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Inzaghi parla della prima di Campobasso contro il Monza

Che Inter troveranno i tifosi?
“Sicuramente domani sarà emozionante, è la prima volta che rivedremo i nostri tifosi dopo Istanbul, dove sono stati meravigliosi. Non vediamo l’ora di cominciare, speriamo di farlo nel modo giusto perché se lo meritano”.

Che vibrazioni sente nella squadra e nell’ambiente? Bisogna iniziare in maniera diversa rispetto all’anno scorso…
“Per quanto riguarda la preparazione, i ragazzi hanno lavorato molto bene, nonostante i viaggi lunghi e complicati. Però la squadra si è allenata nel migliore dei modi, i ragazzi e noi come staff non vediamo l’ora di cominciare. Abbiamo queste tre partite prima della sosta e vogliamo cominciare bene”.

Aveva tratteggiato gli obiettivi, a partire dalla seconda stella. La squadra è cambiata molto, che valutazione dà della forza della squadra in questo momento?
“Per quanto riguarda il mercato lo sappiamo: è complicato per quasi tutti, sappiamo che è in atto un grandissimo cambiamento. Abbiamo cambiato tantissimi giocatori, qualcuno chiaramente tra i migliori nel proprio ruolo in Italia. Però sono arrivati calciatori di grandi prospettive, giovani e qualcuno più esperto”.

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Ma rispetto all’anno scorso vede una squadra più forte, più debole, un po’ mancante in attacco?
“Questo lo dirà il campo: abbiamo cambiato tanto, per scelte nostre e di qualche giocatore, però quello che saremo lo dirà il campo. Io per quanto mi riguarda posso dire che ho visto grandissimo impegno. Posso dire di come la squadra lavora: i giovani sono importanti e poi abbiamo messo dentro qualche giocatore più esperto che li aiuterà”.

Chi sono i favoriti per il campionato?
“Non ho mai fatto pronostici. Ho detto che il nostro grande sogno sarebbe vincere la seconda stella: se lo meriterebbero i nostri tifosi. Il nostro obiettivo è vincere trofei e fare più partite possibile come è stato l’anno scorso”.

Su cosa punta un allenatore come caratteristica principale di una squadra che vuole provare a vincere?
“Entusiasmo e motivazioni. Quello che mi hanno dimostrato i ragazzi in questi primi 45 giorni di lavoro insieme è un impegno folle che hanno messo in questi due anni all’Inter. Ci sono stati dei cambiamenti: sono cambiati 10 giocatori, fa parte del calcio moderno e in più abbiamo l’incognita del mercato aperto, in più quello arabo sarà aperto anche dopo la chiusura di quello italiano e qualche allenatore si può trovare con qualche giocatore in meno”.

Si è parlato tanto di un avvio morbido in calendario, però a inizio stagione le piccole sono insidiose.
“Il calendario lascia il tempo che trova: l’anno scorso doveva essere molto molto difficile alla fine e proprio lì abbiamo recuperato posizioni, conquistando un posto Champions che a febbraio non era così certo. Sulle ultime 10, in teoria complicatissime, ne abbiamo vinte otto. Noi sappiamo che in Serie A tutte le squadre sono organizzatissime e le sfide dovranno essere interpretate nel migliore dei modi. Io posso solo dire che in questi quaranta giorni ho visto la squadra lavorare bene, per quanto riguarda il mercato c’è la grande incognita che è ancora aperto: con la società ci confrontiamo h24. Sappiamo tutti che ci manca un difensore e dovremo essere bravi a prendere un giocatore importante in quella posizione”.

Ha detto che qualcuno è andato via per scelta sua. Si riferiva a Lukaku?
“Ne ho già parlato, lo ringrazio per quello che ci ha dato l’anno scorso: l’ho voluto con tutte le forze e lo avrei rivoluto ora. Spiace per come è finito, perché era stato accolto dalla famiglia Inter nel migliore dei modi”.

Alla fine è arrivato Arnautovic. Cambia qualcosa in attacco, ha perso qualcosa o è cresciuto?
“Per quanto riguarda gli attaccanti, i 4 che ho a disposizione stanno lavorando bene. Lautaro e Correa li conoscete, Thuram e Arnautovic sono nuovi ma tutti li conoscete: sono di grandissima caratura e devono assicurarci i gol di Lukaku e Dzeko. Sono due giocatori che faranno molto bene, che si integrano con gli altri due: c’è grandissima fiducia da parte di tutti e per come stanno lavorando sono fiducioso”.

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Come vede Sommer e Thuram?
“Sono giocatori che arrivano da altri campionati. Thuram parla già un italiano perfetto, quindi chiaramente sarà più agevolato nell’inserimento. Somemr è un grandissimo professionista: non avete bisogno che ve lo presenti, ma al di là di loro due che son due ottimi giocatori abbiamo fatto tanti acquisti che ci danno la possibilità di essere completi in ogni reparto. Sappiamo che ci manca ancora un difensore e la società sta lavorando per questo”.

Che caratteristiche deve avere questo difensore?
“Deve essere un terzo. Noi abbiamo aggiunto Bisseck, un giovane di ottime prospettive che sta lavorando molto bene e viene dal campionato danese: secondo me ci darà soddisfazioni, ma è giusto aspettarlo e aiutarlo. Ci manca un braccetto destro, che in questo mercato non è facilissimo da trovare. C’è qualche profilo su cui stiamo lavorando e speriamo di poterlo acquistare”.

In attacco farebbe ancora qualcosa?
“Quattro calciatori sono serviti, l’abbiamo visto anche l’anno scorso. In questo momento sono soddisfatto con loro quattro e speriamo che da domani possano fare ottime partite”.

Secondo posto nella classifica di allenatore UEFA dell’anno, cosa prova?
“Sono contento di questa nomination, insieme a due grandi allenatori. Va condivisa con il mio staff, con la società, con i calciatori che ci sono e che non ci sono più”.

Thuram e Arnautovic che caratteristiche hanno rispetto a Dzeko e Lukaku?
“Sono due giocatori diversi, Arnautovic è un giocatore fisico, una prima punta con grandissima tecnica ed esperienza. Thuram è un nazionale francese, ha fatto molto bene a ‘Gladbach negli ultimi anni: ci interessava già in passato, secondo me è un ottimo acquisto. Sono due giocatori che si integrano molto bene con gli altri due attaccanti in rosa”.

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Quali sono i piani su Sensi?
“Sta lavorando benissimo, quotidianamente. Io sono contento di come è tornato qui, ma ero contento i primi sei mesi che era con me per quello che ha fatto. Sta lavorando bene e sono soddisfatto. Adesso il pensiero più importante che ho in testa è la partita di domani del Monza: forse se ne sta parlando un po’ meno”.

Cosa si aspetta dal Monza?
“È un’ottima squadra molto bene allenata. Gli ex? Frattesi e Augusto sono due ottimi giocatori, a mio parere ci aiuteranno tantissimo. Frattesi unisce qualità e quantità, Carlos ha qualità importanti e inizierò di volta in volta chi far partire”.

Baratterebbe questa candidatura UEFA con l’arrivo di Pavard?
“È un obiettivo, non lo nego. Non mi va di parlare di giocatori di altre squadre: c’è una rosa non larghissima, noi abbiamo bisogno in quella posizione importante, fermo restando che a Darmian vanno fatti i complimenti per quello che ha fatto all’Inter, ma in tutti i ruoli ho bisogno di competizione”.

Iniziamo subito con le critiche di Sacchi, cosa ne pensa?
“Me lo riportate voi, non ho letto e anche quest’anno cercheremo di far ricredere sul campo chi parla male non tanto di me ma dei miei ragazzi, perché sono due anni che stanno facendo grandissime cose”.

Domani tornano a San Siro gli ex D’Ambrosio e Gagliardini.
“Domani San Siro li applaudirà, non dimentichiamo Carboni che è un ottimo talento. Sono ottimi professionisti ed è giusto che San Siro li applauda, se lo meritano ampiamente”.

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