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Oleh Dubyna / Shutterstock.com

Finisce il duopolio Messi-Ronaldo, Luka Modric è pallone d’oro 2018.

Dopo 10 anni il pallone d’oro non viene assegnato né a Messi né a Ronaldo. Il vincitore è Luka Modric che diventa così il primo croato della storia del calcio a vincere l’ambito premio.

Dopo la vittoria della Champions League e il premio come miglior giocatore del mondiale Luka Modric si prende anche il pallone d’oro.

Una vittoria schiacciante quella di Modric che ha surclassato il secondo in classifica di oltre 250 punti (753 totali). Una stagione fantastica la sua, che l’ha visto vincere la terza Champions League di fila da protagonista e sopratutto portare la sua Croazia alla finale di un mondiale, traguardo mai raggiunto nella storia croata. Il podio viene completato da Cristiano Ronaldo (476 punti) e da Antoine Griezmann (414).

Dopo 10 anni finisce l’era del duopolio Messi-Ronaldo.

L’ultimo “umano” che vinse il premio di France Football fù Ricardo Kakà nel 2007. Da quel momento in poi cominciò l’era dei due extraterrestri: Messi e Ronaldo. Nel corso di questi 10 anni tanti altri campioni avrebbero meritato il premio, da Iniesta a Sneijder sono molti i giocatori che han vissuto annate ricche di trofei e prestazioni eccezionali ma a vincere era sempre il più forte in assoluto: Messi o Ronaldo. Quest’anno invece il mondiale ha cambiato le carte in tavola e l’impresa compiuta dalla Croazia ha portato Modric alla vittoria del premio più importante a livello individuale.

Una vittoria meritata che premia un calciatore intelligente e decisivo in ogni passaggio.

In ogni caso quella di Luka Modric è una vittoria assolutamente meritata. Il croato ha trascinato la sua Croazia al mondiale e il suo club alla vittoria della Champions. Per entrambe le sue squadre è stato un vero e proprio faro in mezzo al campo dettando i tempi di gioco con meravigliosi passaggi. Un campione umile con un passato difficile. Da ragazzino infatti scappava dalla guerra civile rifugiandosi negli ostelli. In quegli anni iniziava il suo sogno, fuggendo dalla guerra con una palla in mano. Proprio quel pallone, adesso, è diventato d’oro.

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