Come vedere una partita in pace
Ho capito che se voglio vedermi una partita in santa pace devo tenere Raimonda lontano da me. Mercoledì c’era il Derby di Milano in coppa Italia in contemporanea con un altro evento imperdibile a cui non potevamo assolutamente mancare: il compleanno di una sua amica della palestra. Ma vuoi mettere il derby di Milano con questo compleanno?
“tanto il Milan, la tua squadra, perde che te la vedi a fare sta partita?”
“1. tifo Inter;
2. magari il Milan perde;
3. che te ne frega a te? Ti raggiungo più tardi? Per le 22.30 massimo 22.45 sono al locale in tempo per il taglio della torta”
“se fai più tardi giuro che questa volta dormi sul pianerottolo!”
“Tranquilla amore!”
La partita a casa di amici
Per la cena mi sono organizzato con un mio amico tifoso del Milan, ma con la moglie grandissima cuoca. Ho accettato di vedere la partita con un nemico, ma ne valeva la pena dal punto di vista culinario.
La serata procede bene se non fosse per quel gol annullato a Peresic per fuorigioco di Ranocchia. Io e Leonardo ci insultiamo a vicenda tra una prelibatezza e l’altra di sua moglie Rosaria. I 90 minuti regolamentari finiscono sullo zero a zero. Tra me e me spero che l’alcol stia facendo i suoi effetti su Raimonda che, di solito, dopo 4 spriz non ricorda neanche il suo indirizzo di casa e che, quindi, non si ricordi che le avevo promesso di essere alla festa di compleanno non più tardi delle 22.45
I supplementari, le minacce e le preghiere
Ma alle 22.47 mi arriva la telefonata che non avrei voluto ricevere: “ma quanto dura sta partita?”
“amore ci sono i tempi supplementari!”
“non è vero! Mi avevi detto che sarebbe finita sicuramente alle 22.30”
“Eh sì, ma ci sono i supplementari, per le 23.30 arrivo!”
“Se scopro che non ci sono i supplementari e sei da qualche altra parte a bere birra con gli amici ti giuro che litighiamo!”
“e perché ora non stiamo litigando?”
“non hai visto ancora niente! Stiamo aspettando te per fare il taglio torta!”
Ho pregato che non ci fossero i rigori e che la partita finisse entro i tempi supplementari, le mie preghiere sono state sicuramente accolte, ma non è assolutamente andata come speravo.
L’arrivo alla festa
Arrivo nel locale, dove tutti festeggiavano allegramente questo compleanno, con tanta tristezza per la sconfitta nel derby della mia squadra del cuore. Ad attendermi c’è la mia amata Raimonda che mi vede e mi dice: “dai amore non essere triste, ti abbiamo aspettato per la torta e poi la tua squadra ha pure vinto!”