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Inter-Juventus: le parole di Allegri e Chiellini per la Supercoppa

Allegri e Chiellini in conferenza stampa prima della finale di Supercoppa contro l’Inter dove tutto può succedere in gara secca.

I convocati di Allegri per la Supercoppa

Le parole di Allegri e Chiellini in conferenza stampa presenta la sfida all’Inter di Supercoppa.

Le parole di Chiellini

Come arriva la Juve a questa partita?
“Dobbiamo avere equilibrio nel nostro percorso, la vittoria di domenica dà una botta di adrenalina importante ma non dobbiamo farci travolgere. Mentalmente non siamo stati bravi in stagiona ad avere continuità, questa però è una finale. Ci giochiamo il titolo con grande umiltà, sappiamo di incontrare una grande squadra ma di potercela giocare perché ne abbiamo fatte tante, sia vinte che perse anche quando eravamo noi favoriti”.

Cosa non dovete sottovalutare?
“L’Inter è una squadra fisica e tecnica, dovremo stare attenti e concentrati. Stiamo bene, siamo quasi tutti a d’ospite tranne Federico. Io cosa vuol dire perché l’ho vissuto, però lui è un giocatore in gamba. Questa è una bella botta per tutto il calcio italiano. Faccio un appello per il regolamento: non ha senso che chi è ammonito o espulso in campionato debba saltare una finale. Non è logico, spero che chi di dovere faccia qualcosa. Cambiamola questa cosa perché in una finale ci devono essere i migliori.

Come stai, pronto per scendere dall’inizio?
“Sto bene, ho avuto le feste di Natale travagliate come metà degli italiani. Per fortuna stiamo bene, ho avuto anche modo di allenarmi con costanza negli ultimi giorni. Non partiamo favoriti come l’anno scorso con l’Atalanta, ma gli episodi possono cambiare i pronostici. Dispiace che in quello stadio bellissimo non ci siano tutti gli spettatori, bisogna adeguarsi alla situazione. Priorità alla salute pubblica”.

Come cambiare preparare una finale da sfavoriti?
“Se ne parlava già lo scorso maggio dove per la maggior parte non eravamo favoriti. Chiaramente con l’Inter a maggior ragione, però può succedere di tutto in una partita secca. Però paradossalmente può esserci maggiore attenzione per dimostrare di potersela giocare anche con chi ha vinto il campionato l’anno scorso e probabilmente lo vincerà di nuovo quest’anno”.

Che suggerimenti ha dato a Chiesa?
“Abbiamo parlato subito a caldo, ci siamo subito resi conto della gravità. Gli siamo stati vicini come fratelli maggiori, nei primi giorni è tutto molto strano. Il peggio arriva quando stai per rientrare, adattarsi ai cambiamenti del tuo corpo non è così semplice”.

Come si cura l’assenza dalla partita in alcuni momenti?
“Comunicazione, aiutarsi l’un l’altro tenendosi sempre attivi. Ci sta nei 90 minuti che capita che sei affaticato e poco lucido, la comunicazione collettiva aiuta a sopperire a questa problematica”.

Si aspettava un’Inter così forte e tanta sofferenza nella Juve?
“Chiedete a Bastoni cosa pensavo a ottobre, gli ho detto che il campionato potevano perderlo solo loro. Come rosa e varie situazioni sono completi, non mi sorprende. Perdere Ronaldo è importante, a volte nascondeva dei problemi. Quando lui segna sempre diventa più facile non vedere quei problemi che tante squadre hanno. Mi aspettavo un anno di fatica, siamo la squadra dell’anno scorso con Locatelli e Kean in più e Cristiano in meno. Ma c’è la consapevolezza che con il lavoro i risultati si possono raggiungere”.

Le parole di Allegri

Chi avrà a disposizione domani?
“Devo vedere l’allenamento di oggi. Bonucci ha recuperato, Danilo ancora non si sente sicuro. Forse lo avremo possiamo settimana a completa disposizione o dopo la sosta. Domani gioca Perin in porta, Tek domani arriverà all’ultimo momento: lui è l’ultimo che si è vaccinato e quindi dobbiamo rispettare un protocollo che lo fa arrivare all’ultimo allo stadio. Cosatti non voleva farmi giocare neanche Chiellini… Ieri leggendo la Gazzetta dello Sport, era stonato il giudizio su Rugani che ha fatto una bella partita a Roma. Come al solito vengono attaccate le etichette ai giocatori. Ci tenevo a dirlo perché ha fatto molto bene, lui nei modi di difendere è tra i più bravi e poi come tutti ha i suoi difetti. Vediamo dopo l’allenamento come stanno, Dybala non doveva giocare 86 minuti e vediamo come sta. Domani è una partita a sé, in uno stadio meraviglioso contro la squadra più forte del campionato che arriva in un momento esaltante. Sarà una bellissima partita che non deve intaccare il nostro cammino qualsiasi sia il risultato. Sabato poi arriva l’Udinese, domani dobbiamo giocare con entusiasmo e voglia e intelligenza cercando di portare a casa questa Supercoppa”.

Ha parlato con Chiesa?
“Ci ho parlato dopo la partita e ieri mattina, dispiace per lui e per il calcio italiano. Son cose che capitano e deve stare sereno. Per ovviare a questa mancanza tutti dobbiamo fare qualcosa in più”.

Cambia il mercato con l’infortunio di Chiesa?
“La rosa è questa e rimaniamo con questi. Abbiamo tante soluzioni offensive e se c’è necessità alzeremo Cuadrado”.

Chi gioca in difesa domani? Sono arrivati i gol dalla difesa…
“Meno male che ha segnato De Sciglio l’altra sera. Rientra Alex, Bonucci non è in condizione di giocare dall’inizio. La coppia sarà quella e con noi verrà anche De Winter”.

Ha sentito Marotta negli ultimi anni?
“Sì l’ho sentito, ho sempre tenuto i rapporti con i vecchi dirigenti. C’è anche un lato umano non solo professionale, io rimango legato affettivamente alle persone. Ci siamo visti a pranzo a Milano ogni tanto, ho rapporti con Galliani che sento due volte a settimana”.

Come ha vissuto dalla tribuna la partita?
“Dalla tribuna il calcio sembra più lento, poi Landucci deve prepararsi perché sarò squalificato in Coppa Italia. Ho pensato anche di andare in panchina visto che è andata bene…”.

Rispetto alle aspettative sul progetto, la partita di domani può cambiare i giudizi?
“Il giudizio sulla partita di domani non cambia. Deve regnare l’equilibrio qui alla Juventus, abbiamo diversi giovani in squadra a livello di esperienza. Sono contento della scelta che ho fatto sapendo che ci vorrà un pochino di temo per tornare a essere protagonisti in assoluto. Però è una sfida, torneremo a essere forti quando riusciremo ad avere equilibrio che nessun evento positivo o negativo sposta”.

Domani spazio per Kulusevski dal primo minuto?
“Con Dejan ho parlato anche ieri. Sta capendo la Juventus, come tutti serve fare un salto di qualità a livello mentale. la determinazione fa cambiare la carriera di un giocatore, è importante che anche lui trovi maturità per giocare certe partite”.

L’Inter può aprire un ciclo?
“Non so se aprirà un ciclo, dovremo essere bravi noi a mettere il bastone fra le ruote. Noi dobbiamo cercare di raggiungere quelle davanti, poi l’anno prossimo vedremo. Dobbiamo essere bravi ad accorciare i tempi per provare a tornare a essere in lotta per lo scudetto”.

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