Chissà cosa avrà pensato Gattuso quando, per la seconda partita di campionato consecutiva, l’ormai ex-oggetto misterioso Andrè Silva ha segnato il gol vittoria. L’allenatore calabrese ha cercato fin dai primi giorni di tracciare un netto segno per dimenticare il passato. Addio alla difesa a 3, agli esperimenti di formazione, addio al possesso palla fine a se stesso.
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Milan, con Gattuso un ritmo da Champions
Ebbene si, se ci si ferma ad analizzare i dati del Milan guidato da Ringhio, i punti messi in cascina sono ben 23. Quasi il doppio dei cugini neroazzurri fermi a quota 12 e sotto solamente a Juventus e Napoli, rispettivamente prima e seconda in classifica. In una ipotetica classifica che va dalla 15esima giornata (giorno del debutto di Gattuso in panchina) ad oggi, i rossoneri occuperebbero il terzo posto. E pensare che l’esordio del tecnico calabrese non era stato dei migliori, col gol-beffa del portiere del Benevento Alberto Brignoli. Il Milan, allora depresso e deriso sui social, ha saputo riprendersi e tornare alla carica per un posto di prestigio nel campionato italiano.
L’esplosione di Cutrone e la rinascita di Calhanoglu
Tra i tanti, troppi flop di inizio stagione figurava sicuramente il nome di Hakan Calhanoglu. Il centrocampista ha fatto trascorrere notti insonne ai tantissimi fantallenatori che avevano creduto ciecamente in lui. Spento e demotivato era la brutta copia del talentuoso calciatore che avevamo ammirato gli anni precedenti, tanto da insinuare dubbi sul confermarlo o venderlo nel mercato di riparazione del Fantacalcio. Fortunatamente, la cura-Gattuso ha rigenerato il centrocampista turco, che ha aperto le marcature nell’ultima partita contro il Chievo.
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La vera sorpresa in casa rossonera è però Patrick Cutrone. Il giovane attaccante italiano ha saputo scalare le gerarchie dell’attacco milanista grazie al suo impegno e alla freddezza sotto porta, nonostante i 20 anni da poco compiuti. Ha già messo a segno 7 reti nella stagione del suo debutto nella massima serie, che gli hanno regalato la convocazione in Nazionale, guidata da Di Biagio.
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Montella “rivendica” la sua creatura
Parole pungenti quelle rilasciate da Vincenzo Montella, ex allenatore rossonero, a Radio Anch’io Sport. L’ex aeroplanino parla dell’attaccante e della fresca convocazione:
“Sono felicissimo della sua convocazione, quasi come se fosse stata la mia, lo sento come una mia creatura. L’ho fatto debuttare io, si intravedeva la sua fame.
E parla dell’esperienza negativa in rossonero, terminata con l’esonero:
A volte siamo pagati anche per essere il capro espiatorio. Non puoi ottenere risultati subito se in squadra non hai giocatori che già hanno vinto. Noi, a parte Bonucci, avevamo giocatori che avevano vinto poco.
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