Colantuono presenta la sfida spartiacque di Genova. Non sono escluse sorprese di formazione.
“Sono molto contento di avere a disposizione Diego Perotti, ma ha una storia recente che parla di una lunga inattività. Non calcava i campi da un po’ di tempo, ma è un’alternativa in corsa e un calciatore che può entrare nella ripresa. Difficile possa giocare dall’inizio”.
Il direttore sportivo ha parlato di gara spartiacque per il mister, come commenta?
“Non ho nulla da dire. Ha detto così, va bene così. Purtroppo è la verità, c’è poco da dire. Il mio rapporto con Walter va oltre un discorso professionale, non c’è nessun problema”.
Ci potrebbero essere novità sul piano tattico?
“Bisogna avere le caratteristiche per attuare un certo sistema di gioco, non è detto che il 4-2-3-1 garantisca la vittoria. Noi abbiamo delle peculiarità ben precise, al momento credo che la linea mediana non si possa discostare dai tre centrocampisti. In due, da soli, non si coprirebbe tutta l’ampiezza del campo. Non mi piace buttare sul tavolo tanti numeri, ogni sistema di gioco ha pregi e difetti. La Salernitana non si può permettere di partire in questo modo, sarebbe un rischio. In corso d’opera si può modificare, non mi pare che la mia squadra non osi. Contro lo Spezia, al di là di un primo tempo in cui abbiamo pagato la presenza di sette calciatori nuovi tutti insieme, ho visto una buonissima Salernitana. Ci manca un rigore netto, siamo stati superiori nel possesso palla, Kastanos ha avuto una grande occasione. Per come siamo partiti ritengo di essere soddisfatto, la storia dello Spezia insegna anche che i liguri hanno vinto molte gare fuori casa in tempi recenti”.
Ederson pronto per l’esordio?
“Lui e Mikael sono arrivati esattamente una settimana fa. E’ un calciatore molto interessante: ha corsa, fisicità, piede. Non è precluso nulla, assolutamente”.
Sul Genoa: “E’ una squadra molto fisica, che ha un grande ritmo e sarà una partita importante e combattuta. La posta in palio è alta, inizialmente immagino una gara fatta di duelli fisici e corsa. Bisognerà tener conto di tanti aspetti, anche nella scelta degli undici titolari”.
Settimana particolare per lei?
“Assolutamente no. Se mi crescessero i capelli sarebbero bianchi, conosco perfettamente le dinamiche. I giornalisti cercano lo scoop, fa parte del gioco. Sono concentrato solo sulla gara”.
Su Bonazzoli: “Ha lavorato bene, si è allenato, è nel gruppo e non si escludono sorprese. Con me, tra l’altro, è partito spesso dal primo minuto”.
Sul lavoro: “E’ necessario integrare velocemente i nuovi. E’ vero che alcuni non sono in condizione ideale, ma vengono da club importanti e si sono inseriti bene. Tocca a loro mettere in difficoltà l’allenatore. Quando avremo una condizione omogenea potremo valutare opzioni diverse sul piano tattico. Si proseguirà sulla difesa a quattro, per fortuna abbiamo messo alle spalle l’emergenza. Ora possiamo fare più cose: due linee da quattro, due trequartisti, due punte. Il calcio non si basa sui numeri, ma sull’equilibrio. Con i movimenti giusti anche i trequartisti possono diventare attaccanti. Questa Salernitana ha enormi potenzialità, già nel secondo tempo della gara con lo Spezia ce ne siamo accorti tutti”.
Su Fazio: “Andando avanti miglioreranno tutti, anche in settimana abbiamo fatto un’amichevole all’Arechi per sfruttare un campo bello e di grandi dimensioni. La partita è molto allenante, ti prepari a tutto ciò che può capitare la domenica. Progressivamente cresceremo ancora, siamo pronti ad affrontare un Genoa che corre, lotta e ha qualità. Era stato costruito per fare un campionato diverso, il mercato ha portato in dote gente di livello e non si pareggia per caso a Roma. Occorrono caratteristiche ben precise, la posta in palio è molto alta e i nervi saranno tesi”.