Un bianconero a Firenze

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La Juventus arriva a Firenze per giocare quella che, per i fiorentini, è la partita più importante dell’anno.

Nella città che fu di Dante non si aspetta altro che questo evento, tant’è che anche la nonnina 90enne avanti a te parla della partita con la cassiera del supermercato: “Stasera sta contro la Juventus, dobbiamo vincere!”.

E’ un’aria particolare, per un certo senso anche ostile verso chi tifa la Vecchia Signora tanto odiata.

Fuori Villa Medici è un tripudio bianconero

Ore 17.00: “Tra un pò escono i giocatori dall’albergo, magari ci scappa qualche foto”. Decido quindi di intraprendere il cammino verso il centralissimo hotel. Ad attendere i giocatori fuori un centinaio di tifosi, molti bambini che sognano, come me d’altronde, di avere una foto con i propri beniamini ed il bianconero la fa da padrone.

L’attesa aumenta, si chiede al portiere dell’albergo l’ora di uscita dei giocatori, ma le risposte furono molto vaghe. Intanto fuori si commentano alcune scelte: ” Ma va, Bernardeschi titolare, non ha il carattere giusto!” e si raccontano alcuni aneddoti: “Buffon l’ho visto nascere, eravamo vicini di casa a Carrara, bella famiglia la sua”.

Ad un certo punto arriva il pullman ed aumenta l’attesa, fino a che non si aprono le porte dell’hotel: il primo ad uscire è Bernardeschi e, tra un urlo ed un applauso, senti dire << E’ stato il primo ad uscire, è teso, brutto segno, non regge Firenze, speriamo Allegri ci ripensi>>.

Via via usciranno tutti gli altri: << Gigi fai ancora due anni!!>>, << Higuain pensaci tu>>, <<Marchisio sei bellissimo>> le frasi più gettonate.

Vanno tutti via, è il momento di andare allo stadio.

In treno circondato da viola

Si arriva alla stazione di Santa Maria Novella e si prende il primo treno utile per Campo di Marte.

Penso che il treno non sia mai stato così pieno, mi siedo accanto a ragazzi e chiedo informazioni per lo stadio. Non vedendomi la sciarpa viola al collo, quasi un obbligo in questa partita così importante, mi chiedono se io fossi gobbo (affettuoso soprannome dato ai tifosi bianconeri qui a Firenze): “Certo ragazzi, perchè nasconderlo?!” e tra una risata ed una battuta riesco ad ottenere le informazioni per arrivare al settore ospiti: “Pessima scelta- mi dicono- il Formaggino sarà preso di mira”. Arriviamo in stazione, facciamo un tratto di strada assieme e ci salutiamo: “Che vinca il migliore” li dico e loro rispondono: “No che vinca la Fiore”.

Tra un controllo ed un hot dog inizia la partita

Passando per strade chiuse al traffico e piene di forze dell’ordine, arrivo all’entrata del settore ospiti. Anche qui controlli e perquisizioni, del resto la sicurezza deve essere garantita. Finalmente entro nello stadio << Wao, un colpo d’occhio pauroso>> penso tra me e me sbigottito. Prima dell’inizio della partita decido di prendere un hot dog, non il massimo della qualità ma meglio che stare a stomaco vuoto. Intanto iniziano i cori << Chi non salta fiorentino è!!>> e di risposta tutto lo stadio: << Chi non salta è juventino!!>>, uno spettacolo solo pensare che circa 40mila persone possano unirsi in un solo coro.

Intanto inizia la partita e l’attenzione si focalizza lì.

La snervante attesa del VAR

La partita è brutta, i ritmi sono bassi << Forza ragazzi!>> urla la curva. Intanto la Fiorentina alza il suo baricentro e la Juve non riesce più ad uscirne, poi ad un certo punto vedi un tocco di mano di Chiellini e l’arbitro indicare il dischetto del rigore e ti pervade la disperazione mentre un tifoso dice: <<Chiellini ha sempre il solito vizio del braccio largo>>. Intanto speri in Buffon che ne ha sempre fatti di “miracoli” <<Dai Gigi para anche questa>> dici tra te e te. Ma il rigore non viene ancora battuto e non ti spieghi il perchè, fin quando l’arbitro non fa l’ormai consueto gesto del VAR e concede un calcio di punizione in favore della Juventus. <<Pericolo scampato>> pensi ancora. E torni a goderti la partita ed i cori della curva. Il primo tempo volgerà al termine senza grandi emozioni.

<<Ce l’abbiamo noi ce l’abbiamo noi, Bernardeschi ce l’abbiamo noi>>

Inizia il secondo tempo ed in curva si spera che la Juventus possa cambiare marcia, anche se si riconoscono i grandi meriti della Fiorentina.

Intanto arriva una punizione per la Juventus, la posizione è ghiotta e vedi Pjanic e Bernardeschi sulla palla <<La mettono dentro, dai ragazzi dai>> mai frase sentita dire fu più premonitrice: parte Bernardeschi ed è gol. In curva è il tripudio, mentre tutto l’Artemio Franchi fischia il suo ex amato.

Gol Bernardeschi in Fiorentina-Juventus

A questo punto la curva canta verso i fiorentini un coro per il suo numero 33 <<Ce l’abbiamo noi ce l’abbiamo noi, Bernardeschi ce l’abbiamo noi>>, emozioni molto forti.

Ancora super Buffon, poi Higuain fa 50

La partita diventa vivace ed in cuor tuo speri in un raddoppio per chiuderla. Ma la Fiorentina è squadra ostica, ed allora il timore è sempre presente.

Ci vuole il miglior Buffon per strozzare l’urlo in gola a tutto l’Artemio Franchi <<Nooooo>> urla tutto lo stadio, mentre il tifoso bianconero accanto a te ti chiede: “Perchè Buffon si dovrebbe ritirare? Hai visto che ha fatto?!”. Intanto sorridi e pensi al pericolo scampato.

Poi la Juve avvia una bella ripartenza, la palla va ad Higuain che va via alla difesa avversaria, insacca alle spalle di Sportiello e viene a festeggiare sotto la curva, dove intanto è scattato il tripudio e parte il coro <<Siam venuti fin qui, siam venuti fin qui, per vedere segnare Higuain!!>> che canti a squarciagola perchè sognavi di cantarlo dal momento dell’acquisto del biglietto.

Termina la partita, la squadra viene sotto la curva dove prende i cori e gli applausi della curva festante.

Dall’inferno della “gabbia” al paradiso della “stazione”

Ti avvii verso i cancelli d’uscita, ma noti la loro chiusura. Chiedi ad un agente di polizia per quando l’avrebbero aperto, ma la risposta è vaga.

Intanto passa un’ora dal termine della partita e la gente è lì chiusa come fosse in gabbia e le ansie aumentano <<Perdo il treno, non so come tornare a casa>> senti dire da molti ragazzi ed è la tua stessa problematica.

Finalmente aprono i cancelli e ti avvii verso la stazione di Campo di Marte, nella speranza che vi sia qualche modo di arrivare alla stazione centrale di Santa Maria Novella.

Arrivi a Campo di Marte e scendi giù in stazione:
“Giovanotto dove vai?” ti chiede un uomo in divisa.”Sto cercando un treno” rispondi “Sa dovrei tornare a casa, vengo dallo stadio”. L’agente risponde in modo garbato: “E no giovane, non ci stanno treni fino a domani ma adesso non puoi uscire per motivi di sicurezza”. Un pò spaventato da ciò chiedi “Che c’è un attentato?”. Lui risponde “No tranquillo, ma abbiamo bisogno delle strade libere”. Non capisci, ma decidi di fermarti in un punto, con il telefono al 5% <<Neanche il telefono posso usare>> pensi tra te e te.
Poi da una radiotrasmittente ascolti: “Arriva la Juve”, ma credi sia un illusione dovuta alla stanchezza ed alla fame.
Poi però alzi la testa e vedi un pullman nero parcheggiato all’entrata della stazione, da dove scendono tutti i tuoi idoli: “Gigi!! Giorgio!! Fede!! Andrea!! Pavel!! Gonzalo!! Claudio!!” li chiami tutti con le tue ultime forze sperando che qualcuno si fermi per farsi una foto o per batterti un cinque.
Molti lo fanno, Higuain ti batte il cinque, è un sogno che si realizza, ma è successo tutto talmente veloce che non te ne potevi rendere conto.
I giocatori salgono sul treno e vanno via, tu incominci a correre e saltare, piangi, non ci credi ancora <<Ho la foto con Buffon!!>> urli in cuor tuo.

E così termina una giornata memorabile nella bellissima Firenze.