Di seguito tutti i convocati e le conferenze del 20º turno di campionato 2024/25.
Le tabelle di seguito contrassegnate con il simbolo “✅” conterranno le dichiarazioni delle conferenze stampa riportate ed i convocati se sono stati diramati. Se la tabella sarà contrassegnata con il simbolo “⛔️” significa che si è ancora in attesa di news a riguardo.
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ATALANTA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
BOLOGNA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
CAGLIARI
Contro il Milan esame importante?
“Assolutamente. Più che mai l’ardore dovrà guidarci, ogni avversario che incontreremo dovrà infonderci la necessità di fare prestazione e risultato. Mina? Vediamo, se riusciremo a recuperarlo verrà con noi”.
Bilancio della prima parte della stagione?
“Abbiamo fatto leggermente meglio rispetto alla stagione passata. Abbiamo iniziato a confrontarci con la società per il mercato. Sono convinto che il 95% del gruppo è questo e sono fiero di loro, Lasciamo lavorare la società e vedremo”.
Le gare in Supercoppa del Milan ti hanno suggerito qualcosa?
“IL Milan è una grandissima squadra, ha una rosa molto ricca. Lotta per obiettivi importanti. Ho visto una squadra aggressiva, specie nel secondo tempo, che sa verticalizzare. Dovremo essere molto abili, cercando di rimanere agganciati alla possibilità che possono farci del male. Dobbiamo credere nella nostra proposta di gioco. Caprile? Lo conosco. E’ abile sia tra i pali, sia con i piedi. L’idea è quella che possa partire titolare da subito Riconosco che Scuffet ha meritato l’ingaggio da parte di una grande squadra”.
Cambierebbe le cose un’eventuale assenza di Mina?
“No. Dipenderà dall’avversario, da come ci attaccherà. Qualora non dovrebbe esserci giocherà uno tra Wieteska e Palomino. Si allenano bene e meritano chance”.
Si aspetta un Milan stanco?
“No, è una squadra forte abituata a giocare ogni tre giorni. Ma ciò che mi interessa è la nostra voglia di ottenere la prestazione ed il risultato”.
Prati è indispensabile, o potrebbe rinunciarci?
“L’identità della squadra è stata trovata con 18 giocatori. Anche Marin e Deiola hanno giocato tanto. Nell’ultimo periodo hanno giocato Makoumbou e Adopo, anche per l’intento della società di valorizzare dei giovani. Tutti hanno dato il proprio contributo. Prati mi piace tanto, e lo sa. Ho 5 elementi a centrocampo e ne devo scegliere due. E’ difficile dare lo stesso minutaggio a tutti. Dovremo valutare la soluzione migliore”.
Cosa può dare ancora Obert?
“Ha già dimostrato un grande valore. E’ un nazionale ed è un grande giocatore. L’idea iniziale della società è stata quella di mantenere un gruppo e valorizzare giovani come lui, Zortea, Luvumbo”.
Rispetto all’inizio della gestione si reputa soddisfatto dell’operato?
“Le cose cambiano quando le cose non collimano con quanto progettato all’inizio. Ma non è così. Siamo in linea con gli obiettivi. Sappiamo che a destra non abbiamo tante alternative, Zappa non basta. Idem nella zona di Luvumbo. Stiamo puntando a far crescere Felici, mentre davanti Piccoli sta dimostrando qualità. Mi fido sempre di Pavoletti e Lapadula. Ci sarà da capire chi ha esigenze diverse per il proseguo della sua carriera. Questo è un gruppo che funziona bene proprio perchè il rispetto reciproco. Il direttore sportivo farà delle valutazioni. A centrocampo siamo coperti, è chiaro che qualcuno potrebbe avere esigenze diverse”.
In attesa dei convocati.
COMO
“Andare all’Olimpico mette sempre una pressione extra. Vogliamo andarci con coraggio, giocando come abbiamo fatto a Napoli, a Torino e a San Siro contro l’Inter. Questa deve essere sempre la nostra identità: andare a provare a vincere tutte le partite”.
Come sono andati questi giorni di ritiro a Marbella?
“I ragazzi stanno bene, questi sono stati sei giorni di un buon lavoro con una grande condizione sia per la qualità di campo e che del tempo. Abbiamo lavorato su tante cose per continuare a crescere, siamo in un momento importante della stagione dove si vedono già cose molto positive. Dobbiamo continuare così”.
A Marbella si sono aggregati anche Butez e Diao, come li ha trovati e saranno già disponibili per la partita di domani all’Olimpico?
“Sono arrivati da due giorni e si sono allenati con la squadra nel ritiro. Domani saranno a disposizione ma vedremo se giocheranno dall’inizio o partiranno dalla panchina. Butez e Diao sono due calciatori in cui crediamo molto e che abbiamo analizzato con grande attenzione prima di ingaggiarli. Diao è molto giovane, ha 19 anni, e ha fatto già un bel percorso al Betis che è una squadra di grande prestigio e qualità in Spagna e crediamo che lui possa essere il presente e il futuro per la società. Butez è un giocatore esperto, ha 29 anni con esperienza a grande livello, ha fatto la Champions League e vinto campionati in Belgio. Siamo molto soddisfatti del suo arrivo, sicuri che apporterà un contributo significativo al nostro reparto”.
l mister lariano analizza anche il tipo di gara che si attende domani sera contro la Lazio. Giocare all’Olimpico dà sempre una certa pressione extra e sarà dura ma noi vogliamo andare là con coraggio e personalità e giocare come abbiamo fatto a Napoli, a Torino e a San Siro contro l’Inter. Dobbiamo sempre andare in campo e giocare con la nostra identità per provare a vincere la partita e poi vedremo quale sarà il risultato. Con la Lazio sarà una partita di possesso e di transizione, in Serie A tante squadre giocano basse creando spazi per contrattaccare. La Lazio e la Fiorentina sono le due squadre in cui mi identifico di più”.
Ci sono indisponibili per domani sera? Sergi Roberto non ce la fa per questa partita, non ha ancora recuperato dopo il Lecce. Maxi Perrone ha iniziato a fare allenamento parziale e dopo l’11 inizierà a lavorare con la squadra, lui è praticamente al top ed è una bella una bella notizia. Ovviamente Goldaniga è fuori per squalifica”.
Here's the squad list for the first game of 2025 against Lazio tomorrow 🔵 pic.twitter.com/O5vymHvLli
— Como1907 (@Como_1907) January 9, 2025
EMPOLI
Le parole di mister Roberto D'Aversa alla vigilia di #EmpoliLecce su #EmpoliFootballChannel 🎙🎥📺
👉 https://t.co/GxE3LUHut6 pic.twitter.com/OIhYxChPs4
— Empoli Football Club Official (@EmpoliFC) January 10, 2025
In attesa dei convocati.
FIORENTINA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
GENOA
Come sta la squadra?
“La squadra sta bene, siamo in un periodo positivo. La squadra è pronta ad affrontare il Parma. Messias ha iniziato a fare qualche allenamento con la squadra come Matturro”.
Col Lecce arrivato il quarto clean sheet: quanto sei soddisfatto della fase difensiva?
“A me piace il gioco collettivo anche dal punto di vista offensivo, dove comunque possiamo fare meglio. Ma credo che le ultime partite siano state interessanti dal punto di vista della solidità. Vedo i ragazzi che lavorano bene per la squadra. A Lecce mi è piaciuto il carattere e la personalità della squadra e questi sono elementi per restare in A”.
Che avversario ti aspetti domani?
“Il Parma è una squadra con tantissima gamba e veloce in contropiede. Dobbiamo stare attenti dal punto di vista delle ripartenze”.
Il Genoa non ha ancora vinto in casa. Domani ci saranno di nuovo 33mila persone, sarà una gara importante o decisiva?
“E’ una partita importante. Ci sono ancora tante gare da giocare ma non è più importante delle prossime. E’ vero che vogliamo vincere in casa perché è importante dare questa soddisfazione ai tifosi. Abbiamo voglia di vincere e dobbiamo giocare questa partita organizzati. Non sarà facile però abbiamo la qialoità e dobbiamo lavorare come fatto questa settimana e abbiamo l’opportunità di vincere. E’ importante, abbiamo voglia di vincere e faremo di tutto per vincere. Abbiamo lavorato bene questa settimana e vediamo”.
Quanto è difficile lavorare con solo tre attaccanti di ruolo?
“Non è facile però quando vedo come ha lavorato Vitinha a Lecce mi dà soddisfazione perché il valore di sacrificio, dare il massimo sul campo per la squadra sono le cose che per me sono importantissime e fanno parte del valore della società. Abbiamo attaccanti che devono continuare a lavorare e l’opportunità per ognuno arriverà. L’importante è fare bene di squadra per vincere”.
Il ruolo di Ekhator?
“Jeff è un giocatore giovane ma con tantissima qualità. Può giocare a sinistra, destra ma anche come numero nove. E’ stato infortunato e ha bisogno di tempo per crescere. La qualità di un attaccante si vede quando giochiamo bene di squadra e creiamo più opportunità”.
Messias sarà convocato?
“Prenderemo la decisione domani”.
Quanti minuti ha Balotelli?
“Ritorniamo sempre sulle individualità. La cosa che mi piace è questo gioco di squadra. E’ importantissimo capire i valori importanti per la società: quella voglia di avere una mentalità di squadra, giocare per i compagni sono dettagli importantissimi. Per questo mi piace parlare più di squadra che di individualità. Preferisco parlare più di ‘noi’ che di ‘io’. Per restare in A dobbiamo avere questa mentalità di squadra”.
Tanti giocatori schierati come terzino destro: le scelte le fai in base all’avversario?
“Col mio staff guardiamo tutto. Guardiamo come vogliamo giocare la partita e vediamo la qualità dell’avversario. Abbiamo tutti gli elementi per preparare le nostre scelte”.
Gennaio mese di mercato. Partirà Vogliacco, hai fatto qualche richiesta?
“Da qui a fine mercato può succedere di tutto. Dobbiamo resettare e lavorare bene avendo sempre bene in testa che tutte le scelte sono per la socoeyà. Ci sono giocatori che hanno chiesto di andare via per avere un minutaggio che non posso garantire. Sulle richieste abbuiamo discussioni con il direttore ma sappiamo che questo sarà un mercato difficile. Se arriva un giocatore è perché può aiutare la squadra a migliorare”.
Domenica sarà la prima a Marassi di Sucu.
“E’ importante averlo vicino a noi. E’ sempre stato in contatto con le persone in società. Domenica verrà allo stadio e sicuramente ci sarà modo di parlare”.
Preferisci lavorare con un gruppo più ristretto o avere più alternative.
“La cosa importante è avere un gruppo dove possono giocare tutti. Creare competizione dove i giocatori pensano di avere spazio per giocare. Preferisco avere 23-24 giocatori e lavorare con questo gruppo. Dopo vediamo”.
In attesa dei convocati.
INTER
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
JUVENTUS
Che gara si aspetta domani?
“Come sempre sarà una partita complicata. Sarà una partita speciale per noi, per i tifosi e per club. Noi non vediamo l’ora di andare in campo ed è una partita che vogliamo vincere. Poi capisco tutti i punti di vista e in queste 26 partite abbiamo perso solo 2 volte con una squadra molto giovane. Però abbiamo fatto delle buone partite con qualche pareggio di troppo e qualche infortunio, ma non è un alibi. Voglio ringraziare ancora una volta questi ragazzi. Vogliamo recuperare qualche punto in campionato e continuare il nostro percorso in Coppa e in Champions. Noi puntiamo sempre alla vittoria”.
Chi sarà il capitano?
“Non avendo Locatelli domani in partita, perciò lo vedrete domani. In generale? Non avendo Manuel per la partita di domani, lo vedrete”.
Come si spiega questa mancanza di continuità di risultati?
“È una nostra esigenza quella di dare continuità nella vittorie. Il nostro impegno quotidiano per arrivare a questi risultati”.
Su Douglas Luiz?
“Centrocampista. Lui è un giocatore di alto livello e può giocare nelle tre posizione, perchè è un giocatore di livello e sa fare sia gol che l’ultimo passaggio. Può fare meglio nella fase difensiva. Può giocare in tutte le tre posizioni che utilizziamo, avendo libertà dentro ad un contesto”.
Sui leader di questa squadra?
“L’allenatore incide, però essere leader in uno spogliatoio la riconoscenza non è dell’allenatore, ma tra di loro. Oggi abbiamo tanti leader e spazio per far emergere altri leader. La riconoscenza è dei compagni, è quello che conta. L’allenatore lo osserva e lo vede e provo ad aiutare e dimostrare qual è il cammino giusto per arrivare a essere leader, soprattutto l’esempio. C’è sempre spazio per emergere nuovi leader che sono in crescita”.
Come mai avete perso solidità difensiva?
“Concediamo gol perchè facciamo degli errori, ma anche merito degli avversari. Noi dobbiamo commettere meno errori, creare di più e concludere meglio per provare a vincere. Oggi dobbiamo migliorare in allenamento tutti i giorni per farci trovare pronti”.
Sul carattere della squadra?
“Abbiamo fatto anche altre partite con grande carattere. L’atteggiamenti e il carattere è sempre stato buono. Con il Milan, nei momenti di svantaggio abbaiamo avuto difficoltà a reagire, ma altre volte lo abbiamo fatto. Il carattere in questa squadra esiste e può anche migliorare”.
Ti aspettavi le polemica sulla tua frase sull’ossessione di vincere? Sugli infortuni di Bremer e Zapata?
“Non ci saranno e sono due giocatori importanti per entrambe le squadre. L’esigenza è vincere, lo sappiamo molto bene tutti. Se andate a rivedere cosa ho detto, ho detto che ho scelto questa professione per vincere e continuare a vincere cosa ho fatto nel passato. Non ci sono polemiche, ho espresso perfettamente che la cosa più importante è vincere, lo sappiamo bene. Per arrivare alla vittoria ci vuole tanto lavoro, soprattutto oggi, per arrivare al risultato finale”.
Su Danilo?
“Ho già risposto su Danilo e sono stato molto chiaro”.
Sul mercato?
“La nostra esigenza è domani. Vogliamo fare una grandissima prestazione, perchè una partita sentita da noi e i nostri tifosi. È una partita che vogliamo vincere”.
Gennaio sarà un mese cruciale?
“Parlo tutti i giorni con la squadra, parlo del momento, di come stiamo noi, cosa troveremo in partita, quali possono essere gli scenari che dovremo affrontare. Tutti i momenti sono importanti, dalla prima all’ultima partita. La prossima è quella più importante e su quella mettiamo tutta l’energia e la concentrazione. Abbiamo avuto quasi una settimana piena di lavoro, un po’ più di tempo per allenarci e parlare, siamo pronti a fare la nostra partita per arrivare alla vittoria”.
Sugli infortunati? Che Torino si aspetta?
“Ci aspettiamo il miglior Toro. Non ci saranno Bremer, Vlahovic, Conceicao, Milik, Cabal e Locatelli”.
Come affrontate le pressioni di domani?
“Vedo un tifoso del Torino che sta cercando di destabilizzare l’ambiente. Siamo pronti ad affrontare qualsiasi situazione, però sei un grande tifoso del Torino l’ho visto adesso”.
In attesa dei convocati.
LAZIO
In attesa della conferenza.
I convocati di mister Baroni 🗒️#LazioComo#SerieAEnilive#CMonEagles 🦅 pic.twitter.com/24Pd3s99ov
— S.S.Lazio (@OfficialSSLazio) January 10, 2025
LECCE
Come si presenta la squadra? Dorgu sostituirà Gallo?
“La rinuncia a Gallo non ci voleva. Ci troviamo tutte le settimane a fare adattamenti e spostare giocatori: è antipatico ma non possiamo piangerci addosso. Bisogna andare avanti ed essere competitivi. Il sostituto naturale di Gallo è Dorgu. Facendo altro cambieremmo troppo. Meno gente sposto e meglio è. Quella di domani è una gara come tutte, difficile. I miei calciatori devono stare dentro la partita. Mi aspetto qualcosa in più in termini di personalità, capacità di lettura della partita… aspetti che nei 95 minuti spostano la bilancia. Da qui a 20 giorni abbiamo tre partite: un bel tour de force”.
Come vede Bonifazi?
“A lui ho detto che per essere pronto deve fare un percorso. Bonifazi sta facendo un percorso. A che punto è? Non lo sappiamo, nel senso che si allena con continuità da 20 giorni. Sta bene ed è integro. Gli ho fatto fare 10 minuti a Como perchè quello fa parte del percorso. Dovesse esserci bisogno gioca, l’alternativa sarebbe fare adattamenti. Quando ha giocato Pierret difensore è perché Bonifazi non c’era. Dovessimo aver bisogno lui c’è perchè è integro. Lo considero utile per la nostra causa”.
Quanto è difficile crescere nonostante gli infortuni?
“Alle volte dovremmo riempire meglio l’area, però devo dire che alcune volte lo abbiamo fatto contro il Genoa. Forse abbiamo sbagliato scelta o smarcamento. Bisogna lavorare. Per riempire l’area devi giocare, avvicinarti alla porta avversaria con più giocatori possibili… è una prerogativa”.
Come ha trovato Karlsson?
“Ha fatto una settimana in più che gli è servita per conoscerci. È un giocatore a tutti gli effetti che può darci una mano. Titolare? Per me i titolari sono 16. Il titolare è colui che non abbassa il livello della prestazione della squadra. Penso che lui abbia qualità: rapido, forte nell’1vs1, molto offensivo. Ha una caratteristica diverso rispetto a Morente. Gli esterni offensivi sono Dorgu, Morente, Karlsson e Pierotti: non mi interessa chi gioca, tutti devono dare il massimo”.
Marchwinski?
“Fino ad oggi è stato penalizzato, era un terzo per un ruolo. Con Rafia fuori oggi si sta allenando nel ruolo di Helgason. Helgason è molto più pronto. Se dovessi sceglierne uno scelgo Helgason. Con tutto il rispetto per Marchwinski”.
Post Empoli recupererà Berisha?
“Non lo so. Ad oggi si allena in differenziato. Non saprei dire”.
Ramadani?
“Non ha abbassato il livello degli allenamenti. Non è contento perchè non sta giocando, però ha reagito da giocatore maturo. Fa le cose bene. Devo contestualizzare le caratteristiche dei giocatori: non posso giocare con tre mediani”.
In attesa dei convocati.
MILAN
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
MONZA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
NAPOLI
Siete primi, è un capolavoro, ma bisogna partire da Kvara che a Napoli è più di un giocatore ma simbolo dello Scudetto. Cos’è cambiato? Disse ‘cerchiamo di non far danni’.
“Non mi sono mai sottratto a domande scomode, se parlo dico la verità altrimenti preferisco stare zitto. Non dico bugìe. Parliamo di un calciatore importante, un giocatore che quest’estate, quando parlai col presidente, visto che c’erano già le partenze di Zielinski e Osimhen, che doveva partire, volevo avere anche certezze tecniche. Serve anche la qualità oltre al lavoro ed ho preteso la conferma di alcuni calciatori, tra cui Kvicha che quest’estate lo sapete benissimo aveva chiesto di essere ceduto. E non era l’unico. Noi andiamo avanti, ma ci si dimentica facilmente del lavoro che ho dovuto fare pronti via per convincere i calciatori che ritenevo fondamentali a restare, ma tanti volevano prendere altre strade. Non sto raccontando chissà cosa, ci ho lavorato e sono contento di esserci riuscito, oggi quei giocatori sono molto contenti di restare e sposare questo progetto. Su Kvara… ha chiesto al club di essere ceduto, senza giri di parole. A me è stato detto questo, il giocatore mi ha confermato la sua decisione. Personalmente provo una grande delusione perché sono stato 6 mesi a cercare di far sentire al centro Kvara, lavorando con lui, facendogli vedere che qui si poteva fare qualcosa di importante ed anche lavorando col club per il rinnovo che ad oggi dopo 6 mesi siamo però al punto di partenza. All’inizio. Da parte mia c’è grande delusione, le cose le prendo di petto ed anche io non sono stato così incisivo a convincere le due parti ad andare avanti. Oggi devo fare un passo indietro, non posso tenere con le catene chi oggi non vuole restare. L’ho fatto quest’estate, ho avuto 6 mesi per convincere le parti a trovare una soluzione, ma mi sono reso conto che è un fulmine a ciel sereno la notizia ma adesso faccio un passo indietro ed è giusto che la situazione le risolva il club e l’entourage di Kvara. Non vorrei mai che un domani, se dovesse restare il calciatore, che pensasse che io abbia posto un veto. L’ho fatto quest’estate credendo di convincerlo sulla bontà del progetto, ma dai risultati non ci sono riuscito. E quindi non è disponibile per il Verona e vedremo cosa accadrà, ma intanto perdiamo un giocatore importante. Ora concentriamoci sul Verona”.
Quanto incide lì in vetta questo mercato di gennaio già dalla prossima partita?
“Lo dissi già, questo mese per noi è terribile. Tanti giocatori sono con la valigia in mano, tenerli concentrati non è mai semplice. Non ci dobbiamo far distrarre da niente e da nessuno, sappiamo che dobbiamo affrontarlo bene. Ho fiducia in questa rosa, colgo l’occasione per salutare sia Caprile che Folorunsho che hanno chiesto di andare via per giocare ed abbiamo trovato dei sostituti che pensiamo siano all’altezza della situazione ed auguro a loro il meglio e li ringrazio per ciò che mi hanno dato. Il mercato di riparazione… non vedo l’ora finisca gennaio. Crea problematiche, ma dovremo essere bravi come finora, concentrati, ci attende una partita tosta, il Verona nelle ultime 4 ha fatto 7 punti, ha vinto a Bologna, all’andata ci ha fatto 3 gol, è fisica. Ci sono tante situazioni che devono farci stare attenti, i tifosi devono darci come sempre una mano perché è una tappa importante e dobbiamo iniziare il ritorno al meglio”.
Ha già pensato a come sostituire Kvara? Siete al lavoro sul mercato?
“E’ una cosa troppo fresca, un fulmine a ciel sereno. Io sono concentrato sul Verona, devo trasferirla ai ragazzi. Non contano le cessioni o gli acquisti, ma la partita. Sono 3 punti, serve mettere fieno in cascina, è troppo importante. Non sono state fatte valutazioni perchè Kvara ad oggi è un giocatore del Napoli, al 31 vedremo. La situazione verrà monitorata, ma è giusto lasciare la palla in mano al club ed al giocatore. Io quello che dovevo fare l’ho fatto, anzi ho fatto fin troppo”.
Ci aggiorna sulle condizioni del gruppo. Poi avrà Atalanta e Juventus.
“Per il Verona non saranno disponibili Buongiorno, Kvara ed Olivera. Gli altri sono tutti disponibili. Olivera ha avuto questo problema, pensavamo di poterlo risolvere, ma è il polpaccio e bisogna avere delle precauzioni, dispiace perchè stava facendo molto bene, sta facendo bene, ma c’è l’opportunità per Spinazzola che ha fatto un’ottima partita con la Fiorentina per riconfermarsi. Lo abbiamo voluto a Napoli e deve continuare a stare con noi e può dare il suo contributo. E’ forte, ha esperienza, ha avuto qualche problemino ma è totalmente concentrato sul Napoli e chi ha l’occasione, come Jesus, Neres, deve sfruttarla. E’ un monito per tutti, capiterà a tutti avere la chance, e quando capiterà bisognerà sfruttarla”.
Cosa cambierebbe rispetto alle ambizioni perdere Kvara? Lei disse mercato migliorativo. Ed anche in prospettiva.
“Proprio sul discorso migliorativo, oggi restare fermi su certe posizioni potrebbe essere peggiorativo. Ad inizio anno era tabula rasa, c’era un quaderno da scrivere, fogli bianchi, dopo 6 mesi si è scritto qualcosa lì sopra. Noi dobbiamo cercare di concentrarci sul discorso calcistico, valorizzare la rosa che c’è, non possiamo incatenare più nessuno! Sarebbe controproducente, poi dovrebbe tornare da me ed io essere il suo allenatore. Se rimanesse, deve sapere bene che è una situazione che lui, il suo agente e la società non sono riusciti a risolvere. Io non c’entro più niente. Questo deve dirlo, mi voglio mettere nella parte giusta. Se dovesse restare, pensa che sia stato io a tenerlo e mi trovo un giocatore in meno. Faccio un passo indietro perché sarebbe una situazione migliore qualora dovesse restare senza trovare la quadra. Qua parliamo… le cifre sono state fatte, bisogna vedere. Lui sa che io sono fuori. Lo faccio per il bene del Napoli, ma lui deve sapere che io non c’entro niente! E se resta dovrà dare il 100% come fatto finora”.
In attesa dei convocati.
PARMA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
ROMA
Come immagina il suo lavoro estivo, la sua prima costruzione di un grande club?
“Non sono preoccupato. I problemi si affrontano uno alla volta. So che c’è un grande lavoro da far e lo stiamo facendo. Sappiamo che ci sono delle difficoltà. Non è detto che si riescano a trovare dei giocatori in questo mercato di gennaio. Chi viene deve darci qualcosa più. Magari trovi un giocatore bravo ma che non si ambienta. Noi quando prendiamo un giocatore dobbiamo sapere vita, morte e miracoli. Noi stiamo pensando al mercato di adesso. Pensiamo alla pasta di Bologna. La mia concentrazione è a domenica, al 100%”.
Quanto è importante ora rimanere concentrati?
“Sono convinto che farei una buonissima partita. Per me la squadra quando va sul campo deve dare il massimo. Sappiamo come gioca il Bologna, perchè conosciamo Italiano, lo abbiamo visto alla Fiorentina e allo Spezia. Lo conosciamo. Ora dobbiamo mettere tutto in pratica”.
Dove c’è più bisogno di lavorare?
“Abbiamo ampia visione su tutto. Noi dobbiamo cercare di trovare quei giocatori per la Roma. Inutile dare della polvere per i nostri tifosi. Non mi piace. Chi Vine deve essere all’altezza. LE Fee dovrebbe andare, mi ha salutato e mi è dispiaciuto doverlo lasciare andare. Ma non ho avuto tempo di conoscerlo. Lui è andato via perchè vuole giocare. E’ andato in Serie B perchè lì c’è il suo vecchio allenatore. Se non lo acquistano, avremo un giocatore che ha giocato 6 mesi in Premiership che è un Campionato duro e importante. Per questo tornerà più maturo. Altrimenti avremo fatto una plusvalenza”.
Possiamo aspettarci Pellegrini in campo?
“Ora godiamoci questo Lorenzo. Lui si allena da primo della classe, concentrato e spigliato. Sabato sera prenderò le mie decisioni”.
Soulè è un po’ penalizzato. Sta pensando a qualche ruolo alternativo?
“Mi piace molto e non ha fatto nessuna richiesta. Lui sa che ha un futuro roseo qui da noi. A me piacciono i giocatori pratici. Non posso pensare che tocca 10 palloni e poi lui la gioca 3-4 volte e non succede nulla. Io voglio che quando riceve la palla, devo pensare ecco succede qualcosa di importante. Lui piano piano ci arriverà. Lui ha tutto per riuscirci”.
Pensava di vincere il quinto derby? Si aspetta un calo?
“Se ci fosse tutto questo saremo degli sciocchi. Abbiamo vinto ma la Lazio è una grande squadra, sanno quello che fanno e lo fanno mille all’ora. Sono contento di aver vinto”.
Cristante è fuori da un po’. Avete qualche indicazione approssimativa del rientro. E poi sta pensando a qualche altra soluzione a centrocampo?
“Bryan sta bene e non gli si gonfia più la caviglia. Domani tornerà in campo e presto tornerà con il gruppo. Quando abbiamo bisogno di giocatori della Primavera li chiediamo. Oggi ne sono venuti 2. Quando ci mancano ripeto, li chiediamo”.
E’ possibile a gennaio fare 2-3 operazioni in entrata?
“Non ho mai capito perchè si ha una finestra così lunga. Voi vi divertite di meno e io allenare o meno nuovi giocatori. Invece, c’è la finestra lunga, si fanno riflessioni e tutti aspettano. Questo è il bello del calcio”.
Hummels, si parla di rinnovo? E qual è la situazione Zalewski?
“Hummels dipende se lui vuole restare, è libero di scegliere e se si trova bene può restare. Zalewski si allena sempre bene, aspettiamo e vediamo”.
Cosa ne pensa dello stop della trasferta ai tifosi della Regione Lazio?
“Mi dispiace tantissimo che i nostri tifosi non possano venire. Per noi i tifosi sono troppo importanti. Mi auguro si possa fare qualcosa”.
Si sente la responsabilità di essere una figura paterna del romanismo?
“Io spero di non essere né il papà né il nonno e via discorrendo. Spero di avere il rispetto. Quello che io do. Come ogni umano posso sbagliare ma i nostri tifosi possono essere super convinti che se sbaglio è perché ho una visione. Se sbaglio è per cercare di migliorare la Roma. Voi , come i nostri tifosi, mi rispettate perchè sono aperto e leale. Io sono un libro aperto”.
Che idea si è fatto sulla mentalità dei giocatori? E’ diversa la mentalità in casa da quella della trasferta?
“Non credo manchi mentalità. Manca quell’aspetto mentale-motivazionale che ti fa dare quel di più. Noi ci siamo vicino. Avete visto che le nostre partite sono gagliarde. Si poteva perdere col Tottenham e col Milan. Queste sono le opportunità che le squadre si cercano. Noi ci stiamo andando vicini. Mancano pochi giorni alla vittoria in trasferta. Io sono per i grandi numeri. Prima o poi ci arriverò. Le squadre domenica si daranno battaglia, noi dovremmo essere bravi ad entrare dentro le vie che si creano”.
In attesa dei convocati.
TORINO
Come sta il Toro verso il derby?
“Abbiamo fatto una buona settimana. Oggi avevamo il dubbio Coco, Ricci e Gineitis: Saul è rientrato ieri in gruppo, oggi in rifinitura Samuele e Gvdias ci proveranno. Ma speriamo ci siano”.
Cosa avete imparato dalla scorsa stracittadina?
“Quanto è importante per la nostra gente: era il mio primo derby da allenatore del Toro, lo sento ancora di più. Ma non facemmo una prestazione da Toro, non basta per vincere il derby”.
Su cosa ha insistito?
“Con partite così, si gestiscono i momenti e capire come si arriva ai vari derby. Con il Parma l’abbiamo interpretata bene, ci sono mancati solo i tre punti. Queste gare si giocano con la mentalità di vincere, lo voglio trasferire ai ragazzi”.
Senza Vlahovic e Conceicao cosa cambia?
“Non mi interessa guardare loro. Il derby ha la sua valenza, è importante: troviamo una Juve forte, anche senza loro due hanno valori in panchina importanti. Dobbiamo prendere da lezione il derby d’andata, abbiamo la fortuna di giocare con il nostro pubblico e deve essere un’altra partita. Si vince non solo sul piano organizzativo, ma anche con cuore e passione”.
Può essere la sfida della svolta?
“Assolutamente sì. E’ da un mese che vedo la squadra avvicinarsi al mio carattere e alla mia fame di fare qualcosa di importante. Sono gare che possono dare la svolta: non è importante solo il risultato, ma anche la prestazione”.
Cosa vi ha detto il presidente Cairo ieri? Ha ricordato i rinforzi promessi?
“Quando si è vicini, ci si confronta: è la cosa che nel passato è mancata un po’. Per vivere i problemi, bisogna viverli vicina alla squadra. Ho chiuso il capitolo mercato in questa settimana perché il derby è troppo importante. Il presidente ha fatto un discorso importante alla squadra”.
La squadra è carica il giusto?
“Trovare la chiave per il giusto equilibrio è importante: c’è una chiave collettiva e una individuale, è un aspetto importante e da considerare. Devi trasformare tutta l’energia e la voglia quando l’arbitro fischia”.
Partirà dal 3-5-2?
“Ora mi chiedi la formazione…(ride, ndr). Ho dimostrato di non essere integralista: quando si parla di numeri, nel calcio moderno sono semplici numeri per i giornalisti. Poi nella gara, c’è l’interpretazione. Nelle partite ci sono più partite, vediamo domani”.
La squadra si è avvicinata alle sensazioni dei tifosi verso il derby?
“Penso di sì, lo hanno dimostrato i tifosi a fine partita con il Parma che hanno chiamato i ragazzi sotto la curva per fare capire l’importanza del derby. Io per primo ho sempre cercato di unire e avvicinarmi nonostante ciò che sta succedendo. In questi sei mesi, la nostra bravura è stata quella di comandare una barca durante mesi in cui ne sono successi tante. La società deve capire l’importanza di questo mercato”.
Il problema del gol…
“Non riuscire a segnare è diverso da non riuscire a creare. Penso a Coco e Karamoh, se vedi che non tirano a porta vuota i dati dicono che non hai tirato…Ma bisogna saper leggere i numeri. Soprattutto con il Parma abbiamo creato tanto, non siamo stati bravi a concludere ma il migliore in campo è stato il portiere. A Empoli abbiamo vinto con eurogol di Adams, ma se guardiamo le occasioni il portiere ha fatto grandi parate. E’ da un mese che creiamo, ora dobbiamo diventare concreti”.
Cosa l’ha ispirata per questo derby?
“il silenzio. L’ho vissuto così. Arrivo da sacrificio e passione, ogni preparazione è diversa. Sono stato in silenzio, ho voluto sentire e guardare e lo farò fino alla fine”.
Può essere un vantaggio essere un Toro che costruisce di più?
“Ho giocatori da palleggio, guardi le caratteristiche. I centrocampisti che abbiamo, a parte Gineitis che ha caratteristiche di continuità nell’attaccare l’area, gli altri sono più propensi al palleggio. Mi hanno insegnato che per segnare, serve attaccare la linea difensiva: Karamoh ci ha aiutato anche per sfruttare meglio Vlasic e Adams. Le valutazioni dipendono dalle caratteristiche dei giocatori. Questo Toro è una squadra che arriva nell’ultimo terzo con il palleggio, anche se a me piace andare al concreto”.
Cosa farebbe per vincere il derby?
“Tutto. So quanto manca, il mio sogno è vedere dopo tante sofferenze…Ho capito cosa vuol dire soffrire a Torino, sarebbe una gioia immensa. Darei tutto. E cos’è tutto? E’ la passione di questo lavoro, la voglia di vincere ogni partita. Ma è una parola grande, me la tengo per me…”.
Cosa deve capire la società? Serve altro oltre all’attaccante?
“Non voglio parlare di mercato. Sono coerente con me e con i giocatori, ho dimostrato di utilizzare tutti i giocatori. Se dobbiamo vincere con i singoli, è difficile; noi dobbiamo vincere di squadra e di spirito. Per farlo, non guardo in faccia a nessuno e ho bisogno di tutti. Sappiamo l’infortunio di Zapata…”.
Come mai ha utilizzato così poco Sanabria nell’ultimo periodo?
“Sono scelte tecniche. Per me i giocatori sono tutti importanti, ma ne giocano 11. C’è lo stato di forma, le situazioni…Per ciò che è il mio calcio, qui c’è stato un maestro come Ventura che più di una volta ha fatto il 4-2-4…Per arrivare a questo c’è un lavoro dietro. Maripan aveva bisogno di tempo per avere la condizione e arrivare oggi ad essere importante per noi”.
Domani è l’ultima occasione per Sanabria? Ha segnato tre gol alla Juve…
“Speriamo che se lo ricordi…L’ho visto bene, devono essere tutti al servizio della squadra. Sappiamo che è un giocatore importante, ha detto che si prendeva responsabilità senza Zapata ed è importante”.
Qual è il senso dell’apertura del Filadelfia oggi?
“Questa cosa mi sta dando fastidio…Da quando sono arrivato, sono tra quelli che ho aperto di più. Lo volevo fare di più, ma devo spiegare: un mese e mezzo il Fila non è agibile per rifacimento campo, ma ho aperto lo stadio per la partitella con la Primavera. Ci sono anche problemi di sicurezza, per aprire una struttura ci sono questi problemi che prima non c’erano. Non l’ho aperto perché c’è il derby, i nostri tifosi hanno dimostrato sempre di stare vicino alla squadra. Non ho potuto aprirlo prima, volevamo festeggiare un augurio di buon anno. Ora coincidono tutte le cose”.
Però sembra quasi un palliativo…I giocatori devono capire dove vivono
“Sto cercando personalmente di far capire cos’è il Toro ai miei giocatori. L’ho fatto tante volte con un video sulla storia del Toro, lo faccio quando si può con qualche ex giocatore, poi nel quotidiano con i giovani come Njie. Io sono italiano e lo posso fare, devo essere il primo a farlo. Ma mi dispiace che si dica che si apre solo per il derby: i tifosi hanno dimostrato che ci sono vicino. Se non lo pensassi, aprirei contro il mio club perché ce l’hanno con presidente e direttore. Io voglio unire la squadra, io mi prendo la responsabilità”.
In attesa dei convocati.
UDINESE
Questa settimana parte il girone di ritorno. Solet ha giocato bene a Verona e adesso è arrivato anche un nuovo portiere come Selvik:
“La squadra sta bene, abbiamo fatto una buona settimana di lavoro, con anche bel tempo, abbiamo il sole oggi, è previsto anche domani e vogliamo vedere delle facce sorridenti allo stadio. Sappiamo che avversario affrontiamo, una delle squadre più forti della A, l’Atalanta è ormai conosciuta a livello europeo, ha vinto l’Europa League anche grazie al suo gioco. Dovremo essere bravi nei duelli, servirà l’intensità della MMA, ma dovremo mettere anche qualità nel possesso palla. La maggior parte dei ragazzi è ormai a disposizione. Non ci sarà Lucca, Solet potrà giocare. Sono contento di iniziare il girone di ritorno contro una squadra che ci impegnerà tantissimo, l’Atalanta è squadra che porta qualità in ogni gara, all’andata hanno vinto grazie alla qualità ma anche grazie a un pizzico di fortuna. Con l’arrivo di Selvik ora siamo a posto anche nel reparto portieri. Sappiamo che Okoye è alle prese con la riabilitazione e non sappiamo con certezza quanto ci vorrà, potrebbero magari esserci ricadute, quindi volevamo essere tranquilli e sicuri con un profilo pronto, auspicando ovviamente che non succeda nulla di nuovo ad Okoye. Stiamo riflettendo poi su Piana, che potrebbe fare esperienza in prestito, stiamo valutando”.
Lucca sta prendendo qualche giallo con troppa ingenuità?
“Ne abbiamo parlato per quanto riguarda sia i cartellini gialli che i rossi. Bisogna sempre chiedersi il giocatore che tipo di cartellino ha subito, nel corso di queste giornate è stato preso qualche cartellino inutile, che non ha fatto bene alla squadra. L’ultima ammonizione per Lucca è stata una decisione dell’arbitro e ci sono diversi punti di vista. Lorenzo deve essere consapevole che per il suo stile di gioco ci mette molta fisicità e questo può portare a dei falli, i difensori in Italia sono ben strutturati, predisposti al duello. Ci sono giocatori come Lucca che devono mettere in campo fisicità e forza, caratteristiche che vanno messe in campo ma con consapevolezza, stiamo lavorando sotto questo aspetto parlando con i giocatori, nei duelli la posizione del corpo è fondamentale. E’ un processo, i giocatori devono acquisire esperienza. Potremmo inserire delle multe per esempio, ci sono tante cose che si possono fare, sono d’accordo che Lucca è sulla buona strada per diventare un buon attaccante, però bisogna ricordare che è alla seconda stagione di A, ogni sfida gli darà più sicurezza”.
Quale prestazione l’ha convinta di più nel girone d’andata? Quella di Bergamo?
“E’ stata una delle nostre migliori partite, anche se i due gol subiti erano evitabili, è stata una partita molto intensa,abbiamo giocato in maniera coraggiosa senza però raccogliere punti. In generale in complesso possiamo prenderla come la nostra miglior partita, ma con Empoli e Parma nella ripresa abbiamo fatto molto bene. Ci sono state diverse buone prestazioni. Vi sono però sempre da considerare dettagli e sfumature, alla fine conta il risultato, vogliamo giocare bene, con passione ed energia, ma restando intelligenti per ottenere un risultato positivo per noi”.
Davis?
“Ha avuto una piccola ricaduta, non sarà a disposizione per altre due settimane”.
Senza Lucca e Davis attacco leggero?
“Non lo so ancora”.
Atta e Payero potrebbero essere i protagonisti della gara grazie alla loro fisicità?
“Forse”.
Giannetti ci sarà?
“Non è ancora a disposizione, speriamo che settimana prossima possa rientrare in gruppo”.
Solet a Verona ha giocato una grande gara, anche Bijol e Kristensen sono parsi a un livello superiore con lui di fianco:
“Credo di sì, ogni giocatore ha un impatto sugli altri, è naturale, i centrali si aiutano molto, devono comunicare. Oumar a Verona ha fornito una buona prestazione, è tranquillo con il pallone tra i piedi. Bisogna però ancora aspettare, vedere come squadra e fase difensiva quale prestazioni forniremo, il Verona è il passato, l’Atalanta è una squadra diverso. Sono contento che Solet all’esordio abbia giocato bene, in alcune situazioni avrebbe potuto fare meglio nei passaggi, che avrebbero portato a un’altra costruzione di gioco. Nella gara di domani dovremo essere attenti in fase di possesso palla, contro l’Atalanta sarà pericoloso perdere palla, ci metteranno sotto pressione. Non vedo l’ora di affrontare un avversario come loro. Noi possiamo trarre dei buoni insegnamenti”.
Stiamo sentendo sempre più parole in italiano da lei, a quando la conferenza in italiano?
“Potrei fare anche di più in questo senso. Parliamo molto in allenamento, stiamo anche 10 ore al giorno insieme, sto lavorando molto per imparare la lingua e mi sto preparando sempre più frasi per parlare in italiano. Mi sto sforzando, servirà ancora un po’ di tempo, quando si tratta di apprendimento ci sono delle fasi, i risultati magari non arrivano subito. So che è un obiettivo importante, voglio dare un contributo alla squadra e ho una grande voglia di imparare la lingua, che è molto bella. L’Italia è un gran bel paese, con persone molto gentili. E’ sempre bello alla mia età quando si effettua un cambiamento imparare qualcosa di nuovo, per me è un’occasione. Al di là del calcio voglio continuare a migliorare”.
L’attacco leggero può essere un vantaggio, per i gialli il riferimento era più alle proteste:
“Sono d’accordo, è un qualcosa che ho già sottolineato. Per la gara di domani nel girone d’andata avevamo Davis, aveva tenuto tantissimi palloni, ha lottato con i difensori dell’Atalanta, non avremo purtroppo nè lui nè Davis, dovremo adattarci. L’Atalanta non cambierà il suo modo di giocare, loro in ogni partita, indipendentemente dall’avversario, giocano secondo il loro stile. Per quanto ci riguarda dobbiamo resistere, siamo pronti, dobbiamo mettere sul campo tutto quel che abbiamo preparato.
In attesa dei convocati.
VENEZIA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
VERONA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.