Mourinho presenta la sfida all’Udinese una squadra con fisico e stabilità tattica nonostante la brutta sconfitta di Napoli.
Sarebbe servito un centrocampista di qualità in più?
Il mercato è chiuso, voi volete già mettermi nella situazione di parlarne. Capisco la domanda, ma non rispondo come ho sempre fatto anche dopo le vittorie. Abbiamo perso una partita, non abbiamo giocato bene. A voi non ho niente più da dire, ai miei giocatori ovviamente sì. Abbiamo analizzato la gara con il Verona nei minimi particolari per migliorare nel futuro. Lunedì era il giorno libero ma non per me e lo staff, alle 10 eravamo già qui. Lavoriamo sempre, ora siamo candidati a vincere la prossima partita con l’Udinese.
Ha già capito se contro l’Hellas è stata una domenica storta o vuole aspettare l’Udinese?
Qui è troppo facile entrare nella dinamica dell’euforia e della depressione. Perché non potevamo perdere contro l’Hellas? Voi mi avete visto esultare molto in una partita speciale, ma sono stato euforico un minuto in due mesi. Per il resto sono sempre stato equilibrato. Magari sono troppo onesto, avrei potuto dire della pioggia, del campo o del giallo che ha limitato Veretout. Non è un risultato che mi fa cambiare idee, ho esperienza e maturità per non permettere alla gente di deprimersi quando si perde una partita. E viceversa, abbiamo vinto 3 gare, non 30. Lasciateci tranquilli, ci sono squadre che gli anni scorsi hanno dato 20-30 punti alla Roma. Dobbiamo trasformare la tristezza per la sconfitta in motivazione.
Che insidie ci sono contro l’Udinese?
La loro organizzazione di gioco è buona, lunedì hanno perso male ma hanno giocato contro una grande squadra come il Napoli. Hanno stabilità e fisico, ma allo stesso tempo ci sono giocatori di qualità e creatività.
Sul lavoro da fare, soprattutto in fase difensiva…
Se non dovevo lavorare tanto, i Friedkin non mi avrebbero fatto 3 anni di contratto, sarebbero bastati 3 mesi. In pochi mesi puoi sviluppare una squadra che è già squadra, altrimenti non ci riesci. Se le occasioni contro il Sassuolo sono una conseguenza delle ambizione nostre, non è un problema per me. Quando ho abbassato Pellegrini con Cristante sapevo cosa sarebbe potuto succedere. I 3 gol subiti con l’Hellas sono troppi: quando vai in trasferta e fai 2 gol devi vincere, neanche pareggiare.
Vina è a disposizione?
No, domani non ci sarà.
Calafiori rimane un’idea valida?
È valido, ha qualità e ha bisogno di tempo. Ha 19 anni e ha poche partite di Serie A sulle spalle. Magari gli altri allenatori delle squadre più forti in Italia direbbero di no, perché hanno 2 giocatori esperti per ogni ruolo. Con il Verona Calafiori ha fatto una partita timida ma equilibrata.
Come stanno Cristante e Veretout?
Ci sono squadre che possono pensare a cambiare qualche giocatore, per noi è più difficile, soprattutto in alcune posizioni del campo. Di solito non dico chi gioca e chi non gioca, ma posso dire che giocano entrambi domani.