Un uragano azzurro si schianta contro l’Inter di Spalletti, si potrebbe riassumere così la partita di ieri tra il Napoli ed i nerazzurri.
Napoli spettacolare che, fin da inizio partita, domina in lungo e in largo, merito anche della mossa tattica di Ancelotti che sposta Fabian Ruiz, autore di una doppietta, sulla fascia sinistra, con Zielinski centrale a far coppia con Allan.
Con il ritorno di Albiol la difesa è tornata impenetrabile e anche Koulibaly ne ha giovato. Allan dopo le sirene di mercato che lo hanno turbato nel mese di gennaio è tornato ai suoi livelli e la giostra Napoli è tornata a girare alla perfezione. Nota di merito anche per Mertens arrivato a quota 108 gol con la maglia del Napoli, ad un passo dai record di Hamsik e Maradona.
Le parole di De Laurentiis a Radio Kiss Kiss Napoli nel post partita:
“Sappiamo di avere tanti giocatori bravi, ma non bisogna usare sempre la stessa formula di giudizio. Ancelotti è stato messo continuamente in competizione con la precedente gestione, invece ha lavorato tantissimo per il Napoli e per quello che sarà il prossimo anno. E’ stato un secondo posto con 13 punti di vantaggio sull’Inter, siamo una seconda Juventus. I punti con i bianconeri magari possono essere in finale anche sotto i 10 punti. E’ inutile avere camionate di spaghetti per fare 400 grammi di pasta, noi facciamo tanto con molto meno.
Il tifoso del Napoli vuole per forza battere la Juventus, ma loro sono sempre stati aiutati perché sono i padroni dell’Italia. Abbiamo bisogno di mettere a posto attacco e terzini, quando saranno messi a posto allora avremmo fatto un gap in più. Noi non abbiamo le stesse risorse della Juventus e nemmeno la città di Napoli ha le stesse risorse di Torino. Lì fanno 5 milioni di incassi con l’Ajax per 35mila posti, noi 2 milioni con 40mila. Bisogna avere palle e cervello per fare determinate cose.
Apprezzo i tifosi ed è giusto che ragionino a modo loro, ma non condivido il loro pensiero. Per loro dobbiamo indebitarci prendendo Icardi, Messi ecc. Napoli non gode di una pubblicità straordinaria e non è facile convicere le mogli e le famiglie dei calciatori.
Abbiamo 40 milioni di tifosi veri e ancora dobbiamo esplorare Oriente, Medio Oriente e Australia, un giorno arriveremo a 80 milioni e nulla a che vedere con i 300 in Curva A e B che ci contestano”