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Ranieri in Spal-Roma 2018/19

Ranieri in conferenza stampa pre Napoli

Si è tenuta la conferenza di Ranieri di presentazione alla gara contro il Napoli che sarà indispensabile vincere per continuare a sperare nel 4º posto.

Ranieri in conferenza stampa per presentare la delicata sfida casalinga con i partenopei. 

Tanti dubbi di formazione e vittoria quasi obbligata per i giallorossi per continuare ad inseguire il treno Champions. 

ROMANEWS.EU ha seguito live la conferenza ed ha trascritto quanto detto

Paesano, Roma Radio: dopo la sosta come ha trovato la squadra?

Finalmente ho rivisto lo spogliatoio pieno. Chi era stanco ha fatto soltanto bagni e massaggi, un po’ di cure. Oggi rivedrò tutti in campo e li ho visti belli propositivi e questa è la cosa più importante.

Calicchia, Roma Tv: Roma-Napoli è anche lei contro Ancelotti. E’ una sfida nella sfida…

Ritrovare Carlo è sempre un piacere, ex grande giocatore, grande allenatore, sono molto contento di salutarlo. Spero che sia una partita positiva per noi, naturalmente.

Assogna, Sky Sport: dopo Ferrara che effetti si aspetta? O il gruppo si compatta o sfalda dopo una comunicazione così importante…

Naturalmente se ho fatto una comunicazione forte, mi aspetto una risposta forte. Un allenatore non fa mai nulla per nulla. Mi aspetto dai giocatori importanti, che giocano nella Roma, una grossa risposta di carattere e personalità.

I giocatori che sono tornati dalla nazionale, un po’ in difficoltà è Olsen. E’ in discussione la titolarità?

No, per me Robin è un buonissimo portiere. Mi è piaciuto prima che venisse alla Roma, già lo seguivo: ha la mia fiducia.

Pastore, Il Romanista: per la prima volta da quando è tornato a Roma potrebbe avere De Rossi e Kolarov. Cosa possono dare?

Beh, sono due giocatori importanti, due pezzi da 90 di qualsiasi squadra. Se dovessi averli tutti e due in campo sarebbe una grossa gioia per me, la squadra e i tifosi. Dovrò valutare bene, perché piano piano stanno tornando tutti a disposizione, anche se non sono al 100%. Devo valutare bene tutte le risorse che ho a disposizione e non mi piace mai rischiare di perdere un giocatore, per come sono fatto io. Preferisco non averlo in una partita e non perderlo per 3 o 4, è sempre stata la mia filosofia come allenatore. Valuterò bene ogni scelta che farò, sperando di non portarli a una fase critica

Cecchini, Gazzetta: se lei riuscirà nell’impresa di portare la Roma in zona Champions sarebbe uno dei suoi successi più grandi in carriera? Il caso Dzeko-El Shaarawy?

Questa squadra ha le potenzialità per lottare per entrare in Champions League. Ci sono altre squadre davanti e dietro di noi che spingono forte. Mi auguro che i miei giocatori riescano a reagire forte ad ogni avversità che si sta preannunciando o che ci sia stata. Tra El Shaarawy e Dzeko è uno ‘scazzo’ normale che avviene in ogni famiglia. E’ tutto a posto ed è questa la cosa più importante. 

D’Ubaldo, Corsport: ti sei detto in questi giorni ma chi me lo ha fatto fare?

Mai, la Roma l’ho sempre seguita, anche da lontano, e voi raccontate fin troppo bene tutto. Sapevo dove venivo, che è un fatto eccezionale e mi son messo a lavoro e spero che il mio lavoro dia i frutti sperati da tutti

Dal primo giorno hai fatto riferimento ai tifosi, quanto sarà importante il loro apporto?

Il rapporto tifosi-squadra a Roma è tutto, lo è sempre stato e lo sarà sempre. L’ho sempre detto e pensato. Cambiano giocatori, allenatori e presidenti, ma il tifoso resta con amore, passione. Il tifoso romanista è passionale, lo dico sempre alla squadra: il tifoso a Roma vuole vedere che si dia tutto sul campo, poi l’errore si perdona. I tifosi sono la nostra arma in più, possono darci fiducia e consapevolezza nei nostri mezzi e soprattutto quando c’è un errore il nostro pubblico deve incoraggiare. Stare in una piazza importante come Roma, sapere di aver fatto un errore, un passaggio sbagliato, con il pubblico che ti rumoreggia, è un altro colpo che tu hai. Spero che capiscano il momento psicologico della squadra e ci stiano dietro con fiducia e amore.

Valdiserri, Corsera: durante l’intervallo ha sostituito El Shaarawy, mentre Dzeko è rimasto in campo. Il giocatore era in quel momento un po’ sconvolto dal litigio o era una scelta tattica? C’è qualcosa in questo attacco che non la convince?

Riflessione tattica, perché loro sono abituati col 4-3-3 e gli esterni fanno un certo tipo di lavoro e con il 4-4-2 ne fanno altri. Io già avevo parlato con El Shaarawy prima e gli avevo chiesto determinate cose come quarto di sinistra. Non facendole e avendo già in mente di mettere dentro Perotti ho fatto il cambio. Ma è stato un cambio tattico e non dovuto alla discussione che hanno avuto.

Trinca, TRS: quante possibilità ci sono per Manolas?

Ho diversi giocatori che stanno rientrando, Kostas ancora non sta in gruppo con me verrà oggi fuori. Ho la piacevole visione che tutti vogliono giocare e essere disponibili e vogliono esserci in questo momento di difficoltà e questo per me è un buon motivo di soddisfazione. Sarò io a vedere, perché non posso mettere tutti insieme dentro gli infortunati, dopo ho solo 3 cambi a disposizione e non voglio perderli per più lungo tempo. Vedrò, valuterò. Lui vuole giocare, già me lo ha detto, ma devo valutare bene tutto. Difensore ideale accanto a lui? Tutti e due sono bravissimi, non ci sarebbe problema di scelta tra Fazio e Marcano.

Carboni, CSS: quanto è importante non far pensare il Napoli? Chiederà alle punte qualche rincorsa in più?

Il Napoli è cambiato con Ancelotti, è molto più verticale, va subito al dunque, vogliono arrivare subito a mettere la palla agli attaccanti. Noi dovremo essere molto attenti tra le linee perchè loro cercheranno sempre questa palla filtrante nel nostro centrocampo. Pressare sì, ma lo si fa quando hai nelle gambe 90 e passa minuti, sennò conviene stare giudiziosi e pressare al momento giusto.

De Angelis, Rete Sport: è stata una stagione particolare per infortuni, stadio, obiettivi disattesi: c’è molta negatività. C’è qualcosa di positivo a cui appellarsi? Perché la conferenza due giorni prima?

Per dirvi meno cose (ride, ndr). Capite che preparare una partita non è uno scherzo, stando all’estero mi sono abituato a farla due giorni prima ed ho visto che è molto meglio, perché puoi concentrarti totalmente sulla squadra. Vi chiedo questo sacrificio in questi due mesi. Il tifoso della Roma è sempre positivo, per questo poi ci resta male. Dobbiamo appellarci alle partite che ci sono, ci saranno ottimi scontri valevoli per una piazza importante. Mi auguro che noi tifosi si sia fiduciosi, speranzosi e che si riesca ad ottenere l’obiettivo che abbiamo a cuore.

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