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Gilardino presenta l’esordio in serie A in panchina

Le sue emozioni della prima in A, contro la Fiorentina.
“E’ normale che come tutti gli esordi c’è emozione ma c’è anche convinzione e consapevolezza da parte mia, della squadra e dall’entusiasmo che ci sta trasmettendo il nostro popolo. Nella mia carriera ho vestito la maglia della Fiorentina dove ho vissuto, insieme alla squadra, momenti importanti come li ho vissuti al Genoa. Domani sarà una bella sfida, la prima di un lungo percorso e bisogna goderselo nel modo giusto con la giusta consapevolezza di quello che dovremo fare all’interno della gara, il giusto sacrificio e la giusta umiltà, armi che ci hanno permesso di raggiungere questo traguardo la scorsa stagione. Affronteremo una squadra forte, finalista dei Conference e Coppa Italia l’anno scorso”.

Questa attesa può sovraccaricare la squadra?
“La responsabilità è mia. Per quanto riguarda la squadra, dobbiamo affrontare la partita con la stessa intelligenza tattica delle altre partite. Ci saranno momenti in cui dovremo sacrificarci nella fase difensiva, dovremo fare una partita perfetta contro di loro. La squadra è in costruzione, sono arrivati giocatori importanti nel gruppo come Martin, Thorsby, Leali. Sono arrivati De Winter, Retegui, Messias che però dovrà stare fermo per un po’ di tempo. Mi auguro di poterlo avere dopo la sosta. Sono giocatori che danno gioventù, freschezza qualità e fisicità all’interno di un gruppo ben rodato. Per domani siamo un po’ corti a livello numerico, abbiamo dei giocatori da valutare come Melegoni e Vogliacco. Gli altri stanno tutti bene”.

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Come arriva il Genoa?
“Abbiamo lavorato bene da Moena fino a Genova. C’è la convinzione di fare la partita giusta. Fondamentale è la determinazione che metteremo dentro la gara”.

Che Serie A si aspetta?
“E’ un campionato molto competitivo. Ci sarà una suddivisione fra le prime cinque squadre, poi la metà classifica e cinque squadre che si giocheranno la salvezza. Dovremo dare un’identità alla squadra, non vedo l’ora sia finito il mercato perchè in questi giorni ci sono stati cambiamenti. Nel nostro caso cambiamenti in positivo con giocatori che di qualità che si sono inseriti nel gruppo. L’allenatore vorrebbe che la squadra fosse pronta subito e finisse subito il mercato. Sono contento di quello che mi hanno fatto vedere i ragazzi”.

Obiettivi?
“Noi dobbiamo raggiungere i 40 punti e non è mai facile. Ogni anno in A ci sono sempre momenti particolari e raggiungere un traguardo è qualcosa di speciale. Ogni giorni si lavora per migliorare e questo deve essere dentro la testa di tutti, per non porsi limiti”.

Malinovskyi?
“Aspettiamo che sia definitiva, è un giocatore che non sta a me presentarlo e ha fatto vedere cose importanti nel campionato di Serie A”.

Come stanno Bani e Biraschi?
“Sia Mattia che Davide hanno recuperato a pieno”.

Come si sono inseriti i nuovi?
“Si sono inseriti bene. Ci portano caratteristiche diverse, Messias quando lo avremo a disposizione. Dovrà essere bravura mia e dello staff nel trovare l’equilibrio giusto”.

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Hai parlato di equilibrio: in base anche agli acquisti quanto sarà importante saper cambiare sistema di gioco anche a gara in corso?
“Assolutamente sì ma dobbiamo essere pronti già da domani, dall’inizio o a partita in corso. Dobbiamo essere pronti a partire da chi gioca e chi arriverà. E’ fondamentale in questo campionato essere bravi al cambiamento. Dall’inizio o a partita in corso”.

L’inizio di campionato tosto.
“Abbiamo un inizio importante. Dobbiamo affrontarlo con grande entusiasmo. Un allenatore deve mettere nelle giuste condizioni i giocatori di potersi esprimere. Più giocatori ha e più un allenatore deve trovare le soluzioni per esaltarli e creare situazioni pericolose nella fase offensiva”.

I lanci lunghi e la costruzione dal basso?
“La costruzione dal basso deve essere chiara a tutti e deve essere con un fine ed è quello di superare le linee di pressione dell’avversario il più veloce possibile. Poi si può costruire con più passaggi o con più uomini nella tua metà campo. Abbiamo lavorato per cercare soluzioni sapendo che la Fiorentina ha grande qualità tecnica. E’ una squadra che cerca di creare più superiorità numerica nella metà campo avversaria. Sappiamo le loro qualità e i loro punti forti. E abbiamo lavorato su dove possiamo creare difficoltà”.

La Fiorentina ha punti deboli.
“Sono una squadra che è arrivata ottava in campionato l’anno scorso, hanno tanta scelta nell’undici titolare e in chi subentrerà”.

Dove potresti collocare Malinovskyi e Messias?
“Messias ha ricoperto tanti ruoli. E’ un giocatore duttile che si sacrifica in entrambe le fasi. Quando sarà al massimo della condizione sarà importante. Malinovskyi all’Atalanta ha giocato nei due in mezzo o trequartista, nel Genk ha giocato come play”.

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