Pioli in conferenza di presentazione alla trasferta di Salerno parla della condizione di Ibrahimovic, Rebic, Kessie, Bennacer, ed il programma di Lazetic.
Rispetto all’ultima sfida contro la Salernitana, i granata hanno cambiato parecchio…
“Ci sono più incognite del solito. Abbiamo avuto una settimana più incentrata sulle nostre situazioni perché il cambio di allenatore ci impedisce di capire come staranno in campo. Arrivano comunque da due risultati positivi, sarà una partita da affrontare con grande determinazione e concentrazione”.
Cosa è cambiato dal quel 78′ del derby?
“Ogni partita ha una lettura particolare: abbiamo capito che se giochiamo con continuità e che stiamo dentro la partita con la mentalità, anche soffrendo, abbiamo le carte in regola per cercare di vincerla. Dobbiamo avere questa consapevolezza, affrontando le partite con determinazione, attenzione e fiducia mettendo in campo le nostre qualità”.
C’è una discriminante con la quale sceglie Kessiè o Diaz trequartista?
“Hanno caratteristiche diverse, quindi scelgo in primis rispetto alla condizione fisica e poi rispetto all’interpretazione della singola partita. Cercherà di schierare una squadra compatta, con energia e con qualità”.
Cambia dover difendere il primo posto piuttosto che conquistarlo?
“La classifica non è veritiera, perché Inter e Atalanta devono recuperare le loro partite. Siamo concentrati su di noi. Le pressioni ci sono ed è un privilegio averle, significa che siamo saliti di livello e significa che anche la squadra può reggerle”.
Come sta Ibrahimovic?
“Sta sicuramente meglio, se non domani o domenica ricomincerà a correre e poi valuteremo la sua condizione. Non sappiamo ancora quando potrà rientrare in gruppo”.
Può fare la differenza la voglia di conquistare il primo Scudetto per tanti di voi?
“Dobbiamo solo pensare a dare il massimo e il meglio. Serve grande convinzione nelle cose che facciamo dando il massimo delle nostre possibilità”.
Come arriva il Milan a questa sfida?
“Nei miei giocatori vedo molta positività, molta fiducia e concentrazione. Sappiamo che la stagione è lunga e che dobbiamo spingere al massimo. Domani ci saranno diverse incognite, ma ci siamo preparati bene; in Italia si affrontano sempre sistemi di gioco diversi ma sappiamo come fare: conterà l’approccio e la qualità delle scelte che faremo”.
Come farai a mantenere motivati i giocatori che potrebbero avere meno spazio?
“Per noi è normale dare il massimo giorno per giorno, i giocatori sanno che è così che possono mettermi in difficoltà. Non avremo tantissime partite, ma dopo la Salernitana ne avremo 3 in 10 giorni. Ci sarà come sempre spazio per tutti, tutti stanno bene e sono pronti”.
Ha sostenuto che Kessie non vada attaccato. Come l’ha visto questa settimana?
“L’ho visto sereno e concentrato sul lavoro come lo è sempre stato. La situazione è positiva, ma parlo di tutto il gruppo: siamo molto compatti e coesi, sappiamo che dobbiamo dare il massimo e no ci sono assolutamente problemi”.
Come procede il recupero di Rebic?
“Sta meglio. Il minutaggio con la Samp lo ha aiutato, è entrato bene anche se gli è mancata la giocata vincente. È un giocatore molto importante per noi e ci darà il suo apporto”.
Crede allo Scudetto, ci crede il giusto o non ci pensa?
“Noi pensiamo di fare il massimo per vincere la prossima partita: è il nostro unico pensiero. Chiaramente vogliamo vincerle tutte per migliorare la classifica finale dell’anno scorso. Non è così importante con chi si vinceranno…”.
A che punto è il calcio italiano rispetto a quello inglese dopo Inter-Liverpool?
“Credo che sia stato un risultato netto, ma solamente nel risultato; l’Inter ha dimostrato di essere molto vicina a una delle squadre più forti d’Europa. In Italia bisogna avere tante idee: la differenza economica è veramente tanta, ma in tutto. Le inglesi sono le più forti, ma le italiane stanno crescendo bene”.
Lo spirito Milan si vede anche nella sana competizione?
“Per noi quella di domani è una partita importantissima, non una di secondo piano. Ho la disponibilità totale di tutti i giocatori, c’è grande voglia di mettersi in evidenza e di mettermi in difficoltà durante gli allenamenti. È su questo che dobbiamo insistere per tenere alto il livello”.
Nelle ultime partite Messias è sembrato in crescita…
“La testa è buona in questo momento. Junior sta bene, mi aspetto tanto da lui e ha le qualità per determinare ancora in modo più decisivo e concreto la nostra fase offensiva”.
Che differenza c’è tra Bennacer e Kessie?
“Sono centrocampisti completi, possono far bene entrambe le fasi. Bennacer ha una potenza esplosiva nei primi metri importante”.
Come si risolvono i problemi con i pochi goal segnati da corner?
“Lavorando e lo stiamo facendo. Serve più qualità e più precisione per chi va a calciare e tempi di attacco alla porta più convinti e precisi”.
Qual è il programma che sta seguendo Lazetic?
“Appena arrivati i giocatori fanno dei test. Marko ha bisogno di un lavoro personalizzato, gli serve una settimana dieci giorni per rimettersi al pari della squadra. È un ragazzo interessante, ha belle caratteristiche, ma che dobbiamo ancora scoprire totalmente”.
Come si pone con chi sottovaluta i risultati del Milan?
“Rispetto tutte le opinioni, ma noi dobbiamo trovare convinzione nelle nostre qualità e nel nostro modo di fare”.
Le coppe europee potrebbero influenzare le prossime partite?
“Mancano 13 partite. Tutti sanno che ogni partita ha un peso specifico importante”.
Il Milan è tra le prime 16 squadre più forti d’Europa?
“No, perché non abbiamo passato i gironi. Le 16 squadre più forti d’Europa stanno giocando gli ottavi. Oggi siamo molto più forti rispetto a quando abbiamo affrontato l’inizio dei gironi di Champions League e mi sarebbe piaciuto affrontare adesso le prime partite di Champions. Sarà importante tornarci”.
Sei più curioso, eccitato o emozionato?
“Sono preoccupato, cerco di stimolare i miei giocatori a dare il massimo per la prossima partita e il resto verrà di conseguenza”.
Qual è il segreto per tenere alta la concentrazione?
“È dare il massimo per fare le scelte giuste. Non sapremo come giocheranno i nostri avversari e siamo obbligati ad affrontare la partita con molta lucidità”.
Come influenza la settimana l’avere tutta la rosa a disposizione?
“Alza il livello, l’intensità del lavoro e la qualità”.
Quanto sono importanti per la Salernitana Perotti e Ribery?
“Sono sempre stati giocatori di grande qualità, capaci di trovare la giocata vincente: andranno controllati bene”.