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Sassuolo-Atalanta: Dionisi fa il punto in conferenza

Dionisi in conferenza stampa pre Atalanta saluta tutte le velleità europee, ma ciò non toglie che contro l’Atalanta sarà una sfida da vincere.

Dionisi anticipa la composizione del centrocampo contro l’Atalanta, avversario imbattuto da 15 gare.

Che valore dà a questa partita?
“Un valore alto. Affrontiamo una squadra forte che è in salute nonostante il risultato contro il Napoli, immeritato, perché hanno fatto una partita da Atalanta, anche ieri in Europa League. Sarà una partita molto difficile”.

Il loro impegno di Coppa può incidere?
“Credo di no ma spero di sì. Avranno qualche assenza ma hanno recuperato Zapata, hanno giocatori importanti. Spero di sì perché sono superiori a noi sulla carta e la classifica dice questo, se l’Europa League gli ha tolto qualcosa potremmo sopperire e fare il resto”.

Addio all’Europa, cambia la prospettiva da qui alla fine?
“Sapevamo che non avremmo potuto avere una striscia positiva fino alla fine del campionato, qualche risultato negativo l’avremmo riaffrontato. Io non ho mai parlato di Europa. Ora però il Verona ci ha superato di nuovo e noi dovremmo cercare di fare lo stesso questa settimana sapendo che è difficile, ogni posizione bisogna meritarsela”.

Berardi come sta?
“Sta abbastanza bene, ieri si è allenato con noi. Penso che sarà a disposizione, vedremo se sarà dall’inizio e per quanto tempo”.

Carnevali ha parlato di mercato e ha messo in vetrina 4 giocatori, che potrebbero partire. Lei ci pensa a tutto questo?
“Non ci penso. È giusto che la società faccia i suoi passi. Il club sa cosa vuole fare. Concedimi una battuta: solo 4? Per me ce ne sono anche di più bravi in questa squadra. Fa parte del gioco e dovremo essere maturi, non si può comandare l’esterno, deve essere stimolo e non deve destabilizzarci”.

Influisce sulla testa dei giocatori il fatto che l’Atalanta sia una bestia nera e che il Sassuolo non vinca con loro da 15 partite consecutive?
“Sincero? Molto. Ha inciso nella gara dell’andata, e ora siamo diversi. Siamo cresciuti da questo punto di vista. Poi ci sta che con l’Atalanta si possa fare una gara negativa, un risultato positivo non è scontato ma dobbiamo affrontarla con spensieratezza, con consapevolezza e parlo di consapevolezza dopo un ko, ma secondo me abbiamo perso per demerito nostro. Se affrontiamo squadre migliori e non otteniamo un risultato positivo è per demerito nostro. Ora la difficoltà sta nel mantenere questo livello. Nell’aria c’era ‘giochiamo con l’Atalanta, con loro facciamo fatica’, ora dobbiamo andare avanti e mettere noi in difficoltà l’Atalanta”.

Il Sassuolo non vince 3 partite consecutive in casa dal 2018. Perché è diventato così difficile vincere al Mapei Stadium?
“Credo sia anche per un approccio delle squadre avversarie fuori casa, non è facile vincere 3 gare consecutive in casa. Per noi parlare di vittorie consecutive sembrava un’eresia. Dovremo fare di più di quanto fatto con la Lazio e potrebbe non bastare, dovremo essere bravi a non commettere gli stessi errori”.

Vista la classifica, salvo sorprese, l’obiettivo massimo è il nono posto, che sarebbe comunque un ottimo traguardo. Ma basterà questo a motivare la squadra nelle ultime 7 gare? Con la Lazio si sono viste troppe distrazioni
“Se si guardano queste cose si può pensare ma si va a guardare il pelo nell’uovo. Giacomo la palla l’ha toccata, non l’ha mossa. Ci sono tante rimesse laterali che non cambiano. Siamo ripartiti un po’ stanchi, vuoi le pressioni esterne e credo si sia visto. Dovremo essere bravi a riassettarci per domenica, se siamo gli stessi con la Lazio finirà male per noi, l’Atalanta è brava a sfruttare le occasioni, anche più della Lazio. Dobbiamo trovare le motivazioni dentro di noi, abbiamo dimostrato di non approcciare nello stesso modo con tutte ma questo lo abbiamo superato e dovremo dimostrare di superare questo e l’obiettivo classifica. Noi dobbiamo pensare a fare più punti del girone d’andata. Ne abbiamo fatti 24, a oggi siamo a -5 da almeno pareggiare il risultato dell’andata. Dobbiamo pensare ad averne 22 e quindi 46, questo deve essere un obiettivo”.

Gli acquisti di gennaio non hanno trovato molto spazio…
“Sorrido perché sembra una domanda sul mercato ma in maniera diversa. Non sono arrivati ragazzi pronti, con esperienza. Ci siamo permessi di prendere dei ragazzi non pronti, vuoi per le qualità dei giocatori che abbiamo e per la classifica. Esce Boga ed entrano Ceide e Ciervo, bisogna dare tempo, non so neanche se riusciranno a dimostrare di essere all’altezza di Boga. Noi ci crediamo ma dobbiamo dargli un po’ di tempo, Boga arrivava da un percorso diverso. Sono pagato per fare delle scelte, a volte giuste e a volte sbagliate, cerco di mettere in campo la formazione giusta per vincere ogni partita. Se ci sarà l’opportunità per alcuni giovani di fare esperienza per i giovani se la ritroveranno ma ora dobbiamo portare avanti la crescita dei giovani in rosa, sia quelli che giocano di più che quelli che giocano di meno”.

Kaan Ayhan o Chiriches al centro della difesa?
“Anche tutti e due, c’è anche Ruan, non ho deciso. Il dubbio ce l’ho ogni settimana, ce l’avevo fino al sabato mattina con la Lazio e probabilmente ce l’avrò con l’Atalanta fino a domenica. Hanno caratteristiche diverse, stanno crescendo tutti. Chiriches non devo descriverlo per l’esperienza che ha, lo spessore che ha, e Kaan se non fosse stato sfortunato in alcuni momenti avrebbe trovato più spazio e poi c’è Peluso che ha giocato meno ma è un elemento importante”.

A centrocampo ci saranno Maxime Lopez e Matheus Henrique? Hanno caratteristiche simili…
“Sicuramente giocheranno loro due. Può essere un’occasione per dimostrare che si può giocare in un centrocampo poco fisico, hanno entrambi qualità tecniche l’esatto opposto dell’Atalanta. Dovremo essere bravi a sopperire alle mancanze di squadra e a sfruttare le qualità individuali nella squadra e sono occasioni. Come è un’occasione giocare senza Berardi e non l’abbiamo sfruttata, domenica dovremo dimostrare di sfruttare l’occasione di giocare senza Frattesi”.

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