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Fiorentina-RFS Riga: la conferenza di Italiano e Biraghi

Dopo 5 anni la Fiorentina torna a disputare una gara dei gironi in Europa. L’esordio di Italiano sarà al Franchi contro i lettoni dell’RFS Riga.

Le parole di Italiano

Come vive questa vigilia?
“Il ghiaccio è stato rotto con il Twente. Per noi era una partita importantissima e di fronte avevamo un avversario temibilissimo, l’attenzione era già alta da quella partita. Arriviamo preparati, quella gara ci ha lasciato tantissimo: non sottovalutiamo niente, in Europa è difficilissimo soprattutto quando non conosci nel particolare gli avversari e devi avere il massimo della concentrazione. L’emozione l’ho superata nel playoff, domani inizia questo mini-torneo, cercheremo di fare bene partendo in casa e continuando a giocare come stiamo facendo”.

Che approccio serve?
“Feroce e convinto, in ogni partita. Specie quando ci sono in palio punti importanti, l’approccio è importante. Se parti forte vuol dire che l’hai preparata bene e con grande attenzione e hai voglia di vincere la gara. Spesso lo facciamo, siamo bravi ad arrivare carichi delle nostre capacità e domani è importante. Soprattutto in casa siamo bravi, veniamo sempre trascinati e domani dobbiamo saper indirizzare la partita”.

Qual è l’obiettivo in Conference League? Atalanta esempio da seguire?
“L’obiettivo è onorare una competizione voluta e guadagnata col sudore, cercando di andare più avanti possibile. La competizione è dura, specie quando arriveranno le squadre di Europa League e inizieranno le sfide dentro-fuori. Là inizierà a diventare molto seria. Non so dove arriveremo, i doppi impegni e certi sforzi per noi sono una novità. Stiamo cercando di abituarci, vogliamo imparare in fretta. In questi anni l’Atalanta ha fatto un percorso straordinario, ma non in due minuti. Sono un esempio per quelli che vogliono ambire a fare bene su tante competizioni”.

C’è qualcosa dell’RFS per cui stare attenti?
“Abbiamo visto un bel po’ di partite dell’avversario, ma non lo conosciamo benissimo. Nel playoff di Conference sono andati a superare un turno complicato, come detto prima le difficoltà più grandi sono nel non conoscerli in profondità. Il Twente visto qui sembrava una squadra, in Olanda si sono trasformati, andando il triplo più veloce. Mi aspetto di tutto. Mai sottovalutare nulla, puntiamo sulle nostre qualità. Ho letto che giocheranno sulla difensiva, provando a sfruttare palloni giocati con superficialità. Cercheremo di non fare questo errore, ultimamente non lo stiamo commettendo. Mi auguro che domani sera la qualità degli interpreti sia esaltata”.

Come sta Gonzalez? Ha deciso la linea difensiva?
“Nico ha provato, vediamo come risponde. Ha questo problemino, abbiamo provato a tutelarlo per averlo a disposizione: vediamo come va col doppio allenamento e se portarlo o meno. Domani sarà della partita Ranieri, questo posso già anticiparvelo. Viene da un campionato importante, dove si è reso protagonista di una salvezza incredibile  e domani potrà sfruttare quest’occasione. Lo vedo concentrato e motivato, viene dal settore giovanile e sa il peso della maglia”.

Come sta rispondendo la squadra al doppio impegno?
“Stavolta abbiamo avuto qualche giorno in più per prepararla, avendo giorni in più per lavorare sui dettagli. Per il resto non è semplice recuperare in due giorni… Vogliamo mantenere l’identità e un livello alto di prestazioni, fin qui lo stiamo facendo ed è questo il nostro obiettivo”.

Ha deciso che Terracciano sarà il titolare di campionato e Gollini in Europa? L’errore di Jovic dal dischetto contro la Juve cambia le gerarchie?
“Pian piano diamo la formazione agli avversari… Domani gioca Gollini. Abbiamo due portieri di grande affidabilità, come ho detto e ripeto Pietro (Terracciano, ndr) è avanti per le conoscenze che ha e perché da un anno lavora con noi. Può essere un po’ in vantaggio ma la fiducia sui portieri è totale. Sui rigori sapete come la penso, abbiamo tre-quattro giocatori che a fine rifinitura calciano, rimane la regola che chi se la sente tira. Jovic è uno che ha già tirato dei rigori, e li sbaglia chi va a calciarli. Non può influire sul futuro, mi spiace perché poteva essere un gol importante per lui ma rimane il principio base. Mi auguro di avere altri rigori, significa che stazioniamo sempre in area avversaria. Non è giusto massacrare chi sbaglia, però dobbiamo sfruttare le occasioni”.

Domani ci sarà qualche cambio tattico?
“Può essere. Già in qualche partita disputata c’è stata la possibilità… Potrebbe capitare, per andare con maggiore pressione e fisicità davanti. Fin qui non è che non abbiamo vinto le partite perché non avevamo dentro quattro-cinque attaccanti di ruolo, ma perché manca l’istinto cattivo che deve avere una squadra così tanto a ridosso dell’area di rigore”.

Le parole di Biraghi

Come vive questa vigilia?
“Siamo già entrati nell’ottica europea nel playoff col Twente, sembrava più di Europa League che di Conference. Squadra di buona qualità e uno stadio in cui giocare era tutt’altro che semplice. Nella realtà siamo già calati, siamo stati bravi a passare quel turno e ora siamo pronti a affrontare con la massima serietà questa competizione, anche perché ce la siamo sudata”.

Qual è l’obiettivo in Conference League? Atalanta esempio da seguire?
“Porsi degli obiettivi non è facile, è la prima volta dopo tanti anni. Cercheremo di fare il massimo di partita in partita, giocando con così tanta frequenza è importante archiviare la partita fatta e pensare a quella dopo. Da quando è arrivato il mister stiamo costruendo cose importanti, l’Atalanta ci ha messo tempo per farlo, quello serve. Noi in un anno abbiamo raggiunto un traguardo incredibile, arrivando dietro a squadre che a inizio anno partivano nettamente davanti a noi. Abbiamo margini per migliorare, siamo pronti per questa competizione senza porci limiti”.

Un appello per il pubblico?
“Ho letto che per ora ci sono 10.000 persone… Sappiamo quanto è importante il pubblico del Franchi, se saranno solo questi ci dispiacerà. Possono esserci tanti motivi, ma dopo 5-6 anni che la Fiorentina non va in Europa ci si poteva aspettare qualcosa di più. Sarà un motivo per andare avanti: magari in partite più importanti lo stadio sarà pieno. Comunque ci hanno sempre dato qualcosa in più quando serviva la spinta”.

Difficile per un terzino avere la coppia di centrali rivoluzionata?
“Ci alleniamo ogni giorno cambiandoci, per noi è normale. E sono sicuro che domani Luca (Ranieri, ndr) farà una grande partita: è motivato e si allena bene, ci darà una mano”.

Lei è tra quelli con più esperienza europea.
“Sono contento che il turno preliminare sia stato così, abbiamo capito come funziona. Le prime partite che facevo in Europa mi aggrappavo all’allenatore e all’aiuto dei compagni, è una cosa che viene da solo. L’importante è che chi va in campo si aggrappi ai concetti su cui lavoriamo”.

Ieri Commisso ha detto che qualche critica l’ha toccata.
“Ovvio, non fanno mai piacere. Ma non mi danno fastidio, meglio a me che qualcun altro. Soprattutto ai nuovi… Sappiamo che la stampa è esigente come lo è il tifoso fiorentino, è così e io che sono qua da qualche anno posso assimilare e recepire in maniera differente. A volte certe critiche sembrano cattive e fatte apposta per essere distruttive, su questo il presidente ha ragione. Quelle costruttive si accettano”.

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