L’asl di Torino ha chiuso lo stadio Grande Torino a tempo indeterminato a seguito delle positività riscontrate a partire da giovedì fino a ieri.
Sono infatti 6 i certi positivi fino ad oggi con un settimo in dubbio.
Ricostruiamo i fatti
Giovedì risultarono positivi due giocatori così come comunicato dalla società granata. Successivamente si è capito fossero Buongiorno, Murru a cui era da aggiungere il medico sociale Mozzone. In realtà già giovedì c’era un terzo tampone dubbio tra i giocatori che era quello di Linetty che si era unito alla spedizione per la Sardegna Arena. La conferma della positività del centrocampista polacco è arrivata poi sabato con il giocatore che ha lasciato il ritiro sardo per ritornare a Torino con un volo privato.
Da quel momento in poi, i giocatori del Torino si stanno sottoponendo a cicli quasi continui di tamponi di stanno portando alla luce ulteriori positività.
Al giro di tamponi post vittoria sul Cagliari, sarebbero risultati positivi i tamponi di Belotti, Baselli e Singo, con il dubbio su Bremer così com’era successo in un primo momento per Linetty.
Le decisioni dell’asl
L’asl di Torino, sospettando un focolaio pericoloso, ha imposto il divieto di uscire dalle proprie abitazioni a tutti i giocatori del Torino per una settimana e la chiusura dello stadio Grande Torino senza una data per la riapertura, almeno per ora.
Tale decisione, in pratica, sottintende il rinvio della gara di venerdì contro il Sassuolo di cui si attende l’ufficialità.
Ai margini, ma comunque all’interno, della settimana di clausura imposta, capiterebbe anche l’anticipo del 25° turno in programma martedì 2 marzo a Roma contro la Lazio.
Le ipotesi al vaglio sono due per questo secondo incontro:
- rinvio anche della gara contro la Lazio
- spostamento della gara all’interno dello stesso turno, se la situazione positivi dovesse permetterlo.
Al momento quello che sembra certo e di cui si attende, come detto, solo l’ufficialità è il rinvio di Torino-Sassuolo.