L’Empoli si presenta al derby toscano cercando una vittoria che manca da tredici turni, cioè dalla trasferta di Napoli datata 12 dicembre 2021.
Il derby è una partita speciale, può essere la partita delle tante opportunità?
“Sì, chiaramente è una gara diversa dalle altre, ma a noi principalmente ci interessa la classifica. Poi è un derby, dobbiamo affrontarlo con la consapevolezza che sono più forti di noi. Cercheremo di mettere tutte le energie necessarie per superare una squadra che è più forte di noi. Cercheremo di ripetere quello che abbiamo fatto”
Come sta la squadra?
“Molto bene. A volte pensando alla formazione mi viene più da pensare ai problemi, questa volta ti dico che tutti sarebbero meritevoli di far parte del match. Sono in crescita, poi ovviamente bisogna vedere alla prova dei fatti, sul campo”
La Fiorentina è più forte, ma i numeri dell’Empoli sono importanti e simili a quelli viola in alcune statistiche.
“Sono d’accordo, è una gara aperta. Lo dimostrano i fatti e abbiamo fatto una gara alla pari all’andata. Siamo stati bravi anche dovendola inseguire. La considerazione è questa, a noi ci manca qualcosa dal punto di vista individuale e dell’esperienza. Giochiamo in uno stadio che a me piace molto, spero sia pieno e che ci sia tanta gente. Sarà una bella cornice”
Si parla di dare più spazio agli italiani, l’Empoli è prima in classifica. La gratifica?
“Indipendentemente dalla nazionalità e carta di identità cerchiamo di farlo al meglio. Abbiamo la necessità di interpretare il campionato con questi elementi. Una ricetta non ce l’ho ma bisognerebbe sentire chi lavora in quell’ambito, ossia agli allenatori delle giovanili nazionali”
Cosa teme di più della Fiorentina?
“La squadra pensa a giocare sempre, ha una grossa spiccata identità. Quando incontri una squadra che ha questa dote non devi basarti solo sulle individualità ma anche al contorno. Loro hanno tante cose che fanno a occhi chiusi e con una dedizione e una forza particolare”
La partita di domani può giocarsi maggiormente sugli esterni?
“Riconosco questi numeri, ma sarebbe meglio che facessimo qualche cosa in meno e qualche gol in più. Sul numero di situazioni positive possiamo alzare anche il numero di occasioni. Noi e loro pensiamo più alla porta avversaria che alla fase difensiva”
Come sta Cacace?
“Sta bene, ha giocato la prima partita nella quale ha anche segnato. Non ha giocato la finale, ha viaggiato due giorni fa e ha recuperato. Mi sembra molto soddisfatto di quella che è stata la trasferta e quindi anche l’aspetto mentale è importante”