L’allenatore toscano si è presentato oggi in conferenza stampa. I tifosi rossoblu, e anche tanti fantallenatori, si chiedono se e come cambierà il Cagliari targato Leonardo Semplici.
Durante la conferenza, Semplici ha dichiarato: “Continueremo sulla falsariga dell’ultimo 3-4-1-2”.
Apparentemente, non dovrebbe cambiare più di tanto la disposizione in campo, ma gli interpreti? Analizziamo la situazione ruolo per ruolo.
Portiere: Cragno non in discussione
L’estremo difensore resterà ovviamente Alessio Cragno, che con le sue parate (1° in campionato in questa statistica) ha mantenuto basso il passivo del Cagliari in tante situazioni.
Difesa: chi giocherà al centro?
Nelle ultime uscite, Godin ha mantenuto una posizione centrale, affiancato da Rugani a sinistra e Ceppitelli a destra. Potrebbe cambiare leggermente la disposizione dei 3, con Rugani a spostarsi al centro per iniziare l’impostazione della manovra offensiva. Occhio sempre a Walukiewicz, ultimamente apparso non brillantissimo ma che potrebbe rientrare presto nelle rotazioni.
Centrocampo: sarà davvero a 4 o diventerà a 5?
Il modulo preferito di Semplici è il 3-5-2, utilizzato in maniera continuativa alla SPAL. In conferenza, però, il tecnico ha anche detto che valuterà Nandez da “quinto”: aperto allora il casting per le posizioni in campo. Nainggolan dovrebbe restare il faro tra le linee, in una posizione a lui più congeniale; al centro del campo, Marin e Nandez appaiono i favoriti; sugli esterni, invece, è aperto il ballottaggio a 3 fra Zappa, Lykogiannis ed Asamoah, col ghanese che può essere utilizzato su entrambe le fasce.
Attacco: due punte per provare a ritrovare la via del gol
Se Joao Pedro resta sicuramente imprescindibile per l’attacco rossoblu, la situazione cambia per l’altro posto: Simeone non sta convincendo, specialmente da quando è rientrato post covid, e allora ecco che potrebbero aprirsi le porte per Pavoletti. Le sue caratteristiche si sposano bene al gioco del tecnico toscano, e non è da escludere che possa scalare le gerarchie a discapito dei compagni di reparto. Cerri resta vigile e proverà a far valere la sua tecnica più raffinata rispetto a quella del bomber livornese.