Allegri presenta la trasferta del Friuli.
Che prestazione deve fare la Juve domani?
“Domani è la prima di campionato e come dicevo sempre la prima è sempre una partita molto difficile soprattutto perché troviamo una squadra forte fisicamente. Non ha subito nessun gol su angolo l’anno scorso, son bravi in contropiede e dietro sono ben strutturati. Bisognerà essere pronti, per vincere serve fare una prestazione solida e tecnica e con grande pazienza”.
Ramsey domani ancora davanti alla difesa? Come sta Ronaldo?
“Ramsey sta migliorando davanti alla difesa. Dalle prima partite è cresciuto molto, deve correre un po’ meno. Ronaldo giovedì non ha fatto la partita perché venivamo da una settimana forte e gli ho dato mezza giornata libera, è a disposizione”.
Ci sarà una gestione della Juve e una di Ronaldo?
“C’è sempre una gestione della squadra. Ronaldo per noi è un valore aggiunto perché garantisce un numero elevato di gol. Chiaro che poi bisogna lavorare di squadra per esaltare un singolo”.
Come ha trovato Locatelli? Domani può giocare?
“Son contento dell’arrivo di Locatelli, è cresciuto molto ed è diventato un giocatore importante. Non è in condizioni ottimali perché ha lavorato poco e quindi avrà bisogno di una decina di giorni di lavoro. Domani verrà a Udine quindi se ci sarà bisogno magari un quarto d’ora potrà farlo. Dopo la sosta nazionali sarà in buone condizioni”.
Come ha ritrovato Bernardeschi?
“Lui ha qualità importanti come tutti i giocatori che sono alla Juve, altrimenti non sarebbe qui. Poi ci sono annate in cui un giocatore può rendere un po’ di più o un po’ di meno, non è che diventa scarso. È un ottimo giocatore, dipende dalla testa come tutti noi e da come siamo predisposti a lavorare”.
Dopo questi due anni è lo stesso Allegri di sempre?
“Sono un po’ invecchiato, quest’anno poi hanno ributtato dentro tutti i vecchi: me, Spalletti, Sarri. Dubbi e incertezze devono devono esserci perché creano maggiore attenzione e concentrazione, anche, soprattutto, quando le cose vanno bene. Quest’anno come tutti gli anni la Juve parte per vincere tutte le competizioni. Il corto muso vince sempre? Sarà un campionato equilibrato, per vincere bisogna viaggiare come le crociere. Non bisogna avere picchi da 100 e da 30, ma viaggiare con costanza a 80-90 e avere una buona media che alla fine fa vincere”.
D’accordo col ruolo di favorita della Juve?
“Di solito la favorita è quella che ha vinto lo scudetto, noi siamo nelle 6-7 che possono vincere. Intanto facciamo un passo alla volta, pensiamo a vincere la prima partita”.
La tecnica è il modo per arrivare alla vittoria?
“I giocatori che ho a disposizione sono quelli che ci faranno vincere. Dobbiamo sapere che per vincere lo scudetto serve un lavoro quotidiano a livello fisico, tecnico e mentale. Arrivare a marzo e essere in lotta per lotta per lo scudetto vuol dire che la squadra ha trovato un equilibrio”.
Ronaldo resta alla Juve?
“Lui si è sempre allenato bene, i rumors li ho letti sui giornali. Non ci ha mai detto di voler andare via”.
Ha visto un Dybala diverso in queste settimane?
“Paulo si è presentato quest’anno come il primo anno alla Juve, quasi con la voglia di riconquistarsela. Sa anche lui che le ultime due annate non sono state al livello delle sue potenzialità. Si è presentato a livello mentale in maniera diversa, lo sta dimostrando giorno dopo giorno, come si allena e affronta le partite. Lui è bravo, per giocare a calcio a certi livelli bisogna allenarsi a una certa intensità. Se domani gioca sarà capitano”.
Quest’anno saranno protagonisti gli allenatori?
“I protagonisti sono sempre i giocatori e non gli allenatori. Dopo tanti anni ci divertiremo un po’ di più in conferenza a sfotterci un po’. Ma i giocatori sono i protagonisti, noi dobbiamo farli rendere al meglio”.
Ronaldo le ha detto che resta alla Juve? Lei deve dimostrare qualcosa?
“A me Ronaldo ha detto che resta alla Juve. Io non devo dimostrare, si lavora per ottenere risultati. Si lavora per arrivare in fondo e vincere, ci sono tante componenti in ballo che devono andare tutte insieme. Devo mettermi a disposizione della rosa, quello che è successo nei miei cinque anni resta nel museo. Ronaldo ha vinto cinque palloni d’oro ma se quest’anno non fa una buona annata si ricorderanno che ha fatto male al suo ultimo anno alla Juventus. Quello che ha fatto Chiesa all’Europeo non è che se lo porta dietro per sempre, se domani gioca e fa male non cambia ciò che ha fatto all’Europeo. Bisogna mettersi tutti i giorni in discussione, altrimenti non si creano i presupposti per vincere. C’è da fare, mettendosi in discussione riusciamo sicuramente a rendere meglio”.
Si aspetta ancora qualcosa dal mercato? Pjanic?
“Al mercato pensa la società con cui siamo in sintonia. Io ho detto che sono contento dei giocatori che ho a disposizione. Ho trovato una squadra che ha fatto bene l’anno scorso, vincendo due trofei ed entrando in Champions, con giovani che sono cresciuti”.