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Verona-Venezia: la conferenza di Tudor

Il Verona di Tudor, dopo aver accarezzato i tre punti a Roma si è dovuto accontentare del pareggio ed ora il derby veneto sarà più duro.

Tudor in conferenza prova a spingere i suoi sempre più oltre. L’obiettivo 40 punti non deve significare compensazione.

Cosa si porta dietro dell’incredibile partita d’andata?
“Una partita rara, con due tempi diversi. Una grande rimonta, fatta fuori casa, una cosa che succede una volta ogni dieci anni. Il Venezia stava andando forte, conquistammo dieci punti importanti. Per la crescita di una squadra servono anche vittorie di quel tipo”.

Coppola può giocare?
“Ha buone possibilità. Ci mancano due squalificati in difesa, vediamo chi scegliere: avrà possibilità chi magari ha avuto meno spazio finora, io sono contento per loro, li ho visti tutti bene”.

Il Venezia è forse stata la squadra che, in avvio di gara, vi ha messi maggiormente in difficoltà.
“È una squadra fatta bene, con giocatori forti, mi pare abbia anche investito soldi importanti. Sono una formazione insidiosa, tosta: mi aspetto una partita di quel tipo, non sarà facile, noi dovremo essere al 100% per far uscire le nostre qualità. Se non lo faremo, può diventare una partita brutta. Ci siamo preparati, mi aspetto che faremo bene le nostre cose”.

Il Verona è quarto per chilometri medi coperti, il Venezia terzo.
“Non so come si misurino questi dati, secondo quelli che ho io da quando sono qui abbiamo sempre corso più degli avversari. Siamo sicuramente due squadre che corrono tanto. Ieri ho visto il Genoa, che ha corso tanto e ha ottenuto un punto meritatissimo. Il calcio sta andando in quella direzione, in un paio di anni saranno pochissime le squadre che non correranno a questi livelli. E chi non lo farà rimarrà ai margini”.

Domani salirebbe a 40 punti in casa di vittoria: cosa significherebbe per lei?
“Sarebbe una bella cosa. C’è già la consapevolezza di avercela fatta, è difficile non fare tre punti in dodici partite. Vorrei che non cambiasse niente, vorrei che andassimo sempre al massimo, senza calcoli o pensieri”.

È andato oltre le sue aspettative?
“Uno non è che immagina o prevede. Vuole fare, e dà il meglio per farlo. Sono bei risultati e belle prestazioni, che ci fanno contenti, a me, allo staff, ai giocatori e al club. Questo è il lato positivo. Ce n’è anche uno negativo, perché la gente ci fa l’abitudine e rischi di deluderla. Non solo i tifosi, anche noi stessi. Nel calcio non si vive di passato, bisogna sempre andare avanti, altrimenti altri ti sorpassano. Non c’è da piacersi troppo”.

Avverte che anche il tifoso abbia alzato l’asticella?
“Il tifoso vive di sensazioni e di sogni, questo è normale, lo farei anch’io. A volte magari la realtà non corrisponde ai sogni, bisogna sempre andare sulle prestazioni, perché lì non si sbaglia mai. Se andiamo forte, vinciamo sempre”.

Ilic sta trovando sempre più spazio: come sta vedendo la sua crescita?
“Miguel tornerà a metà della prossima settimana con la squadra. Ivan ha iniziato forte dopo la sosta natalizia, ha fatto uno step avanti. È un 2001 ed è titolare in Serie A, non penso ce ne siano molti così, in una squadra che se la gioca ogni domenica. Penso che sia sulla strada giusta, non deve accontentarsi e crescere ancora”.

Riesce a entrare molto nella testa dei suoi giocatori. Simeone nell’ultimo periodo non ha segnato, come lo sta vedendo?
“Ne ha fatto uno domenica (ride, ndr). Gliene diamo mezzo. L’ho visto bene, sereno. I tiri in allenamento entravano meglio negli ultimi allenamenti. È sempre bello averlo con noi. L’ho visto carico”.

È infastidito per le critiche ricevute dopo Roma?
“Non leggo le critiche. Penso che abbiamo fatto una grande gara a Roma, poi i cambi uno li può sbagliare o no. Loro non ci hanno creato nemmeno un’occasione, questa è la cosa importante: hanno segnato su due calci d’angolo. Avremmo strameritato i tre punti, perché abbiamo dominato. La gente magari pensa che sia normale, invece per me è una grandissima cosa. La gente crede che sia normale, banale. Tocca a voi giornalisti non prenderla come una cosa non scontata, perché il tifoso può vivere di pancia”.

Un commento sugli eventi degli ultimi giorni in Ucraina?
“La guerra l’ho vissuta sulla mia pelle. Spero che questa guerra finisca prestissimo, perché non può succedere ai giorni d’oggi”.

Frabotta sarà convocato? Praszelik come sta?
“Frabotta sarà in panchina, Praszelik per un po’ non sarà con la squadra”.

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