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Tutti i convocati e le conferenze del 15º turno 2020/21

Potrete trovare tutti i convocati e le conferenze del 15º turno di campionato per valutare il migliore undici da schierare.

Di seguito tutti i convocati e le conferenze del 15º turno di campionato 2020/21.

ATALANTA

Le parole di Gasperini

“Difficile fare paragoni tra stagioni diverse, quest’anno parlate di inciampo a Bologna, ma la squadra ha dominato in lungo e in largo, poi è arrivato il 2-2. Difficilmente si vedono differenze così, poi il Bologna ha recuperato ma l’Atalanta ha fatto un’ottima gara. Non siamo riusciti a portare a casa i tre punti, poi ognuno vede a proprio modo le cose. Per me l’Atalanta ha fatto una gran partita, domani si riparte dal Sassuolo. Arriviamo da una striscia positiva, abbiamo di fronte un nuovo inizio. Questa settimana è stata molto utile per tutti, ora c’è un nuovo tour de force, però devo dire che nonostante la pausa ridotta siamo pronti per ripartire e giocare. Siamo in una buona posizione, le ultime partite ci hanno dimostrato che vogliamo fare bene in campionato. Ci saranno coppa Italia e Champions, abbiamo tutti le pile molto cariche. Abbiamo voglia di giocare”.

Come valuta la prestazione?
“Giocare 90′ contro un avversario di serie A è difficile, a lungo abbiamo fatto molto bene. In questo momento le partite di calcio sono un po’ strane, c’è anche la reazione dell’avversario. Siamo dispiaciuti del risultato, ma per noi è importante la prestazione. Potevamo chiuderla nel primo tempo, poi la partita la puoi vincere anche se sei 2-0, c’è sempre l’avversario che voi considerate poco ma che ha messo in difficoltà parecchie squadre. Non sono queste le partite che ti creano problemi”.

Miranchuk?
“Io non condivido la storia di giocare dall’inizio. Con le 5 sostituzioni le partite si giocano in 15, non è quello il punto. Non ha giocato una buona partita, ma magari sarà meglio la prossima. Deve inserirsi, è stato fuori molto. Si vede che viene da un altro campionato, ma si vedono anche i valori. Bisogna scoprire il suo ruolo. Ci sono dei giocatori che dopo due giornate sono titolari, altri che ci mettono un po’ di più. L’Atalanta non è fatta di un solo giocatore, lui verrà fuori. In questo momento abbiamo tanti giocatori che fanno bene, metterei in evidenza loro”.

La situazione che riguarda il Papu Gomez può essere ingombrante?
“Su questo non ho risposte che possano aiutare, ingombrante di sicuro no. Stiamo preparando una partita domani, poi una tra tre giorni e tra una settimana. Questi sono i nostri obiettivi”.

Maehle?
“È appena arrivato, non sarà disponibile per domani. Visto che è arrivato prima dell’inizio del mercato vuol dire che c’è la convinzione che possa essere un giocatore utile. Questo è un già biglietto da visita”.

Gli infortunati?
“Caldara si è allenato bene, sta reagendo bene all’intervento. Ha bisogno di un po’ di condizione, potrei anche convocarlo. Le risposte, in questo momento, sono molto positive. Toloi può recuperare non per domani, ma per la prossima. Pasalic potrebbe accelerare sui tempi previsti. Faccio fatica a fare previsioni. Non sono infortuni muscolari, quando si è guariti si è guariti. Bisogna ritrovare la condizione”.

Che gara si aspetta?
“Ogni anno si riparte da capo, col Sassuolo ci sono sempre state partite da interpretare, è una squadra di valore. Ha mantenuto la stessa intelaiatura, tra le varie squadre metropolitane di Milano, Roma, Napoli noi e il Sassuolo siamo le più vicine. Sarà una partita di valore e importante”.

Quale partita vorrebbe vedere domani?
Il campionato italiano è un bel torneo, alcune partite rispettano le aspettative altre meno. Noi siamo concentrati sulla nostra. Sappiamo le difficoltà, ma l’importante è la mentalità e come ci caleremo in questa parte di stagione, dobbiamo continuare mantenere questa striscia. Speriamo di offrire qualcosa di positivo. Il campionato propone tante novità, più nelle squadre non di primmissa fascia, ci sono novità che rendono il campionato più equilibrato, squadre che tolgono punti a squadre più ambiziose. Quest’anno è un campionato più difficile e molto più bello.

Senza lo stop di Udine questa è la prima settimana senza interruzioni.
“Questo è l’effetto del calendario, è tutto così compresso. Ora ripartiremo a gennaio e abbiamo ancora cinque partite fino al girone d’andata. È chiaro che tutto è più compresso, chi ha fatto le coppe qualcosa ha dovuto cedere, non puoi pensare sempre di avere la squadra al meglio. Sappiamo benissimo che sarà così anche a gennaio, qualche giorno in più d’allenamento è un vantaggio, ma per tutto il mese non ci sarà. Dobbiamo fare di necessità virtù e guardare avanti. Giocando tante partite gli aspetti tattici li risolvi in campo, tipo l’esempio di Miranchuk. Non hai tante partite amichevoli, lo sperimenti in campo”.

Come sta la squadra dal punto di vista fisico?
“Non sono grandi infortuni, per Toloi abbiamo preso più una precauzione. Sotto quell’aspetto stiamo bene, Pasalic e Caldara stanno guarendo”.

Ilicic?
“Se gioca così va molto meglio, poi non ci sono limiti. È un giocatore recuperato, poi l’ho detto anche altre volte: non è che prima faceva tutto perfetto. Rischia la giocata, a volte può perdere palla. Lo vedo inserito bene in squadra, sta facendo delle cose determinante. Il suo ruolo è difficile, abbiamo più ricambi in quel ruolo. Si deve essere sempre al meglio della condizione per fare bene, quando si riesce ad alternarli te li ritrovi nella gara successiva. Sono tutti giocatori che possono dare un contributo anche se giocano uno spezzone”.

Muriel?
“L’importante è stare bene, ha fatto anche due gol al Crotone. Può essere determinante dall’inizio o a gara in corso. Quando entra è sempre a disposizione, spesso è più decisivo di Zapata. È un giocatore determinante, come ad Amsterdam: per me è un giocatore importante. Gli ho tolto un po’ di minutaggio per provare altre situazioni, in un periodo l’ho un po’ penalizzato io”.

Che mercato si aspetta?
“Stiamo bene così, poi il mercato deve ancora iniziare. L’operazione di Maehle non è di quelle che cascano dal cielo all’ultimo momento. La società sarà sempre vigile sul mercato, non ci penso. Ci sono molte soluzioni, abbiamo anche una soluzione interna molto interessante. Non so se sarà possibile, vediamo. La squadra è a posto, se qualcuno avrà la possibilità di giocare di più è giusto così. C’è un esubero sulle fasce con l’arrivo di Maehle, poi dopo se ci sono delle situazioni individuali di qualcuno che ha esigenze vedremo. Per me bisogna chiudere il prima possibile perché il campionato è importante. La soluzione interna è quella di Amad, è stato venduto al Manchester, è un ragazzino di 18 anni che sta facendo cose molto buone, potrebbe rimanere qualche mese qui e poi andare lì. È di quelli che è cresciuto molto, è una cosa che piace a me, non so se sarà possibile. Siamo a posto così”.

BENEVENTO

BOLOGNA

CAGLIARI

Le parle di Di Francesco:

Cosa porta l’arrivo di Nainggolan al Cagliari? E cosa toglie l’infortunio di Rog?
“Il suo arrivo ci dà tanto, è arrivato forse in ritardo ma ora conta soltanto averlo a disposizione. Ovviamente dipenderà dalla sua condizione, che ora non è ottimale ma andrà a crescere. Radja ha caratteristiche sia offensive che difensive, ricordo che l’anno scorso ha fatto anche il mediano basso: non penso sia il suo ruolo ideale, ma fa capire la sua disponibilità. Normale che più vicino è alla porta e più fa male: l’importante per me è anche solo metterlo in campo perché è un giocatore che fa la differenza, dobbiamo metterlo nelle migliori condizioni ma non a sua disponibilità”.

Qual è la condizione della squadra?
“La condizione è ottimale, al di là degli infortuni: non ci saranno Ounas e Godin, oltre a Klavan per il discorso del Covid. La squadra ha grande voglia di far bene, sono contento di come si sono allenati i ragazzi durante la settimana. L’assenza di Rog mi dispiace intanto per lui, anche perché aveva fatto grandi miglioramenti in un ruolo non suo”.

Come si affronta il Napoli, al di là delle assenze?
“Al di là del modulo è l’atteggiamento che fa la differenza: penso che torneremo a 4, ma deciderò stanotte. Abbiamo preparato la partita allo stesso modo, ma sappiamo quanto possano essere pericolosi davanti. È una squadra forte che ambisce ad arrivare tra le prime, aggressiva: dovremo essere bravi a sfruttare la nostra qualità, come abbiamo saputo fare anche a Roma. Ci serve continuità all’interno della partita, dal punto di vista fisico e mentale”.

Domani giocherà Nandez tra i due mediani? Arriverà qualcuno a centrocampo?
“Qualcosa faremo, cercheremo di tenere la rosa ampia con i numeri giusti: vogliamo alzare la qualità della squadra, come abbiamo già fatto con l’ingresso di Radja. Su Nandez lo confermo, dai”.

È da 5 partite che il Cagliari non segna con il suo centravanti: è un caso o manca qualcosa nei meccanismi?
“A me interessa relativamente chi fa gol, sicuramente siamo mancati in qualcosa sotto porta. Ricordiamo le grandissime occasioni avute che non siamo riusciti a sfruttare, ma a questo punto davvero dobbiamo portare a casa dei punti pesanti ed è questo il nostro obiettivo”.

Come sta Luvumbo?
“Mi auguro che ai primi di febbraio possa finalmente iniziare ad allenarsi con la squadra. Dobbiamo essere bravi a gestirlo nel modo giusto per evitare che si faccia male”.

Sulla condizione fisica pesa mentalmente l’assenza delle vittorie?
“Sul mercato cercheremo uomini utili al 4-2-3-1? Sì, cerchiamo giocatori utili a quel modulo. Non mi fa impazzire cambiare, stiamo cercando di prendere dei giocatori adatti a questo modulo. Radja è un giocatore evoluto che in questo momento può ricoprire diversi ruoli in questo modulo. Domani non è escluso possa usare quattro attaccanti contro il Napoli, perché la vittoria dà certezze a quello che fai e al percorso individuale dei giocatori”.

Un commento sul momento di Sottil.
“È normale che ci siano degli alti e bassi per i giovani, non tutti i calciatori possano essere al massimo: l’importante è che la squadra possa reggere se ci sono 2-3 giocatori in difficoltà, il problema è se ce ne sono 4 o 5. Riccardo deve continuare il suo percorso, deve ancora migliorare in fase difensiva. Ricordate che questa sui giovani è una filosofia condivisa con la società. È normale attraversare queste fasi”.

Un pensiero sulla fascia destra, con Zappa e Ounas che avrebbero potuto giocare insieme.
“Adam quando ci sono stati i quattro giorni di permesso ha avuto una situazione sua familiare, ma si è sempre allenato. Oggi nella prima riattivazione si è fatto male e quindi non farà parte dei convocati. Su Zappa terzino dico che non ho molte alternative: Faragò non è a disposizione, ci sarà Pinna e Gabriele giocherà dietro. Non ne ho tanti a disposizione (ride ndr)”.

Domani contro una big cosa si aspetta?
“Siamo mancati in continuità, ma contro le grandi abbiamo avuto anche dei momenti dominanti. Ci sta che Roma, Inter e altre squadre possano tenerti nella propria metà campo, ma abbiamo fatto molto bene in alcuni spezzoni di partita. Dobbiamo impattare sulla gara meglio rispetto all’ultimo periodo ed essere sempre in partita. Domani vorrei che partissimo forte, ma ci sono ancora gli avversari. Voglio continuità e non subire gol con ingenuità, maggiore attenzione in determinati momenti della gara per non ripetere i gol presi con Inter e Roma quando eravamo in una buona fase di gioco”.

CROTONE

FIORENTINA

Le parole di Prandelli:

Quanto è importante la gara col Bologna?
“Sono d’accordo con quello che ha detto Biraghi, d’ora in poi saremo giudicati in base alla gara di Torino. Troveremo diverse difficoltà col Bologna rispetto alla Juve: il Bologna verticalizza molto, ha idee e corre tanto. Sarà un match molto complicato”.

La vittoria con la Juve ha scacciato la paura?
“Quando ottieni un risultato così inaspettato, l’autostima aumenta e la consapevolezza del lavoro è ripagata: non dobbiamo aver paura”

Come sta la squadra?
“La ripresa dei lavori è stata ottima, mentalmente siamo già pronti per affrontare il Bologna. Ci siamo allenati bene e mi auguro di vedere anche in partita la squadra che ho visto in allenamento in questi giorni”.

Ha paura che i giocatori siano distratti dalle voci di mercato?
“È un problema che vale per tutti. Noi confidiamo nella serietà dei nostri giocatori”.

Rivedremo Borja Valero regista?
“Al momento abbiamo trovato un’identità tattica precisa in cui può Borja essere utile nella posizione vista a Torino. In cabina di regia ci permette di alzare gli interni di centrocampo e andremo avanti così. Borja Valero è un professore”.

Domani trova come avversario suo figlio Nicolò, membro dello staff del Bologna.
“Con mio figlio ci sentiamo sempre, questa settimana un po’ meno. La partita di domani non cambia nulla, io spero di vincere e nei prossimi giorni cercherò di consolarlo”.

Come commenta le ultime dichiarazioni del ds Pradè sul mercato?
“Ho espresso il desiderio di non continuare ad avere 28 giocatori in rosa, perché così ci sono dei calciatori scontenti. Mi auguro si possano trovare delle buone soluzioni per tutti”.

Un commento su Lirola?
“Ha delle potenzialità importanti, con una propulsione e un cambio di passo notevole. Secondo me deve soltanto convincersi, togliersi un po’ di timidezza e trovare una certa continuità nell’arco dei 90 minuti”.

Cosa serve dal mercato in entrata?
“Siamo perfettamente in sintonia con la società. Prima dobbiamo cercare di sfoltire la rosa, poi per gli acquisti abbiamo delle idee. Sappiamo che a gennaio è difficile migliorare le squadre, ma le idee ci sono. In questo momento però pensiamo al Bologna, voglio che i miei siano pronti ad affrontare un avversario molto temibile domani”.

Cosa teme del Bologna?
“Affronteremo una squadra che gioca insieme da un paio di anni e che non molla mai, proprio come il suo allenatore. Basta vedere il pareggio ottenuto in rimonta con l’Atalanta”.

Un commento su Callejon?
“È un argomento per me delicato. Negli ultimi anni ha dimostrato tecnica, qualità e tempi di gioco, è un maestro nelle situazioni di smarcamento. In questo momento è un po’ penalizzato perché giochiamo con questo sistema di gioco. È un problema per me molto profondo, anche umano, perché José è talmente serio che per me diventa difficile anche metterlo in panchina”.

E Kouamé?
“Deve trovare i tempi di smarcamento e la profondità. Deve soltanto lavorare e non pensare a nulla. Ha la considerazione da parte nostra e della società, non è un problema”.

Igor è stata una bella sorpresa a Torino.
“Igor è la dimostrazione che, quando uno si allena tutti i giorni, si fortifica: è bravo sull’uomo ma anche da dietro costruisce bene. Si è fatto trovare pronto e si merita tutto quello che sta vivendo. È un ragazzo molto serio”.

In cosa deve migliorare la sua Fiorentina?
“Dobbiamo consolidare le situazioni di gioco che stiamo provando e dare continuità all’ultima prestazione. Non ci sono alchimie magiche, pensiamo a domani e poi alla gara infrasettimanale. Serve massima attenzione su ciò che stiamo facendo”.

Quando arriverà l’occasione di Martinez Quarta?
“Arriverà anche il suo momento… Il discorso che ho fatto per Igor vale anche per lui. Sono sicuro che quando avremo bisogno di lui non ci deluderà, si sta allenando bene ed è un giocatore veramente interessante”.

La vittoria di Torino è un punto di ripartenza o una svolta?
“La prima. La vera svolta arriverà quando avremo continuità di risultati e vittorie, ma da Torino siamo comunque tornati con consapevolezza e fiducia. Penso che la paura sia soltanto un lontano ricordo adesso”.

GENOA

INTER

Che match si aspetta contro questo Crotone dopo la sosta? – “Una gara impegnativa come tutte le altre in Serie A. Hanno chiuso l’anno passato con una promozione e con una vittoria contro il Parma. Ripartire dopo le feste è sempre un’incognita, vogliamo proseguire con questa serie positiva”

Che aspettative ha in questa seconda parte di stazione? – “Dobbiamo confermarci tra le squadre che proveranno a vincere lo scudetto. Dobbiamo continuare a essere credibili”

La rosa ha le qualità per giocarsela fino alla fine? – “Dobbiamo avere il dovere di credere e lottare fino alla fine per raggiungere il massimo, quando giochi e alleni l’Inter devi farlo. Incontro con il club? Giusto che rimanga privato per rispetto nei confronti di tutti”

Siamo oltre un terzo di campionato, l’idea di essere a +9 sulla Juventus (deve recuperare una gara, ndr) che significato ha? – “Il campionato è equilibrato, più che in passato. Ogni partita va sudata per vincere, nessuna gara è facile e alla fine emergeranno dei valori importanti: lavoro e organizzazione. Così si vince”

Perché Nainggolan non ha funzionato all’Inter? – “Inutile parlare di chi non fa parte della rosa. Gli auguro tutte le fortune, lo salutiamo e abbracciamo con affetto”

La squadra è ora come la voleva lei o deve ancora evolversi? – “Dopo un anno e mezzo di lavoro, possiamo permetterci delle varianti anche a partita in corso. Lo abbiamo fatto anche a inizio stagione con Sanchez dietro le punte. L’importante è che i concetti base restino immutati, ci sono dei momenti in cui durante la gara serve sparigliare le carte, ma ciò che siamo e facciamo viene da una cultura calcistica ben presente ai nostri calciatori”

Trapattoni, uno dei suoi maestri, nell’anno dei record, disse di credere nel titolo: quanto è importante la fiducia? – “Colgo l’occasione per salutare il mister, per me è stato anche un secondo padre. Non lo sento da un po’ e gli faccio tanti auguri di buon anno. Ha fatto cose importanti nella storia dell’Inter, ha vinto e non oso paragonarmi a lui. E’ un’icona del calcio italiano, spero di fare qualcosa di importante come ha fatto lui”

Cosa può darvi Vidal a livello tattico? – “La sua posizione cambia in base al possesso. Il Verona costruiva con tre centrali e due centrocampisti, noi perciò portavamo su anche Arturo, ma in realtà rimane interno di centrocampo. E’ bravo ad attaccare e in fase di non possesso”

Dove è ancora possibile migliorare come squadra? – “Chiedo sempre tanto ai miei calciatori, possono sempre migliorare e questo è quello che chiedo. Tatticamente, mentalmente e anche dal punto di vista della gestione, dentro e fuori dal campo. Io guardo sempre all’eccellenza”

JUVENTUS

LAZIO

Le parole di Inzaghi:

Mister si riparte con la Lazio che deve recuperare terreno: in queste ultime settimane è mancato il risultato o altro?
“Abbiamo visto la partita di Milano, dove abbiamo fatto bene. In determinate partite, come con il Milan, devi commettere zero errori. Con il Napoli siamo stati meno belli ma abbiamo concesso poco”.

Muriqi come lo ha visto?
“In questi anni ci siamo già passati con altri giocatori: mi viene in mente il primo anno di Luis Alberto o di Caicedo. Sono giocatori nuovi, vengono da un’altra cultura. La piazza deve avere pazienza, lui ha bisogno di fiducia. Sono sicuro che ci darà una grande mano, sono convinto che darà i frutti sperati”.

L’acquisto di un esterno sinistro dipende solo dal rientro di Lulic?
“La mia necessità e sogno è quello di avere tutti a disposizione da febbraio. Da quando ci siamo fermati e siamo ripartiti a maggio non riesco ad avere tutti a disposizione. Quasi tutti vorrei averli. Domani avremo qualche defezione, con la società stiamo valutando, stiamo aspettando il capitano, secondo me per la fine del mese sarà con noi per darci una mano. Con il presidente e il ds stiamo valutando, se ne sta parlando quotidianamente.

Il rinnovo?
“Non c’è alcun problema con Lotito, era soddisfatto per le ultime prestazioni ma deluso dal risultato di Milano. Ci siamo sentiti a Natale e a capodanno. Per il rinnovo? Ora il presidente tornerà e troveremo un accordo senza problemi”.

Il rapporto con Caicedo?
“Se ne è parlato troppo. Non ci sono problemi con lui, ho un grandissimo rapporto. Domani ha buone possibilità di giocare, così come Muriqi e Pereira”.

Pereira?
“Si sta integrando, può ricoprire più ruoli. Dà ottimi segnali, è un professionista esemplare”.

Tornando nello specifico: da ventidue anni la Lazio è sempre stata la sua priorità, è ancora così?
“Assolutamente sì. Del rinnovo ne abbiamo cominciato a parlare ad agosto con il presidente, che è una persona di parola. Se ne sta parlando tanto, ma non vedo problemi. Per me non cambia niente avere un contratto già formalizzato o che si andrà a formalizzare”.

Cosa non si porterebbe dietro del 2020?
“Sicuramente il Covid, spero che tutto il mondo possa superare questa maledizione, a prescindere dal giudizio sportivo”.

MILAN

I convocati di Pioli:

PORTIERI
A. Donnarumma, G. Donnarumma, Tătărușanu.

DIFENSORI
Calabria, Conti, Dalot, Duarte, Kalulu, Kjær, Musacchio, Romagnoli.

CENTROCAMPISTI
Çalhanoğlu, Castillejo, Díaz, Frigerio, Hauge, Kessie, Krunić, Tonali.

ATTACCANTI
Colombo, Leão, Maldini, Rebić.

Le statistiche con il Benevento non sono positive:

“Loro stanno molto bene, giocando un buon calcio e sono in condizione. Servirà giocare bene, approcciarla bene, una gara difficile e noi dobbiamo giocare da Milan”.

Continuità nel 2021?

“Un anno fa cominciavamo a costruire, a gettare le base, ora le fondamenta ci sono ma dobbiamo avere la voglia e motivazione di continuare a crescere”.

Nel 2021 che step si aspetta?

”Il micro obiettivo è Benevento-Milan, ma dobbiamo continuare su questa strada. Il 2020 è stato importante grazie a tutte le componenti, dal club all’area tecnica. Tutti hanno dato tutto, ma ora si riparte con grande entusiasmo e fiducia. Dobbiamo continuare ad allenarci bene e migliorare i punti deboli e di forza”.

Il bollettino degli infortunati?

”L’unico convocato sarà Castillejo che ha recuperato dal problema con la Lazio. Gli altri stanno lavorando bene ma non sappiamo dire ancora una tempistica giusta. Ibra sta bene e proverà a rientrare il prima possibile”.

Il gol più bello?

”E’ stato l’ultimo, quello che ci ha fatto vincere la partita con la Lazio, ma sarà anche il prossimo. Pensiamo a ciò che dobbiamo fare e non a quello che abbiamo fatto in passato. I tifosi? Sarebbe fantastico giocare con loro al seguito, immaginate quanti tifosi potrebbero esserci a San Siro in questo momento”.

Tonali in cosa dovrà migliorare?

“Che sia in continua crescita è evidente. Era abituato a giocare diversamente rispetto al passato, ma può fare tante cose ancora meglio, come la letture delle chiusure difensive, ma è un ragazzo giovane e può ancora migliorare. E’ un ragazzo serio e attento, migliorerà presto”.

NAPOLI

PARMA

ROMA

Le parole di Fonseca

Come ha ritrovato la squadra dopo la sosta?
“La squadra sta bene, siamo ritornati motivati. Si è allenata bene. Siamo pronti”.

Ha già sentito Tiago Pinto?
“Sì, stiamo già parlando. Adesso aspetto solo che Tiago arrivi per continuare a parlare”.

Perché Dzeko e Quagliarella sono ancora decisivi?
“I giocatori non hanno età, sono due grandi professionisti e due grandi calciatori. Per me il giocatore non ha età, ma rendimento”.

Domani giocherà Cristante?
“Vediamo”.

Quanto incidono i fatti di vita privata sui calciatori come Zaniolo?
“Io non entro nella vita privata dei giocatori. Voglio dire però che quando è qui è un professionista”.

Serviva una pausa più lunga a Natale?
“Mi sarebbe piaciuto, ma dobbiamo capire che non ci sarebbe stato il tempo. Abbiamo tante partite da giocare, è vero che è importante riposarsi ma con questa pandemia non abbiamo tempo”.

Come sta Pastore? Potrà essere convocato?
“Si è fermato tanto tempo, ha bisogno di un lavoro specifico e non sarà possibile convocarlo per domani”.

Come ha impostato la preparazione?
“Abbiamo lavorato bene questi giorni, i ragazzi sono motivati e così è più facile anche dal punto di vista fisico”.

Teme la designazione di Guida, che era al VAR in Roma-Sassuolo?
“Ho fiducia nell’arbitro per la sfida di domani”.

È importante avere un’identità o cambiare a seconda degli avversari?
“Ogni partita è diversa e dobbiamo prepararla in maniera diversa”.

Come avete strutturato questa settimana di lavoro?
“Abbiamo fatto un lavoro individuale il primo giorno per una precauzione legata al COVID-19, tanti giocatori tornavano dai loro paesi”.

La Sampdoria è la squadra più forte tra quelle di media classifica?
“Sì, Ranieri sta lavorando bene ed è un grandissimo allenatore. La Sampdoria ha sempre giocato bene contro le grandi, mi aspetto una gara difficile domani”.

SAMPDORIA

SASSUOLO

SPEZIA

TORINO

UDINESE

VERONA

Le parole di Juric:

Che partita si aspetta domani? Come ci arrivate, in riferimento soprattutto a Kalinic?
“Loro giocano bene, hanno un gioco consolidato, con tanti talenti freschi. Sarà una partita difficilissima. Kalinic ha fatto una parte di un allenamento, per cui non lo so sinceramente. Siamo corti in quel reparto in questo momento. Vediamo oggi, poi prenderemo una decisione”.

Cosa si aspetta dal 2021?
“In questi mesi voglio ottenere la salvezza, cercando di crescere individualmente e come gruppo. Dobbiamo restare riconoscibili e attaccati alla società nel modo di giocare e sacrificarsi”.

È la settimana chiave per la vostra stagione?
“No. Vedo una stagione difficilissima, con molte problematiche. Penso che dovremo mantenere grande concentrazione e restare sul pezzo, cercando di migliorare. Ma non determinerà molto questa settimana”.

È il campionato più difficile degli ultimi anni?
“Personalmente sì, non mi sono mai trovato in una situazione così. Non so per gli altri. Penso siano stati mesi molto duri”.

Adesso ha trovato la chiave?
“I ragazzi meritano grandi complimenti per quello che hanno fatto in questi quattro mesi. Tutti si sono sacrificati, senza pensare individualmente. Penso sia anche merito del modo di lavorare che abbiamo, anche se alla lunga questo non porta vantaggi. Dobbiamo mantenere questo spirito e migliorare gli altri aspetti”.

Bessa sarà il primo rinforzo?
“Sul mercato voglio dire soltanto una cosa. In questo anno e mezzo il mio modo di comunicare ha portato molti vantaggi a questa società, ma adesso percepisco che comporta anche alcuni svantaggi. È l’ultima cosa che voglio: a noi serve tranquillità e unità. Per cui eviterei, da adesso in poi, di parlare di cose che non riguardino la squadra”.

Dawidowicz e Lovato sono recuperati?
“Sì, non avevano niente”.

Quella di Lovato è una parentesi di riflessione?
“Ha grandissime qualità e le deve sviluppare bene. Per me sono tutti uguali: se uno di trentasei anni gioca meglio del giovane, gioca il trentaseienne. In questo momento gli altri mi danno un po’ più di sicurezza. Nell’ultima partita Ceccherini, Magnani e Dawidowicz hanno fatto una grande partita. Matteo fa parte della squadra e sarà sicuramente utilizzato, farà il suo percorso”.

Il terremoto in Croazia l’ha colpita?
“Non è successo dalle mie parti, quindi non ho amici o familiari che sono stati colpiti. Ma mi sono sentito come quando ci fu il terremoto a L’Aquila: pensi che nella vita bisogna essere più sereni in tutte le cose”.

Giocherà Salcedo? Chi gioca tra Lazovic e Dimarco?
“Salcedo ha fatto due partite a buon livello e le ultime due molto male, perché era svuotato, e l’abbiamo pagata come squadra. Ha fatto una settimana più di recupero che di allenamento, quindi non so se può giocare. Kalinic ha fatto solo una parte di allenamento dopo una quarantina di giorni fuori, quindi non ho molte opzioni. Abbiamo bisogno del miglior Lazovic, è un giocatore che salta l’uomo e che crea superiorità. L’anno scorso fu fondamentale e bisogna ritrovarlo, anche se Federico è cresciuto molto. Abbiamo tre partite in una settimana, cercherò di gestirli entrambi”.

Qual è la situazione degli infortunati?
“C’è stato poco tempo per riposare, ma abbiamo fatto una buona settimana, che ci tornerà utile per il futuro. Abbiamo un problema con gli infortunati da inizio anno. Con Vieira il recupero non è andato bene, dovete chiedere più al dottore che a me: non si allena”.

Benassi lo rivediamo a Verona?
“Si sta curando a Firenze ed è fuori. Non so come evolverà la situazione, anche in questo caso è meglio chiedere al dottore o a D’Amico”.

Giocare su un campo sintetico può essere un fattore?
“A volte la velocità del pallone è diversa, vedremo domani che tipo di campo è. Non abbiamo pensato a questo aspetto, è inutile perché non ti puoi preparare”.

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