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Tudor in Udinese-Empoli 2018 19

Tutti i convocati e le conferenze del 30º turno 2023/24

Potrete trovare tutti i convocati e le conferenze del 30º turno di campionato per fare al meglio le vostre valutazioni sull’undici da schierare al fanta.

Di seguito tutti i convocati e le conferenze del 30º turno di campionato 2023/24.

ATALANTA

BOLOGNA

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

CAGLIARI

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

EMPOLI

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

FIORENTINA

FROSINONE

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

GENOA

Le parole di Gilardino:

Come hai ritrovato i Nazionali?
“I ragazzi che si sono fermati a Pegli hanno fatto un lavoro straordinario, sotto il profilo fisico, tecnico e tattico. I nazionali sono arrivati negli ultimi giorni come Malinovskyi, Gudmundsson e Vasquez. Ci saranno da fare delle valutazioni su di loro, mentre dopo la partita contro la Juventus Vitinha ha avuto un problema fisico”.

Ci aggiorni sulla situazione dell’infermeria?
“Matturro, Martin, Cittadini ed Ekuban non ci saranno. Peccato non averli e confido in chi c’è e in chi è rimasto ma soprattutto chi è rimasto ha fatto un percorso mentale e fisico. Questo è un aspetto importante”.

Vasquez ha avuto un piccolo problema in Nazionale?
“Con Johan ci siamo sentiti. E’ stato un problemino che non ha causato danni e quindi credo che oggi si allenerà e farò delle valutazioni in queste 24 ore. A livello di voglia e determinazione, è un giocatore che se gli si chiede un sacrificio lui lo fa e dà veramente tutto. Arriva da un viaggio lungo, dal fuso orario. Ci saranno tanti aspetti da valutare come su Gudmundsson e Malinovskyi. Sono valutazioni che mi tengo in queste 24 ore”.

Il pareggio contro la Juventus, seppur arrivato due settimane fa, quanto può incidere a livello di carica emotiva?
“E’ normale che il pareggio contro la Juventus ci deve dare consapevolezza, sicurezza e mentalità. Stiamo facendo bene ma dobbiamo fare sempre meglio. Sono molto esigente con me stesso, sono sicuro che lo saranno anche i giocatori”.

Frosinone in caduta libera ma con elementi di valore. Quali aspetti non bisogna sottovalutare domani?
“Domani dobbiamo essere esigenti con noi stessi, andare in campo con le motivazioni giuste. Sarà una partita che abbiamo preparato e prepareremo in due giorni con tutti gli interpreti. Sarà una partita in cui dovremo mettere tanto cuore, tanta testa e tante gambe. Loro sono una squadra che ha avuto due settimane per lavorare. Hanno Soulé, giocatore che sposta gli equilibri. E’ una squadra che crea tantissimo che fino ad oggi produce gioco ma anche concede. Mi aspetto il Frosinone che conosco e che conosciamo bene. Molto probabilmente ci sarà da parte loro qualche cambiamento tattico in virtù di queste due settimane di lavoro ma dobbiamo pensare a noi e a quell’impronta che dobbiamo dare nella partita”.

Ci sarà la possibilità di far giocare chi ha giocato meno?
“Ho sempre dato grande fiducia al gruppo. Ci sono stati giocatori che hanno giocato meno rispetto ad altri ma hanno sempre trasmesso, nella settimana, grande senso di appartenenza e voglia di mettermi in difficoltà nelle scelte. Per un allenatore è molto gratificante e quando dovrò fare delle valutazioni ne terrò conto”.

Temi qualcosa del Frosinone?
“E’ una squadra con una filosofia chiara. Per quasi tutto il campionato ha giocato a quattro in difesa ma in altre occasioni ha giocato a cinque. Ci sono calciatori che possono giocare nei tre davanti o nei due in un 3-4-2-1. Hanno esterni di qualità come Lirola, Zortea, Valeri e Marchizza. E’ una squadra costruita bene come si è visto bene nel girone di andata. E’ un percorso cambiato nell’ultimo periodo. Noi però dobbiamo pensare, davanti al nostro popolo e nel nostro stadio, di improntare una partita di grandissima attenzione, lucidità e pazienza cercando di sfruttare le occasioni andandocele anche a cercare”.

Si dice che la gara di domani può essere un “match point”. Però può essere un crocevia che, se vinto, porta ad una tranquillità?
“Sono tutte partite importanti in Serie A e sono tutte difficili. Sarà una partita importante, ne siamo tutti a conoscenza. Sappiamo che è un’occasione, un’opportunità in questo campionato ma poi ne mancheranno altre otto. Bisogna avere grandissima lucidità e fare le nostre considerazioni. Pensiamo ad affrontare la gara col massimo livello mentale, di attenzione e di atteggiamento”.

Quanto è bello vedere Retegui, Gudmusson che fanno gol in Nazionale?
“E’ molto bello e gratificante. E’ un grande merito loro e dei ragazzi che sono rimasti qui e che contribuiscono a migliorare il percorso dei ragazzi che vanno in Nazionale. Sono felice che Malinovskyi abbia giocato un buon pezzo di partite, Gudmundsson che ha giocato due gare importanti. E’ bello vedere Retegui segnare due gol in Nazionale, cosa non è da poco. Deve mantenere questo status mentale per finire nel modo migliore. Anche Vasquez ha giocato molto e Haps è tornato a giocare 90 minuti. Anche domani ci può dare una mano”.

Messias può giocare esterno o più accentrato?
“E’ uno di quei giocatori che possono e devono spostare gli equilibri. Mi aspetto molto da lui, indipendentemente dal ruolo che occuperà. So però che lui, come Gudmundsson che sono giocatori con grandissimo talento, devono fare la differenza”.

A Firenze ti apprezzano molto.
“Sono molto schietto e chiaro. Lo sono con i miei ragazzi e voglio esserlo con voi. E’ da un anno e mezzo che parlo con la società e il ds. C’è un rapporto di chiacchiere e parole per quanto riguarda l’aspetto tecnico e della squadra. Ci vediamo e parliamo. In questo momento è chiaro che non c’è un appuntamento fisso per parlare del mio contratto ma ho dato la mia disponibilità, deve essere ben chiaro a tutti, nel sedersi e parlare. Come ho già detto, in questo momento il pensiero mio e dello staff è che dobbiamo finire nel modo migliore perché dobbiamo essere esigenti con noi stessi. Dobbiamo alzare l’asticella sotto il punto di vista mentale e fisico. Sono orgoglioso e felice di allenare questi ragazzi, lo dico veramente col cuore”.

Da Frosinone al Frosinone: come è cambiato il tuo Genoa?
“E’ cambiato tanto da Frosinone al Frosinone in casa. Sono cambiati diversi interpreti, è cambiato il tipo di consapevolezza che abbiamo acquisito e la maturità”.

L’obiettivo di questo finale di stagione?
“Fare meglio e non porci limiti. Principalmente fare meglio di quello che possiamo fare da qui alla fine”.

Retegui è il bomber ritrovato della Nazionale. Ma nessuno riconosce i meriti di quanto gli avete insegnato qui a Genova.
“Questo è vero (ride ndr). Io e il mio staff non vogliamo prenderci i meriti di nulla e siamo felici se i nostri giocatori migliorano. Come può essere nel suo caso, così come lo sta facendo De Winter. Io penso anche a Vogliacco che quando sono arrivato non giocava in B e ora ha giocato in A. Questo per rendere un po’ chiara l’idea. I ragazzi hanno voglia di mettersi a disposizione e c’è da parte nostra il desiderio quotidiano per migliorarli”.

E’ stata una settimana di fake news per quanto riguarda il prossimo mercato. Sembra essere di nuovo tornati al supermercato?
“Per quanto riguarda l’aspetto delle notizie, siete più bravi di me e conoscete il calcio da tantissimo anni come lo conosco io. E’ normale che, se un giocatore o un allenatore è in scadenza di contratto, ci siano voci e giornali e giornalisti che parlano in modo positivo. E’ normale per il percorso che stiamo facendo. Un aspetto importante è che quando mi siederò con la società sarà per l’aspetto tecnico perchè voglio e vorrò capire quali saranno gli obiettivi da parte della società in uscita e quali saranno in entrata. Questo è chiaro”.

INTER

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

JUVENTUS

Allegri parla della sfida alla Lazio:

Come sta il gruppo dopo la pausa?
“La squadra è tornata bene. Qualcuno ha raggiunto l’Europeo come Szczesny e gli altri hanno fatto solo amichevoli. Domani parte il rush finale che ci porterà fino al 25 maggio”.

Come valuta il percorso di crescita di Iling Jr?
“Iling ha giocato molto quest’anno. Sta facendo un percorso di crescita come gli altri e sono molto contento”.

Come sta Kean?
“Mi aspetto molto. Lui ha l’obiettivo di far bene per guadagnarsi un posto per l’Europeo. Doveva andar via, è rimasto, si è rimesso a posto fisicamente. E’ tanto che non gioca. Domani sicuramente farà una buona partita. Titolare? Si”.

Contento della fiducia della società?
“Credo che in questo momento sia importante rimanere focalizzati sul finale di stagione. Purtroppo abbiamo buttato tanti punti di vantaggio sulle quinte. Ora bisogna essere realisti. Abbiamo fatto 7 punti nelle ultime 8, nel girone di ritorno solo 13 punti. Abbiamo 9 partite per consolidare i tre posti in Champions che rimangono. Come dicevamo prima, c’è la Coppa Italia da giocare, martedì sarà una partita importante con la Lazio, uno dei due match che vale una finale. Pensiamo a questo. Contento che la società mi abbia rinnovato la fiducia, ma non avevo alcun dubbio. Stiamo lavorando e loro stanno programmando il futuro. Dobbiamo essere focalizzati sul presente, che è domani e partirà il rush finale. Sarà difficile, ci sono tanti scontri diretti e abbiamo perso tanti punti sulle inseguitrici”.

Ha lavorato sulla testa del gruppo?
“Nel calcio si vivono anche questi momenti. Quindi bisogna rialzarci e fare dei risultati per arrivare in Champions. I ragazzi devono restare sereni perchè hanno fatto 59 punti, distribuiti male: 46 all’andata e 13 al ritorno. Alla squadra non ho da rimproverare niente, però bisogna fare qualche risultato in più per ritrovare entusiasmo per il finale di stagione. C’è voglia di lavorare e la squadra non ha mai smesso di provare a fare bene. Sono cresciuti i giovani e i più anziani. La squadra non ha mai smesso di fare bene. All’andata magari alcune le abbiamo vinte e nelle ultime non siamo riusciti a fare risultato. Non sono scusanti, devono servirci da stimolo per le prossime partite”.

In questo periodo avete ripensato agli errori fatti?
“Il calcio è difficile da spiegare. Lavoriamo, guardiamo, cerchiamo di vedere gli errori che commettiamo. Ora spiegare e parlare non serve, serve cercare di lavorare sugli errori e soprattutto migliorare. Conta fare risultati, ora non ne stiamo facendo. Bisogna cercare di invertire questa tendenza e possiamo farlo solo noi”.

Domani festeggia le 500 partite in Serie A. Ci fa un bilancio?
“Vedo la voglia, la passione e l’amore che ho per questo sport. Frequento i campi da calcio ormai da 47 anni. Prima si iniziava a 10 anni, ora già a 5. Sto diventando diversamente giovane e sono contento di quello che ho fatto, ma allo stesso tempo ho tanta voglia di divertirmi ancora e stare sui campi. Altrimenti mi annoierei. Ora l’importante è pesare a domani e questi 55 giorni che devono essere uno stimolo per noi”.

Cosa spero di trovare nel suo uovo di Pasqua?
“Non so cosa ci sarà dentro. Quello di Pasqua lo mangio tutti i giorni, sono amante della cioccolata, e la mangio tutti i giorni. A prescindere da quello che sarà domani, sarà una partita difficile, troveremo una Lazio che ha cambiato allenatore. Tudor ha squadre sempre aggressive. Serve una partita dove servirà fare bene, sotto tutti i punti di vista. Sarà un buon test anche per le partite future”.

Chi giocherà insieme a Kean? Che Lazio si aspetta?
“Una squadra che cambia allenatore ha grandi stimoli. Proveranno a tornare alla vittoria, ma noi proveremo a controbattere e bisognerà giocare molto bene tecnicamente. Chiesa e Yildiz stanno bene. Sono giocatori importanti per noi. Con il rientro di Vlahovic e speriamo Milik, abbiamo un parco attaccanti che dovrà portarci tanti gol”.

Ha fatto i calcoli per la quota Champions?
“Al momento la quota diventa di 70 punti. Vediamo. Ci saranno tanti scontri diretti. Pensiamo a fare dei punti noi. 59 non bastano, un po’ ne vanno fatti. Non è questione di punti, ma di obiettivi, bisogna tornare a vincere. Una partita vinta ti fa vedere le cose in maniera diversa con più entusiasmo. Quando attraversi questi periodi di difficoltà poi c’è una crescita della squadra. Singolarmente e come squadra”.

Tudor rappresenta uno stimolo in più?
“Tudor ha fatto molto bene a Marsiglia e Verona. Non so se due settimane bastano o no. È quasi impossibile spiegare il calcio. Dobbiamo aspettarci una Lazio molto offensiva proprio per il cambio di allenatore. Poi ha giocatori di grande qualità come Luis Alberto, Immobile, Zaccagni , Vecino. Tutti con grandi individualità”.

Cambia molto arrivare secondi o terzi?
“Il nostro obiettivo è ottenere il massimo. Noi dobbiamo fare il massimo per invertire il girono di ritorno che abbiamo fatto. Bisogna essere realisti, prenderne atto. Ci sono 27 punti a disposizione e dobbiamo farne il più possibile”.

Ti hanno fatto piacere le parole di Scanavino?
“Le parole di Scanavino mi hanno fatto piacere perchè rappresenta la società. Nel calcio è così: se vinci sei un bravo ragazzo se non vinci…Contano i risultati, ne abbiamo fatti di meno. I ragazzi sono stati bravi a farli nel girone d’andata, nel girone di ritorno non stiamo facendo bene. Il calcio ti dà sempre la possibilità di rovesciare il momento negativo. Quello che è tutto nero oggi, domani può essere bianco. Lavoriamo per invertire il trend della mancanza di risultati. Abbiamo un obiettivo troppo importante da raggiungere. Abbiamo il Mondiale per Club, dobbiamo giocare la Champions. E’ uno stimolo talmente importante che quest’obiettivo non deve sfuggire”.

LAZIO

La prima conferenza stampa di Tudor:

Che segnali ha avuto dalla squadra? Come sono tornati i nazionali?
“Sono tornati tutti senza acciacchi e questo è importanti. Il problema è che sono arrivati tardi e abbiamo lavorato poco. Con gli altri abbiamo lavorato bene in 6-7 allenamenti. I ragazzi hanno avuto la giusta applicazione e voglia. La squadra deve essere lo specchio dell’allenatore, ci vuole però tempo e pazienza per trasformare questa Lazio. Sono qui da poco. Ci provo a farlo in fretta, ma non sarà perfetta la squadra, ma lavoreremo”.

Emozionato e teso per il suo debutto?
“Sono sempre positive le sensazioni, nello sport si pensa sempre alla sfida, di poter vincere. Lo sport è gioia. Lo stadio pieno? Sarà bello, ci saranno molte motivazioni, ma va preparata nel modo giusto sotto ogni punto di vista. Penso a preparare la squadra e non alle emozioni”.

Cosa ha rappresentato per lei la Juventus?
“Non credo al destino che affronto subito la Juventus. Ho trascorso lì 7-8 anni, nel periodo in cui si costruisce la persona. Sono grato alla Juventus. Ho avuto compagni e dirigenti che mi hanno fatto diventare quello che sono ora, soprattutto per la cultura del lavoro”.

La profonda differenza con Sarri è il modo di difendere. Prima era la palla il riferimento, con lei diventa l’uomo. Lo fa subito questo passaggio?
“Ci sono due cose che penalizzano questo cambio. Sono tre anni che la Lazio lavora in questa maniera e poi c’è stato Sarri che è un allenatore forte. Bisogna essere intelligenti. Il modulo è importante ma non come molti pensano. Magari parti con un modulo, ma poi diventa un altro schema. La difesa a tre? Lo vedrete tra poco, vedremo domani”.

Ha già in mente una squadra tipo o cambierà molti giocatori nelle prossime partite ravvicinati?
“È una situazione particolare, dovranno giocare per forza tutti. È la prima partita, dopo la sosta per le nazionali, e poi ci sono due partite in 4 giorni. I 5 cambi sono importanti. Io anche devo capire la squadra, una cosa sono gli allenamenti, un’altra le partite. Devo valutare i giocatori che possono migliorare e che possono seguire il tuo calcio. Poi bisogna vincere, c’è da fare bene da subito, serve essere tosti e con la qualità giusta”.

Possono servire dirigenti per fare da raccordo tra squadra e proprietà? Una figura alla Peruzzi…
“Non è per me questa domanda. Non abbiamo parlato con la squadra del passato, ci siamo messi subito a lavorare”.

Sui social si è discusso molto su Immobile in Nazionale. Ne ha parlato con Ciro?
“Non leggo i social e i giornali, sarebbe un suicidio. Io penso a lavorare, sia quando vanno bene le cose che quando vanno male. Con Ciro ho parlato due volte anche su questo argomento, l’ho visto molto motivato. Penso che lui ci tenga alla Nazionale, dipende solo da lui in questi due mesi. Ha sempre segnato, penso che li farà ancora. Ci conto tanto, è un ragazzo con qualità non solo calcistiche ma anche umane. Lo conosco, sono convinto che farà due mesi importanti”.

Si affiderà allo zoccolo duro?
“C’è sempre rispetto per passato, ma non si vive di passato. Il calcio è crudele. Noi dobbiamo vincere, conta la squadra”.

La posizione di Kamada?
“Lui in Germania giocava sia davanti che dietro, è un giocatore completo, ha corsa e qualità di gioco. Penso che, se devo essere sincero, è più adatto a questo calcio rispetto a quello precedente. Non è pulitissimo tecnicamente, ma ha altre doti che a me piacciono tanto. Ha la mentalità giusta e poi ha gol, una dote che fa la differenza. L’ho visto anche bello allegro e voglioso, vedremo in campo”.

Come sta Lazzari? Può giocare con Pellegrini o Felipe Anderson?
“Lo vediamo oggi, ha avuto un problemino piccolo. L’equilibrio è sia offensivo che difensivo. Servono sempre giocatori con gol, ma anche che facciano la fase difensiva. Poi si sceglie in base all’avversario e alla partita. A me piace attaccare, ma non prendere gol. Felipe Anderson a tutta fascia? Ah c’è già un sistema di gioco? Non lo ho provato, non so questa domanda. Ma lui è molto disponibile, ha gamba e qualità. Lei è convinto che giocheremo con la difesa a 3, magari non è quella”.

Dal punto di vista umano, che spogliatoio ha trovato?
“Sono vogliosi e molto orgogliosi. Non sono giocatori da nono posto, vogliono riscattarsi. In 10 giorni sono tutti perfetti perché c’è il nuovo allenatore, con il tempo però capiremo meglio. La gente vera si vede più avanti, nelle battaglia, quando non gioca o deve subentrare”.

Come ha trovato la Lazio dal punto di vista fisico?
“Vedremo domani se sarà in grato di esaudire le mie richieste. Nei dati fisici, la Lazio è sempre stata in alto. Abbiamo parlato tanto di questo, è un argomento importante, sono le distanze che saranno diverse. Dovranno fare corse diverse, ma anche delle similitudini perché Sarri voleva andare a prendere la palla su, la stessa cosa che voglio io”.

Marusic o Hysaj possono giocare nel terzetto difensivo?
“Tutto è ipotetico. Se non voglio dirti una cosa, posso non rispondere (ride, ndr). Patric è tornato, mi è sempre piaciuto da fuori, può essere un giocatore per me. Mi piace come difende anche a campo aperto”.

La Lazio segna poco di testa, al contrario delle sue squadre del passato…
“Sì, ogni squadra ha caratteristiche diverse. Serve però la cattiveria per fare gol, questo fa la differenza”.

È riuscito a trasferire la sua mentalità vincente?
“Se un allenatore ci riesce in 5 allenamenti è un mago (ride, ndr). Il clima nello spogliatoio io è bello, vedo gente motivata. Domani servirà coraggio e bisognerà giocare senza troppi pensieri. Ci saranno problemini per le novità che faremo, ma è mia responsabilità. La chiave è attaccare e difendere tutti, voglio una squadra difficile da battere”.

Sono tre partite decisive, si gioca tutto la Lazio…
“Non esistono partite della vita, è tutta un’esagerazione, è tutto fumo. Sono partite. A me interessa la squadra, prepararla bene, oggi voglio caricarla. Questo appartiene a me. Il resto è tutto fumo”.

LECCE

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

MILAN

Pioli presenta la sfida alla Fiorentina:

Sarà la prima partita a Firenze senza Joe Barone…
“Non è purtroppo la prima situazione di questo genere che succede alla Fiorentina. Firenze e i tifosi viola sono fantastici quando si tratta di unirsi e di compattarsi per superare questi momenti; quando ti colpiscono questi lutti diventa una grande famiglia. Ci aspetterà un ambiente particolare all’inizio per Joe Barone che ha fatto tantissimo per la Fiorentina, però poi ci sarà la partita”.

Come ha ritrovato i suoi ragazzi?
“Chi è rimasto a casa ha recuperato un po’ di energie. Chi è andato via, a parte Kjaer che è tornato con un affaticamento e non sarà convocato a scopo precauzionale, sta bene. Chi ha giocato di più è Pulisic: lo valuterò, ma ieri mi è sembrata in buone condizioni”.

Come avete vissuto il caso Acerbi-Juan Jesus?
“Diventa difficile per me giudicare l’episodio perché non ho tutto sotto mano, ma non possiamo che essere tutti contro gli episodi di razzismo negli stadi. È ora di smetterla”.

Sensazioni per il rush finale?
“Comincia il periodo decisivo della stagione. Tutto ciò che abbiamo fatto fino ad oggi è importante, ma dipenderà tutto dalle prossime partite. Dobbiamo preoccuparci di alzare il livello delle nostre prestazioni”.

È reale il gap di 14 punti con l’Inter?
“I 14 punti sono reali, perché la classifica non la possiamo cambiare; loro hanno fatto un campionato eccezionale, mentre noi, soprattutto in un mese, non siamo riusciti a ottenere qualche vittoria in più. Negli ultimi 2-3 mesi siamo stati una squadra molto competitiva, dobbiamo continuare così fino alla fine”.

Come ha ritrovato Reijnders?
“È tornato molto soddisfatto. Sta completando il suo bagaglio, può diventare un centrocampista completo: sta lavorando con molta attenzione anche in fase di non possesso palla. È un giocatore già di alto livello”.

Furlani l’ha apprezzata… C’è una partita che farà cambiare l’indirizzo della stagione?
“No, ci sono 10 partite di campionato e speriamo 5 di Europa League che saranno tutte importanti. Quella più importante, intanto, è quella di domani. Ci sta che in queste due settimane soprattutto voi parliate molto del futuro, l’avete fatto anche durante tutta la stagione… Ma io non devo pensare al futuro, devo pensare a domani e a questi 60 giorni per rendere questa stagione la più positiva possibile. Fino ad ora, sono giudizi parziali e non completi. A fine stagione ti dirò cosa vorrei fare e cosa non vorrei fare l’anno prossimo. Non pensiamo al derby o alla Juve, ma alla Fiorentina”.

Ha parlato con Pupi Avati?
“Non ho il numero di Pupi Avati. Se lui non tifa più Milan per il mio rapporto con Maldini non è buono, si sbaglia di grosso. Io ho un ottimo rapporto con Maldini, quindi lui può tornare tranquillamente a tifare Milan se è quello che vuole fare”.

Non avete fatto molto bene dopo le soste…
“I nostri risultati dopo le soste non sono sempre stati quelli che ci aspettavamo, però ogni sosta ha una storia diversa… Mi sento di poter dire che in questa sosta abbiamo lavorato bene e i giocatori sono tornati bene”.

Quanto mancherà Theo?
“Mancherà sicuramente, sulla sua forza e sul suo rendimento… È un giocatore devastante. Giocheremo domani con caratteristiche diverse, sfruttando quelle di Florenzi. Roberto Carlos lo ha definito il più forte del mondo? Lui del ruolo se ne intende, credo che abbia ragione”.

Come sta Bennacer?
“Ha dovuto lavorare individualmente, ma ha sfruttato bene questa settimana. Sta bene e potrebbe anche giocare dall’inizio”.

Terracciano come lo vede?
“Ha sofferto subito l’impatto, il blasone della squadra e l’importanza di San Siro, ma sta lavorando tanto. Lo utilizzo come terzino”.

Come è tornato Giroud?
“È tornato come sempre: carico, determinato, sereno. Sta bene. Parlo con lui, ma da noi nessuno sta pensando alla prossima stagione. Siamo concentrati su ciò che dobbiamo fare nel prossimo periodo”.

Come ha visto Okafor prima punta?
“Avevo scelto Okafor per avere la profondità necessaria per sfruttarlo. Lui sta facendo benissimo sia da punta che a sinistra”.

Che differenza c’è tra Bennacer e Adli?
“Bennacer è il centrocampista più forte che abbiamo nell’uno contro uno difensivo, credo sia quasi insuperabile quando si tratta di strappare la palla. Credo possa migliorare nella lettura di alcune situazioni, magari temporeggiando, non sempre puoi essere aggressivo. Adli è meno abile nell’uno contro uno, ma ha caratteristiche molto interessanti”.

Fiorentina sempre tosta da affrontare…
“Non è un caso. La Fiorentina in casa ha perso solo con l’Inter 1-0 e non meritava di perdere”.

Al di là dello spartito, sono i giocatori singoli che fanno la differenza?
“Deve essere così. Dobbiamo avere idea su come stare in campo, poi sono i singoli che fanno la differenza. Dobbiamo unire le due cose”.

Come limitare i quinti della Fiorentina?
“La Fiorentina non ha i quinti, ma ha giocatori esterni offensivi veloci e terzini che spingono, quindi dobbiamo essere molto compatti”.

Con Theo Milan meno offensivo?
“No, non credo. Non cambia la nostra idea di provare a fare la partita”.

MONZA

NAPOLI

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

ROMA

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

SALERNITANA

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

SASSUOLO

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

TORINO

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

UDINESE

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

VERONA

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

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