Milan-Lazio si annuncia come un duello di alta classifica, dove la qualità tecnica dei singoli potrà fare la differenza nei momenti chiave. In questo duello il peso specifico dei protagonisti a centrocampo e sulle fasce sembra destinato a orientare l’inerzia della serata.
Come ci arriva il Milan
Nel Milan la porta è affidata a Maignan 6.52, vero leader silenzioso di una squadra che spesso si appoggia alle sue parate nei momenti complicati. Davanti a lui si muove una linea difensiva solida, con Tomori 6 e Gabbia 6.1 al centro e Pavlovic 6.19 a dare copertura e aggressività, chiamati a gestire i movimenti degli attaccanti laziali senza farsi sorprendere in profondità. Sulle corsie agiranno Saelemaekers 6.35 e Bartesaghi 6.13, con quest’ultimo in leggero vantaggio su Estupinan 5.92: il belga offre corsa e intensità, mentre il giovane terzino dovrà dimostrare di reggere un palcoscenico pesante, evitando cali di concentrazione che la Lazio potrebbe punire.
In mezzo al campo il tasso di qualità rossonero è elevatissimo: Modric 6.56 e Rabiot 6.6 guidano un reparto che comprende anche Fofana 6.02, formando un mix di esperienza, dinamismo e letture tattiche di alto livello. Modric, forte di una media molto alta, può controllare tempi e ritmo, mentre Rabiot, altrettanto continuo, può dominare nei duelli fisici contro i centrocampisti biancocelesti. Fofana aggiunge gamba e aggressività, ma dovrà mantenere lucidità nelle coperture preventive, soprattutto quando il Milan perderà palla in zone delicate.
Davanti, l’assenza di Gimenez e il dubbio legato a Pulisic 6.5 (che dovrebbe partire dalla panchina se dovesse rientrare tra i convocati) spostano molti riflettori su Nkunku 5.75, probabile titolare al posto dello statunitense. Il francese ha una media meno brillante e dovrà alzare il livello per non risultare l’anello debole del reparto offensivo, soprattutto nelle scelte nell’ultimo terzo di campo. Accanto a lui, Leao 6.34 rimane il vero ago della bilancia: con le sue accelerazioni può vincere quasi ogni duello individuale, ma la squadra si aspetta da lui continuità e concretezza. Completano la rosa dei disponibili Torriani, Terracciano 6, De Winter 5.7, Odogu, Athekame 5.83, Loftus Cheek 6.29, Ricci 6.07, Jashari 6 ed Estupinan 5.92, tutti elementi che possono incidere dalla panchina: attenzione in particolare a Loftus Cheek, che grazie alla sua media e alla fisicità può cambiare volto al centrocampo nel secondo tempo.
Come ci arriva la Lazio
La Lazio risponde con Provedel 6.17 tra i pali, portiere affidabile e spesso decisivo, chiamato però a una serata di altissima attenzione contro un Milan che calcia molto dalla distanza. Davanti a lui agirà una linea composta da Marusic 5.95, Gila 6.13, Romagnoli 5.75 e Pellegrini 5.86, difesa che alterna momenti di grande compattezza a qualche black-out, come suggeriscono alcune medie sotto la piena sufficienza. Gila è il riferimento più affidabile, mentre Romagnoli dovrà ritrovare brillantezza per reggere l’uno contro uno, soprattutto quando sarà costretto a uscire in anticipo su Leao.
A centrocampo Guendouzi 6.03, Vecino 6.04 e Basic 6.44 formano un reparto completo e fisico, con il francese e l’uruguaiano pronti a sporcare le linee di passaggio verso Modric e Rabiot. Basic, forte di una media molto alta, è il giocatore che può fare la differenza negli inserimenti senza palla e nella gestione dei tempi tra le due fasi. Sulle corsie offensive spiccano Isaksen 6.18 e Zaccagni 6.36: il danese arriva con numeri solidi e può mettere in crisi Bartesaghi con i suoi tagli interni, mentre l’italiano rimane uno dei giocatori più continui della Lazio, pericoloso sia nell’uno contro uno sia nelle conclusioni dal limite.
In attacco il peso dei gol ricade su Dia 5.73, che però presenta una media inferiore rispetto agli standard attesi: servirà una prestazione sopra le righe per non uscire sconfitto dal duello contro Tomori e Gabbia. Dalla panchina Mandas e Furlanetto completano il reparto portieri, mentre Patric, Lazzari 5.79, Provstgaard 6.1 e Tavares 5.68 offrono soluzioni per cambiare la linea difensiva, soprattutto se Marusic o Pellegrini dovessero soffrire le accelerazioni rossonere. In mezzo Belahyane 5.75 e Dele Bashiru 5.58 rappresentano opzioni fresche, mentre in avanti Castellanos 6.5, Pedro 5.94 e Noslin 6.17 sono armi di primissimo livello: il rientro di Castellanos, con una media altissima, aggiunge profondità e qualità, rendendolo candidato ideale per spaccare la partita nel finale.
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I duelli che potrebbero essere decisivi
Nel confronto diretto dei singoli, la chiave di questo duello sembra situata sulle fasce e in mezzo al campo. A sinistra il faccia a faccia tra Leao 6.34 e Marusic 5.95 appare sbilanciato verso il portoghese: se l’esterno rossonero vincerà i suoi duelli, potrà creare superiorità costante, costringendo Gila a uscire e aprendo spazi centrali. Sulla corsia opposta, Saelemaekers 6.35 dovrà misurarsi con Zaccagni 6.36 e con le sovrapposizioni di Pellegrini 5.86: il belga potrà incidere positivamente se riuscirà a tenere alta l’intensità, ma rischia anche di andare in sofferenza nelle transizioni difensive.
In mezzo, il confronto tra Modric 6.56 e Basic 6.44, supportati rispettivamente da Rabiot 6.6 e Vecino 6.04, deciderà chi controllerà ritmo e spazi: il croato e il francese partono leggermente avanti per qualità complessiva, ma la fisicità del trio laziale può trasformarsi in un fattore se il Milan perderà compattezza. In area, Tomori 6 e Gabbia 6.1 sembrano avere più certezze rispetto a Dia 5.73, che rischia di incidere negativamente se non troverà supporto costante da Isaksen 6.18 e Zaccagni 6.36. Dalle panchine, per il Milan i possibili protagonisti positivi sono Loftus Cheek 6.29 e Pulisic 6.5 se recuperato, in grado di ribaltare i duelli con stanchezza avversaria; per la Lazio, Castellanos 6.5 e Noslin 6.17 possono vincere i loro confronti diretti contro difensori già ammoniti o affaticati, mentre un eventuale ingresso di Dele Bashiru 5.58, ancora alla ricerca della forma migliore, potrebbe rappresentare un rischio in termini di equilibrio se non gestito con attenzione.
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