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Tutti i convocati e le conferenze del 12º turno 2020/21

Potrete trovare tutti i convocati e le conferenze del 12º turno di campionato per valutare il migliore undici da schierare.

Di seguito tutti i convocati e le conferenze del 12º turno di campionato 2020/21.

ATALANTA

Domani c’è la Juventus.

Hanno cambiato l’allenatore, ha aggiunto nuovi giocatori. A me piace il percorso che sta facendo Pirlo, intendo come squadra. Ha perso Pjanic, ma hanno aggiunto altri giocatori come Athur e McKennie. Era una squadra già molto forte, ultimamente ha vinto un derby, col Genova e con il Barcellona. Forse sarebbe stata meglio incontrarla prima. È arrivata prima nel girone di Champions League. Per noi è una gara importante. Negli anni siamo cresciuti, le prime partite giocate a Torino erano diverse. Questo è un bel tema: contro una Juve forte sarà importante avere il giusto atteggiamento.

Sarà una gara diversa rispetto allo scorso anno?

Lo scorso anno eravamo a fine campionato, arrivavamo da una serie fantastica di vittorie, eravamo anche secondi. È un altro momento, è l’undicesima giornata di campionato almeno per noi, ci sono state tante vicissitudini, abbiamo giocato tante partite di Champions, ma c’è la sensazione che ogni squadra si stia mettendo a posto. Si inizia a vedere maggiore continuità.

Come valuta il caso Gomez?

Abbiamo vinto ad Amsterdam e abbiamo pescato il Real Madrid. Non credo ci siano state amichevoli – parliamo della squadra più titolata -, domani giochiamo con la Juventus. È tanta roba. Allora dobbiamo parlare anche di Gollini o Zapata, ma anche per rispetto per gli altri giocatori. Voi parlate finché volete, io devo pensare a questa roba. C’è il Real, la Juve, poi la Roma domenica. Io ho questo fuoco qui, devo trovare la miglior soluzione per queste partite.

Gli infortunati?

Ilicic è ancora in disparte. Oggi Miranchuk può fare il primo allenamento, è risultato negativo. L’Atalanta dovrà fare una grande prestazione, ma dovrà proporsi con fiducia. Non c’è tantissimo tempo per preparare la partita, adesso è così per tutti.

Ilicic può recuperare?

Non lo so, fino a ieri non si è allenato. Ha problemi alla gola.

La difesa incassa meno gol. Si può ancora migliorare?

Si può migliorare sempre, l’importante è avere un’inversione a una situazione che andava avanti da diverse partite. La partita col Liverpool è stata particolare, ma era evidente: stavamo incassando tanti gol. Non sono situazioni definitive, nel calcio non c’è mai nulla di definitivo. Abbiamo cambiato, ma si può sempre migliorare.

Il suo primo pensiero dopo aver pescato il Real?

Sincero? Che peccato non giocare al Bernabeu. Il prestigio di andare a giocare in questo stadio, come è successo a Liverpool o Amsterdam. Siamo calcando terreni di stadi prestigiosi in tutta Europa. Il Real da solo è per noi un motivo di grande prestigio, ma anche portare il Real a Bergamo.

TMW – Ci sarà qualche accorgimento tattico?

Abbiamo un paio di soluzioni, oggi è l’unico che giorno che possiamo provare un po’. Dobbiamo cercare sempre un piano A o un piano B (ride, ndr).

Gomez sarà convocato?

Da parte mia non cambia nulla. Se non ci sono altri tipi di problemi…

Le piace il modo di giocare di Pirlo.

Ci sono state tante modifiche, come l’inserimento di McKennie. Ha delle idee che sta mettendo in pratica.

Gomez può essere una soluzione in più.

Sono stato chiaro. Domani incontriamo la Juve. C’è da parlare da Gollini a Zapata, ma anche per rispetto loro. Ci stanno mettendo tanto, voi fate tutte le considerazioni. Da parte mia basta. Ho la possibilità di scegliere, di far entrare uno all’altro. Io devo pensare alla squadra e al miglior modulo possibile. Tutto il resto non chiedetelo a me, si è già detto abbastanza.

A Torino non si vince da 30 anni. C’è qualche punto debole in questa Juve?

Siamo in buona compagnia, ce ne sono anche altre. Come tutte le squadre ha perso anche delle partite, noi andiamo con la fiducia di poter fare la nostra gara. Non c’è molta differenza giocare con la Juve o col Real.

È importante la mancanza di pubblico?

È un’altra cosa, si perde tantissimo. Cerchiamo di adattarci, speriamo che possa cambiare. La componente del pubblico, nel calcio, è fondamentale. Le partite vivono su emozioni diverse, è un altro calcio, non c’è dubbio.

BENEVENTO

Le parole di Filippo Inzaghi:

Finalmente Viola è convocato, sta bene e si allena in gruppo da tre giorni. Non può ancora partire titolare, visto che non gioca da marzo ci vorrà del tempo. Il suo recupero però ci soddisfa e ci fa tanto piacere. Non sente più dolori, sarà un’arma in più per raggiungere i nostri obiettivi.

Chi non è ancora arruolabile è Moncini:

Purtroppo ha un problema alla caviglia dalla partita del Franchi e sente ancora male. Dobbiamo capire se potremo schierarlo contro Udinese e Genoa, comunque io spero di averlo a disposizione prima della fine del 2020.

BOLOGNA

In attesa di notizie ufficiali

CAGLIARI

CROTONE

Ecco la lista dei convocati:
1 CORDAZ, 3 CUOMO, 5 GOLEMIC, 11 DRAGUS, 13 LUPERTO, 14 CROCIATA, 16 FESTA, 17 MOLINA, 20 ROJAS, 21 ZANELLATO, 22 CRESPI, 25 SIMY, 26 DJIDJI, 28 SILIGARDI, , 30 MESSIAS, 32 PEDRO PEREIRA, 33 RISPOLI, 34 MARRONE, 44 PETRICCIONE, 46 RANIERI, 47 MIGNOGNA, 48 TIMMONERI, 69 RECA, 77 VULIC, 95 EDUARDO, 97 RIVIERE, squalificato: MAGALLAN; Diffidato: MARRONE.

FIORENTINA

In attesa di notizie ufficiali

GENOA

Mister, cosa chiede ai suoi ragazzi per la gara di domani?

Chiedo di vedere la stessa compattezza unita a quel momento dove abbiamo preso il gol e abbiamo trovato il coraggio per andare subito a pareggiare la partita. Chiedo questo: che ci siano le due cose unite che portano qualcosa in più di quello che abbiamo fatto nelle ultime due gare dove abbiamo dimostrato compattezza.

Pensa di recuperare qualcuno degli infortunati?

Mancano due allenamenti e non ho ancora certezze da questo punto di vista. Ben venga se recupera qualcuno.

Ibrahimovic ha detto che sogna lo scudetto. Le cosa sogna?

E’ abbastanza facile: io sogno di non far soffrire i genoani.

Come si spiega l’evoluzione di questo Milan?

Nel buon lavoro di Pioli e della società. Hanno avuto due sessioni di mercato per poter migliorare e portare avanti un progetto. Hanno saputo aspettare magari una partenza non facile del loro allenatore e invece dopo è risultata una carta vincente. Il lavoro di tutti insieme alla grande cessione e aver avuto la possibilità di migliorare l’organico abbia portato a questo grande risultato. Unito anche alla grande abilità di Pioli.

INTER

Il calendario vi mette di fronte una squadra in salute: che tipo di gara si aspetta?

Tra due squadre che hanno l’ambizione di essere protagoniste fino alla fine. Il Napoli per anni è stato l’antagonista della Juventus, tranne la battuta d’arresto dell’anno scorso e noi quindi abbiamo preso il loro posto.

Questo confronto quali conferme dovrà darvi?

Si tratta di una sfida impegnativa, affrontiamo una squadra che ha le nostre stesse ambizioni. Perciò ci darà un parametro sul quale faremo delle valutazioni.

Le fa piacere l’etichetta di favorita per lo scudetto?

Dobbiamo trovare un equilibrio per noi, senza pensare alle considerazioni degli altri. Serve lavorare, non esaltandoci quando arriva la vittoria, non deprimendoci quando arriva una sconfitta o comunque una battuta d’arresto.

Le prime sei in classifica sono anche i migliori attacchi del torneo: serve questo adesso per vincere il titolo?

Ogni squadra deve trovare il proprio equilibrio per essere protagonista. Anche noi lo scorso anno abbiamo segnato tanto, quest’anno nella prima parte del campionato abbiamo invece concesso qualcosa in più.

Come stanno i vari acciaccati come Vidal, Hakimi e Sanchez?

Alexis è uscito a Cagliari con un problema all’adduttore e difficilmente sarà recuperabile. Arturo sta lavorando bene ed è in fase di recupero, ma domani sarebbe un rischio provare a farlo giocare, non vogliamo perderlo per un altro mese. Per Achraf oggi faremo delle valutazioni, dei tre è quello che può esserci con più probabilità.

Pare ci sia già una frattura tra le prime sei e le altre: pensa che gli scontri diretti quest’anno peseranno di più?

Siamo tutti d’accordo che quest’anno c’è più equilibrio. Almeno al momento, magari a breve qualcuno scappa e vince lo scudetto per distacco. Gli scontri diretti sono sicuramente importanti anche per un discorso mentale, ma poi ogni gara va lottata e sudata e i punti sono importanti sempre.

Dover giocare psicologicamente quasi con l’obbligo di vincere il titolo è un problema o può essere uno stimolo in più?

Parlare di obbligo di vincere mi fa sorridere… Tutte vogliono essere protagoniste e vincere, ma poi ne vince una. Negli ultimi nove anni a vincere è sempre stata la stessa.

Ha parlato di negatività attorno all’ambiente Inter: pensando al passato, qualche dichiarazione avrebbe evitato di farla?

Penso che qualsiasi mia dichiarazione venga sempre vista in maniera negativa. Mi sto abituando anche a questo. A inizio anno ero troppo sereno e sono stato incolpato perché non ero più io, perché avevo mollato. Ora succede l’opposto. Vuol dire che devo trovare una via di mezzo.

JUVENTUS

Le parole di Pirlo:

Che allenatore è Gasperini?

È un allenatore molto bravo che ormai fa bene da tanti anni. È cresciuto qui nel settore giovanile della Juve e ha fatto bene ovunque è andato. Ha il suo modo di giocare molto marcato e quindi va avanti con le sue idee che gli stanno dando grandi risultati.

Cosa pensa dell’abbinamento con il Porto?

È un abbinamento giusto. Quando si arriva a questo punto le squadre sono tutte forti, non puoi aspettarti grandi sorprese. Abbiamo grande rispetto del Porto e dovremo affrontarla nella giusta maniera. Adesso però c’è tempo per pensare alla Champions, dobbiamo tuffarci nel campionato.

È questa la linea di continuità di risultati che stava cercando?

Più che risultati è l’atteggiamento e la concentrazione nell’affrontare tutte le partite allo stesso modo, sia in Champions che in campionato. Quando hai l’atteggiamento giusto e lo spirito di voler fare la partita poi i risultati sono dalla tua parte.

Dove è cresciuta la squadra maggiormente e dove ha ampi margini di miglioramento?

È cresciuta nella convinzione e nella ricerca del risultato attraverso un atteggiamento aggressivo, cercando di recuperare la palla velocemente per poi avere la gestione del gioco. Dobbiamo migliorare sull’aspetto tecnico, sbagliamo troppo tecnicamente nel corso della partita e su questo dobbiamo lavorare ancora molto.

Qual è la cosa che sta ripetendo di più ai suoi giocatori in allenamento in questi giorni?

Concentrazione. É quella che viene a mancare in alcune situazioni della partita. Se non stiamo collegati per 95 minuti poi le partite si complicano quindi bisogna lavorare su questo.

Un punto sugli infortunati?

Adesso ci sono Giorgio (Chiellini n.d.r.) e Demiral che piano piano stanno recuperando e speriamo di averli a disposizione nei prossimi giorni.

Dopo undici giornate, che campionato è secondo lei?

È un campionato strano ma come tutti gli altri campionati europei. Con il covid e le partite ravvicinate si è un po’ equilibrato tutto e quindi bisogna affrontare ogni partita con la giusta mentalità. Non ci sono più le squadre materasso, ci sono squadre forti che pensano a giocare e non solo a difendersi. Bisogna affrontarle tutte con una certa mentalità altrimenti rischi di andare incontro a brutte sorprese.

LAZIO

MILAN

NAPOLI

PARMA

ROMA

Le parole di Fonseca:

Il precedente all’Olimpico con il Torino è un segnale di pericolosità della squadra di Giampaolo?

Questa partita di undici mesi fa non è importante, è fondamentale la qualità di oggi del Torino. Sono forti, la classifica non dimostra la loro qualità. Sono sicuro che sarà difficile contro una squadra molto organizzata e che vuole sempre giocare avendo la palla. Quello che è importante è sentire che il Torino sia un avversario forte. Dobbiamo giocare al nostro meglio.

La situazione in difesa?

Kumbulla sta bene, non ha lesioni. Mancini e Smalling sono pronti per giocare, vediamo domani chi giochera.

Lukaku ha detto di essere tra i 5 migliori attaccanti al mondo: Dzeko può essere tra questi?

Non sono d’accordo con Lukaku. I due migliori sono Dzeko e Borja Mayoral, il terzo è Mkhitaryan.

Dopo la sua espulsione con il Sassuolo e la squalifica di Cristante, ritiene che ci sia una disparità di trattamento tra la Roma e le altre squadre di Serie A non punite in casi simili ai vostri?

Per me è un discorso chiuso questo.

Cosa chiede alla squadra per mantenere questo livello?

Ambizione in ogni partita. Non guardiamo i numeri, pensiamo solo al prossimo match, difficile col Torino. Dobbiamo mantenere sempre la nostra ambizione.

Ha cambiato qualcosa nella preparazione?

Cambiare la preparazione quando non abbiamo tempo è difficile. Ora stiamo meglio, i risultati ci stanno portando motivazione, ma cambiare la preparazione è difficile.

Più difficile domani rispetto a Bologna?

Sono tutti match difficili in Italia, contro tutti gli avversari. Pensavo che fosse difficile vincere a Bologna così come lo è col Torino.

Rinforzi a gennaio?

Ora pensiamo solo al Torino.

Karsdorp può giocare tre gare di fila?

Dobbiamo monitorare la sua situazione. Sta tornando a giocare con regolarità, sta giocando con molta intensità, ma quando ci sono tre partite in una settimana dobbiamo fare attenzione, ora è difficile per lui giocare tre partite.

Gioca Pau Lopez?

Antonio sta meglio, ma domani giocherà Pau.

Farà turnover?

Non voglio cambiare molto, dobbiamo stare attenti a Karsdorp, manca Cristante. Cambieremo 2-3 giocatori. Comunque non capisco perché solo noi giochiamno giovedì, a meno di 72 ore dalla prossima sfida, mentre tutti giocano oggi.

SAMPDORIA

SASSUOLO

Le parole di De Zerbi

La squadra però sta crescendo.

Stiamo facendo meglio sicuro, stanno rientrando dei giocatori dagli infortuni e quelli che non erano brillanti stanno tornando a essere quelli veri, questo passa dalla volontà di tutti, dal desiderio di tutti, che il risultato è più facile ottenerlo giocando. Il pensiero non deve andare solo alla vittoria ma alla vittoria attraverso il nostro Dna.

La vittoria col Benevento?

A me dopo le partite non mi piace discutere o andare a difendere il lavoro o la prestazione più di tanto. La gara col Benevento si deve dividere in due, primo e secondo tempo: i dati dimostrano che nel primo tempo abbiamo giocato noi e il Benevento è ripartito 3-4 volte, lo dimostrano i dati del possesso palla, di quanto siamo stati nella metà campo avversaria. Nel secondo tempo abbiamo sofferto più del lecito. La partita con la Roma uguale: nel primo tempo abbiamo fatto noi la gara, abbiamo tirato più in porta, nel secondo invece non meritavamo di vincere e meritava più la Roma, le partite però durano 90 minuti e bisogna giudicarle in maniera oggettiva.

In 5 gare su 6 il Sassuolo non ha preso gol.

Tutti i ragazzi sono cresciuti nel non voler prendere gol, non credo che ci siano differenze. In queste 5 partite di clean sheet avremmo potuto subire gol come in altre abbiamo subito gol alla prima occasione. Non sono state partite perfette, ora vogliamo con più forza non prendere gol, ma a livello di organizzazione e di concetti non è cambiato niente, è cambiata la voglia di andare oltre, di mettere la pezza a un errore del compagno, e fin quando la palla non va in porta abbiamo la convinzione di non voler prendere gol.

Fiorentina?

La gara più difficile in questo momento, se pensassimo il contrario domani perdiamo. L’ho già detto alla squadra e lo dirò ancora. Si sono create le condizioni per aspettarsi una reazione della Fiorentina che ha giocatori forti. Noi questo dobbiamo saperlo e dobbiamo prepararla come se giocassimo come la prima in classifica, altrimenti saranno problemi grossi, avremo già dei problemi e non dobbiamo aumentarli perché togliamo qualcosa e questo è un altro passaggio di maturità della squadra, la svolta mentale a volte ce l’hai e a volte torni indietro e per non tornare indietro dobbiamo preparare la gara come se giocassimo con la prima.

Turnover?

Ci sarà qualche cambiamento perché lo prevede la gara, perché ci saranno 3 gare in 7 giorni e in base alle sfide che penso possano venire faccio delle alternanze.

Infortunati?

Rientra Caputo, rientra Defrel, rientra Chiriches e vediamo se a partita in corso o se dall’inizio ma stanno bene, li ho visti bene e li ho visti bene di salute. E’ una notizia importantissima per noi, siamo tutti a parte Filippo Romagna e Ricci che si è fatto male la settimana scorsa.

SPEZIA

TORINO

UDINESE

VERONA

La conferenza di Juric

Ha fermato tante big, ma dice che non siete ancora soddisfatti. Quando sarete davvero forti?

Siamo consapevoli di non essere forti. In questo momento stiamo facendo risultati e stiamo migliorando il gioco a tratti, con disponibilità totale da parte di tutti. Stiamo mettendo un po’ di gioco, ma non abbiamo ancora la sensazione dell’anno scorso, non ci siamo ancora vicini. Ciò non significa che non ci arriveremo, né il contrario: ci sono tanti nuovi che devono migliorare, adesso siamo in fase di costruzione.

Chi recupera per domani?

Favilli si è fatto male durante la partita, mi dispiace molto per questo ragazzo e lo devo ringraziare, perché ci ha dato una mano sui piazzati. Lui sicuramente mancherà, poi abbiamo qualche giocatore che non recupera dopo lo sforzo, e in questo modo non trovi continuità e certezze. Queste sono le cose ancora da vedere domani.

Ha in mente altre sorprese per domani?

Quando succedono queste cose entrano in gioco varie esigenze. Non è una situazione di emergenza come un mese fa, ma è un momento in cui non siamo ancora ‘chiari’. Provi soluzioni che in questo momento stanno andando bene, anche se non è il massimo della vita, perché a un allenatore piacono le certezze. Io devo ringraziare i ragazzi, Tameze ha fatto tutti i ruoli al massimo delle sue possibilità. C’è grande disponibilità, e questo è importante. Poi ovvio che non voglia fare cazzate, voglio avere certezze, perché è così che si migliora il gioco.

Cosa deve succedere affinché in futuro si punti a qualcosa in più della salvezza?

Non siamo al livello di Samp o Genoa, ma nemmeno vicini. Non è che i risultati nascondono tutto, non è così. Non è questa la strada, per me. Poi si sta creando un gruppo e stiamo facendo risultati, ma serve un’altra visione. Poi leggo delle plusvalenze, che secondo me non ci sono più, se vogliamo crescere. Adesso i risultati coprono tutte le cose, e ho sempre detto che sono contento, ma se vogliamo parlare di altre cose ci vuole un altro approccio.

E qual è?

Non vendere i migliori giocatori, e che quando compri i giocatori li compri, come le altre società di Serie A. Quando ti manca un pezzo lo sostituisci. Noi siamo ad un livello leggermente superiore di due anni fa, ma non vicino alle altre squadre. Io magari sembro esagerato, perché stiamo facendo risultati fantastici, ma il concetto di crescita non è questo secondo me. D’altra parte c’è grande disponibilità da parte della società, non sto attaccando nessuno. Ma in questo mercato c’è stata una visione diversa dalla mia.

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