Daniele Galloppa ha analizzato con grande onestà la situazione dopo la recente sconfitta della Fiorentina contro il Mainz, maturata nei minuti finali della partita. La formazione toscana sta attraversando un periodo complicato, evidenziato dalla difficoltà di variare assetto offensivo: in rosa ci sono esclusivamente attaccanti centrali, senza veri esterni di ruolo, e il modulo resta ancorato al 3-5-2 o, in alternativa, al 3-4-2-1.
È Paolo Vanoli il nuovo responsabile tecnico, chiamato a trovare delle soluzioni per una squadra in crisi sia sotto l’aspetto mentale che tattico. La rosa è composta da tanti difensori centrali e non ci sono elementi utili per proporre un gioco differente. Non sorprende, quindi, che per ben cinque volte in quindici incontri i viola siano stati rimontati dopo essere andati avanti nel punteggio.
Il centrocampista Sohm lo ha detto chiaramente: “È una fase complessa, anche con il vantaggio basta un po’ di pressione degli avversari per metterci in difficoltà”. Quest’assenza di reazione e di alternative favorisce gli avversari, che ormai sembrano aver decifrato alla perfezione la tattica dei gigliati.
Per Vanoli inizia un compito molto delicato: risollevare una squadra in cerca di fiducia, costretta dentro sistemi di gioco prevedibili e alla ricerca di una nuova identità di gruppo.






