La Roma si prepara a uno degli appuntamenti più attesi dell’anno: il derby contro la Lazio. Dopo il passo falso con il Torino, i giallorossi dovranno affrontare la squadra di Sarri in una stracittadina che infiamma sempre la Capitale. In conferenza stampa, il tecnico Gian Piero Gasperini ha fatto il punto della situazione dal quartier generale di Trgoria.
Per quanto riguarda gli acciaccati, Gasperini ha spiegato che Wesley ha avuto una ricaduta dopo la gastroenterite della scorsa settimana e le sue condizioni restano da valutare nelle prossime ore, mentre Hermoso sarà sottoposto ad alcuni test ma non ci sono grandi segnali d’ottimismo al momento.
Lo sguardo è tutto sul derby: “Si tratta di una sfida che ha fascino ovunque, per lo spettacolo in tribuna e la passione che coinvolge l’intera città. È un duello che va oltre i valori tecnici o la classifica, perché la tensione e la rivalità rendono tutto più speciale e sentito” ha detto l’allenatore.
Commentando la forza della Lazio, Gasperini ha sottolineato il valore dell’organico biancoceleste, elogiando la continuità del gruppo allenato da Sarri, rimasto compatto rispetto allo scorso anno e riconoscendo i meriti sia della squadra sia del tecnico avversario.
Interrogato sulle sue passate battaglie tattiche contro Sarri fin dalla Serie C, Gasperini ha evidenziato come il loro percorso sia ricco di incroci ma oggi preferisce concentrarsi solo sul presente con la Roma, consapevole della sfida professionale che rappresenta allenare nello scenario romano.
Si è parlato anche di Pellegrini: il tecnico ha ribadito la fiducia nel ragazzo sia dal punto di vista fisico sia motivazionale, e lo considera pronto a scendere in campo se servirà, sottolineando il bisogno di recuperare tutti gli elementi della rosa per affrontare al meglio un calendario fitto.
Gasperini ha infine sottolineato quanto sarà importante una squadra coesa, capace di reagire dopo una sconfitta, con attenzione su pressing, organizzazione e aggressività in tutti i reparti. Il messaggio lanciato è chiaro: per il derby serve una prova superiore sul piano del gioco, e le soluzioni arriveranno solo lavorando insieme e puntando sulle qualità di ogni singolo giocatore.
Lei e Sarri siete i valori aggiunti di Roma e Lazio?
“Non giochiamo, sennò facevamo molto male. Sì, d’accordo, ci prendiamo tutte le nostre responsabilità: domani conta la prestazione. Chiunque giochi deve riuscire a esprimere al meglio le proprie possibilità, perché sono partite attese soprattutto dalla tifoseria, e quindi sotto quell’aspetto bisogna dare il massimo. Non è un problema. Certo, dispiace che ci siano gli infortuni di uno, di un altro, perché tolgono qualcosa alla partita. Però poi si va in campo 11 contro 11, e chi scende in campo può fare bene e rappresenta comunque la propria squadra”.
Cosa deve cambiare lei per adattarsi a questa Roma?
“Di sicuro, dopo tutti questi anni, in tanti dall’inizio della mia carriera mi hanno detto che non si può giocare così: «In C non si può fare», «in Serie B è un’altra cosa», «in Serie A è un’altra cosa», «in Champions è un’altra cosa». E invece i principi sono difficili da cambiare. Certo, devo tener conto delle caratteristiche dei giocatori. L’ho già detto: per me Pellegrini non è un attaccante, Baldanzi è un trequartista. Abbiamo attaccanti e giocatori di qualità che sono fuori, quindi devo necessariamente rispettare le caratteristiche della rosa. Questa è un’ottima squadra. Non sono neanche convinto che abbiamo fatto così male e che le cose non siano venute fuori. Ora, per una partita andata in quel modo, stiamo cancellando i due mesi precedenti, quando fino a sabato scorso i commenti erano diversi. Abbiamo fatto ottime gare, dato buone impressioni e dimostrato un modo di stare in campo comunque preciso. Se si intendono i miei principi, quelli non sono modificabili. Ma delle caratteristiche dei giocatori devo tenere conto. Se mi snaturerei? No, non ho intenzione di snaturarmi adesso. Forse avrei dovuto farlo prima, però è andata bene così”.
Cosa va fatto diversamente in fase offensiva?
“La fase offensiva è come quella difensiva: viene fatta da tutti e non si può dare sempre la colpa agli attaccanti. Se hai una buona fase offensiva, crei situazioni favorevoli e metti gli attaccanti nelle condizioni di fare più gol. Non dipende solo da loro. Così come nella fase difensiva è importante il lavoro di attaccanti e centrocampisti, magari per far fare bella figura ai difensori, allo stesso modo quando mancano i gol bisogna cercare soluzioni e miglioramenti in tutta la squadra. È sempre troppo facile dare la colpa a qualcuno, ma non è così. Per quello che abbiamo visto in questo periodo, abbiamo fatto tante cose buone, ma in quella parte del gioco dobbiamo migliorare. Globalmente, però, non si può semplificare dicendo che la colpa è di uno o di un altro”.
La Lazio si affronta con un pressing asfissiante oppure chiudendo gli spazi tra le linee?
“Credo che dovremo fare bene entrambe le cose. Non basta farne bene solo una: dobbiamo farle bene tutte. Bisogna conoscere le caratteristiche e le qualità degli avversari, come sempre, e mettere in campo le nostre qualità migliori, cercando di mettere in difficoltà i loro giocatori. Su queste basi si preparano le partite e, con le prestazioni, si cerca poi di realizzare ciò che vogliamo ottenere”.
El Aynaoui può giocare in coppia con Koné?
“Nell’ultima partita ha giocato in un ruolo un po’ più avanzato, che non è semplice. Per me può comunque ricoprire tutti e tre i ruoli del centrocampo. Quando giochiamo con tre centrocampisti o quando giochiamo con due, è uguale: è un giocatore duttile, dinamico, che può adattarsi a tutte le posizioni”.
Dove giocherà domani Soulé? L’orario delle 12:30 può essere un problema come contro il Torino?
“Il problema di giocare alle 12:30 è legato alle temperature di questo periodo, ma riguarda entrambe le squadre, quindi è una difficoltà condivisa. Come ho detto domenica, giocare con questo caldo è sicuramente un aggravio per tutti i giocatori. In allenamento, comunque, abbiamo provato anche altre soluzioni. È un giocatore che sta facendo bene: l’anno scorso ha giocato spesso come quinto difensore, mentre quest’anno lo utilizziamo in maniera più offensiva. Sta avendo un buon rendimento ed è anche abbastanza prolifico in zona gol, quindi non vedo particolari problemi se gioca un po’ più avanzato. Il ruolo dietro le due punte, invece, è ancora da verificare”.
El Shaarawy sta bene? Non ha giocato dal primo minuto contro il Torino…
“Sì. A parte quelli che abbiamo detto, gli altri stanno tutti bene.