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Salernitana-Lecce: la conferenza di Nicola

Nicola non svela le intenzioni per la sfida di domani con il Lecce. Interessa che tutti i giocatori siano concentrati e sul pezzo per migliorare i propri limiti.

Dopo una partita come quella di Torino con la Juventus, quali sono le insidie della gara di domani contro il Lecce?
“Siamo reduci da un’ottima prestazione, ma ci sono cose che dobbiamo migliorare e questo è sufficiente per tenere la guardia sempre alta. I primi 15 minuti del secondo tempo a Torino hanno rappresentato argomento di discussione. Non dobbiamo accontentarci, stiamo lavorando molto specialmente nell’interpretazione delle ripartenze che, talvolta, non sono qualitative a sufficienza. Ce ne sono a bizzeffe di cose da migliorare”.

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Sul 2-2, al 94′, la Salernitana allo Stadium ha continuato ad attaccare. Un rischio calcolato?
“Il calcio è questo. Nessuno può permettersi di gestire, il risultato arriva attraverso la produzione del gioco. Riconoscere velocemente le transizioni difensive e offensive consente di avere una identità precisa contro tutti e in qualunque momento della gara. Non vogliamo aspettare sia l’avversario a sbagliare, siamo noi a dover determinare il nostro destino”.

Preoccupato per le polemiche arbitrali da Lecce?
“Non perdo tempo a parlare di queste cose. A me interessa aver resettato tutto velocemente, si gioca già domani e abbiamo avuto quattro giorni per capire le qualità dell’avversario e quale strategia sia adatta per sfruttare eventualmente punti deboli. Il Lecce ha una precisa organizzazione di gioco, portano avanti le loro idee per 90 minuti. Ho visto la partita di Napoli, hanno fatto risultato in trasferta contro la squadra forse più in forma in assoluto. Verranno da noi per chiudersi e ripartire con grande velocità, alzando il baricentro per interpretare la gara in modo anche differente dal solito. Vanno aggrediti, se quando siamo bassi non ci posizioniamo bene rischiamo di soffrire”.

E’ presto per un primo bilancio?
“Aspettiamo la gara di domani. Potersela giocare con tutti aumenta l’autostima, ad ora però abbiamo affrontato solo sei avversari. Post Lecce imposteremo la sosta per affrontare al meglio le otto gare successive prima dei due mesi di stop per il Mondiale. In quel periodo, memori delle esperienze del campionato passato, vorremmo arrivarci nel miglior modo possibile. Dopo i 90 minuti di domani potremo fare un primo bilancio”.

Più risultati utili in trasferta che in casa, coincidenza?
“Abbiamo affrontato la Roma in un momento in cui non potevamo essere altamente performanti. Eppure disputammo una prova dignitosa. A me basta che la squadra abbia voglia di confrontarsi con tutti in un campionato pieno di squadre competitive”.

Possibili variazioni domani?
“Abbiamo lavorato su tante cose. A Bologna avete visto Mazzocchi braccetto per buona parte della gara. Gyomber oggi si è allenato, sta bene. Ad ogni modo è pronto anche Pirola. Ho la fortuna di avere calciatori assolutamente duttili, Daniluc è l’emblema di quello che vi sto dicendo. La rosa dei difensori è composta da gente che ha caratteristiche diverse e può ricoprire più ruoli. A volte si sceglie anche in base alle caratteristiche dell’avversario. Domani vedrete”.

Rispetto a un anno fa la Salernitana ha subito 9 gol in meno. Dove bisogna migliorare di più?
“I miglioramenti non si limitano alle giocate e al modo di stare in campo, ma anche dalla qualità con cui ti muovi in campo. Ci sono cose che puoi perfezionare in poche ore di allenamento, per altre occorrono settimane. Nell’interpretazione delle tre altezze di campo c’è da migliorare, così come nella scelta dell’ultimo passaggio. E’ normale che l’elenco di miglioramenti sia piuttosto lungo, a me deve interessare che i ragazzi hanno voglia di crescere con umiltà ma anche piena consapevolezza. Dobbiamo sentirci sempre in discussione per lavorare con attenzione massima giorno dopo giorno”.

Quanto bisogna crescere nella lettura della gara in corso d’opera?
“L’idea di gioco di base è funzionale alle nostre caratteristiche, il lavoro quotidiano darà una grossa mano perchè le ripetizioni aiutano ad assimilare i concetti. Un bagaglio tecnico-tattico ampio fornisce tanti tipi di soluzione e di riconoscere quale sia la migliore in base al momento. La gente apprezza il nostro modo di giocare, si diverte, c’è un presidente che ha trasmesso la mentalità giusta”.

Piatek si è sbloccato subito, Dia è partito benissimo. Quanto è importante gestire l’abbondanza in attacco?
“Conta molto il lavoro che si fa in campo come squadra. Non c’è abbondanza in avanti, abbiamo 5 giocatori per due ruoli considerando che manca Ribery. Nel corso della gara partono due ed entrano altri due nella ripresa. Il mercato è stato fatto con logica, abbiamo risorse a disposizione. Magari tra un mese giocherà di più chi attualmente è partito meno dall’inizio. Si può essere decisivi anche entrando ad un minuto dalla fine”.

Rigiocherebbe la gara con la Juve?
“C’è la sfida di ritorno e sarà un piacere affrontare una grande squadra”.

Quanto è cresciuto Mazzocchi?
“Tutti stanno crescendo e tutti possono crescere ancora. Non è che si crescerà all’infinito, ovviamente. Ciascuno ha le sue caratteristiche e i propri limiti su cui lavorare. Pasquale è uno dei quattro esterni a disposizione, fisicamente sta bene e mostra entusiasmo. E’ un calciatore concentrato, deve continuare così. Per tutti i giocatori che ho a disposizione auguro la Nazionale. Può essere competitivo anche per altri lidi”.

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