Lo strano destino dei calciatori scontenti di non essere stati ceduti

Lo strano destino dei calciatori scontenti di non essere stati ceduti

Ogni anno, alla fine del calciomercato, c’è sempre qualche giocatore che è costretto a mantenere la stessa maglia dell’anno precedente, nonostante abbia manifestato la volontà di essere ceduto.

Lo strano destino dei calciatori scontenti di non essere stati ceduti

In questa stagione è toccato rimanere, contro la loro volontà, a giocatori come De Paul, Chiesa e Nkolou tra i più noti.

Ma quei giocatori che sono “costretti” a rimanere in un club contro la loro volontà, nei fatti, rendono molto meno rispetto alla stagione precedente.

• Milinkovi Savic: Nella stagione 2017/18 realizza ben 12 reti in campionato. A fine stagione chiede di poter essere ceduto, ma il presidente Lotito è disposto a tutto pur di trattenerlo.

Nella stagione successiva realizzerà solamente 5 gol e caleranno molto anche le prestazioni in campo.

• Belotti: L’attaccante del Torino nella stagione 2016/17 realizza 26 gol in campionato. In estate diverse squadre cercano di acquistarlo, ma il giocatore, seppur contro la sua volontà, viene dichiarato incedibile.

L’anno dopo farà solamente 10 gol in 32 partite di campionato.

• Maxi Lopez: Nel Gennaio 2010 approda al Catania facendo un finale di stagione travolgente, mettendo a segno 11 gol in poche gare. A salvezza acquisita chiede di essere ceduto, ma il presidente Pulvirenti rifiuta ogni offerta per il calciatore.

Nella stagione seguente Maxi Lopez calerà parecchio il suo rendimento totalizzando solamente 8 gol in 35 partite.

• Brienza: Arriva alla Reggina alla fine del mercato di riparazione del 2008. Realizzerà 7 gol nel girone di ritorno e contribuirà alla salvezza della squadra. Ottiene una promessa da parte del presidente Lillo Foti di essere ceduto nel mercato estivo, ma questo non si verificherà.

Scontento, nella stagione 2008/09 metterà a segno solamente 5 gol in 32 partite di campionato e la squadra retrocederà in serie B.

Vedremo se De Paul, Chiesa e Nkolou riusciranno a smentire questa ‘tradizione’ negativa legata ai calciatori scontenti del proprio club.