Di seguito tutti i convocati e le conferenze del 24º turno di campionato 2024/25.
Le tabelle di seguito contrassegnate con il simbolo “✅” conterranno le dichiarazioni delle conferenze stampa riportate ed i convocati se sono stati diramati. Se la tabella sarà contrassegnata con il simbolo “⛔️” significa che si è ancora in attesa di news a riguardo.
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ATALANTA
In attesa della conferenza.
I convocati per #AtalantaCagliari 📋
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BOLOGNA
Che cosa ha lasciato Lecce? Una squadra come la sua che impone il gioco, una partita come quella trae insegnamenti?
“Va bene il valutare cosa fa l’avversario, intensità e compattezza, però secondo me sia a Lecce che a Empoli ci abbiamo messo del nostro. Eravamo reduci da sforzi di coppa e nel momento in cui continuiamo a ricevere palla nel piedi, poco dinamici, diamo la possibilità agli altri di non esprimerci al massimo delle nostre potenzialità, l’avversario ti limita. Un po’ del nostro ce l’abbiamo messo. In futuro spero che troveremo maggiori alternative, poi però sia ad Empoli che a Lecce nel finale siamo venuti fuori… a Lecce per un parastinco non l’abbiamo vinta. Abbiamo concesso poco in entrambi le partite, ma se vogliamo prendere il risultato pieno davanti dovremo essere più lucidi”.
Non teme che ci sia la sensazione un po’ di piacersi troppo dopo ottime partite? Chi sostituisce Odgaard per far male al Torino?
“Il Torino ha cambiato sistema, subisce poco, non ha mai perso quest’anno (2025 ndr), hanno questa possibilità del doppio sistema. Odgaard, Ferguson e Orsolini sono assenze pesanti per noi, abbiamo usato Fabbian ma con caratteristiche diverse, Fabbian è un centrocampista che sale sulla linea degli attaccanti, Odgaard di fatto è un attaccante. Dobbiamo essere padroni del nostro destino, giochiamo in casa, sfruttare il tifo della nostra gente, sfruttare il momento positivo per aggiungere punti importanti alla nostra classifica. Rispetto enorme per il Torino che subisce poco, ha giocatori importanti, ha due assenze importanti ma è una squadra viva. Dovremo essere più mobili e dinamici, le partite si vincono facendo gol, creando e producendo. Quando gente come Benjamin Dominguez, Ndoye e Cambiaghi arrivano davanti… si mi sono piaciuti nel finale a Lecce, però dobbiamo calciare in porta, tirare essere più efficaci, far valere quella qualità tecnica che in tante partite ha fatto la differenza. Arrivavamo da uno sforzo incredibile a Bergamo, la potevamo vincere nei minuti finali nonostante che non siamo stati brillantissimi. Dobbiamo essere più scaltri e pratici nel cercare la giocata vincente per portare a casa più punti”.
Le avversarie per l’Europa non sono state magari brillanti ma hanno vinte le partite. Ogni punto diventa importante, può subentrare pressione per la vittoria?
“Quello no, eravamo in ritardo all’inizio, non ci siamo fatti prendere da quello stato d’animo, pian pianino siamo cresciuti, migliorandoci esprimendo le nostre qualità. Dobbiamo pensare a noi stessi, giocare al massimo cercando di essere al 100%. In casa abbiamo fatto vedere di avere un passo diverso, ma si, tante squadre che ci precedono trovano la stoccata vincente mentre noi non siamo stati capaci lasciando qualche punto per strada, ma siamo lì, vogliamo continuare ad esprimerci al meglio. Il nostro obiettivo è chiaro, arrivare al traguardo per essere tra le prime 7/8… se vogliamo questo dobbiamo pedalare e andare forte”.
Come sta Orsolini? Va in panchina?
“Si, Orso è al secondo allenamento con la squadra, non al massimo dello sforzo ma me lo porto dietro in panchina, vediamo come si metterà la gara. Importante che passi quel dolore per riavere il prima possibile Orso al 100%”.
Dallinga primo gol all’andata, quanto è cresciuto?
“Molto più sveglio, più dentro le partite, dopo quel primo gol ha segnato di nuovo in campionato e in Champions… cambiare paese non è mai semplice, ci ha messo un po’ ma sta bene ed è un Thijs diverso rispetto a quello che abbiamo visto all’inizio”.
In cosa deve migliorare Fabbian? Domani gioca Dallinga o Castro?
“Dallinga ha fatto due giorni con un fastidio non è al massimo, viene con noi ma questi due giorni non gli hanno premesso di essere brillantissimo. Fabbian è un ragazzo giovane, con grande voglia di apprendimento, questa forza lo farà diventare un giocatore di grande qualità. A volte si preoccupa di fare troppo l’attaccante, ma deve capire che in quella zona deve fare più ruoli. Dobbiamo limare alcuni problemi che si creano quando si butta oltre la linea dei difensori”.
Ferguson quando lo avrà di nuovo?
“Non lo so, fino a che non si avvicina il rientro non ipotizzo, è più avanti di Odgaard, spero che la prossima settimana possa avvicinarsi al gruppo squadra”.
Ci sono tre diffidati di un certo peso, ne terrà conto? Aebischer come sta?
“Sta molto meglio Aebischer, ha bisogno di iniziare a spingere, gli daremo minuti pian pianino, può dare tanto in mezzo al campo, avrà il suo spazio, ha caratteristiche che servono, dall’inizio o a gara in corso. Per i diffidati penso che il sottoscritto per un anno è stato per 20 partite diffidato, andavo in campo ed era il mio primo pensiero, ma se dobbiamo pensare di non mandare in campo qualche giocatore per diffida… sinceramente non l’ho mai fatto e non lo faremo neanche domani. Dovremo essere tranquilli e liberi, rispetto a prima oggi c’è qualche fallo tattico in più, ma i diffidati andranno in campo, perché abbiamo bisogno di tutti”.
Può riposare Lucumi? Come sta Calabria?
“Calabria ha intelligenza calcistica top, capitano del Milan, esperienza nonostante abbia solo 28 anni. Quest’anno aveva giocato poco, si aggiunge a due giocatore importanti come Holm e De Silvestri, sostituisce Posch. Per il gruppo di bravi ragazzi che abbiamo, cultura del lavoro, aggiungiamo un identikit perfetto, siamo contenti. Lucumi forse ha qualche minuto in più rispetto agli altri, essendo mancino, recupera a volte un po’ meglio degli altri e questo è una grande fortuna. È l’unico mancino dei 4 difensori centrali, nell’economia del nostro gioco è importante”.
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CAGLIARI
Le condizioni di Gaetano?
“Ha avuto una contusione al ginocchio e non sarà della partita. Valuteremo l’entità la prossima settimana. L’Atalanta? Squadra di grande valore, ma a noi piacciono le sfide, nel calcio l’impegno e l’organizzazione di una partita può regalare delle sorprese. Andremo convinti di quello che vogliamo fare”.
L’0Atalanta dovrà dosare energie per il ritorno di Champions?
“E’ una squadra che gioca con questi ritmi da 7/8 anni, non ha bisogno di questi calcoli. Ha una rosa con elementi che possono metterti in difficoltà da un momento all’atro. Ti pressa, ti colpisce in contropiede, ha un palleggio di grande qualità. Ha un modo di giocare utilizzando un legame ben preciso intorno all’asse difesa-centrocampo-attacco. Sanno imbucare i mediani e creare superiorità numerica da ambo le parti del campo. Gasperini ha tutto l’interesse nel fare in modo che la partita possa andare dalla sua parte. Anche noi vogliamo portare la partita dalla nostra e cercare di far valere i nostri punti di forza”.
Con Luvumbo, Coman e Zortea quanto può essere importante mettere in difficoltà i braccetti dell’Atalanta?
“E’ una considerazione ampia. A prescindere dalle caratteristiche dei nostri esterni, per noi sarà importante sviluppare e creare gioco. Dovremo essere abili a lavorare di squadra. Luvumbo ancora non ha i 90 minuti, vediamo se potrà avere spazio. Coman è stato bravo a sfruttare il tempo concessogli, ma non ha ancora il giusto minutaggio. Non possiamo rischiare, in virtù di ciò, altri infortuni”.
Come ha visto Coman nel suo inserimento nella squadra?
“E’ riuscito ad attirare subito l’attenzione risultando determinante. Andiamo con i piedi di piombo, però. Deve avere continuità ed è compito nostro aiutarlo. E’ un gran lavoratore. Non bisogna attribuirli l’appellativo di salvatore della patria. Sta lavorando bene per trovare il massimo della forma”.
Valuta la squadra in crescita?
“Ci stiamo impegnando al riguardo, fare le cose sempre meglio. Migliorare anche poco, ma in maniera costante è il nostro obiettivo. L’ambizione è quella di farlo sempre più, ci accorgiamo di quello che facciamo bene”.
Sarebbe d’accordo nell’inserire ex calciatori in sala VAR?
“Sono a favore del Var, la trovo un aiuto fondamentale e rende più credibile tutto il movimento. Ci sono alcune regole che sono pratiche e veloci e mettono d’accordo tutti, altre meno come ad esempio i rigori dove effettivamente non si ha lo stesso metro di misura che se è difficile da raggiungere ma lo si può fare se ogni anno si lavora su questo. Alcune decisioni sembrano un po’ esagerate rispetto all’azione che sta accadendo. penso che alla fine della stagione sarà opportuno portare le proprie esperienze per migliorare il Var e dare un aiuto agli arbitri. Arbitrare non è facile”.
Dispiace non avere Gaetano?
“Dispiace non avere a disposizione qualsiasi giocatore. Di contro, dal momento in cui un giocatore non c’è, so di avere delle alternative. Si fa di necessità, virtù”.
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COMO
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
EMPOLI
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
FIORENTINA
Sugli infortunati: “Come infortunato abbiamo solo Adli, che è in ripresa da una distorsione alla caviglia. Ci vorrà un po’ di tempo, perché in allenamento ha avuto una bella distorsione. Pablo Mari è recuperato, ieri e oggi si è allenato con la squadra. Oggi e domani verrà con noi in panchina nella rifinitura. Per il resto stanno tutti bene. Gudmundsson sta ritrovando la condizione migliore dopo una brutta tonsillite che l’ha debilitato. È un giocatore molto importante, che ci ha dato un grande aiuto quando l’abbiamo avuto a disposizione. Ci cambia le partite, lo dobbiamo recuperare”.
Su chi sarà il sostituto di Kean: “Ci stiamo lavorando questa settimana, ho provato diversi calciatori e anche qualcosa di diverso come modulo. Non è facile sostituire Kean per le caratteristiche che ha. Sia Zaniolo sia Beltran sia Gudmundsson, come falso 9, sia lo stesso Primavera Caprini sono delle possibilità. Sono sicuro che chiunque giocherà in quella posizione sarà un giocatore pronto perché ci abbiamo lavorato in settimana”.
Sulle prossime sette partite prima della sosta: “Ne avremo cinque di campionato e due di Conference League, e dovremo farle tutte al massimo. È uno step importante per noi, non dico decisivo, ma importante. Dopo queste sette partite potremo infatti iniziare a darci un obiettivo finale. La squadra sta lavorando bene, stiamo bene fisicamente e stiamo bene tutti insieme qui al Viola Park”.
Su Comuzzo terzino: “Io amo molto la duttilità da parte dei miei giocatori, è fondamentale per me. I numeri lasciano il tempo che trovano… Comuzzo quando ha giocato da terzino ha fatto bene e con il ritorno in Marì abbiamo tanti elementi forti, compreso Moreno che ha fatto bene quando ha giocato”.
Su Fagioli: “Lunedì ha fatto il trequartista ma lui sa legare bene il gioco, facendo la mezzala. È un giocatore duttile e completo, che ci darà una grande mano”.
Sul Como di Fabregas: “Ha messo in difficoltà tantissime squadre grazie alla sua identità di calcio ben precisa. Ha coraggio, tecnica, giocatori di qualità, oltre a un allenatore bravissimo. Dovremo fare una buonissima fase difensiva, con grande rispetto del nostro avversario. Noi ci dovremo difendere bene, ma anche attaccare contro una squadra che non merita la sua posizione in classifica attuale. Vogliamo fare una grande prestazione davanti ai nostri tifosi per riprendere il cammino iniziato prima dell’Inter”.
Sulle accuse di essere difensivista: “Io non ascolto le critiche, cerco di fare del mio meglio insieme alla squadra. Parliamo di dati: siamo la quarta miglior difesa e il quarto miglior attacco. I numeri ti fanno capire come sta lavorando la squadra. Io devo mettere i ragazzi in condizione di mettersi bene in campo”.
Sugli episodi arbitrali sfortunati e il protocollo: “Io non critico gli arbitri. Dico solo che, se il VAR è un mezzo per aiutare a sbagliare il meno possibile, dobbiamo migliorare il protocollo. È il pensiero di tutti, ma pochi lo diciamo. Gli arbitri vanno aiutati, se possiamo farlo facciamolo. Il protocollo deve essere modificato col tempo per migliorare tutto, lo dico senza alcuna polemica”.
Su quale Fiorentina vedremo contro il Como: “Sarà una Fiorentina senza Kean, quindi con caratteristiche un po’ diverse. Dobbiamo giocare da squadra, senza andare sulla nostra prima punta o eventualmente sulle due punte. A me interessa che la Fiorentina abbia l’idea di giocare a calcio, quella che ho visto negli ultimi 30 minuti contro l’Inter, perché abbiamo le qualità per farlo. Questo per noi è un periodo un po’ nuovo, chi è arrivato si sta inserendo, ma abbiamo un grande cuore e un grande contesto squadra. Stiamo lavorando tanto anche con un po’ di movimenti inediti”.
Su Colpani: “Andrea è un ragazzo molto duttile, che può giocare da esterno o sottopunta. Nel 3-5-2 e nel 4-3-3 può fare anche la mezzala. Ha recuperato dall’infortunio che aveva al piede, è a disposizione e vediamo all’occorrenza se parte dalla panchina o dall’inizio”.
Sull’obiettivo Champions League: “Noi dobbiamo fare queste sette partite prima di arrivare alla sosta e abbiamo tante cose da mettere dentro, come i nuovi arrivi. Non mi va di dare un obiettivo preciso oggi, vediamo dopo queste sette partite”.
Se Adli può giocare con Fagioli: “Certo, possono coesistere al pari di Fagioli con Cataldi o Mandragora. Abbiamo tanti calciatori bravi tecnicamente che sono quasi tutti play. C’è anche Richardson che ha fatto bene in questo periodo, poi Ndour può giocare sia alto che basso. Abbiamo centrocampisti molto validi”.
Su Sanremo e la sua canzone preferita: “Ho studiato tanto il Como in questi giorni, ma ho visto anche Sanremo. La mia canzone preferita è quella di Cristicchi, che è dedicata alla mamma”.
Domanda su San Valentino e sull’amore di un allenatore per i suoi giocatori: “Tutti i calciatori hanno bisogno di amore, non dimentichiamoci che prima del calciatore c’è l’uomo. Credo che il dialogo sia importante, con tutti cerco di fare questo lavoro. Non si tratta solamente di allenamento e sistema di gioco, ma di rapporto umano. Io cerco di dare amore e considerazione a tutti e la sera ripenso se ho trascurato qualcuno o meno”.
Ancora sul Como: “Bisogna avere grande rispetto per una squadra che sa giocare a calcio, molto aggressiva sulla riconquista della palla. Dobbiamo essere bravi a consolidare quando c’è da consolidare, perché nelle ultime partite siamo andati troppo a verticalizzare. Questo è un aspetto su cui dobbiamo migliorare”.
In attesa dei convocati.
GENOA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
INTER
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
JUVENTUS
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
LAZIO
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
LECCE
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
MILAN
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
MONZA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
NAPOLI
Conta più la sensazione del primo posto, quanto fatto, o psicologicamente gli incidenti pesano?
“Quello che conta e conterà è il lavoro che è stato fatto, comunque abbiamo un gruppo di calciatori che hanno sposato fin da subito questo verbo lavorare ed è questo che ci porta oggi ad avere questa classifica bellissima nonostante ci siano state, ci sono o ci saranno delle situazioni dove dovremo sopperire. Abbiamo sempre fatto, anche in passato, di cercare di trovare una soluzione alla difficoltà e superarla. Questo è quello che insegno ai ragazzi, andiamo avanti, forti del lavoro fatto in questi 7 mesi perchè è stato davvero grande nonostante alcune difficoltà, tre sistemi di gioco cambiati per difficoltà di percorso dall’estate ad oggi. Il merito è loro, sono spugne e questo mi permette di proporre nelle difficoltà anche dei cambiamenti”.
Si potrà vedere qualcosa di diverso tatticamente domani?
“Non possiamo far finta di non vedere alcune situazioni, sono tangibili, ci sono infortuni ed è inevitabile che quando colpiscono alcuni ruoli o zone devi trovare delle soluzioni per sfruttare al massimo i giocatori che abbiamo in rosa. Non chiederò mai ad un calciatore di fare qualcosa che non ha mai fatto o che non fa da tanto tempo, significherebbe mettere in difficoltà il calciatore e la squadra. Cercheremo di mettere l’abito giusto, come dico sempre, ci saranno opportunità anche per chi finora non ha avuto grosse soddisfazioni, ma che ha contribuito in maniera importanti ai punti che abbiamo. Ripeto, cercheremo di trovare la soluzione migliore, il vestito migliore, non snaturando le caratteristiche dei giocatori anzi mettendoli nelle posizioni migliori per aiutare”.
C’è rammarico da parte sua per il poco minutaggio per Raspadori? Può avere un’occasione importante al fianco di Lukaku?
“Durante l’anno ci sono alcuni calciatori che hanno più possibilità, noi non avendo competizioni europee non avevamo possibilità di dare minutaggio a tutti, poi soprattutto quando le cose vanno bene confermo l’11 titolare, cercando le giuste soluzioni per infortuni o mercato. Io dico sempre che è un’opportunità per tutti, credo sempre in tutti coloro che sono in rosa, hanno la mia fiducia, non devono mai demoralizzarsi se c’è un voto cattivo sui media sportivi, quello che conta è ciò che penso io, ci sono ed hanno tutti la mia fiducia e so che mi possono dare tanto. Se dovesse toccare a lui, sono sicuro che farà del suo meglio”.
Raspadori più centrale è congeniale per esprimere il suo talento? Talento che gli riconoscete, a gennaio poteva partire.
“Davamo anche lui (ride, ndr), per sapere eh, il campionato devi finirlo. Se davamo anche Raspadori… va bene tutto però (ride, ndr). Segnale di stima? Sì, di tutto, di numero (ride, ndr). Ma io nei suoi confronti mi sono espresso anche prima del mercato, quelli bravi io possibilmente provo a tenerli, poi ci sono cause di forza maggiore ed accade il contrario ma al di là di voi l’importante per me è che sappia il calciatore della stima e lui è sempre stato applicato, nel gruppo, ha sempre fatto il suo dovere, così come gli altri che sono subentrati, ricordo pure le perplessità su Jesus. Sembrava stessi facendo giocare l’ultimo giocatore in Italia, invece i calciatori vanno allenati e istruiti bene e devi esaltare le loro caratteristiche. Questo è il nostro compito, dare le giuste istruzioni”.
Ancora polemiche su arbitri e VAR, come se ne esce?
“Io ho già detto quello che dovevo dire, sono stati pure attaccato duramente quando ho parlato del VAR, l’ho fatto per primo. Ho parlato anche per gli allenatori, ma mi sono accorto che qualcuno si è tirato fuori dicendo che parlavo per me, ma ho visto che poi sono tornati, si sono lamentati. Forse il noi era giusto, non era un discorso per me. Non voglio tornarci nelle discussioni, sarebbe stupido, quello che dovevo dire l’ho detto. Mi fa sorridere che molti sono venuti sulla mia linea quando sono stati toccati personalmente, pure alcuni media si sono schierati quando sono state toccate alcune squadre, quando ho parlato io invece non c’è stata tutta questa solidarietà, fa capire la discrepanza quando sei a Napoli”.
La Lazio è l’unica ad avervi battuto due volte, che insidie troverete?
“Ci ha battuto due volte una squadra forte, quarta, passata in EL dalla porta principale. Lo dissi quando la affrontammo, è costruita bene, una rosa forte, sta confermando quanto di buono avevano fatto vedere nelle due gare con noi. Domani è un’altra partita, andiamo ad affrontarla con le nostre armi, i nostri mezzi, avendola preparata come sempre nella giusta maniera. Fiducia nei nostri mezzi, sapendo che è forte e siamo in trasferta, ma come fatto con altre lo faremo anche domani”.
Le Curve contro i critici, lei avverte il peso di qualche critica di troppo?
“Se andate indietro nelle conferenze, ho parlato di compattezza d’ambiente e che non la vedo. Dovete fare attenzione, mi dispiace che le cose che dico vengono cancellate e me le richiedete, io ho già risposto. Cercate un altro titolo, ma io in conferenza dico sempre delle cose, non vengono colte o si fa finta di non capire. Mi dispiace che dopo mesi non è cambiato niente, com’era è rimasto, l’ambiente è questo o ti mangi questa minestra o ti butti dalla finestra”.
A cosa si riferisce: la stagione è straordinaria al netto di tutto.
“Io parlai in tempi non sospetti, dopo 2-3 mesi, di mancanza di compattezza ambientale. Già dobbiamo fare la guerra con altri… qui non vedo la giusta compattezza, ora dobbiamo tornarci come sul VAR? Ne ho parlato già. 3 mesi fa sono stato chiaro, 3 mesi dopo parliamo con la classifica migliore… ma c’è qualcosa che non va allora”.
Sul divieto ai tifosi in trasferta per l’ennesima volta.
“Lo trovo assurdo, capisco che ci sono delle regole, ma siamo a 8 trasferte consecutivi. Solo ai napoletani. Mi sembra assurdo, una cosa unica in Italia. Chiedo sempre equità, come in tutte le cose, equità di provvedimenti, altrimenti diamo gli schiaffi allo stesso anche se li meritano gli altri perché ha la nomea rispetto agli altri. E’ assurdo andare in trasferta senza i nostri tifosi residenti a Napoli. I tifosi del Napoli ci seguono grazie a Dio ed i non residenti ci fanno sempre l’affetto che i ragazzi meritano, per fortuna il popolo napoletano è ovunque, ma è assurdo. Voglio equità, non colpiamo sempre gli stessi!”.
Lei si sente sempre garante della voglia di tutti i ragazzi per raggiungere il migliore obiettivo possibile?
“La barca è in navigazione, siamo in alto mare quindi becchi mare calmo o tempesta, devi avere mente fretta e saper comandare la nave. Devi agire in ogni situazione, la nave è in viaggio, ora vediamo il porto dove attraccare sani e salvi e possibilmente con quello che ci saremmo meritati di raggiungere. Poi quando si scende si respira e si ragiona su ciò che è successo, cosa migliorare, se non ci sono cose da migliorare si analizza altro, ma la nave è in navigazione ed io devo dare la rotta sempre giusta, anche nel mare calmo devi fare attenzione. L’equipaggio è eccezionale, i ragazzi, noi se siamo lì dobbiamo dire grazie a loro, non a me, per attaccamento e passione, a nessun altro. Quando sento qualche attacco per me sono ingiusti e disonesti, teniamoceli stretti perché stanno andando oltre i loro limiti, perciò dico che me li bacio”.
La Lazio ha battuto due volte il Napoli, che sfida si aspetta?
“E’ una squadra forte, l’ho detto, si sono confermati. Non è una meteora, una sconfitta figlia di una giornata storta nostra o super loro, ma hanno confermato che sono forti e hanno tenuto quello standard quindi sarà tosta, difficile, un campo notoriamente difficile per tanti aspetti, ma anche noi abbiamo dimostrato di essere tosti in ogni situazione, con o senza qualcuno, chi ci ha affrontato ha sempre capito che siamo tosti, pronti a tutto”.
In attesa dei convocati.
PARMA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
ROMA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
TORINO
Come sta Tameze?
“Abbiamo fatto una buona settimana, anche se corta. Tameze è stata l’unica pecca: aveva riportato una botta nella settimana precedente al Genoa, poi ha lavorato sopra e ha avuto una piccola lesione al soleo. Starà fuori per un pochettino, lo vedremo. Gli altri sono a disposizione”.
Che partita serve a Bologna?
“E’ una grande partita contro una grande squadra. E’ cresciuta ulteriormente, ha fatto buoni innesti durante il mercato e si è consolidata. Ha superato l’Atalanta in coppa Italia, anche in Champions sono cresciuti dopo essere partiti con un po’ di inesperienza, poi hanno capito il torneo e hanno fatto bene. Hanno una rosa di qualità e importante, con un allenatore bravo che sta eguagliando l’anno scorso. Serve una grande gara di atteggiamento e personalità, tutte le squadre di Italiano in casa partono forte nei primi tempi per impostare gioco e intensità”.
Fate il tifo per Willy Peyote a Sanremo?
“Sono un fan del festival, facevo zapping con le partite. Mi ha emozionato, faccio un in bocca al lupo a lui. Mi ha fatto venire la pelle d’oca: è una fortuna e un orgoglio ad allenare questo club. Le coriste vestite di granata, belle le scarpe e bella la canzone. Proveremo a dargli soddisfazioni come lui ce le sta dando. Non sono un amante, mi piace vedere e ascoltare: io e mia moglie abbiamo gusti diverse. A volte le canzoni alla radio diventano importanti, come Vita spericolata…”.
Domani Biraghi o Casadei titolari?
“Chi parte per Bologna, è un potenziale titolare. Non ho riserve, lavoro su tutto il gruppo. Tutti devono essere pronti, soprattutto nei centrocampisti abbiamo fuori Ilic e Tameze c’è bisogno degli altri al 200%”.
Cosa sta capitando con Ilic?
“E’ rientrato sapendo che c’è il mercato aperto e una trattativa aperta, da quello che so io. Il suo problema è superato, è all’ultimo passo di riabilitazione. Quando si chiuderà il mercato, se farà parte della rosa, è un valore aggiunto”.
Giocherete ancora a due a centrocampo viste le assenze?
“Si, penso proprio di sì. Il Bologna è forte, ma stiamo andando in una direzione. Poi, durante la gara, posso cambiare sistema grazie ai nuovi. Non sono mai stati integralista: durante le gare ci sono più gare, vale anche per me”.
Domani è un esame da grande dopo i risultati di fila?
“Hai detto giusto. Sono tutti esami e tutte finali, vogliamo confrontarci. C’è stato qualche pareggio di troppo giocando un calcio propositivo, con il nuovo sistema abbiamo avuto più equilibrio. Ora vogliamo vedere la nostra crescita con i nuovi arrivati”.
Casadei dove lo vede in questo Toro?
“Tutti quelli arrivati hanno portato entusiasmo, professionalità e voglia di dare un contributo. E’ un aspetto bello, li vedo tutti i giorni che spingono per conquistarsi un posto. Casadei è un giocatore di prospettiva, può giocare a due e può fare anche la mezzala. Deve completarsi, è giovane e sa che gli manca un po’ il ritmo gara: la serie A è nuova per lui, ma sono convinto che abbia portato entusiasmo. E nell’arco della partita ci saranno momenti stagnanti ma può far vedere qualità. Ha tempi d’inserimento, ci dà una grossa mano nel gioco aereo perché è di struttura. Siamo felici di lui”.
Sanabria sembrava diverso durante la sfida contro il Genoa?
“Ha qualità importanti, anche lui inconsciamente è stato destabilizzato dal mercato. Ma è sempre uno che in settimana dà il 110%. Io pretendo molto, abbiamo cambiato sistema ma non posso escludere di giocare con due punte. Sapete quanto mi piaccia giocare con due punti, l’ho fatto con il Genoa: quelli che abbiamo preso sono duttili per tornare al 3-5-2. Lo ha dimostrato Sanabria quando è entrato, questo deve essere lo spirito: lo pretendo dal giovane e dal meno giovane. Se non fosse stato per l’arbitro, si sarebbe preso i titoli dei giornali”.
Parla bene di Casadei e Biraghi, poi cita il loro ritmo partita da ritrovare: giocano titolari? O se il ritmo partita può frenare la titolarità…
“Vi ho già informati sulle loro condizioni fisiche: tra chi è arrivato, e ho sempre detto la verità, quello più indietro è Elmas. Ma sono convinto che lui possa farci fare una salto qualitativo di mentalità. Biraghi è un grande professionista, anche se ha avuto qualche problema alla Fiorentina si è sempre allenato bene. Ed è anche una difficoltà per l’allenatore scegliere. Casadei si è presentato bene, a lui manca il ritmo partita: ma non vuol dire che non possono partire dall’inizio. Dobbiamo capire all’interno di una partita come quella di Bologna, che fa sprecare tante energie, perchè a livello fisico devi essere pronto. Quanto dureranno? Non lo so. Ma possono partire dall’inizio”.
Ora il Bologna, poi il Milan: potrebbero farvi volare oppure tornare nel limbo…
“Abbiamo cambiato, sapete il trend e quante difficoltà abbiamo superato. Il bello di vedere questa squadra è che vuole provare a continuare ciò che sta facendo. Incontriamo il Bologna, vado di partita in partita, ed è una squadra tecnicamente superiore. Dobbiamo usare la testa, in questo percorso positivo abbiamo trovato buone squadre superiori a noi come Fiorentina, Juve, Atalanta. Ma con organizzazione e lavoro, siamo sempre riusciti a superare questi ostacoli. A volte attraverso l’organizzazione, altre volte con lo spirito, ed è ciò che ci deve contraddistinguere. In queste gare vogliamo andare avanti di una in una, siamo sulla strada giusta e voglio vedere anche i nuovi che soluzioni possano darci. Siamo focalizzati su questa partita”.
Hey! 🫵
Appuntamento alle 20.45! 💕 pic.twitter.com/cytUMva00y
— Torino Football Club (@TorinoFC_1906) February 14, 2025
UDINESE
A caccia di conferme dopo una buonissima prestazione, un’altra prova del nove per un’Udinese che fa fatica a confermarsi. Domenica ci sarà una squadra sulla carta meno competitiva:
“Apro augurando buon San Valentino a tutti. Ho un’opinione simile sulla prova del nove, l’Udinese in generale deve sempre riaffermarsi. Abbiamo affrontato grandi squadre, con buone prestazioni. Contro il Napoli è stato un grande test, una gara dove abbiamo fatto una bella figura. Ora dipende da noi mostrare lo stesso livello dal punto di vista delle prestazioni. Dobbiamo avere costanza in allenamento e poi trasferirla sul campo, non basta giocare bene una partita, bisogna giocare bene sempre. Il messaggio è chiaro e lo sappiamo tutti in squadra. Noi giochiamo quando ci capiamo bene, quando difendiamo tutti insieme e ci intendiamo con il pallone tra i piedi. Sono passati mesi in cui abbiamo lavorato duramente, ora vogliamo raccogliere i frutti di questa costanza”.
Sta trovando una costanza anche dal punto di vista della formazione? Davis?
“No non ci sarà Davis, ha avuto un attacco influenzale, ha perso un po’ di giorni. E’ tornato in gruppo ma settimana scorsa ha perso diversi allenamenti, quindi non ci sarà ancora. Per quanto riguarda gli altri sono a disposizione tutti, tranne i lungodegenti. Ora abbiamo tante scelte, dopo ogni partita poi chiaramente possono esserci dolorini, soprattutto dopo una gara come quella con il Napoli che è stata fisicamente molto intensa. Noi stiamo riflettendo sul modulo di gioco, su chi può giocare dall’inizio, i giocatori è giusto che abbiano tempo di maturare insieme. Per quanto riguarda Lovric può dare un grande contributo centralmente, può giocare anche esterno, è molto utile per la nostra squadra, è pronto ad assumersi sempre più responsabilità, sto apprezzando la sua crescita. Tutti i giocatori possono seguire questo processo di crescita, ci aspettiamo queste prestazioni e i gol da lui, come fatto contro il Venezia. Ekkelenkamp rispetto alla gara con il Venezia poteva dare ancora di più e lo ha fatto contro il Napoli, non solo per il gol, ma per come ha lavorato in campo. Anche Atta ha fatto molto bene, dobbiamo ancora prendere le ultime decisioni, ci sono ancora giocatori che devono un attimino recuperare”.
Come ha lavorato in settimana la squadra dopo la prestazione fornita con il Napoli?
“Li ho visti molto concentrati, nelle ultime settimane sono soddisfatto per come si sono allenati. Non ci sono però motivi per dare qualcosa in meno, ci aspettano settimane molto importanti, non vogliamo sottovalutare l’Empoli. A novembre abbiamo giocato contro di loro ed eravamo molto vicini in classifica. Al momento per noi la graduatoria è migliorata, ma nel calcio le cose possono cambiare velocemente. Dobbiamo ripetere la prestazione vista a Napoli anche domenica. Dobbiamo giocare come fatto contro l’Atalanta. Sappiamo che la gara sarà difficile, se non si lavorerà bene l’Empoli potrebbe essere pericoloso, ha delle qualità importanti e verrà qui applicando il suo modo di giocare cercando punti. Sappiamo che sarà una gara diversa, abbiamo avuto meno il pallone mentre stavolta il possesso sarà probabilmente più equilibrato, quindi dovremo giocare bene quando avremo il pallone tra i piedi. Dobbiamo fare bene con il nostro stile di gioco fin dal primo minuto”.
Chi è a rischio fisicamente? Solet come sta?
“Domenica i giocatori che scenderanno in campo saranno quelli pronti, dovremo ancora aspettare per dare tempo ai ragazzi per recuperare. In molti hanno avuto qualche problemino, Solet ha avuto crampi, normale perchè ha giocato poco e ha corso tanto così come Krinstensen e Bijo. Non parlo di singoli in questo senso, abbiamo qualche ora ancora
Senza Ehizibue abbiamo visto un buon Kristensen da terzino, si profila un nuovo ballottaggio ora? Al di là del fatto che probabilmente in un centrocampo a 5 Ehizibue resta la prima scelta:
“In generale devo dire che ci troviamo bene con questo 4-4-2, è stato interpretato bene dalla squadra. Contro il Napoli lo si è visto, ma un modulo funziona solo se l’armonia di squadra è buona. Contro il Venezia si è visto già qualche buona cosa ma a Napoli ha funzionato molto bene, una squadra deve poter però variare modulo anche in corso. Ehizibue può non solo giocare da quinto, lo vedo anche nel ruolo di terzino in una difesa a quattro. E’ importante avere ragazzi duttili che possano ricoprire più moduli. Abbiamo fatto spesso il 3-5-2, eravamo partiti con un 3-4-3 che aveva funzionato e ora stiamo riportando un 4-4-2 che avevamo provato per esempio proprio contro l’Empoli all’andata. Noi ci dobbiamo basare sui principi di gioco, indipendentemente dal sistema domenica dovremo fare una buona prestazione sul campo e che avremo tutti lo stesso spirito”.
Sanchez ha messo vicino altri minuti?
“Sicuramente, si tratta per noi di un giocatore molto importante. A mio avviso ha capito il nostro ragionamento. Dev’essere una guida per la squadra anche quando non gioca, deve svolgere un ruolo positivo per la squuadra, questo lo si fa durante gli allenamenti. Penso che ci troviamo bene, si sta allenando bene, sta dando un buon contributo in allenamento. Da un po’ di tempo si vede che si sta comportando bene, è veramente un esempio per questi ragazzi. Ne abbiamo parlato e concordiamo tutti assieme che c’è ancora bisogno di un po’ di tempo affinchè arrivi al top, so che è un giocatore motivato al massimo, non vede l’ora di poter dare il proprio contributo in particolare in casa nostra, non posso dire quanti minuti avrà domenica e se giocherà, ma quando avrà di nuovo un’opportunità giocherà al meglio e non vede l’ora di farlo”.
In attesa dei convocati.
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