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Fantapazz racconta: Paul Gascoigne

Oggi è il compleanno di Paul Gascoigne, icona del calcio inglese e del calcio mondiale, famoso per le sue giocate in campo e per i problemi fuori.

Fantapazz inaugura una nuova rubrica “Fantapazz racconta”. L’obiettivo è quello di ricordare i campioni del passato, di cui magari in tanti ha sentito parlare, ma di cui sanno poco.

Oggi è il compleanno del mitico Paul “Gazza” Gascoigne, nato il 27 maggio del 1967 ed è di lui che oggi vogliamo parlare.

Gascoigne è un personaggio che ha fatto molto discutere per i suoi eccessi dentro e fuori dal campo, ma le sue doti calcistiche erano davvero fuori dal comune.

Genio e sregolatezza, potete vedere qui un video delle sue migliori giocate.

Da un punto di vista tecnico era un giocatore dotato di grande classe, dribbling e sapeva anche finalizzare l’azione, per se o per i compagni.

La giovinezza e l’inizio di carriera di Gascoigne

Nato da una famiglia povera i genitori gli danno il nome di Paul John in onore dei due membri dei Beatles Paul McCartney e John Lennon.

La sua infanzia è segnata dai problemi familiari, soprattutto del padre, ed a 15 anni sarà vittima anche di ludopatia a causa delle slot machine.

Grazie alle sue doti calcistiche riesce però ad emergere e, cresciuto nelle giovanili del Newcastle, fa l’esordio in prima squadra nel 1985, a 18 anni.

Chiude l’esperienza al Newcastle nel 1988 con 104 presenze e 25 gol per approdare al Tottenham per i successivi tre anni e dove esplose definitivamente.

Nella stagione 1990-91 mise a segno 19 gol, suo record personale, ma la sfortuna ci mise lo zampino e nella finale di FA Cup si infortuna gravemente al ginocchio e resta fuori per circa un anno.

La Lazio di Calleri lo aveva già acquistato e, nonostante il grave infortunio ed il passaggio di proprietà in favore di Cragnotti, la società biancoceleste decise ugualmente di portarlo nella capitale.

Gazza arriva alla Lazio che aveva 25 anni, ma già con qualche problema fisico e qualche chilo di troppo, sua eterna caratteristica, ma l’inglese ugualmente fece innamorare i tifosi laziali.

Le sue “giocate” dentro e fuori dal campo sono da Top assoluto ed anche i compagni di squadra di allora lo ricordano ancora con grandissimo affetto.

Il primo gol nella Lazio lo segna proprio nel derby di andata, il 29 novembre 1992 e potete vedere qui la sua giocata di testa.  Il primo anno nella capitale fu discreto, chiuso con 22 presenze e 4 gol.

Il secondo anno stava scivolando via sulla falsariga del secondo, ma ad aprile, dopo 17 presenze in A e 2 gol, si infortuna ancora gravemente e tornerà in campo solamente nell’aprile del 1995 nei minuti finali di un altro derby.

La carriera dopo l’esperienza alla Lazio

Dopo la Lazio la sua carriera ebbe un ultimo sussulto nei Rangers di Glascow, dove mise a segno ben 39 gol in 104 presenze e riuscì a portare a casa 2 campionati, una Scottish Cup e una Scottish League Cup.

Ai Rangers oltre che i suoi gol ricordiamo il celebre episodio in cui sventola il cartellino giallo all’arbitro dopo averlo raccolto da terra. Potete vedere qui l’esilarante episodio.

Dopo l’esperienza ai Rangers la sua carriera non ebbe più grandi picchi, anche a causa di un fisico maltrattato per lunghi anni.

Le varie esperienze al Middlesbrough, Everton e Burnley, quindi, non furono da ricordare. Dopo un’esperienza anche nella seconda lega cinese, chiuse la carriera al Boston UTD in quarta serie inglese.

Gazza con la maglia della nazionale

Un giocatore con una qualità così elevata non poteva passare inosservato ai vari tecnici della nazionale inglese e Gascoigne partecipò al mondiale di Italia 90 e Euro 96 proprio in Inghilterra.

Celebre fu il suo pianto ad Italia 90 dopo il cartellino giallo che subì in semifinale e che gli sarebbe costato l’eventuale finale. In entrambe le competizioni perse in semifinale contro la Germania, ai rigori. 

I problemi di Gascoigne fuori dal campo

Putroppo sono numerosissimi gli episodi in cui Gazza Gascoigne ha avuto problemi fuori dal campo. Numerosi sono i ricoveri in clinica nel tentativo di disintossicarsi da droga ed alcol. Nel 2008 addirittura subì un ricovero per disintossicarsi dal consumo di Redbull dichiarando che ne beveva anche 60 al giorno.

Ha subito anche due gravi operazioni, una nel 2007 per un’ulcera perforante ed una nel 2013 per una crisi cardio-respiratoria.

Ovviamente tutti questi problemi si sono ripercossi sulla sua famiglia ed il matrimonio con Sheryl, da cui ebbe anche un figlio, durò solamente due anni.

Più volte è tornato ad essere acclamato dai suoi ex tifosi. Celebre, ad esempio, è il giro di campo che Lotito gli ha concesso nel novembre del 2012 prima di una gara di Europa Legaue contro il Tottenham.

Nel 2021 partecipa all’isola dei famosi e si ritira dopo 39 giorni per un problema alla spalla.

 

 

 

 

 

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