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Le pagelle alla 29°: nessuno sconto a Salernitana e Juve

Termina la giornata ed ecco le nostre pagelle alla 29° di Serie A: Juventus e Salernitana sono accomunate, la Roma è una bella certezza

Fine, anticipata, della giornata causa sosta delle Nazionali e, dunque, si anticipano le pagelle alla 29° giornata di Serie A.

Ricordiamo che ci sarà una partita in meno a causa del rinvio del match tra Atalanta e Fiorentina, visto il problema di salute di Joe Barone a cui, tutta la redazione, esprime gli auguri per una pronta guarigione.

Salernitana e Juventus allo stesso livello: le pagelle alla 29°

La capolista Inter (5), dopo la scottante uscita dalla Champions League, non riesce a riprendersi ed ad essere concreta contro il Napoli (7) di mister Calzona, che non conosce ancora la sconfitta in Serie A.

I neroazzurri, nonostante il vantaggio iniziale, si sono fatti raggiungere dalla squadra partenopea, brava a non farsi travolgere ed a rimanere in partita anche grazie a delle parate importanti del suo portiere Meret. Un punto che cambia poco la classifica delle due squadre ma che, a Napoli soprattutto, fa morale e dona consapevolezza.

Non si lascia ingannare il Milan (8) da un Verona (6) sormione, ma non per questo poco pericoloso.

I rossoneri sfruttano la buona condizione fisica di Theo ed Okafor per schiacciare la squadra veneta sulla sinistra, mentre hanno tenuto botta contro un Verona voglioso di colpire in contropiede, con un Noslin molto ispirato. I rossoneri, così, blindano il secondo posto, mentre il Verona non allunga sulle zone basse della classifica, ma il modo di giocare fa ben sperare.

Uscita tra nervosismo dei giocatori e del proprio tecnico, la Juventus (0) è nettamente bocciata contro un Genoa (6) che ha sofferto ed ha ottenuto un risultato utile al proprio score.

A dir la verità, dopo un primo tempo sterile e con solo 2 tiri in contropiede del Genoa, nella seconda parte del match la Juventus ha alzato il pressing ed ha colpito i due pali. Ma è stato più frutto del caso che di azioni pensate e coordinate. Fase di totale stallo per la Juventus, con il suo tecnico sempre più criticato e, mai come ora, con la sensazione che a Giugno i destini del livornese e dei bianconeri si separeranno per sempre. Il Genoa, invece, continuerà a costruire certezze con Alberto Gilardino, autore di una grande stagione.

E chissà che adesso in Emilia Romagna non sognino il sorpasso sui bianconeri in classifica.

Nel match in trasferta contro l’Empoli (5) la squadra del Bologna (7) ha dominato il match, ma ha sprecato tantissimo, trovando la vittoria solo a tempo scaduto.

Vero i toscani hanno venduto cara la pelle, ma a volte non basta un cambio allenatore a colmare tutti i limiti della rosa, anche se i toscani mostrano continuamente carattere e si arrendono solo alla fine. Il Bologna è una squadra piacevole da vedere e l’assenza di un giocatore fondamentale come Zirkzee quasi non si è notata. Merito anche del suo allenatore, capace di creare un gruppo ed esaltare le figure dei singoli.

Chi sembra non voler fermare la sua corsa è la Roma (9) del ritrovato Daniele De Rossi. I giallorossi portano a casa il risultato con il minimo sforzo offensivo, anche perchè il Sassuolo (4) è stato quasi spettatore del match, tranne in un paio di occasioni letteralmente sprecate.

Per gli uomini di Ballardini, comunque, si nota qualche spiraglio di luce, anche se la salvezza sarà questione da portare fino all’ultima giornata. Per i giallorossi, al momento, il 5° posto potrebbe voler dire Champions League, ma la corsa non dovrà essere fermata.

Il solito Frosinone (3) che parte bene e finisce sempre male, prima spaventa la Lazio (7) e poi cade sotto i colpi dei biancocelesti, al termine di una settimana in cui c’è stato l’addio di Maurizio Sarri (dimessosi dall’incarico) e l’arrivo di Igor Tudor, pronto a ridare entusiasmo all’ambiente.

Punti preziosi, dunque, per i biancocelesti, che hanno ancora speranze europee e provano a ritrovarsi, preparandosi alla rivoluzione di Giugno. Il Frosinone, invece, adesso preoccupa: l’ultima vittoria risale a Novembre contro il Genoa, la classifica è sempre più preoccupante e la squadra manca di un leader capace di guidare i tanti giovani fuori dal pantano.

Il Monza (8) sembra essersi sbloccato e, con un gioco piacevole, trova la sua quarta vittoria in 5 partite. Questa volta il tutto è avvenuto a scapito del Cagliari (5), squadra che è sembrata spenta ed in difficoltà offensivamente, complici alcune assenze importanti.

Gli uomini di Palladino, nonostante non abbiano un goleador, mostrano un buon gioco corale e si gode il buon momento dei suoi trequartisti, da Carboni a Maldini (autore del gol di ieri ndr), passando per Colpani ed un ritrovato Pessina. Per il Cagliari una sconfitta che fa male, ma che non compromette le sorti del campionato: al momento la squadra sarda è salva, anche se mr Ranieri dovrà inventarsi qualcosa per provare ad allungare sulle avversarie dietro.

Anche il Torino (8) sembra aver trovato una buona solidità ed una buona quadra che gli permette di avere costanza di rendimento. I granata riescono a far loro il match di Udine contro l’Udinese (3) che ha disilluso le attese ed è tornata davvero a preoccupare.

Un 2 a 0 importante quello della squadra granata, che continuano a nutrire speranze di accesso in Europa e trovano consapevolezza nei propri mezzi. L’ennesimo blackout dell’Udinese, sempre ai margini della zona retrocessione, ma sempre incostante nel rendimento e con difficoltà nel trovare la via della rete.

Minimo sforzo, massimo risultato per il Lecce (4) a Salerno contro la Salernitana (0).

Una partita in cui le due squadre hanno mostrato il nulla cosmico, con i giallorossi che vincono grazie ad un autorete di Gyomber.

Tre punti che per il Lecce sono oro, ma Gotti dovrà lavorare tantissimo sulla prestazione dei singoli e della squadra se vuol raggiungere l’obbiettivo salvezza.

Obbiettivo fallito, anche se non aritmeticamente, per la Salernitana, praticamente già in Serie B al termine di una stagione in cui non si è stati capace di fare una programmazione utile per far crescere la squadra e mantenere la categoria. Anzi adesso si prepara l’ennesima rivoluzione, con il sempre più probabile ritorno di Inzaghi sulla panchina al posto di Liverani: follia allo stato puro.

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