In 5 minuti, il Napoli di Sarri si ritrova in Paradiso all’improvviso.
È stata una partita difficile. Non solo per un buon Chievo che ha tenuto bene il campo e le ha saputo tenere alle corde il Napoli, ma è stata una partita difficile perché dal rigore parato da un immenso Sorrentino e quindi dal possibile gol del vantaggio, gli azzurri sono passati a subire il gol dello svantaggio realizzato da Stepinski, complice un clamoroso errore in uscita di Koulibaly e piatto apparecchiato per il polacco dall’assist dell’ex Giaccherini. Molti interpreti di Sarri ieri hanno offerto una prestazione ben sotto il loro standard naturale. Mertens e Callejon poco partecipi al gioco, Koulibaly in ombra da un paio di partite, fa registrare un calo di forma e di voti. Anche il gesto di stizza di Insigne nei confronti della curva a fronte di qualche fischio, fa intendere quanto sia importante la questione scudetto.
Il ritorno di Milik
Il polacco premeva da un po’ per rientrare nel vivo del gioco, alle spalle del tridente azzurro che nelle ultime partite sembra un pò bloccato: recuperato dal secondo e grave infortunio, aveva messo insieme spezzoni sempre più lunghi e sempre più convincenti. Col Sassuolo era andato vicino al gol, con il Chievo lo ritrova dopo il suo ultimo del 19 agosto 2017 contro l’altra squadra di Verona. Prima va vicino alle rete ma Sorrentino in uscita gli chiude lo specchio, poi realizza il pareggio su imbeccata di Insigne. Rivitalizza il San Paolo, ed il primo gol di Diawara in campionato con la maglia azzurra, all’ultima occazione nata da un corner battuto da Callejon e spiazzato da Milik ha fatto tremare Fuorigrotta e dintorni, tenendo viva la fiamma della speranza chiamata scudetto.
Il Chievo avrebbe meritato miglior sorte, ma la parabola di Diawara permette agli azzurri di restare in Paradiso…