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Lazio-Napoli: la conferenza di Spalletti

La doppia sfida con il Barcellona ha ridimensionato le aspettative verso il Napoli di Spalletti che ora dovrà puntare esclusivamente al campionato.

Dopo la brutta sconfitta casalinga contro Barcellona, il Napoli è chiamato ad approfittare del doppio mezzo passo falso di Milan e Inter.

Sulla sconfitta col Barcellona
Non abbiamo un’identità di gioco da inizio anno, un gioco che ci ha dato delle soddisfazioni. Questo gioco, però, non può prescindere dal metterci tanta qualità. Se dentro la partita questa qualità ti viene a mancare è un boomerang che può tornarti addosso. Se non riusciamo a gestire però il nostro modo di giocare anche nella fase di non possesso, rischiamo di fare brutte figure”.

Cosa può accadere in campionato?
“Ci vedo una bella bagarre, può diventare una giostra bella e crudele per uomini forti. Ci sono molte squadre che possono rientrare in zona Champions, ci sono possibilità di apertura alla vittoria del campionato a diverse squadre. Conosco i miei calciatori, so che hanno riconosciuto questo momento. Da qui in avanti deve essere una corsa a perdifiato”.

Serve più coraggio per puntare allo scudetto?
“La soluzione siamo sempre noi, tutto dipende da noi. La possibilità di vincere il campionato? Non so rispondere, abbiamo perso delle energie, bisogna ammetterlo, però allo stesso tempo dentro la squadra ho ancora tante fonti misteriose che possono darci delle soluzioni a tante cose. Si va a giocare con fiducia, sapendo che questa è una chance che ci possiamo giocare, per far vedere se la nostra forza può andare oltre tutto”.

La squadra ha staccato la spina?
“No, sono io il generatore di quell’energia ed a me non mi ha staccato nessuno, Nei due gol presi in così poco tempo c’è qualcosa da rivedere, ne abbiamo parlato. Ho chiesto io alla squadra di fare determinate cose. Ho chiesto io di fare quello schema sul calcio d’angolo del loro primo gol, sono stato io a chiedere di tenere quella pressione sul secondo gol. Sicuramente abbiamo sbagliato qualcosa, ora siamo di fronte ad una gara che può dare tanto. La soluzione è riuscire a giocare da squadra forte, da Napoli. Rimanere a testa alta, guardando in faccia l’avversario facendogli capire che siamo pronti a giocarci la gara. La differenza di Barcellona-Napoli e Napoli-Barcellona sta in quei due gol presi all’inizio, ma se le riguardo le gare ci vedo delle cose simili, ed è stato un caso se nel finale della gara di andata loro hanno sbagliato gol più semplici di quello segnato da De Jong”.

C’è stato anche un fattore stanchezza?

“Il nostro atteggiamento era quello corretto, se poi fai degli errori questo mette in discussione anche l’atteggiamento. Non mi era mai successo da quando sono qui di vedere una squadra dare quel tipo di ripartenza su un nostro calcio d’angolo”.

Sul conflitto in Ucraina

“Non conosco le cause profonde di ciò che accade, ma non esiste motivo che obblighi persone ad essere profughi per il mondo ed essere schiacciati dalle bombe. Bambini che devono lasciare le loro camere e sono scaraventati a dormire in strada, la vita deve essere tutelata e non c’è mai un buon motivo per fare una guerra”.

Sulle condizioni di Osimhen, Lobotka, Lozano e Anguissa
“Sta molto bene, meglio sicuramente delle gare che ha giocato in questi giorni. Lobotka lo portiamo con noi, ma la vedo difficile che parta dall’inizio anche se valuteremo. Oggi ha fatto lavoro con la squadra ed un pochino di lavoro diversificato. Lo convocheremo, poi vedremo in base alle valutazioni che faranno i massaggiatori. Lozano mi ha detto che si sente molto meglio, pensa che sia stata la soluzione giusta quella di non operarsi. Anguissa ha ancora bisogno di questa settimana e valutare poi da esami clinici la sua ripresa”.

Avverte un clima di sfiducia nei confronti di questo Napoli?
Sono convinto che i miei calciatori possano conservare la mia fiducia e la loro autostima sulle loro qualità, In questi casi bisogna continuare a lottare, facendo leva sul nostro gioco. Resto fiducioso sulle mie qualità, dobbiamo restare agganciati alla possibilità di dare una felicità che poi non venga mai dimenticata dai loro tifosi, perchè sarebbe così. Siamo a un bivio, scegliere di essere dimenticati o restare nella testa dei tifosi del Napoli come degli eroi”.

La sfida a Sarri presenta suggestioni particolari?
“Qui lui ha fatto giocare un calcio Per chi era con lui il ricordo ritornerà in superficie, ma per il resto è un avversario. Noi dobbiamo riuscire ad essere quella squadra che non rinuncia mai, in queste partite qui se pensi a nasconderti vieni subito stanato”.

Può esserci appagamento per il fatto che la squadra sembra essere tranquilla in zona Champions?
L’obiettivo non è assolutamente centrato, se non riesci a restare nella lotta scudetto c’è poi da guardarsi le spalle anche per la qualificazione Champions. La strategia deve essere sempre la stessa, provare a vincere ogni partita. L’appagamento non può esistere, è una roba bruttissima. Se De Laurentiis si accorgesse di questo entra nello spogliatoio e ribalta tutti. Non ci può essere assolutamente appagamento”.

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