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Salernitana-Torino: le parole di Juric

Il Torino di Juric sarà a Salerno ospite in un derby tra granata in una gara che si annuncia insidiosa. Seck rappresenta un’opzione.

Juric in conferenza parla delle condizioni di Brekalo, Seck, Belotti e gli altri.

Come sta Brekalo?
“E’ tornato, anche se ha saltato dieci giorni di lavoro. Sta bene, adesso vediamo”.

Cos’è successo in questi due mesi e mezzo di risultati negativi?
“La sosta è servita per riflettere. Ci sono state problematiche, ma in queste otto partite abbiamo preso sei pali, subito quattro errori arbitrali e subito tre gol negli ultimi minuti: c’è da migliorare tanto, ma il calcio a volte è così. Per una squadra media, queste cose hanno spostato gli equilibri. C’è stato poco di molto negativo, ma i risultati sono questi. E non vedo nemmeno un calo dei giocatori, la vedo più così”.

Da chi si riparte in porta?
“Vanja ha fatto benissimo per lungo periodo e ha avuto un piccolo calo, quando fai una scelta del genere lo metti in preventivo. Berisha ha fatto bene due partite e poi è incappato in un errore o non errore a Genova, ma ha fatto molto bene contro Inter e Bologna: la mia intenzione è continuare con lui”.

Può giocare Seck titolare?
“E’ una delle opzioni. Le altre sono Lukic e Linetty, oppure Brekalo a destra”.

Come ha ritrovato Belotti?
“In casa fa un certo tipo di partite e in trasferta è inesistente. Mi aspetto un atteggiamento diverso anche nelle gare esterne. E’ una brutta botta l’eliminazione della Nazionale anche per il Gallo”.

Come commenta l’eliminazione dell’Italia?
“Non così negativa…la Macedonia ha fatto un tiro e un gol, l’Italia ha fatto la partita anche se senza creato moltissimo: è girata molto male per l’Italia”.

Come si semina per il prossimo anno?
“Si è fatto un lavoro eccezionale fino alla scorsa sosta, qualcosa fuori da ogni logica perché giocavamo sempre gli stessi. Gli ultimi risultati hanno sminuito un po’ il lavoro, ma hanno influito gli episodi. Adesso dobbiamo prima salvarci, perché nella vita non si sa mai, e poi dare un senso alla stagione: se si fa bene, è positivo perché nonostante tutte le problematiche abbiamo sistemato qualcosa e siamo migliorati; se si fa male, resta un sapore negativo. Le nove partite che mancano vanno in questa direzione, bisogna dare un senso positivo alla stagione”.

Come mai Aina non ha più giocato?
“Da quando è tornato dalla coppa d’Africa, non si allena bene. Avevamo fatto un lavoro con lui durante l’andata, aveva fatto una partita strepitosa contro l’Inter, poi non si è più allenato come prima. La scelta è questa, ma spero che in questi 45 alzi il livello perché ha doti”.

Quanto è indispensabile Belotti per lei?
“Lo aspetto sul campo: fa prestazioni eccellenti ma anche molto negative. Poi si vedrà…Se sta come contro l’Inter è un top player, il problema è che in trasferta spesso non c’è. Voglio nove partite a grandi livelli, poi il contratto si vedrà dopo”.

E’ comprensibile un calo nel girone di ritorno?
“Anche adesso abbiamo fatto partite ottime, ma siamo sempre stati in equilibrio: anche quando abbiamo vinto, abbiamo faticato. Gli episodi determinano in un senso o nell’altro. A me spiace perché guardavamo in avanti e puntavamo più in alto, i ragazzi non si sono mai tirati indietro. L’unico neo è Praet che si è fatto male subito dopo il mercato, è un giocatore che ci dava almeno due o tre spunti a partita: lui ci è mancato molto in fase offensiva”.

Cosa si aspetta dalla Salernitana?
“Hanno cambiato completamente a gennaio, in casa fanno sempre buone prestazione con aggressività. Hanno sofferto tutti là, sarà una partita tosta e difficile. Dobbiamo stare molto bene per fare risultato”.

Come commenta i sei mesi di Nicola al Toro?
“Ha fatto un grande lavoro. Era una situazione difficile e ha ottenuto l’obiettivo. E’ un ragazzo splendido, ci conosciamo di cuore e gli auguro il meglio”.

Cosa si aspetta dalla società per la prossima stagione?
“A livello di lavoro, abbiamo tutto ciò che ci serve: dallo staff alle cose, anche se non abbiamo un centro sportivo classico. Ma un allenatore qui può lavorare tranquillo e avere tutto ciò di cui ha bisogno. Delle altre cose si parlerà dopo, ma è già qualcosa aver potuto lavorare liberi e in autonomia totale. Ho potuto scegliere i miei uomini e non ci sono state interferenze”.

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