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Mourinho e Veretout in conferenza stampa

Le parole di Mourinho e Veretout in conferenza stampa prima della gara di conference league dell’Olimpico contro lo Zorya.

Mourinho e Veretout presentano la sfida di conference contro lo Zorya.

Le parole di Mourinho

Il girone si è complicato, che gara sarà domani con lo Zorya?
“E’ molto obiettivo: se vinciamo siamo dentro se perdiamo siamo fuori. Un pari lascia aperto e con il destino ancora nelle nostre mani. Per noi sarà una finale, così come per noi. Sarà dura andare avanti mesi con campionato e Conference, ma è un problema che vogliamo avere”.

Cosa si aspetta da Zaniolo?
“Non mi aspetto nulla di particolare da Zaniolo, mi aspetto tutto dalla squadra. Da squadra abbiamo vinto a Genova e così dobbiamo continuare a fare. Quello che ho detto a Genova, nel modo in cui ha festeggiato è come se avesse giocato 90 minuti come tutti”.

Rui Patricio è tra i migliori portieri del campionato, ma il turn over in coppa non ci sarà?
“Sarà confermato. Non è Rui che sta tra i migliori portieri del campionato, siamo noi che prendendo tre gol a Venezia o a Verona riusciamo comunque a rimanere lì tra le squadre con la miglior performance difensiva. Fuzato sta lavorando bene, ma dipende dalle situazioni. Se deve giocare una partita di Serie A o di Conference League non sarà un problema. Dormirei tranquillo. Ho fiducia totale”.

E’ soddisfatto di Abraham?
“Sono contento. Ovviamente quando sei attaccante di una squadra che crea tanto e che per filosofia è offensiva di solito hai la possibilità di segnare di più. Lavora tanto per la squadra e aiuta tanto nel creare gioco e per me non è un problema. Sono felice di lui, anche difensivamente. Mi sembra che è più giocatore di squadra, ha imparato ad avere un’altra dimensione che prima non aveva. Ovviamente penso che arriveranno anche più gol e avrà tutto. Avrà lavoro di squadra e i gol. In questo momento non sono preoccupato. Ha avuto un piccolo calo dopo un inizio forte. Ha colpito tutti, anche i tifosi. Il piccolo calo è normale soprattuto dopo l’infortunio che lo ha costretto a giocare con qualche limitazione. Gioca domani, così come Rui Patricio e Zaniolo”.

Con i recuperi di Vina e Calafiori continuerà a giocare a tre?
“A me non piace giocare a cinque perché una cosa è un concetto di tre e un’altra è di cinque. Abbiamo perso tutti i terzini sinistri e in quel momento la possibilità di giocare a tre con El Shaarawy che non è un terzino era una soluzione che ci ha portato risultato a Genova e non a Venezia. La rosa non è costruita per giocare a tre, non hai solo 4 centrali sennò. Non hai nemmeno tutte quelle ali d’attacco. La verità è che abbiamo giocato bene e i calciatori si sono sforzati di adattarsi. E’ una dinamica buona per qualche calciatore e magari è qualcosa che dobbiamo avere sempre in tasca come un’opzione. Quando recuperiamo tutti i giocatori l’obiettivo è tornare al modello che volevamo costruire. Questa di solito è una cosa che si fa dopo anni di lavoro, per forza dell’emergenza siamo stati costretti a sviluppare questo nuovo modo di giocare e sono contento. Cercheremo equilibrio. Giocherà Veretout. Vina e Calafiori si sono allenati e ora abbiamo la riunione per decidere sulle loro condizioni. Penso che è possibile che ci siano”.

Cosa ha capito della Roma fino a questo momento?
“Conosco meglio i miei giocatori. El Shaarawy non pensavo potesse giocare in questo modo, ha avuto un’evoluzione dove ora gioca 90 minuti e a Genova salva sulla linea di porta. Ci sono giocatori che non conoscevo e sto imparando molto da loro”.

Cosa pensa dello Zorya?
“Abbiamo analizzato tutto quello che era possibile analizzare. Tutte le partite fatte in campionato e in Conference League. Esiste un rispetto per l’avversario”.

Le parole di Veretout

Domani è una partita chiave, quasi una finale. Come la state vivendo? Ti aspettavi di arrivare a questo punto in queste condizioni?
“Sappiamo che è una partita molto importante. Facciamo la Conference per vincere, perdere domani vuol dire che siamo fuori. La giochiamo come una finale, con entusiasmo”.

Hai riconquistato la nazionale. Ora quali sono i tuoi piani?
“Il primo obiettivo era fare grandi cose con la Roma e andare con la Nazionale. Sono molto contento di andare, adesso vorrei vincere con la Roma e arrivare il più in alto possibile. Il mio procuratore parla con la società e il direttore, la società sa cosa devo fare. Io sono romanista e voglio rimanere”.

A Genova hai giocato da regista. Come ti trovi in questo ruolo? Stai lavorando per continuare lì?
“MI trovo bene, l’ho fatto anche un anno a Firenze. Posso giocare anche mezz’ala, mi piace giocare mezz’ala perché posso fare la differenza avanti e prendere la profondità. Mediano è un ruolo che conosco e mi piace, tocca il pallone sempre, faccio il ruolo che il mister mi chiede”.

Domenica sarai out per squalifica in campionato. Hai avuto un buon inizio e poi una piccola flessione. Il fatto di giocare tutte le partite può essere un handicap per te e Cristante?
“Ho iniziato bene il campionato, è difficile giocare tutte le partite, ora ho recuperato molto bene, sto fisicamente molto meglio di un mese fa, mi dispiace di non giocare la partita di domenica ma pensiamo a quella di domani che è molto importante. Dopo faccio un piccolo riposo ma poi c’è subito Bologna, non è un problema. Mi dispiace non aiutare la squadra domenica, sono concentrato sulla partita di domani che è una finale per noi”.

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