È giunta la tanto attesa decisione dell’UEFA sul furto dei rossoneri
La camera giudicante dell’Organo di Controllo Finanziario per Club (CFCB) ha preso una decisione sul caso Milan a seguito del rinvio del responsabile della camera di investigazione CFCB per la violazione delle norme del fair play finanziario, in particolare per la violazione della regola del pareggio di bilancio (break-even rule).
Il club sarà quindi escluso dalla prossima competizione UEFA per club a cui sarà qualificato nelle prossime due (2) stagioni (es.: una nella stagione 2018/19 o in quella 2019/20, in caso di qualificazione).
Contro questa decisione è possibile presentare ricorso al TAS.
Intanto la Fiorentina, che in caso di estromissione del Milan erediterebbe il posto al 2° turno di qualificazione dall’Atalanta (in campo il 26 luglio), ha anticipato il ritiro al 2 luglio. Ovviamente ai viola non basterebbe la sentenza Uefa per garantirsi l’Europa League: dovrebbero attendere anche l’esito dell’eventuale ricorso del Milan al Tas di Losanna.
Il danno è anche di immagine ma avrà un riverbero (dovesse essere confermato anche in appello) sul mercato e sugli incassi provenienti dal marketing. Al Milan – verosimilmente – serviranno meno giocatori (meno partite) e sarà meno attrattivo. Il mercato quindi subirà delle conseguenze, ma il vero ago della bilancia delle strategie rossonere è nella questione della cessione della società.
Sorpresa però nella notte dalla società rossonera
Il Milan ha in pugno Alen Halilovic, il centrocampista offensivo classe ’96 che era accostato all’Udinese. In nottata la svolta, al punto che il Milan ha programmato le visite nelle prossime ore in attesa di trovare gli accordi definitivi. Halilovic è un trequartista di valore, che all’età di 15 anni fu ingaggiato dal Barcellona. Nell’ultima stagione ha giocato con il Las Palmas, poi è tornato per fine prestito all’Amburgo, retrocesso dalla Bundesliga, cui è vincolato da un contratto fino al 2020. E il Milan è piombato con forza al punto da programmare le visite.