dell’anno scorso, ma nessuno si è accorto che sono cambiati 6-7-8 elementi della rosa dell’anno scorso. Bisognerebbe smetterla di fare paragoni”.

Quanto ha lavorato sull’aspetto mentale?
“Io non vado a casa con loro e parlo con la moglie, ma la prima cosa che gli dirò è che quando sei campione d’Italia… come col Milan un tifo del genere non l’avevo mai visto, i tifosi erano assatanati, il Napoli è campione d’Italia, tutti vengono per fare l’impresa. La prima cosa che dirò è che si pensa solo al Genoa, del Barcellona non ho mai parlato finora, sanno che non si può sbagliare perché abbiamo meno punti dell’anno scorso”.

L’attacco è migliorato con Ngonge e ci sono tante scelte, perdendo forse come mezzali. Ma Traoré può giocare da mezzala o più avanti?
“Traoré me lo ricordo all’Empoli, so tutta la storia, lo conosco benissimo. Come caratteristiche, se sta bene, è una mezzala sinistra, il ruolo di Zielinski, Elmas, poi può fare anche il trequartista, ma da mezzala è perfetto, col 4-2-3-1 starebbe dietro la punta. Con Spalletti si giocava con Zielinski, molto simile a Traoré, Anguissa è più fisico e incontrista, lui dovrebbe essere più vicino a Zielinski ed Elmas”.

Zielinski quante altre volte lo vedremo? Come l’ha visto?
“Il ragazzo nello spogliatoio non è cambiato, devo capire io quando lui c’è con la testa perché sappiamo che andrà via, potrebbe aver firmato. Si è fermato a Milano, me lo dicono loro, se è proiettato da un’altra parte e può non essere concentrato come negli altri anni. Valuteremo di volta in volta quando ci servirà”.

ROMA

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

SALERNITANA

Liverani ai microfoni del sito ufficiale granata:

“Domani affrontiamo una squadra dall’altissimo valore tecnico in ogni suo effettivo che sta collezionando tutti i record possibili in questo campionato. L’Inter ha una rosa costruita per vincere tutto ma questo non vuol dire che nella partita secca non possiamo giocarcela. Le difficoltà di questa gara non cambiano quello che deve essere il nostro percorso che dobbiamo creare mattoncino su mattoncino a partire già dalla gara di domani. Servirà una partita di voglia e sacrificio, dobbiamo essere compatti e cercare di sfruttare le occasioni che capiteranno per fare male”.

“Paradossalmente il problema più grande di questi primi giorni di lavoro è stato avere a disposizione una settimana corta perché si gioca già domani e abbiamo avuto solamente tre giorni di allenamento più la rifinitura di questa mattina. La squadra ha recepito un tipo di lavoro un po’ differente con grande voglia e attenzione.

Adesso il metro di giudizio e lo specchio del lavoro quotidiano sarà la partita. Abbiamo alcuni giocatori da gestire e domani servirà una prestazione importante con grande attenzione e voglia di dare tutto. Questa piazza è stata sempre trascinata da una fame e una voglia di calcio in ogni categoria, chi fa calcio come me da tanti anni conosce benissimo la forza della tifoseria di Salerno e la loro scelta di trascinare la squadra fino alla fine dimostra grande maturità. Come ho già detto nel corso della presentazione siamo noi a dover dare qualcosa alla nostra gente perché siamo in debito”.

SASSUOLO

La conferenza di Dionisi:

Settimana importante, credo sia sciocco pensare che sia una partita della vita o del dentro fuori…
“Non lo so, sicuramente è una partita molto difficile perché l’Atalanta è in fiducia, lotta per la Champions, però poi ci siamo noi. Abbiamo 15 finali, non c’è una partita meno decisiva dell’altra. Sappiamo che sarà una sfida impari ma ce la vogliamo giocare in tutte le gare con l’atteggiamento avuto nelle ultime due gare. La prestazione con l’Atalanta potrebbe non bastare perché l’avversario forse è difficile per le big del campionato, figuriamoci per noi. Non sarà uno spartiacque, dopo ci saranno tanti scontri diretti, ma con la nostra classifica e a 15 partite dalla fine non possiamo pensare di andare a Bergamo a fare solo la prestazione: abbiamo lavorato al meglio per la partita di domani”.

La società le ha rinnovato la fiducia…
“Non ho letto niente rispetto alla settimana scorsa. Io ho parlato con i dirigenti in settimana, ho un ottimo rapporto con tutti. Ovviamente nessuno è contento di come stanno andando le cose, forse era quasi inaspettato, ma abbiamo preso tutti coscienza e dobbiamo fare di più. Sicuramente ci sono degli errori e dei responsabili ma abbiamo le qualità per raggiungere l’obiettivo fissato all’inizio, se vuoi te lo sottoscrivo ora”.

Come affronterete l’Atalanta? Andrete a prenderli alti?
“La partita di Coppa Italia è stato un test non amichevole ma né loro né noi lo abbiamo affrontato con la mentalità della gara di domani. Il valore dell’Atalanta in casa si raddoppia, hanno valori importanti, ma noi dobbiamo continuare su questa strada. Dobbiamo mettere lo stesso coraggio, la stessa personalità dell’ultima gara e affrontando una squadra tra le più forti del nostro campionato questo non basterà, quindi dovremo anche migliorarci”.

Toro e Atalanta giocano in maniera simile, ma loro lasciano anche degli spazi. Chi gioca al posto di Berardi?
“Berardi non ci sarà e lo si sa, chi giocherà al posto di Domenico come è successo contro il Torino con Bajrami e Defrel, abbiamo recuperato Volpato da ieri e farà parte della squadra e c’è anche Castillejo. Ho le possibilità, le soluzioni, dall’inizio e in corso d’opera. La cosa più importante è la nostra mentalità. Li rispettiamo ovviamente ma dobbiamo pensare anche a noi, a riportare lo stesso atteggiamento avuto nelle ultime partite, che vuol dire avere personalità dentro la partita, non subire un avversario forte in certi momenti come succede a noi. Per certi aspetti dovremo essere più bravi rispetto al Toro perché se lasciamo lo spazio come nel gol concesso al Toro l’Atalanta ne sa approfittare benissimo”.

Cosa ti dà la carica: la tua forza di volontà o vedere la squadra che è rimasta sul pezzo?
“Entrambe. Bisogna avere coraggio, volontà e determinazione per affrontare momenti difficile. Io non mi sposto di un centimetro. Sono responsabile di quello che facciamo in campo e aumenta la mia volontà e la mia determinazione vedendo il coraggio dei ragazzi nelle ultime partite, per me vale tanto e deve valere per noi, dobbiamo mettere dall’inizio alla fine della partita. Il nostro biglietto da visita deve essere non modificarci in base al momento, alla classifica o agli episodi, abbiamo preso coscienza di chi siamo e dell’obiettivo, quell’obiettivo lo raggiungi in ogni minuto della partita senza regalare minuti per episodi”.

Come sta Doig?
“Sono usciti due giocatori per affaticamenti, problemi, cioè Doig ed Erlic. Doig si è allenato tutta la settimana, Martin invece non sarà della partita”.

Il Sassuolo ha vinto una sola volta a Bergamo, domani la squadra tirerà grinta e determinazione?
“Devo fare un po’ il pompiere ricordando che a oggi saremo salvi con una partita in meno rispetto alle altre. Dobbiamo essere consapevoli che siamo padroni del nostro destino, fermo restando che domani giocheremo contro una squadra che è in salute, è forte e nell’ultimo periodo in casa è un tritasassi. Noi non dobbiamo spostarci, dobbiamo continuare su quello, poi se vedrò che la squadra farà dal primo all’ultimo minuto vedendo quello che dobbiamo fare mi presenterò davanti ai microfoni orgoglioso di quanto fatto ma se lo faremo noi otterremo il nostro risultato. Questo è il nostro campionato, è raggiungibile, non è un obiettivo lontano. Sono 15 partite da giocare tutte, prendere da ognuna”.

Il Sassuolo ha segnato circa il 70% dei gol con 3 soli giocatori, Berardi, Pinamonti e Thorstvedt. Stanno mancando anche i gol degli altri?
“Questa non me l’ero preparata perché mi preparano per le domande possibili e questi dati non li avevo. Il merito è della squadra, se qualcuno va in gol, non ricordo delle serpentine, ovvio che nella qualità individuale del singolo, però.è un lavoro corale. Non ci sarebbe stato il gol di Pinamonti senza il cross di Pedersen, non ci sarebbero stati i gol di Thorstvedt a Torino se non avessimo conquistato palla in aggressione alta, ovvio che ogni singolo giocatore ha qualità, i tre hanno più fiuto del gol ma non sono gli unici. Noi dobbiamo ritornare al gol con più giocatori, stiamo lavorando per quello. Qualcuno ci è andato vicino, non deve perdere fiducia”.

TORINO

Le parole di Juric:

Come ha visto i ragazzi in settimana?
“Tameze è squalificato, fuori ci sono Rodriguez, Buongiorno e Schuurs: siamo un po’ pochi, speriamo di sostituirli bene”.

Che atteggiamento vuole?
“Sono soddisfatto di Reggio Emilia, il Sassuolo ha grandi valori. Abbiamo creato le situazioni per vincere, la prestazione è stata ottima”.

Chi è più adatto tra Sazonov e Lovato?
“Sostituire Buongiorno non è facile, Lovato ha ripreso i lavori con me e Sazonov è nuovo in tante situazioni: entrambi hanno fatto una buona settimana, domani deciderò”.

Ci sono altri indisponibili?
“No. Solo Rodriguez ha questo problema non all’adduttore, è un muscolo che non si usa e gli dà poco fastidio. Spera di recuperare presto”.

Si guarda a una gara per volta?
“Ogni partita è complicata e difficile da vincere, ma nessun avversario è proibitivo: affrontiamo ogni gara con lo spirito giusto. L’unica sfida che mi ha lasciato un po’ di rammarico negli ultimi mesi è quella della Salernitana, loro erano in difficoltà. Ma dobbiamo continuare così”.

Come va gestito Sanabria?
“E’ stato meno brillante, ha un problema al tendine da tempo ma è un grande professionista che lavora con il dolore. A lungo andare ti toglie freschezza, nelle ultime due partite non è stato al suo livello: prima giocava bene, è mancato un po’ zona gol ma era presente. Ora cercheremo di recuperarlo al massimo perché è fondamentale per noi”.

Domani può avere spazio Pellegri?
“Se vogliamo fare le cose bene, devono essere tutti pronti e dare una mano”.

Alla squadra manca un po’ di brillantezza?
“Adesso i calendari sono particolari, giochi ogni sei giorni, poi tre e poi. Non c’è come prima una settimana classica. E’ un periodo molto positivo, senza perdere e facendo punti. A Sassuolo mi è piaciuto tanto, l’unico rammarico è la Salernitana: eravamo partiti bene, poi loro si sono chiusi e dovevamo fare meglio. Nelle altre gare ho sempre visto brillantezza e gioco”.

Quando pensa che possa tornare Buongiorno?
“Lunedì ha una visita, dovrebbero dargli l’ok per allenarsi con la squadra e poi dopo una settimana dovrebbe tornare con noi”.

Domani è un po’ più importante delle altre?
“E’ importantissima, nella mia tabella abbiamo perso due punti contro Salernitana ma a Sassuolo abbiamo avuto dati fisici buonissimi. Domani arriva una squadra con talenti, sarà difficile ma speriamo di vincere e di continuare a fare punti”.

Come sta Pellegri?
“In rosa siamo pochi, molti meno dopo gennaio. C’è bisogno di lui, di Okereke, di Vojvoda e tutti gli altri. La realtà è che sui cambi stiamo mancando, facciamo fatica a ribaltare le situazioni con i cambi: noi spesso non miglioriamo. Pellegri si sta allenando con continuità, deve darci una mano”.

Che partita si aspetta?
“Più simile al Sassuolo che contro la Salernitana. Il Lecce è costruito bene con il 4-3-3, hanno velocità e gamba. Corvino quando scelte non sbaglia, li sceglie moderni e caratteristiche giuste per il calcio offensivo e di pressing. Vedo una partita così, dovrebbe essere bella come all’andata”.

All’andata fu la prima con il nuovo assetto tattico: andate avanti così?
“Ormai siamo questi, giocheremo in questo modo. E andremo avanti così”.

Al Grande Torino, dopo il Lecce, arriveranno squadre che giocano in maniera spregiudicata
“Tutte le squadre hanno difficoltà contro chi sta chiuso, la devi sbloccare: con la Salernitana abbiamo avuto 10 corner, devi aumentare la pericolosità. Mi auguro di non avere infortunati e poter fare scelte per queste prossime partite. La mancanza di Buongiorno si percepisce. I nuovi stanno dando una grande mano nonostante venissero da situazioni complicate. Saranno partite totali e dove rischi”.

E’ Zapata il leader adesso che manca Buongiorno?
“Dal primo giorno è una persona di spessore, ti accorgi subito chi hai preso dal primo momento in cui è entrato al Filadelfia. E’ un professionista di alto livello. Sta giocando con continuità pazzesca, deve continuare così. E’ uno dei leader, ma ce ne sono tanti altri: non è uno che comanda, ma tanti altri”.

Dove poteva essere il Toro con Schuurs e Buongiorno?
“Sono giocatori pesanti nell’economia della squadra. Anche l’attacco dipende da quanti palloni rubi in difesa: facendo pressing alto subiamo tanti lanci, in quelle situazioni siamo stati sempre bravi. Non so dove sarebbe il Toro con Schuurs, è un giocatore molto forte. Ma chi lo sta sostituendo sta dando il massimo”.

Come giocherete in attacco?
“Il Lecce ci verrà a pressare, il loro modo di giocare è quello. Può venir fuori una partita bella con ribaltamenti, hanno giocatori veloci e terzini di qualità. Sono forti anche dietro, Pongracic e Baschirotto sono forti. Guardando i nostri tiri, che sono pochi, ma ne subiamo molto pochi. Le nostre partite sono così, tiriamo un po’ troppo pochi. Ma la media nostra è quella, cercheremo di essere tosti in difesa ma cercando di aumentare la pericolosità davanti. A Sassuolo ho avuto la sensazione di essere pericoloso, ma ne abbiamo fatto uno solo”.

Quali squadre possono essere alla portata di quelle davanti?
“Vanno un po’ a corrente alternata. Abbiamo una continuità favolosa dalla gara di Lecce all’andata: noi dobbiamo guardare noi stessi, potevamo vincere tutte le partite e ora voglio portare a casa punti quando sei un po’ meglio dell’avversario e non ci riesci. O magari se sei peggio degli altri, almeno pareggiare. Voglio vincere anche quando non siamo al top. Ora vedremo cosa saremo capaci di fare”.

La vostra forza è la continuità?
“Lo spero. Abbiamo avuto una continuità di risultati importante e adesso dobbiamo fare il salto nel vincere le gare dove sei più o meno alla pari con gli altri. Alzando il livello davanti, possiamo fare bene”.

Ascolterà altre proposte o c’è solo il Toro?
“C’è solo il Toro. Questo lavoro porta alla felicità o alla delusione, se non porti la felicità pura allora il nostro lavoro perde fascino. Per portare felicità al Toro, bisogna andare in Europa; se non ci riesco, allora perdi il significato del lavoro. Il mio lavoro è molto emotivo, voglio vedere gente felice e contenta. Qui per essere felici bisogna andare in Europa, è ciò che vogliono i tifosi”.

Come ha visto Ilic?
“Ha preso la strada giusta, tutto parte dall’allenamento e dal lavoro. Non è stato sempre così, ma questa è la strada è questa: deve ancora migliorare e crescere. Ricci ogni tanto viene frenato dagli infortuni, ma ha le idee chiare su cosa vuole fare; Ilic ultimamente bene, ma non ha fatto lo scatto totale per dire di essere il top”.

UDINESE

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

VERONA

Le parole di Baroni:

Che partita sarà?
“Bella, ci sarà lo stadio pieno e dovremo appoggiarci alla spinta dei nostri tifosi, poi le difficoltà di affrontare partite come questa è scontato descriverle, ci sarà da correre forte”.

All’andata si è lasciato tanto?
“Si è pagato più il dopo, la squadra aveva fatto bene, anche difensivamente, poi quando arrivi in fondo fa male il doppio ma ti fa capire che contro questi club non puoi sbagliare niente, anche quando pensi che sia fatta, bisogna giocare una partita di orgoglio e convinzione, cercando di fare risultato”.

La Juve è ferita?
“Queste squadre quando hanno già sbagliato poi sanno trovare orgoglio e compattezza, sappiamo che domani ci sarà la miglior Juve. E’ una grande opportunità, tutti vorrebbero giocare partite come questa”.

Swiderski, Henry, Noslin o Bonazzoli?
“Swiderski è recuperato, sta bene anche Noslin, valuterò, abbiamo bisogno di tutti, soprattutto di chi entrerà a gara in corso nel momento più importante della partita”.

Domani tornerà Vlahovic…
“E’ un grande giocatore ma è inutile pensare alle individualità, loro ne hanno tantissime, guardo l’avversario con grande rispetto ma io devo pensare ai miei chiedendogli di alzare l’asticella”.

Sarà un Verona più aggressivo?
“Non possiamo fare la partita bassi per 90 minuti, per caratteristiche, individualità, esperienza e qualità, molto passerà dall’atteggiamento e in queste partite non subire l’avversario mentalmente è importante”.

20 anni fa Carrarese-Aglianese, prima sfida con Allegri in C2 vinta 2-1 da te, quanto è cambiato da allora?
“Fa piacere, ci sono allenatori che partono dal basso, lui è stato sicuramente molto più bravo e ha fatto la carriera che ha fatto. Non mi piace guardare indietro ma cercare sempre di migliorarmi. Domani c’è una nuova sfida e la mia attenzione è solo per quella”.

A che punto è l’inserimento di Vinagre e Centonze, i due esterni di difesa di ruolo arrivati a gennaio, ci sarà spazio per loro domani?
“Vinagre l’ho già messo dentro, stiamo cercando di far crescere velocemente anche gli altri giovani, vi assicuro che i ragazzi stanno lavorando con grandissimo impegno e attenzione, e vedendo le interviste che hanno fatto ho capito che sono onorati di essere e daranno il 100% da qui alla fine”.

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