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Salernitana-Cagliari: la conferenza di Agostini

Esordio alla guida della prima squadra per Agostini nella partita che sarà la più importante della stagione. Il risultato potrebbe decidere un buona fetta della categoria che il Cagliari disputerà la prossima stagione.

Agostini alla sua prima conferenza su una panchina di serie A promosso dalla primavera.

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Come sarà il Cagliari di Agostini?
“L’input sarà molto semplice: c’è da mettere tutto quello che si ha perché questa è una partita fondamentale, questo è il lavoro che abbiamo fatto in questi giorni cercando di dargli qualcosa a livello mentale”.

Emozionato per la prima partita in Serie A?
“Io penso solo alla partita di domenica, al di là dei discorsi sulla mia prima panchina. Dobbiamo pensare solo a quello”.

A livello tattico cambierà qualcosa?
“Faccio questa conferenza perché ho molto rispetto nei vostri confronti, ma non mi sembra il caso di parlare di moduli e formazioni. Ora non si può parlare di questo per vari motivi, ma si valuterà quel che c’è da fare: le risposte le avrete in campo”.

Come si prepara una partita così importante?
“Per me è fondamentale il lavoro psicologico, perché domenica bisogna fare qualcosa di importante ed è fattibile farlo: per tutto il resto parlerà il campo”.

Cosa sta provando ora da allenatore del Cagliari?
“Al di là di quello che ho trovato mi sento molto orgoglioso della scelta della società, perché io ci credo veramente. Ho trovato dei ragazzi disponibili e che si vogliono salvare, so che ci metteranno tutto il possibile e anche di più per l’obiettivo. Sono davvero molto contento e orgoglioso”.

Mentre lei portava la Primavera in alto, la Prima squadra sprofondava: cosa ha percepito dei problemi della squadra?
“Non ho un pensiero, con la Primavera stavo facendo un lavoro: sono un tifoso del Cagliari come tutti, non era mia competenza pensare ai problemi della Prima squadra”.

Quanta pressione sente nel dover salvare il Cagliari?
“Sento tanto senso di responsabilità. Quando dico che sono orgoglioso lo penso veramente, tutto il resto non conta: le chiacchiere restano fuori dal campo”.

Pensa di portare qualcuno della Primavera a Salerno?
“Sto valutando, ma non credo”.

Ci sono dei Conti, Agostini e Cossu all’interno dello spogliatoio?
“Non lo so, questa è una domanda difficile. I ragazzi che ci sono adesso sono molto responsabili e tengono alla causa del Cagliari, l’ho percepito da subito. Sicuramente andranno in campo e daranno tutto fino alla fine”

A tre giornate dalla fine servirebbe un supereroe per salvare questo Cagliari: quanto le piacerebbe giocare questa partita?
“Io non sono nessuno, conosco questi momenti perché li ho vissuti sulla mia pelle. Serve soltanto unione di intenti. Quand’ero giocatore qualche partita come questa, ho dei bei ricordi. Ma ora conta soltanto far bene domenica”.

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Al fianco di Agostini è intervenuto anche il direttore sportivo del Cagliari, Stefano Capozucca

Come mai si è arrivati alla terzultima di campionato per fare questa scelta?
“Si è giunti a questa decisione lunedì sera, perché la posizione di classifica ora vede il Cagliari retrocesso. Ci son stati degli eventi che poi ci hanno fatto arrivare a questa decisione. Ora siamo concentrati sulla partita di domenica, che sarà fondamentale. Pensiamo solo a quello”.

Come mai avete scelto Agostini?
“Agostini non è una scelta di ripiego, anzi. Abbiamo ritenuto opportuno virare su di lui perché in questo momento lui è la soluzione migliore per questo momento, non certo la più semplice. Sono convinto che sia stata la scelta giusta. Non c’è molto tempo, ma siccome il Cagliari come società non intenda retrocedere, abbiamo fatto la scelta migliore”.

Ci saranno delle ripercussioni a livello tecnico dopo la partita di Salerno?
“Sono arciconvinto che noi potessimo avere una classifica migliore, poi per tutto il resto si vedrà. Abbiamo solo Salerno in testa, dobbiamo soltanto vincere questa partita, io sono convinto che ci salveremo e che poi tireremo le somme”.

Agostini-Conti-Cossu: quanto contano le bandiere e non soltanto dal punto di vista dell’immagine?
“Andrea era già a contatto con la Prima squadra al mio fianco, per lui non c’è nulla di nuovo. Per quanto riguarda Daniele mi sembrava una logica conseguenza coinvolgere chi il Cagliari lo ama veramente, oltre all’allenatore: lui è sempre stato presente, dimostrando l’amore per il Cagliari. E non dimentico neanche la vicinanza di Pierluigi Carta”.

Progetti futuri del Cagliari?
“Si faranno a fine stagione, ora non ha senso. Il nostro progetto è Salerno”.

Com’è lo spogliatoio oggi?
“Questi ragazzi hanno in mente soltanto di portare a casa questa salvezza. Sono tutti convinti di andare a fare una gara

Pentito di aver difeso Mazzarri fino all’ultimo?
“Penso che ora non conti la mia risposta a questa domanda. Tengo per me alcune considerazioni. Ne parleremo a fine anno nella conferenza di fine anno, in cui affronteremo questi discorsi”.

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