Come sta Vicario? E la squadra in generale?
“Vicario sta convivendo con una botta al costato, stiamo provando a far di tutto, è convocato ma non ho la certezza che ci sarà. Sarà una scelta dell’ultimo, naturalmente lui è importante, ma abbiamo grande fiducia in Perisan. La squadra sta bene, abbiamo fatto due sconfitte, l’ultima immeritata. La forza nostra è mantenere la mentalità, non ho parlato alla ripresa degli allenamenti, sono andati a cento all’ora. Devono saper superare gli ostacoli, un percorso netto è difficile per tutti. Ora abbiamo un’opportunità per mettere la barca sulla retta via”.
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Che Udinese si aspetta?
“Hanno caratteristiche ben precise, sono di livello molto alto e allenati benissimo. Hanno individualità e fisicità, sarà una partita difficilissima come sempre. Tutte e due le squadre vorrebbero tornare alla vittoria, noi dobbiamo avere la mentalità giusta. Quello che ci sta mancando è la cura dei particolari, alla squadra posso dire poco dal punto di vista della personalità. Anche a Monza abbiamo fatto bene, ma abbiamo concesso gol nell’unico calcio d’angolo. Dobbiamo curare i particolari, ora che giochiamo meglio dobbiamo trovare maggiore equilibrio. Dobbiamo stare sempre sul pezzo per 95 minuti”.
L’obiettivo è quello di non fare un campionato anonimo. Cosa deve fare la squadra?
“Ci sono tantissimi punti in palio, abbiamo tanti scontri diretti e siamo padroni del nostro destino. Ci accontenteremo di salvarci, ma se siamo a dieci punti dalla salvezza bisogna essere equilibrati. Non dobbiamo aver paura di niente, siamo dentro il nostro obiettivo primario. I dettagli devono venire dalla nostra parte, e non mi riferisco solo all’ultima partita. Col Torino eravamo avanti 2-0, con lo Spezia abbiamo recuperato nonostante l’iniziale inferiorità. Sono innamorato dei miei giocatori e del loro atteggiamento, bisogna essere lucidi e intelligenti nel capire quel che serve per uscire da questo momento”.
A volte gli infortuni vi hanno frenato?
“Noi abbiamo un fuoriclasse che è il portiere, è come se al Napoli togli Osimhen. Cambiaghi ha caratteristiche diverse dai nostri attaccanti, purtroppo ci manca. Lo recupereremo ma ora dobbiamo attingere dal gruppo per quello che abbiamo. Lo stesso Caputo ha avuto infiammazione al tendine, sono certo che vedremo la differenza con le giornate passate. Ma non voglio avere alibi, è un concetto che non mi piace”.
I tempi di recupero per Destro e Cambiaghi?
“Sul quando Destro precisamente non lo so, spero dopo la sosta. Cambiaghi sta lavorando per la prossima partita”.
Affrontare una squadra che si è affrontata da poco come l’Udinese ha un vantaggio?
“Sicuramente non agevole, non abbiamo vantaggi particolari. Dipende da tante cose, dal momento. L’Udinese ha un atteggiamento ben chiaro, per me è una squadra forte e temibile. Noi dobbiamo essere al 100%”.
A centrocampo com’è la situazione?
“Questo è un reparto in cui c’è grande abbondanza e lo ritengo una fortuna. Stanno lavorando tutti per essere utili alla causa, hanno il compito anche di mettere pressione su chi gioca. Non cambio tantissimo, ma chi gioca deve sempre dare il massimo e garantire certe prestazioni perché dietro ho tanti potenziali titolari. Utilizzare tutti è impossibile, mi interessa che diano una mano per l’obiettivo comune”.
Fiducia in Satriano?
“Ce l’ho sempre avuta la fiducia nei suoi confronti. Per me è un giocatore importante, che ha tutto per diventare grande. Al di là del gol incarna lo spirito battagliero che ci serve. Anche per lui vale il discorso degli altri, scelgo chi è più funzionale e chi sta meglio. Spero anche che segni Caputo, gli serve, il gol ce l’ha nel sangue ed è incazzato come una biscia perché non sta segnando”.