Roma in crisi e Di Francesco a rischio esonero

La notizia che si è diffusa intorno alla società giallo rossa nelle ultime ore è: Di Francesco a rischio esonero . Una tale notizia non è altro che l’evoluzione della reazione rabbiosa alla partita di Sabato pomeriggio contro la Spal.

I giallorossi venivano da 3 vittorie consecutive portate a casa contro il Frosinone, nel derby con la Lazio e l’Empoli, intervallate anche dalla vittoria in Champions con il Viktoria Plzen.

Al ritorno dalla sosta per le nazionali, il presidente Pallotta, si aspettava tutto un altro spettacolo ed invece è rimasto fortemente deluso. Non gli è piaciuto ne il gioco, ne il risultato finale, al punto che sembrava quasi essersi convinto sull’esonero del mister.

Sono improvvisamente tornati di moda i nomi di Donadoni e Paulo Sousa già contattato in estate.

In realtà Di Francesco è uno di quegli allenatori considerati sulla rampa di lancio, ma che ancora non hanno spiccato il volo. Non ha ancora compiuto il passo decisivo per essere considerato un top player della panchina.

È il tipico allenatore, che in una piazza come Roma, viene osannato nelle grandi imprese – vedi eliminazione del Barcellona in Champions nella scorsa stagione – e distrutto in seguito ad una brutta sconfitta – vedi la sconfitta casalinga con la Spal -.

Le differenze con la passata stagione

C’è da dire anche che la squadra non è la stessa dell’anno scorso a cui è stato tolto un certo Nainggolan. Ci saranno tutte le ragioni economiche del caso, ma di certo la squadra ne ha perso in grinta e tenacia. L’inserimento di tanti giovani in cerca di conferma come i vari Cristante e Kluivert uniti a Under e Schick ed ai 2 Pellegrini hanno tolto carattere alla squadra.

L’arrivo di Nzonzi e Pastore non ha portato in dote quell’esperienza internazionale che ci si aspettava, o almeno non ancora.

È il momento di una tale scelta?

L’ira di Pallotta, nella giornata di ieri sembra sia arrivata ai massimi livelli, e solo l’intervento mediatore di Baldini è riuscito a tenere il mister ancora al suo posto.

Non sarebbe stato certo questo il momento migliore per prendere una decisione del genere viste la 4 partite che aspettano i giallorossi nelle prossime 2 settimane: CSKA, Napoli, Fiorentina e nuovamente CSKA (le ultime 3 in trasferta).

Quali sarebbero state le alternative

Se si considerano, inoltre i nomi paventati come possibili successori, Donadoni e Sousa, si potrebbe osservare che nessuno dei 2 abbia mai allenato una squadra di spessore e dagli obiettivi della Roma.

C’è chi vedrebbe bene un tal Conte sulla panchina giallorossa. Sarebbe un altro sontuoso ritorno nel calcio Italiano dopo Ancelotti… ma ora si sfocia davvero nel fantallenatore e quindi è meglio non andare troppo oltre con la fantasia.