Osimhen s’è allenato in gruppo, verrà convocato?
“Le condizioni sono buone, abbiamo fatto una riunione con i medici questa mattina e la conseguenza naturale di tutto è convocarlo per domani. Farà parte della convocazione, ma poi l’obiettivo è arrivare meglio possibile al Milan, ma sarà in panchina”.
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Turnover ragionato o qualcosa di più?
“Chiunque giochi domani lo deve fare sapendo di essere protagonista di una delle partite più importanti, poi qualcosa si cambia. Non so cosa sia ragionato o meno, non 10 giocatori… ma per esempio Kim vogliamo farlo partire perché non gioca martedì. Qualcuno deve recuperare, lo stress fisico e mentale è troppo vicino, qualcuno però rimane”.
Quanto è soddisfatto dell’adattamento in 10 uomini?
“Era l’esordio nei quarti di finale, tutti hanno parlato di nervosismo di squadra, io parlerei di maturità durante la partita, dell’atteggiamento avuto, proprio l’opposto, c’è una crescita importante perché una squadra non può essere lucida ed allo stesso tempo pericolosa in 10 contro una squadra abituata a quel livello di partite importanti per la storia che ha. Noi abbiamo avuto atteggiamenti corretti, la ricerca di mettere a posto quelle cose che ci hanno tolto. Anche nella personalità ci vedo miglioramenti”.
Le sue parole forti sul tifo hanno smosso qualcosa.
“Se mettono Spalletti contro i suoi tifosi viene fuori qualcosa di forte, ma il mio era un invito a restare uniti, compatti, venendo guidati dall’amore per Napoli. Poi non entro nel merito dei contrasti che ci sono, ma penso sia incomprensibile in questo momento privare questo gruppo del supporto di cui ha bisogno dopo tutte le partite straordinarie che ha fatto. E’ un aiuto fondamentale per noi avere il pubblico al nostro fianco, l’anno scorso ci fu contestazione quando uscimmo dalla lotta Scudetto ed ora che ce l’abbiamo a portata di mano non ci interessa? Io non so di chi è la colpa, le responsabilità, la storia, ma mi è chiaro che ora è il momento di perdersi dentro l’amore per il Napoli. Di lasciarsi andare dentro l’amore”.
Come si fa a non pensare al Milan?
“La partita di domani è doppiamente importante, se riusciamo a vincerla ce ne mancano solo 3 per il titolo. Ne servono 4, se vinciamo col Verona siamo più vicini e non vedo motivi per non pensare a questo e pensare a martedì. Dentro gli occhi dobbiamo avere la foto del bello che abbiamo davanti, non dobbiamo portarci dietro troppi ragionamenti. Ma dobbiamo arrivarci anche bene a martedì, per capire l’importanza dobbiamo fare un salto a quando sono arrivato e la gara col Verona simboleggiava uno dei punti più bassi della storia del Napoli, adesso può essere il punto più alto per la storia del club!”.
Le insidie col Verona?
“E’ una squadra ben allenata, ti viene addosso fisicamente, è una squadra che ti mette a dura prova sul piano della battaglia per 95 minuti, ha motivazioni a mille a causa della classifica che ha, avendo una rosa superiore a quella classifica lì, ha fatto bene nella partita precedente vincendo meritatamente, nei video che abbiamo visto ha messo in difficoltà tantissimi avversari, anche alla Juventus recentemente, ma le nostre motivazioni sono forti”.
Di Lorenzo e Lobotka come stanno? Avranno un turno di riposo?
“Stanno bene tutti e due, valutando il motore di uno e dell’altro. Penso che se devo pensare più a uno a cui far recuperare minutaggio è più Lobotka che Di Lorenzo, ma anche l’altro meriterebbe di tirare un po’ il fiato”.
Sul preparare la partita prima della Champions e poi il Milan.
“La squadra è matura nel mettere in fila le cose che hanno davanti, abbiamo davanti una foto bellissima di quello che ci attende, abbiamo la possibilità di andare ancora più vicini a questo Scudetto, abbiamo il ritorno della Champions che viene dopo e per quelli che sono stati i risultati dell’andata è quello più in bilico di tutti perché gli altri sono già delineati e se ripeteremo una prestazione del nostro livello tutto può succedere, loro devono pensare a ripetere la prova di quel livello lì e tutto è possibile”.
Il Napoli nel finale sembrava stare meglio del Milan.
“Sì, in 10, dentro la bolgia dello stadio, sotto nel punteggio, si sono viste molte qualità della nostra squadra ed in generale la prova ci fa ben sperare. Ci mancheranno due giocatori di qualità, ma la squadra la conosco e farà una prestazione di livello. Fatti i dovuti calcoli siamo convinti di giocarci le nostre possibilità”.
Raspadori come sta? Può reggere 90′? Osimhen lo vedremo qualche minuto?
“Viene da un lungo infortunio, l’abbiamo ributtato dentro per necessità ma aveva ancora bisogno di qualche giorno, ma lo ringraziamo per la sua disponibilità, ci ha dato tutto ciò che ha, 90 sono troppi e se ci fosse bisogno di 20′ di Osimhen potremmo valutarli”.
Quando incideranno i dettagli in questa fase? Se si sale sul treno giusto…
“Di solito è sempre l’ultima chiave del mazzo che apre le porte, ci può essere la soluzione sempre a tutto ciò che capita, poi ho una squadra forte e lo ridico ancora una volta, non solo negli 11 ma anche in chi ha giocato di meno. Domani usando qualcuno che ha giocato meno potremo confermare questo mio pensiero”.
Giornalista georgiana: squadra stanca per il poco turnover?
“Non lo so, se confronto con le altre abbiamo vinto più di tutti. Qualcuno può essere stanco talvolta, ma nelle scelte fatte abbiamo sempre pescato bene, fatto prestazione e vittorie, in questa gara qui un po’ dobbiamo fare attenzione perché ci sono poche ore e qualcosa cambieremo. Kvaratskhelia può darsi che inizi dalla panchina e poi può darsi che si possa usare per fargli fare un minutaggio ridotto, oppure no, sono tutte valutazioni… mi voleva chiedere questo su Kvara?”.
Chi gioca centravanti? Riposerà anche Meret?
“Sì, davanti gioca Raspadori. Meret fa meno fatica, è un portiere, ma qui è più particolare il discorso perché ci sono altre valutazioni da fare e questa non gliela dico”.