Il sito dell’Udinese riporta le parole dei presentazione alla partita con la Juventus.
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La scomparsa di Gianluca Vialli ha sconvolto il mondo del calcio e Sottil apre l’intervista ricordando il calciatore e l’uomo che è stato: “è un brutto periodo. Dopo Pelè e Sinisa è scomparso oggi un altro grande uomo. L’ho marcato un paio di volte e mi è bastato per capire il campione che è stato. Era fantastico, percepivo dai comportamenti in campo la sua leadership ed il suo carisma, una grande persona e un grande uomo. Anche dopo la carriera da calciatore ha sempre dimostrato la sua immagine vera e genuina al pubblico. Oggi è un brutto giorno. Va via un grande uomo e calciatore.”
Tornando al campo, per quanto possibile, l’allenatore bianconero spiega la preparazione alla partita di domani in queste ultime ore: “non si lavora molto in questi casi sul piano fisico: che ha giocato poco ha fatto un lavoro più intenso, gli altri prettamente di recupero. Oggi è stata fatta una seduta prettamente di preparazione alla partita quindi molto concetto e poco fisico. Bisogna recuperare tutte le energie. Comunque, quando giochi a Torino contro la Juventus, non hai bisogno di tante motivazioni. Sono sicuro che domani i ragazzi saranno al top.”
“Allegri è sempre estato un allenatore molto pratico – continua Sottil – che fa della fase difensiva la sua solidità. Dobbiamo entrare in campo, domani sera, molto più concentrati del solito e della Juventus stessa. Noi abbiamo dimostrato di creare tanto, potenzialmente a livello offensivo facciamo male a tutte le squadre, dobbiamo essere più concentrati nella fase difensiva, dagli attaccanti ai difensori. Riguardo alla poca precisione sui tiri in porta nella scorsa partita – analizza ancora Sottil – credo che nessun calciatore vada calciare in porta senza cattiveria a questo livello. Quello su cui lavoro io è insistere sull’aspetto della convinzione, a livello mentale, e poi con le esercitazione e la ripetitività del gesto tecnico. Sono professionisti e sanno benissimo che con le qualità che hanno sono percentuali che vanno alzate in termini di precisione e lucidità. Non c’è una ricetta precisa ma un lavoro sul campo e un concetto mentale.”
La crescita di Ebosele nelle ultime gare viene confermata dallo stesso allenatore: “È un ragazzo del 2002 che è migliorato tantissimo dal ritiro, ha capacità di accelerazioni impressionanti, un cambio di passo devastante. Ha dovuto fare un percorso di adattamento fisico e tecnico-tattico. Oggi, è un giocatore che ha dimostrato di essere pronto, soprattutto sulla fascia destra, in cui si trova meglio. Siamo molto contenti di lui ed è sicuramente un’arma in più per noi.”