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Pirlo e Chiellini in conferenza stampa per la finale di coppa Italia

Pirlo e Chiellini in conferenza stampa per presentare la sfida all’Atalanta che mette in palio la coppa Italia. Sfida domani al Mapei Stadium con più di 4000 tifosi.

Pirlo e Chiellini presentano la finale di coppa Italia dove saranno chiamati a battere l’Atalanta.

I convocati:

Prima il capitano a rispondere alle domande

Come sta la Juventus mentalmente?

“Siamo pronti. Questa è una gara a sé, a prescindere dai risultati delle ultime gare. C’è voglia di vincere un trofeo, non è mai scontato arrivare a certe sfide. Le ultime due vittorie ci hanno dato una spinta importante che ci fa ben sperare per il finale di campionato, ma ora siamo concentrati sulla gara di domani. Siamo qua con voglia ed entusiasmo, speriamo questo campo ci porti bene come successo con la Supercoppa”.

Quali differenze rispetto alla Supercoppa?

“Sono due squadre diverse. L’Atalanta è fisica, dà ritmo, è più arrembante rispetto al Napoli. Sarà una gara simile a quella di Bergamo, una gara equilibrata in cui ogni dettaglio fa la differenza. Lì avevamo rischiato poco, poi con quel tiro deviato hanno vinto. Domani speriamo finisca diversamente”.

Ultima finale per me con la Juve?

“Sono onesto, sono concentrato sulle singole gare, penso una alla volta. Le altre valutazioni del caso a fine stagione, ora siamo troppo concentrati su queste sfide. Ci giochiamo un trofeo, ogni discorso toglie energie al pensare alla partita”.

“Nelle ultime partite abbiamo subito troppo,ma la verità è che il calcio sta cambiando. Si sono alzati i gol presi in stagione e noi ne siamo l’esempio, ma fino a poche giornate fa eravamo una delle migliori difese. Domani dovremo stare attenti”.

Lo stato d’animo della Juve?

“Lo stato d’animo è cambiato molte volte. Il Milan ci ha dato una speranza in più, ma la gara di domani va al di là dello stato d’animo del campionato. E’ una finale, ce la siamo guadagnata facendo un percorso ostico battendo anche l’Inter. Domani abbiamo grande voglia di vincere, di fermare questa favola Atalanta che sta crescendo anno dopo anno ma che vogliamo battere”.

È il turno di Pirlo:

Gara più chiusa essendoci un trofeo in palio?

“Non credo, quando trovi l’Atalanta sai dove ti porta, con ritmo e intensità, quasi a livello europeo. Siamo pronti, li conosciamo, sappiamo a cosa andremo incontro ma non sarà diversa dalle altre due”.

Come rimanere concentrati anche su Bologna?

“Pensiamo a domani, c’è un trofeo da alzare, al resto penseremo da giovedì. Ci siamo guadagnati una finale sul campo, ora abbiamo grande voglia di portare a casa questo trofeo”.

Bonucci giocherà?

“Non giocherà perché ha avuto un problema al ginocchio, non sarà a disposizione. Ha avuto una distorsione, non ci sarà”.

Il campionato influirà?

“L’aspetto mentale non cambierà, pensiamo solo alla finale. Quel che è successo è passato, fino a domani sera dovremo pensare solo a portare a casa il trofeo”.

La mia possibile conferma?

“Ho già risposto mille volte. Penso a far bene il lavoro, a finire la stagione alla grande vincendo domani e domenica. Poi del futuro ci sarà tempo per parlare”.

Chi con Cristiano Ronaldo?

“Abbiamo diverse situazioni perché i giocatori d’attacco stanno tutti bene. Domani decideremo chi giocherà”.

Come sta la Juventus?

“A livello fisico molto bene, i dati ci danno ragione. La squadra corre e sprinta più degli altri, anche in 10 con l’Inter abbiamo lavorato bene. Fisicamente stiamo bene, ma ora è la testa che conta di più: se la testa sta bene le gambe vanno da sole”.

Il pubblico?

“E’ una cosa bella, entusiasmante. Abbiamo giocato in Champions con un po’ di spettatori e la differenza si nota. Ci sono squadre abituate ad avere pressioni e tifosi alle spalle, possono alzare attenzione ed entusiasmo. Noi siamo una squadra così, dobbiamo sentire gli stimoli per alzare l’attenzione che a volte quest’anno è mancata”.

Come sta Dybala?

“Sta bene, col Sassuolo ha giocato bene mentre nell’ultima non ho potuto metterlo. Ma sta bene”.

Il confronto con Gasperini?

“Sono stato fortunato a fare al primo anno due finali, lui in tanti anni ne ha fatte solo due nonostante le grandi capacità che sta dimostrando. Due percorsi diversi, con due allenatori diversi e caratteri diversi. Lui si sta togliendo soddisfazioni, ha portato l’Atalanta a giocare la Champions ad un certo livello e la sua squadra è riconosciuta da più parti. Io sono solo all’inizio, spero di giocarne tante altre di finali così”.

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