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cristiano barni / Shutterstock.com

Oddo e quel 3-5-2 tanto caro ad Udine

E sono 5 le vittorie consecutive dell’Udinese, rigenerata dalla cura-Oddo e dal nuovo modulo di gioco: un 3-5-2 che rievoca bellissimi ricordi.

La rivoluzione di Oddo

Netto cambiamento per i friulani dall’arrivo di Oddo in panchina: si è passati dal 4-3-3 (o 4-4-2) di Del Neri, al 3-5-2 del tecnico ex Pescara. Un errore gravissimo sarebbe fermarsi all’analisi prettamente numerica: quello che invece più è cambiato, è lo stile di gioco dell’Udinese. Come dichiarato a Sky Sport, il tecnico ammette di aver trovato giocatori che interpretano al meglio il tipo di calcio più idoneo in questo momento. Queste le sue parole, al termine della trasferta vittoriosa a Bologna:

Nel primo tempo abbiamo sofferto perchè abbiamo provato a prenderli alti, leggendo male la partita. Poi nel secondo tempo li abbiamo aspettati più bassi e abbiamo fatto meglio. Le nostre caratteristiche sono queste, quelle di ripartire e di far male in contropiede. Quando hai determinate caratteristiche non puoi inventarti niente, noi le abbiamo sfruttate al meglio.

Stesso modulo, ma qualche anno fa

Era la stagione 2010/2011 e l’allenatore dei friulani era allora Guidolin. La squadra concluse la stagione al 4° posto, l’anno successivo fece addirittura meglio, finendo sul gradino più basso del podio. Pur non essendo stata la stagione col miglior piazzamento in campionato, probabilmente fu quella che più fece sognare i tifosi. I bianconeri, schierati con l’attuale modulo di gioco, insegnavano calcio in giro per gli stadi di tutta Italia.

Una macchina quasi perfetta, una gioia per gli occhi veder giocare quell’Udinese, formata da giocatori che tutt’ora calcano i campi delle migliori squadre. Alexis Sanchez, Handanovic e Benatia, ma anche Cuadrado, Asamoah e Inler, senza dimenticarsi di Totò Di Natale, che si laureò capocannoniere del campionato.

Oddo predica umiltà

Le cinque vittorie consecutive non devono però far calare l’attenzione e la dedizione al lavoro. La strada è ancora lunga, per questo l’allenatore dell’Udinese cerca di indicare le linee guida nel prosieguo dell’intervista rilasciata a Sky Sport:

Non mi aspettavo queste cinque vittorie consecutive. Ero fermamente convinto che questa squadra avesse le potenzialità per fare meglio di quanto fatto all’inizio, ma cinque vittorie consecutive non sono facili da fare neanche per la Juventus. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario, ce lo teniamo stretto ma sempre mantenendo umiltà, senza cadere in quella presunzione che può essere pericolosa. Pensiamo domenica dopo domenica, poi più avanti vedremo dove stiamo e penseremo ad altri obiettivi.

Uno sguardo verso il futuro

Chi ha seguito l’Udinese in questa prima metà di campionato, non avrà potuto fare a meno di ammirare il talento di Antonin Barak. Il centrocampista ceco sta salendo alla ribalta per le sue ottime prestazioni e, soprattutto, per i 6 gol già messi a segno. Ma Barak non è solo questo, a 23 anni infatti brilla per dinamismo e chilometri macinati in campo. Gli osservatori di vari club hanno già messo gli occhi sul ragazzo, pronti a scommettere sulla sua crescita ma, per ora, il patron Pozzo sembra aver risposto picche.

In rampa di lancio anche altri giovani talenti scovati dall’attenta attivita di scouting della società friulana: Jankto, Fofana e De Paul su tutti.

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