La situazione delle piccole non sembra essere tutta rose e fiori. Ci sono squadre che hanno dimostrato di poter dire la loro in questo campionato con buone prestazioni (anche se a volte penalizzate dai risultati) e squadre nelle quali c’è bisogno di un cambiamento radicale. Andiamo nel dettaglio avanzando dal basso verso l’alto in classifica!
CHIEVO VERONA
Era una delle favorite per la retrocessione, ma nessuno si sarebbe aspettato un inizio del genere. Numeri impietosi: -1 in classifica, 6 gol fatti e ben 19 subiti. La squadra gialloblù, con questi ritmi, vede la Serie B molto vicina. Campedelli è corso ai ripari, sostituendo D’Anna con l’ex ct Ventura. Si parla di una valorizzazione dei giocatori più fantasiosi e dell’utilizzo del doppio trequartista. Quindi attenzione a Giaccherini e Birsa, gli uomini che potrebbero cambiare rotta dopo la sosta. Una parola sulla difesa: probabilmente il Chievo ha sofferto molto il cambio generazionale in difesa, dato che ci sono molti volti nuovi. Potrebbe essere dunque solo una questione di ambientamento e potrebbero ritornare a far punti.
FROSINONE
Che la squadra non fosse adatta alla Serie A, era sotto gli occhi di tutti. E ora i ciociari ne pagano le conseguenze. Nell’ultima partita contro il toro, hanno dimostrato di poter lottare, ma a volte solo la grinta non basta. Gioco scadente, uomini non all’altezza. Gli unici che potrebbero salvarsi sono Ciano e Campbell, ma anche loro sono da prendere con le pinze.
EMPOLI
18 posto in campionato, ma situazione meno imbarazzante rispetto alle ultime due della classe. La squadra di Andreazzoli sembra essere ben schierata in mezzo al campo. Mancano le solite giocate individuali per cambiare l’andamento della partita. Cose che ci si aspettano da Zajc, visibilmente diverso rispetto al giocatore di inizio anno. Bomber Caputo, nonostante il rigore sbagliato nell’ultima di campionato, è sempre presente e pericoloso nell’area. La salvezza è nei suoi gol.
BOLOGNA
Dopo un avvio difficile e un posto subito in bilico, Filippo Inzaghi trova la quadratura per la sua squadra. Attenzione: il gioco è ancora da migliorare, soprattutto in fase di manovra, ma considerando le altre squadre non è tutto da buttare. Svanberg è stata una bellissima scoperta, buon giocatore che potrebbe contribuire a migliorare il gioco dei rossoblù. Davanti invece la situazione è più difficile: ok Santander, ma sembra che l’unico che possa togliere le castagne dal fuoco sia il sempreverde Palacio, atteso dall’infortunio.
SPAL
Non si lamentano a Ferrara, dove si punta a ripetere la buona annata dell’anno scorso. Ad essere sinceri, ci si aspettava quanto meno un miglioramento dal punto di vista del gioco, cosa che in molte partite di quest’anno è sembrato mancare. Ma sicuramente ritornerà una squadra che tra le piccole si differenzierà. Importante l’innesto di Petagna, nonostante sia un attaccante che non segna tantissimo, a livello di gioco risulta indispensabile. Antenucci è sempre l’uomo capace di risolvere una partita complicata con una delle sue giocate, ma ad oggi ci si aspetta di più. L’unico che non delude mai è Lazzari, giocatore da Nazionale e da big di campionato.
SASSUOLO
La vera rivelazione della Serie A. 8 partite, 13 punti. 8° posto (N.B. Milan e Genoa devono ancora recuperare la prima giornata) ma la cosa che conta è un gioco spumeggiante. Chi guarda il Sassuolo si diverte. De Zerbi è riuscito a dare un’anima a questa squadra, con un gioco veloce e offensivo in grado di mettere in difficoltà anche le big della Serie A. Qualche passo falso di troppo, ma il futuro è roseo. Forma smagliante per Boateng, per nulla invecchiato. Buon inizio anche per Lirola. Ci si aspetta di più da Locatelli, troppi palloni persi in mezzo al campo.