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Calcio Femminile: intervista a Ivan Zannoni, DS della San Marino Academy

Oggi si parlerà di calcio femminile e lo faremo con Ivan Zannoni, direttore sportivo della San Marino Academy.

Il calcio femminile è uno degli sport con più ampi margini di crescita nel futuro prossimo. Negli Stati Uniti sta riscuotendo grande successo, in Europa sempre più club decidono di investire in questo senso. E in Italia? Quali sono i margini di crescita? Qual’è la situazione attuale? Ne parleremo con Ivan Zannoni, direttore sportivo della San Marino Academy, squadra gestita dalla FSGC e che milita nel campionato italiano di calcio femminile.

Parola a Ivan Zannoni

Ciao Ivan, grazie per il tempo che hai messo a disposizione dei nostri lettori. Parlaci un po’ della tua esperienza nel mondo del calcio femminile e della squadra con cui collabori.

La squadra si chiama San Marino Academy, nella stagione appena terminata abbiamo militato nel girone C di Serie B nazionale arrivando al quinto posto con 53 punti. A causa della riforma prevista dalla LND che prevede un unico girone di Serie B nella prossima stagione 2018/2019 si salvavano solamente le prime tre classificate del girone, mentre le altre formazioni, tra cui noi, sono pertanto ‘retrocesse’ in Interregionale.

Un vero peccato, quello che in quasi la totalità dei campionati equivarrebbe ad una qualificazione alle coppe o ai playoff, per voi ha coinciso con una retrocessione. Ci saranno comunque state tante note positive, sulle quali lavorare per raggiungere gli obiettivi che avete in mente.

Possiamo ritenere l’annata comunque positiva perché la squadra ha mostrato importanti segnali di crescita rispetto al passato. Resta il rammarico di aver lasciato diversi punti per strada che ci hanno precluso di raggiungere i primi tre posti della classifica occupati da San Bonifacio, Fortitudo Mozzecane e Castelvecchio. Stiamo già lavorando in ottica del prossimo anno, vogliamo continuare il nostro percorso di crescita ed a prescindere dalla categoria in cui militeremo, abbiamo progetti ambiziosi.

In Italia, sempre più club, stanno puntanto sul calcio femminile. L’Inter con Regina Baresi in prima fila, il Milan, la Juventus… Sono segnali positivi?

L’interesse di grandi club maschili è importante, perché darà maggiore visibilità a tutto il movimento ed incentiverà sempre più le ragazzine ad avviarsi alla pratica di questo sport, che finora è stato un po’ snobbato in Italia.

Uno sguardo al futuro

Quanto sarebbe importante creare una Lega Calcio Femminile e renderlo quindi professionistico, permettendone una crescita ed un distacco dalla Lega Nazionale Dilettanti?

Creare una lega calcio femminile e rendere questo sport professionistico è un passo decisivo nello sviluppo del movimento. In questo senso è fondamentale, come sta succedendo, avvicinare le realtà professionistiche maschili al femminile. Sicuramente nel primo periodo diverse società che svolgono il femminile da tempo subiranno conseguenze e saranno penalizzate da questa entrata in scena delle big, che possono disporre di notevoli budget economici, di organizzazioni e strutture migliori. Senza voler essere egoisti, bisogna ammettere che questa è l’unica soluzione per poter far crescere il livello del calcio femminile italiano ed avvicinarlo alle potenze europee ed all’America, dove questo sport riscuote enorme successo. Credo che nel giro di 3-4 anni al massimo potremmo ammirare una Serie A ed una B composta quasi esclusivamente da club professionistici.

La qualificazione delle Azzurre al Mondiale 2019

Notizia di poche ore fa è quella della qualificazione ai prossimi Mondiali della Nazionale di calcio femminile. Come giudichi il raggiungimento di questo obiettivo?

Le azzurre di Bertolini hanno raggiunto un traguardo storico, grazie ad un percorso netto di 7 vittorie in 7 gare. La crescita mostrata nell’ultimo anno va a pari passo a quella dell’intero movimento. Dimostra inoltre che la qualità delle giocatrici c’è, serviva solo una maggiore consapevolezza nei propri mezzi e una mentalità e organizzazione vincenti. Per questo bisogna ringraziare la CT Bertolini. Dietro questa impresa, oltre alle prestazioni delle protagoniste in campo, c’è stato un grande lavoro di staff tra le varie componenti del Club Italia, che sta lavorando nella giusta direzione e non lascia nulla al caso. La partecipazione al Mondiale è motivo di grande gioia per tutti noi addetti ai lavori, per tutte le calciatrici e le società italiane. E’ un passo decisivo e forse di svolta per tutto il calcio femminile italiano. Spero rappresenti un punto di partenza per poter arrivare tra qualche anno al professionismo.

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