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Spalletti, dal falso-nueve al falso-dieci: l’esaltazione del trequartista atipico

Analizziamo le mosse tattiche dell’allenatore, che hanno permesso ai neroazzurri di uscire indenni dall’Allianz Arena, costringendo sullo 0 a 0 la Juventus

Spalletti e la cura maniacale della tattica

Uno dei marchi di fabbrica di Spalletti, è sicuramente l’altissima attenzione e dedizione alla tattica. Molto spesso, come nel caso della prima avventura alla Roma, tale lavoro ha portato la squadra a giocare un bellissimo calcio, esaltandone gli interpreti.

Se, da una parte reinventò Francesco Totti nel prolifico ruolo di falso-nueve, dall’altra ideò di sana pianta una nuova figura: il trequartista atipico, un falso-dieci tanto per rimanere in tema.

Atipico, perchè a ricoprire quel ruolo è un giocatore che nasce come centrocampista più arretrato o di sostanza e gli vengono chieste frequenti incursioni offensive e tiri dalla distanza.

Da Perrotta a Brozovic, passando per Nainggolan e Borja Valero

Il primo giocatore ad essere insignito di tale grazia, fu Simone Perrotta. Al centrocampista ex Juventus e Chievo, venne chiesto di giocare più avanti rispetto al suo solito e i risultati arrivarono in fretta. Concluse la stagione 2005/2006 con 35 partite giocate e 5 gol, bottino che gli garantì la convocazione per i Mondiali in Germania.

Durante la seconda esperienza nella Capitale del tecnico toscano (2016/2017), il prescelto a ricoprire il ruolo di trequartista atipico fu Radja Nainggolan. Anche il belga si era sempre contraddistinto per quantità e dinamismo ma, anche stavolta, la spallettiana-intuizione si rivelò giusta: 37 partite e ben 11 gol, contro i 6 della precedente stagione.

Sulla panchina dell’Inter

All’arrivo sulla panchina neroazzurra, in cima alla lista dei desideri di Spalletti figurava Borja Valero. Il centrocampista spagnolo si è sempre contraddistinto per continuità di rendimento e ottime doti tecniche con la maglia della Fiorentina. Nonostante la presenza in squadra di centrocampisti offensivi come Joao Mario, al suo arrivo lo spagnolo viene preferito nel ruolo di trequartista, dove gioca stabilmente.

Juventus – Inter, il derby d’Italia

Al momento della lettura delle formazioni ufficiali, una novità non sfugge agli occhi dei più attenti. In uno dei match più caldi di questo campionato, Spalletti decide di cambiare, arretrando Borja Valero sulla linea dei centrocampisti ed inserendo, nel ruolo di trequartista, Marcelo Brozovic.

Lo spagnolo viene dunque preferito in un ruolo di costruzione del gioco, mentre al croato viene chiesto di inserirsi tra le linee.

L’esperimento ha avuto successo a metà, complice anche l’atteggiamento degli avversari. La partita è rimasta da subito bloccata ma, in ogni caso, i neroazzurri sono usciti indenni dall’Allianz Arena, mantenendo così la vetta della classifica.

Nota fantacalcistica: secondo la Redazione Fantapazz, entrambi i calciatori hanno giocato una partita da 5,5 in pagella, con Brozovic “punito” con un -0,5 a causa dell’ammonizione.

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