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Live: Andrea Agnelli e Massimiliano Allegri in conferenza stampa

La conferenza stampa live di Andrea Agnelli e Massimiliano Allegri per spiegare le motivazioni del divorzio a fine stagione

Live la conferenza stampa di Allegri e Agnelli.

Con qualche minuto di ritardo inizia la conferenza stampa di Massimiliano Allegri ed Andrea Agnelli, alla presenza di tutti i giocatori.

Prende la parola prima Andrea Agnelli:

Non mi fate domande sul prossimo allenatore. Oggi è la giornata di Allegri, dobbiamo onorare lui che ha scritto la storia della nostra squadra. Con lui un rapporto oltre il mondo lavorativo, a lui devo tutta la mia stima e la mia riconoscenza. In lui ho trovato un amico sincero con cui potermi confrontare e confidare. La Juve continuerà a crescere, sia a livello della prima squadra la cui vittoria è l’obiettivo di ogni anno, sia a livello di U23, sia a livello della Juventus Women, a cui dovremmo trovare una casa.

Dopo la sconfitta con l’Ajax, il mio pensiero sull’affidarmi ad Allegri era sincero. Poi una serie di fattori e di motivazioni ci hanno portato al divorzio. Abbiamo capito che questo era il momento di chiudere, di chiudere comunque con una vittoria importante come quella dell’ottavo scudetto consecutivo.

Prende la parola Massimiliano Allegri, dopo un momento di commozione:

Ringrazio il Presidente per le belle parole spese, ringrazio i ragazzi per la stagione. Lascio un gruppo vincente dalle grandi potenzialità per vincere ancora il prossimo anno e migliorare in Europa. Ci siamo confrontati con la società, ha fatto le sue valutazioni ed avevamo intenti diversi. Ci lasciamo nei migliori dei modi, lascio una società solida con Presidente straordinario, con Paratici e Nedved che sono cresciuti, lascio un gruppo di giocatori straordinari. Domani sera festeggeremo la vittoria dello scudetto e l’addio di Andrea Barzagli. Domani sera dobbiamo festeggiare 5 anni straordinari.

Allegri la vediamo commossa, come prende questa decisione del Presidente?

La vivo serenamente, nei rapporti professionali è fisiologico dividersi. Tra persone intelligenti, quando capisci che ti devi separare, non c’è bisogno di andare avanti. Una cosa è certa, abbiamo fatto 5 anni straordinari e bisogna essere orgogliosi di questo.

Presidente lei è stato in qualche maniera condizionato da fattori esterni, come i tifosi, nella sua decisione?

No, ha contribuito più che altro il cuore. Gestendo aziende bisogna saper prendere decisioni nei momenti in cui vanno prese. Sarà il futuro a farci valutare se saranno state scelte corrette o meno. All’interno di un’azienda bisogna ascoltare le opinioni di tutti e poi si devono prendere le decisioni.

Si vede molta passione del Presidente e commozione da parte del mister. Presidente come mai questa decisione? Tra le ragioni per cui lei ha deciso di terminare il rapporto, quale è stata la causa maggiore di questo divorzio? Mister pensa di aver pagato le diciture che non sai far giocare bene le squadre?

Agnelli: non credo che io e Max dovremmo parlare dei rapporti di coppia

Allegri: Non penso di aver pagato queste diciture, è stato sempre un dibattito continuo con i giornalisti. Alla fine bisogna valutare gli obiettivi che alla Juventus sono solamente vincere. Alla fine della stagione abbiamo vinto un Campionato ed una Supercoppa, abbiamo fatto una stagione straordinaria. Io allenatore dovrò sempre analizzare la prestazione e non il risultato, anche le partite di calcio sono strategia, non sempre si può giocar bene. Se quando giochi male e perdi, perdi lo scudetto. Questo, per fortuna, alla Juventus non è accaduto. Io non mi accontento di dire ” Giochiamo bene, ma abbiamo perso”. Nel calcio bisogna vincere, contano i risultati, soprattutto alla Juventus. A calcio anche difendere non è vergogna, le grandi sfide le vincono le grandi difese. Cardiff è un esempio: il primo tempo abbiamo difeso bene, nel secondo abbiamo difeso male, mentre il Real ha difeso meglio di noi.

Nella vita ci sono tante categorie, allenatori che vincono sempre, allenatori che non vincono sempre ed allenatori che non vincono mai: ci sarà un motivo per cui questi non vincono mai. Quelli che vincono, piaccia o non piaccia, sono più bravi degli altri. Quelli che perdono, poi, possono dire quello che vogliono. Potrei fare un esempio, ma qui verrebbe poi giù tutto.

Mister va via anche perchè non può fare l’allenatore manager?

Assolutamente no, nella Juventus sono stato protagonista delle scelte e mi sono sempre confrontato con la società. Sono stato parte integrante dell’azienda.

Presidente che tipo d’allenatore cercate? Si può fare chiarezza su Conte?

La prossima domanda, a questa ho già risposto.

Allegri, sorridendo: Barzagli è in rampa di lancio come allenatore

Allegri ti senti Juventino?

Quando ero piccolo ero sempre un pò Juventino, avevo un poster di Platini. Essere Juventino significa far parte di una famiglia che ha un DNA ben preciso, che ti insegna la cultura del lavoro e della disciplina. Sono stati 5 anni di grande insegnamenti, dove sono cresciuto.

Presidente la decisione è stata presa prima delle riunioni o è maturata?

E’ maturata lungo il percorso, è venuta al termine di alcune riflessioni che si sono portate avanti. E’ evidente che è la società a prendere le decisioni, non è che Max si sarebbe rinnovato il contratto da solo. La società è composta da gente tutta utile e nessuna indispensabile. Si è valutato che questa è la decisione migliore per la Juventus.

Allegri ricordava Agnelli l’insulti al suo arrivo nel 2014. Ad oggi si legge ancora di un Allegri che non ha conquistato la tifoseria, si è chiesto il perchè?

Non me lo sono domandato, perchè i tifosi comunque mi hanno sempre mostrato il loro affetto e mi hanno regalato anche emozioni. E’ normale che non potevo mettere tutti d’accordo, ma sopratutto quelli dentro lo stadio non li ho mai avuti contro.

Allegri quale sarà il tuo futuro?

Non so niente, so solo che domani dovremo festeggiare in campo. Poi si vedrà, è possibile che riposerò come è possibile che continuerò. Valuterò le situazioni che mi si presenteranno.

Presidente è stata la decisione più sofferta da quando è alla guida della società?

Sì, credo di poterlo confermare per quanto detto in introduzione.

Presidente come deve essere la Juve del futuro e quanto deve essere diversa da questa?

Questa è una domanda da girare a Paratici, sarà lui a decidere questo. La direzione sportiva è in capo a Fabio Paratici, ha lui queste responsabilità ed ha degli obiettivi.

Termina la conferenza stampa, tra gli applausi dei presenti ed un abbraccio tra Allegri ed Agnelli.

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